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STRUMENTI UTILI PER AFFRONTARE LE SITUAZIONI NEGATIVE
La capacità di attivare strategie dipende da due fattori: vedere il problema da un'angolatura diversa (eventi esterni - esiste un problema oggettivo - oppure eventi interni - esiste un processo cognitivo di percezione ed elaborazione) e disporre di un repertorio di strategie (interventi strategici sulle emozioni e coping - valutazione cognitiva e attivazione di strategie).
Il coping è un meccanismo di difesa che promuove lo sviluppo di complesse strategie cognitive e comportamentali per fronteggiare gli eventi stressanti. Il coping comprende diverse variabili:
- Risorse: sono in relazione alle caratteristiche individuali (autostima, percezione di controllo, abilità di problem solving e di regolazione emotiva)
- Stili: preferenze tipiche e abituali di approccio al problema
- Strategie: azioni cognitive e comportamentali attivate in situazioni stressanti
Il coping può essere:
Coping attivo: strategie focalizzate sul controllo emotivo (pensiero positivo) e sul problema (assumere una decisione e intraprendere un'azione diretta). Coping di fuga: sforzi cognitivi per sopprimere i pensieri sulla situazione stressante. Si correla ad un basso livello di autostima e ad alti livelli di ansia. Coping di distrazione: si avvale di strategie alternative (ascoltare la musica, svolgere attività fisiche) che riducono momentaneamente lo stress. Coping della richiesta di aiuto: esigenza di supporto sociale sia dei coetanei sia degli adulti significativi del contesto. IL PERFEZIONISMO Il perfezionismo può essere definito come un aspetto della personalità contraddistinto dalla ricerca dell'impeccabilità e dalla propensione al raggiungimento di standard di prestazione eccessivamente elevati. A ciò, solitamente si aggiunge la tendenza ad effettuare autovalutazioni ipercritiche del proprio comportamento, nei casi in cui non si.riesca a conseguire l'eccellenza delle attività svolte. Diversi studi hanno distinto tra il perfezionismo adattivo e maladattivo. La dimensione positiva è anche definita perfezionismo normale, sano o adattivo, mentre quella negativa è definita come perfezionismo nevrotico o disadattivo. Il perfezionista disadattivo esibisce atteggiamenti negativi, connotati da dura autocritica nei confronti dei propri errori e percepisce una forte discrepanza tra le proprie prestazioni (che considera spesso inadeguate) e le aspettative, solitamente troppo elevate, sperimentando sensazioni di ansia e paura del fallimento. La ricerca ha dimostrato che il perfezionismo maladattivo è associato al disagio psicologico. La discrepanza percepita tra gli standard ideali di prestazione dei soggetti e i risultati effettivamente raggiunti aumenterebbe, nei soggetti, l'ansia e la depressione e diminuirebbe l'autostima. Come fare? Congelare temporaneamente la presa didecisione per riprendersi dalla iperstimolazione cognitiva - Opporci alla tentazione della omologazione - Creare zone di stabilità (relazioni interpersonali, abitudini quotidiane) - Accontentarsi di quello che va abbastanza bene - Abbassare le aspettative eccessivamente elevate - Evitare il confronto sociale (soprattutto alto) - Gratitudine per quello che si ha - Coerenza (non cambiare idea continuamente) - Accettare vincoli e limitazioni VARIABILI CHE FAVORISCONO IL BENESSERE Variabili Contestuali – SUPPORTO SOCIALE Espressione, da parte delle altre persone, di essere meritevole di amore e di cure, di stima ed apprezzamento, all'interno di una rete in cui si vive in comunicazione e con obblighi reciproci (nucleo familiare, gruppo dei pari, associazioni e gruppi di aggregazione). Le relazioni sociali permettono di sperimentare esperienze positive e la possibilità di mettersi in gioco in ruoli stabiliti e gratificanti all'interno della comunità.ciò porterebbe ad un aumento dell'autostima. La possibilità di ricevere aiuto in caso di necessità diminuisce l'impatto negativo degli eventi stressanti che possono incombere nel corso della vita e da maggior sicurezza per provare strategie per far fronte alle avversità. Ambito Educativo - SUPPORTO ALL'AUTONOMIA Supportare l'autonomia da parte di chi occupa una posizione di autorità (genitori o insegnanti) vuol dire: - Tenere in considerazione le prospettive degli altri - Conoscere le loro opinioni e i loro sentimenti - Fornire opportunità di scelta, evitando pressioni e comandi Ciò si traduce, nella pratica, in un serie di comportamenti: - Consentire più scelte possibili entro specifiche regole e limiti - Fornire delle ragioni valide per i limiti e le regole (se non ne viene compreso il senso sarà più difficile farli accettare e rispettare) - Interessarsi dei sentimenti e delle opinionidegli altri Dare opportunità di intraprendere iniziative personali Fornire feedback sulle competenze → La variabile supporto all'autostima si contrappone al CONTROLLO PSICOLOGICO gli agenti di socializzazione controllanti minerebbero la propensione degli individui per la regolazione autonoma e userebbero modi più controllanti di regolazione del comportamento, come pressare i singoli individui a pensare, comportarsi o sentire in modi particolari. Secondo la SDT, il controllo psicologico può essere espresso attraverso una varietà di tattiche da parte dei genitori, tra cui: a. Induzione del senso di colpa, che si riferisce all'uso di strategie colpevolizzanti per pressare i bambini a soddisfare una richiesta dei genitori b. Amore contingente o ritiro dell'amore, dove i genitori fanno sì che la loro attenzione, il loro interesse e amore siano subordinati al conseguimento da parte dei figli degli standard dei genitori c. Instillazione di ansia, che siriferisce all'induzione di ansia per far sì che i bambini rispettino le richieste dei genitori. Invalidazione della prospettiva del bambino, che riguarda l'inibizione, da parte dei genitori, dell'espressione spontanea del bambino di pensieri e sentimenti. In un ambiente familiare controllante i bambini si sentono come se non avessero altra scelta che pensare o sentire in modi che sono imposti dagli agenti di socializzazioni. I bambini che sperimentano i loro genitori come controllanti, quindi, sentirebbero una compulsione interna ad impegnarsi nel comportamento richiesto, pur volendo anche evitare quel comportamento. Tale regolazione (controllata) del conflitto interno si ipotizza crei una vulnerabilità e modelli disadattivi di sviluppo perché interferirebbe con l'istituzione di un senso sicuro, stabile e positivo di sé e quindi metterebbe gli adolescenti a rischio di bassa autostima e sintomi depressivi. Non solo i genitori, ma anche gliinsegnanti possono attuare varie manifestazioni di controllo, esibendo comportamenti altrettanto intrusivi. Precedenti ricerche hanno dimostrato che quando gli insegnanti sono orientati verso il controllo piuttosto che sostenere l'autonomia nei loro studenti, questi ultimi mostrano motivazione intrinseca e autostima ridotte. Nel contesto educativo generale, infatti, Assor, Kaplan, Kanat-Maymon e Roth hanno trovato che il controllo degli insegnanti percepito era legato alla motivazione controllata, alla a-motivazione, agli affetti negativi in aula e al basso impegno scolastico. Analogamente, Soenens ha dimostrato che il controllo degli insegnanti percepito era legato a una più povera qualità della motivazione allo studio, che a sua volta era legata al minor utilizzo di strategie di apprendimento e a un rendimento scolastico inferiore. Gli insegnanti che esercitano il controllo deviano le motivazioni intrinseche degli studenti e li pressano ad agire, sentire e pensare nei modipreferiti da loro. Ancora, danno direttive, frenano le critiche e le opinioni indipendenti degli studenti e fanno eccessivo ricordo ad affermazioni che includono il termine "dovere".
Il controllo psicologico frustra il bisogno di autonomia, il bisogno di competenza e il bisogno di relazione:
frustrazione del bisogno di autonomia
Il bisogno che è più direttamente frustrato dal controllo psicologico dei genitori è il bisogno di autonomia. Figli di genitori psicologicamente controllanti si sentono costretti ad agire, sentire o pensare in un modo che è dettato dal genitore. In uno studio condotto su adolescenti è stato trovato che gli adolescenti con genitori psicologicamente controllanti dichiaravano motivazioni più controllate e meno autonome per lo studio e affermavano di sentirsi più stressati e ansiosi durante lo svolgimento di un compito.
frustrazione del bisogno di relazionalità
Il controllo psicologico potrebbe minare il
senso di vicinanza dei bambini sia ai genitori sia ai coetanei. Figli di genitori psicologicamente controllanti affrontano un conflitto di autonomia-relazionalità, in quanto potrebbero essere spinti a rinunciare alla realizzazione delle loro aspirazioni personali per mantenere un senso di vicinanza affettiva con i loro genitori.
frustrazione del bisogno di competenza
Il bisogno di competenza si riferisce all'esperienza di efficacia nel realizzare una particolare attività. Il bisogno di competenza può essere compromesso da genitori psicologicamente controllanti perché il tono critico che accompagna le considerazioni contingenti, l'induzione di senso di colpa e di vergogna, trasmette ai bambini il messaggio che sono inefficaci nel soddisfare le aspettative dei genitori.
Inoltre, la percezione di competenza potrebbe essere minata da genitori ed insegnanti psicologicamente controllanti perché l'apprezzamento condizionato dall'eccellenza dei risultati potrebbe far sentire i bambini inadeguati e incapaci di raggiungere gli standard imposti.
seconda delle aspettative sociali) e la coesione sociale (livello di integrazione e di partecipazioneall'interno di un gruppo o di una comunità). La salute sociale è fondamentale per il benessere complessivodell'individuo, poiché influisce sulla sua qualità di vita e sul suo senso di appartenenza e di valore all'internodella società. Una buona salute sociale implica la capacità di stabilire relazioni positive e soddisfacenti con glialtri, di partecipare attivamente alla vita sociale e di adattarsi alle norme e alle aspettative sociali. Alcontrario, una scarsa salute sociale può portare a sentimenti di isolamento, di esclusione e di inadeguatezza,con conseguenti problemi di salute mentale e fisica. Pertanto, è importante promuovere la salute sociale ecreare ambienti sociali inclusivi e favorevoli, in cui le persone possano sentirsi accettate, supportate econnesse agli altri.i amici e della famiglia).