La suddivisione dell'Italia in zone climatiche è fondamentale per l'applicazione delle
normative energetiche, come stabilito dal Decreto del Presidente della
Repubblica n. 412 del 1993. Questa classificazione, ripresa dalle UNI/TS 11300 e
dal Decreto Requisiti Minimi, tiene conto delle diverse esigenze energetiche degli
edifici in base alla loro ubicazione geografica. La classificazione di Köppen, basata
sulla temperatura media annua, definisce diverse tipologie climatiche (subtropicale,
temperato caldo, sub-litoraneo, ecc.). La suddivisione pratica in Italia si basa sui Gradi
Giorno (GG), un indicatore climatico che stima il fabbisogno stagionale di energia
termica per il riscaldamento, calcolato come la sommatoria della differenza tra la
temperatura media giornaliera esterna e una temperatura di riferimento di 18°C.
Esistono sei zone climatiche (dalla A alla F) con diversi intervalli di GG e periodi di
accensione degli impianti di riscaldamento. La rappresentazione dei dati climatici
moderni, attraverso software specifici, permette di calcolare con precisione
caratteristiche come temperatura media dell'aria esterna, precipitazioni e radiazione
solare, superando le medie mensili per fornire variazioni giornaliere e orarie.
� Definizioni Fondamentali e Fabbisogno Energetico degli Edifici
Per comprendere l'efficienza energetica, è essenziale definire alcuni concetti chiave.
L'Energia è la capacità di un sistema di compiere lavoro, misurata in Joule [J] o, nel
contesto normativo, in chilowattora [kWh]. La Potenza è il lavoro compiuto nell'unità
di tempo, misurata in Watt [W]. Il Calore (o energia termica) è una forma di energia
che si trasferisce per differenza di temperatura, misurata in Joule [J] o calorie [cal].
Nell'ambito edilizio, l'edificio è inteso come un sistema complesso che include
strutture e impianti. Il Fabbisogno Ideale di Energia Termica per Riscaldamento
[kWh] è la quantità di calore necessaria per mantenere la temperatura desiderata
(20°C) in un ambiente climatizzato. Analogamente, il Fabbisogno Ideale di Energia
Termica per Raffrescamento [kWh] è la quantità di calore da sottrarre per
mantenere la temperatura desiderata (26°C). Questi fabbisogni sono influenzati da
scambi termici per trasmissione (QH,tr, Qc,tr) e ventilazione (QH,ve, Qc,ve), apporti
interni (Qint) e solari (Qsol,w), e fattori di utilizzazione degli apporti e delle dispersioni
(ηH,gn, ηc,gn). Questi calcoli tengono conto delle caratteristiche dell'involucro, delle
vetrazioni, delle schermature solari e del tasso di ricambio d'aria.
⚡ Classificazione delle Fonti Energetiche e Bilancio Energetico
Le fonti energetiche si classificano in primarie (direttamente utilizzabili in natura,
come sole, vento, calore geotermico) e secondarie (che subiscono trasformazioni
industriali). Si distinguono inoltre in tradizionali (combustibili fossili) e rinnovabili
(che si rigenerano alla stessa velocità di utilizzo). Il Fabbisogno di Energia Primaria
di un Edificio [kWh] rappresenta l'energia primaria complessivamente utilizzata per
soddisfare i servizi dell'edificio, calcolata come bilancio tra energia consegnata ed
esportata, moltiplicata per fattori di conversione che distinguono tra fonti rinnovabili e
non rinnovabili. Un Vettore Energetico è la forma sotto cui l'energia può essere
trasportata e scambiata (es. gas, biomasse, fotovoltaico). I Fattori di Conversione
sono rapporti adimensionali che indicano l'energia impiegata per produrre un'unità di
energia fornita; il fattore è 1 per le fonti rinnovabili. Nel bilancio energetico di un
edificio, l'energia consegnata è quella fornita dai vettori energetici per i servizi (luce,
riscaldamento), mentre l'energia esportata è quella prodotta dall'edificio (spesso da
fonti rinnovabili) ma non utilizzata internamente e immessa all'esterno. Un edificio
nZEB si caratterizza per avere la differenza tra energia esportata e consumata sempre
maggiore o uguale a zero, rispettando specifici requisiti di coefficiente medio globale
di scambio termico.
� Requisiti Minimi e UNI/TS 11300 per la Prestazione Energetica
Il Decreto Requisiti Minimi del 26 giugno 2015 stabilisce i parametri essenziali
per la progettazione e riqualificazione degli edifici. Classifica gli edifici per
destinazione d'uso (es. residenziale, scolastica) e differenzia i requisiti minimi in base
alla tipologia di intervento (riqualificazione, demolizione/ricostruzione, nuova
costruzione). I principali indici di prestazione energetica includono l'H't (Coefficiente
medio globale di scambio termico per trasmissione, relativo all'involucro esterno), la U
(Trasmittanza termica dell'involucro), e l'EPgl,tot (Indice di prestazione globale
dell'edificio, espresso in energia primaria non rinnovabile o totale, fondamentale per la
certificazione energetica). L'Asol,est;Asup,utile (Area solare equivalente estiva) è
rilevante per le schermature solari estive. Per la certificazione, l'edificio in esame
viene confrontato con un edificio di riferimento o target, identico per geometria,
orientamento, ubicazione e destinazione d'uso, ma con caratteristiche termiche e
parametri energetici predeterminati secondo la normativa. L'EP dell'edificio reale deve
essere superiore a quello di riferimento, garantendo prestazioni energetiche migliori
sia in inverno che in estate. Le UNI/TS 11300 sono una serie di norme tecniche
(suddivise in 6 parti) che definiscono i metodi di calcolo della prestazione energetica
degli edifici in regime stazionario, coprendo il fabbisogno di energia termica per
climatizzazione estiva e invernale, il fabbisogno di energia primaria e i rendimenti per
vari servizi (riscaldamento, ACS, ventilazione, illuminazione), l'utilizzo di energie
rinnovabili e il calcolo dell'energia primaria e della quota da fonti rinnovabili, inclusi i
fabbisogni per ascensori e scale mobili.
Domande di riflessione:
Come l'introduzione dello Smart Readiness Indicator (SRI) può influenzare il
comportamento degli occupanti di un edificio e la loro consapevolezza
energetica?
Quali sono le principali sfide che l'Italia potrebbe affrontare nel raggiungere gli
obiettivi di decarbonizzazione e aumento delle energie rinnovabili entro il 2030
e 2050, considerando il suo attuale parco immobiliare?
In che modo la suddivisione in zone climatiche e l'uso dei Gradi Giorno
influenzano la progettazione e la riqualificazione energetica degli edifici in
diverse aree geografiche italiane?
Qual è il ruolo cruciale dei fattori di conversione dell'energia primaria nel
determinare il bilancio energetico complessivo di un edificio, specialmente in
relazione all'utilizzo di fonti rinnovabili?
Come il concetto di 'edificio di riferimento' nel Decreto Requisiti Minimi
garantisce che gli edifici di nuova costruzione e quelli riqualificati raggiungano
standard di prestazione energetica sempre più elevati?
� Chapter 4: Edifici a Energia Quasi Zero e Prestazione Energetica
Questo capitolo approfondisce le definizioni e le caratteristiche degli edifici a energia
quasi zero (NZEB), degli edifici a energia positiva (Plus Energy) e degli edifici passivi,
analizzando i vari approcci e le loro implicazioni.
� Definizioni e Tipologie di Edifici a Energia Zero
Net Zero Energy Buildings,
Gli edifici a energia quasi zero (NZEB), o rappresentano
un concetto fondamentale nell'architettura sostenibile, sebbene la loro definizione
Net Zero Site Energy,
iniziale non fosse univoca. Diverse interpretazioni includevano il
che si riferisce a un edificio che produce in loco tanta energia rinnovabile quanta ne
Net Zero Source Energy
consuma annualmente. Il estende questa definizione
Net Zero Energy Costs
includendo l'energia rinnovabile acquistata, mentre il si
concentra sul bilancio economico tra i ricavi dalla vendita di energia prodotta e i costi
Net Zero Energy Emissions
di acquisto dalla rete. Infine, il mira a coprire le emissioni
generate durante l'anno tramite energia rinnovabile prodotta o acquistata, un
concetto noto fuori dagli Stati Uniti e dal Canada come edificio a zero emissioni di
carbonio. Nonostante le diverse sfumature, il principio comune è che il bilancio
energetico debba essere nullo o positivo, considerando anche la modalità di
on site off site).
approvvigionamento energetico (produzione o
☀ Edifici Plus Energy e Passivi
L'Edificio Plus Energy, concettualizzato da Rolf Disch nel 1990, è una struttura che
produce costantemente più energia rinnovabile di quanta ne consumi, come
Heliotrope,
dimostrato dal suo un edificio che ruota per massimizzare l'esposizione
solare dei pannelli fotovoltaici. Per questi edifici, la differenza tra energia prodotta e
consumata è sempre positiva, con energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili.
Essi sono generalmente connessi alla rete, non producono emissioni di CO2 e hanno
una domanda di energia primaria prossima a zero, indicando che l'energia rinnovabile
prodotta supera il consumo energetico per costruzione, manutenzione e demolizione,
garantendo un bilancio positivo nel ciclo di vita. L'Edificio Passivo, nato nel 1998, si
concentra sul soddisfare il fabbisogno di riscaldamento invernale senza l'uso di
impianti tradizionali, grazie a una progettazione integrata che bilancia dispersioni e
guadagni energetici. In climi freddi, il consumo massimo consentito era di 1.5 litri di
gasolio per metro quadrato all'anno per il riscaldamento. Per il clima mediterraneo, i
requisiti includono un fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento inferiore a 15
kWh/m²a e un consumo di energia primaria inferiore a 120 kWh/m²a, sottolineando
l'importanza della progettazione intrinseca dell'edificio.
� Certificazione Energetica e Ambientale
La Certificazione Energetica è un processo che attesta la prestazione energetica di
un edificio, definita dalla Direttiva 2010/31/UE come la quantità di energia necessaria
per soddisfare il fabbisogno legato a un uso normale dell'edificio (riscaldamento,
raffrescamento, ventilazione, acqua calda, illuminazione). L'Attestato di
Prestazione Energetica (APE) è il documento che riporta il valore calcolato di
questa prestazione. La UNI/TS 11300-1 è la metodologia standardizzata per il calcolo
della prestazione energetica, che valuta il consumo annuo di energia primaria per i
vari bisogni dell'edificio e consente di identificare interventi per migliorarne
l'efficienza. In Italia, la classificazione energetica si articola in 10 classi (dalla G alla
A4), dove A4 identifica gli edifici nZEB, basandosi sull'indice di prestazione energetica
globale non rinnovabile (EPH,nren per riscaldamento ed EPC,nren per raffrescamento,
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