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Fluidi
- Aeriformi
- Liquidi
gas: oggetto che non ha né una forma né un volume definito
liquido: molecole liquide sono incomprimibili;
- volume ben definito (costante se incomprimibile)
- forma non definita.
Statica dei fluidi (macroscopica)
statica: fluido in quiete e in condizione di equilibrio meccanico
fluido non può esercitare forze di trazione
- assenza di forze di trazione
- assenza di forze tangenti a qualunque superficie (reale & ideale)
(un fluido in quiete non ha un equivalente dello stato solido)
- assenza attrito statico (forza di forza tangenziale tra una superficie e l'altra)
sono presenti solo forze di pressione
Forza di pressione:
forza perpendicolare a una superficie (per dell'fluido o una qualunque ideale superficie) ed entrante:
tende di diminuire il volume della superficie
superficie ideale
Baricentro anerifid:
mistera forza di pressione in suo punto P
nel punto P. risentono delle forze di pressione da questa forza segue esclusa la risultata P equilibrio din più, che soave debole se molta non in Ceavirra. Se autoio l'orientazione di questo.
La forza di pressione in un punto di un fluido in quiete è in modulo costante, perpendicolare alla superficie.
df: modulo forza pressione, che tenta di diminuire volume F↓⊥dA
p = df/dA
Pressione: grandezza scalareSI: Pascal, 1 Pascal è una forza di pressione di 1 N applicato a 1 m2
PRINCIPIO DEI VASI COMUNICANTI
In tutti i recipienti il liquido arriva alla medesima altezza, anche se i contenitori sono completamente diversi. La situazione di rotazione, il liquido non si muove da nessuna parte, nell'altro nel suo orientale la pressione nei piani di ingresso e di uscita dei tubi deve essere la rotoria.
- La pressione in tutti i piani dei vasi comunicanti è la stessa, e il peso dell'acqua nei 3 vasi è una situazione totalmente arbitraria, dopo essere alla rotura altezza.
PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
C:- Vf
Fe = uguale e opposta a forza peso
Fe = Ef Vf g
Il fluido è causalvolitae in equilibrio, in particolare lo è la regione
Toggo idealmente della regione che ha considerato il fluido e ci metto un oggetto che ha la stessa forma della regione, ad esempio un sasso. La massa peso cessiata, ma la spinta archimedea non casuta, perché il fluido e la regione del fluido non l'ho toccati.
La nuova situazione non è necessariamente di equilibrio
pF: densità fluido
Se pR < pF la fascia d'autonomia la... g
Rf = fg + fb
- FORZA NETTA
- uguale alla precedente
(eo - pF) Vf g3
Se pR < pF le fascia d'autonomia
Se pR > pF le fascia e 3
oRf = fb
- ossia: microsfera si solleva per la spinta archimedea ma al contrario tra la densità dell'aria esterna e la densità della nebbia nel piano elastico, che è pur30assa
Nello stesso tempo dt, dalla zona 2 esce un cilindretto di acqua di base A2 e altezza dℓ2.
Considero le forze che mi stanno esercitando:
- Forze di pressione Q1,
dℓ1 = F1dℓ1 = P1A1v1dt
F1 sposta il suo punto di applicazione di un tratto dℓ1 parallelo
dℓ2 = F2dℓ2 = -P2A2v1dt
La forza di pressione è antiparallela allo spostamento
- Forze esercitate dalle pareti:
Le pareti esercitano solo forze perpendicolari alla parete esterna
Forza e spostamento sono perpendicolari quindi il lavoro associato è zero: L=0
- Forza peso (conservativa)
dL3 = dm⋅g (y1 - y2)
variazione energia potenziale
È come se avessi preso la masserella nella zona 1 e l'avessi spostata nella zona 2. La parte intermedia tra i due tappi si sposta, per far accedere l’acqua che entra nel tappo superiore e per espellere l’acqua che esce dal tappo inferiore. Ciò che rimane nel mezzo non accumula energia potenziale.
dL = dL1 + dL1 + dL3 = [(P2-P1)A1v1dt + ρA1v1g (y4-y2)dt]
d2m = ρA1v1dt
dL = DE = 1/2 duv12 - 1/2 duv22 = 1/2 P1v1dt (V22 - V12)
L’energia cinetica della parte intermedia del tubo di flusso non cresce.
Il lavoro cosa deve e cambiare è che ho una massa che inizialmente ha una velocità V2, e alla fine la velocità V1.
È una grandezza intensiva detta temperatura che caratterizza lo stato di equilibrio termico (conseguenza del principio zero)
tA = tX
se sono in eq. termico
tB = tX
⇒ tA = tB
A e B sono in eq. termico
TERMOMETRO
oggetto che poniamo in contatto termico con un sistema; esso perturba il sistema apprezzabilmente.
di cui si vuole misurare la temperatura
- Un termometro si costruisce utilizzandolo nel contesto fisico caratterizzato da proprietà usate come unità di energia interna, cioè qualsiasi che cambiando molto altera il contenuto di energia interna del sistema.
TERMOMETRI
- A gas (v = cost) - Proprietà: Pressione
- Conduttore elettrico - Proprietà: Resistenza elettrica
- Termocoppie - Proprietà: Differenza di potenziale
- Liquido (mercurio) - Proprietà: Volume
Le misurazioni di temperature intermedie avvengono tramite un processo di interpolazione
TARATURA DI UN TERMOMETRO E SCALA CELSIUS
- Sistemi (e temperature) di riferimento
- Miscele di acqua e ghiaccio a Patm tC = 0°
- Miscele di acqua e vapore a Patm tV = 100°
- Identificata la grandezza attraverso interesse (v, p...) in cerca di stabilità una relazione tra la calore di questa grandezza e la temperatura, istituendo un’apparato scala di temperatura.
- Raggiungere l'equilibrio termico col corpo di cui misuri la temperatura hanno stessa temperatura
L(T) = L(To) [1 + αo(T-To)]
αo = α(To)
Microscopicamente ci si accorge che se metto due particelle, la d distanza l’una dalle altre c’è un’energia potenziale di interazione che ha questo andamento:
→ il potenziale non è simmetrico, tende a diventare costante aumentando r e le forze tendono a diminuire
Epotenziale
Etotale = Ecin + Epot + Ec = Epot + L’energia term. di un gas IDEALE ha un solo contributo: → energia cinetica legata al fatto che le molecole, gli atomi si muovono nello spazio, ma non interagiscono. Questo non è vero in un gas reale, ma nei solidi e liquidi
EQUAZIONE DI STATO DI UN GAS IDEALE
Tutti i modelli fanno equivalere le rate. Supponiamo di avere una gas ideale rappresentato con il modello ↔ se mettiamo il sistema in contatto termico con un altro sistema e gli causo la temperatura, per il principio zero il gas ha temperatura T.
Qual è il volume che occupa il gas mantenendo costante la pressione?
TRASFORMAZIONE ISOBARA
Assumo tutte le variabili termodinamiche di un sistema, mantenendo P=cost. Una trasformazione in cui viene nuovamente contatto la temperatura, se invece le altre grandezze restano è detta ISOTERMA
Una trasformazione in cui risaluto tutte le grandezze, ma mantengo le volume costante è detta ISOCORA
Le singole parti delle trasformazioni che effettuiamo sono quelle ISOBARE o P=cost. (P=Patm in laboratorio)
LEGGE di BOYLE
per la isoterme di un gas ideale
PV=cost
T=cost