Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 38
Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 1 Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Metodologie chirurgiche Pag. 36
1 su 38
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SPLENECTOMIA:

rimozione completa della milza.

È nell’ipocondrio addominale.

- Masse neoplastiche

- Torsione milza

- Rottura traumatica

- GDV

Milza è un organo con forte componente vascolare quindi ci possono essere neoplasie che la

colpiscono che ne aumentano il volume e ne comportano anche la rottura a volte.

Si verifica nelle razze di taglia grande e in soggetti adulto anziani.

Strumentario:

- Set di base

- Aspiratore

- Divaricatore addominale, che è utile ma non indispensabile

- Sealing device, strumenti che rapidamente chiudono i vasi e tagliano i vasi;

- Lavaggio

- Sintesi

Concetto di questa procedura è:

quello che si deve fare è legare a monte e a vale tutti i vasi.

- Elettrobisturi su pinza

- Si identifica la linea alba che viene incisa

- Con le forbici entriamo in addome

- Si esegue una celiotomia in senso craniale

- Rimozione legamento falciforme che crea una copertura che si può facilmente

rimuovere

- Retrarre in senso craniale l’addome così hai 3 punti di presa

Quando si fa una chirurgia di questo tipo, è sempre opportuno per tutte le volte che si lavora in

addome, fare una ispezione degli organi che si trovano in addome stesso.

Si ha l’obbligo di verificare lo stato dell’addome.

Si verifica lo stato dell’intestino.

Neoplasia della milza molto frequente.

Coinvolgimento multi organo si può verificare.

I vasi vanno scollati in prossimità dell’organo.

Arterie gastriche brevi dalla milza vanno allo stomaco.

Per cui se si fa una chiusura in prossimità dello stomaco rischiamo di mandare in necrosi la

parete.

La sola rimozione della neoplasia non ha senso nella milza perché: non solo nodulari ma

distribuite su tutto l’organo.

È un rischio.

Si tenga presente che si è tolto l’organo, quindi nell’addome si è aumentato lo spazio di mobilità

dello stomaco. Se c’è un cane di taglia grande, quindi, si deve pensare che lì dentro c’è la

possibilità che si possa creare un volvolo. Può avere senso discutere circa la possibilità di fare

una plessi dello stomaco.

Post operatoria:

- Ricovero per 24-48 h

- Monitoraggio

- Gestione dolore

- Fluidi

- AB

Complicazioni:

- Emorragia perché si chiudono tanti vasi e alcuni come la splenica hanno un certo

diametro, grande, quindi se siamo sfortunati può accadere che ci sia un’emorragia nel

post operatorio;

- Progressione della patologia neoplastica

- CID

Problema di base è che ci accorgiamo della massa sulla milza quando questa è rotta. Quindi è

una patologia che può progredire in modo silente.

EPATECTOMIA parziale: rimozione di un lobo del fegato. È molto più richiesta perché il lobo è

suddiviso in 6 lobi da sx verso dx.

Riguarda il singolo lobo e tendenzialmente si ha come procedura da eseguire una epatectomia

parziale, non rimuovi il fegato in blocco. In umana si fa, seguito da trapianto, ma non in vet.

- MASSE NEOPLASTICHE

- Ascessi, interessante perché il fegato non è sterile. Contiene al suo interno una

colonizzazione di batteri clostridi ed è un organo che si trova intersecato nelle vie biliari

che conducono tramite il coledoco il fegato e l’intestino, quindi col duodeno, dove c’è

colonizzazione batterica. Possibilità di risalita di batteri dal duodeno è possibile.

- Cisti, meno frequenti;

- Torsione di lobo (rara);

- Rottura traumatica.

Queste sono le indicazioni principali.

Strumentario: stesso di prima per la splenectomia.

Approccio sempre uguale, quindi decubito dorsale, accesso celiotomico craniale, applicazione

del divaricatore, eventuale aspirazione di liquidi addominali, mobilizzazione del lobo epatico.

Legatura a monte e a valle di tutti i vasi. Controllo dell’emorragia e lavaggio e sintesi.

Divaricatore in questo caso è un passaggio FONDAMENTALE. consente di lavorare nel

quadrante craniale.

Lo spazio si riduce in modo drastico perché è sotto le coste.

Se c’è liquido in addome si può aspirare, si raggiunge il lobo su cui si lavorare e si cerca di

immobilizzare.

Ha una vascolarizzazione.

Un vaso che rientra nel lobo, va identificato e chiuso.

Si fa, non è semplice da fare a mano e si usano questi strumenti elettrocauteri, sailing device che

consentono di eseguire l’operazione.

MANOVRA DI PRINGLE:

il fegato sopporta meglio l’ipossia che l’emorragia.

Introdotta da questo medico, Pringle, è una manovra che consente e prevede il fatto che

manualmente si va nel forame pilorico, si individua la vena porta e si chiude con le mani.

Chiude l’afflusso di sangue al fegato.

Può essere fatta anche in modo preventivo: se si devono fare operazioni preventive.

Apporto di sangue ridotto e in chirurgia, pensiamo che ci possa essere emorragia importante,

consente di lavorare senza sanguinamento.

Post operatorio esattamente come prima e anche le complicanze.

22-5-2024

Medicina operatoria:

Apparato urinario:

- Reni

- Ureteri

- Vescica

- Uretra

Reni: regione periretroneale.

Uretra: ci sono metodiche che spesso si possono eseguire e soprattutto vediamo come

funzionano. La vescica è singolo e si trova nell’addome caudale.

È costituita da un apice rivolto in senso craniale e si sviluppa in senso caudale per dare origine

all’uretra. Nella zona del trigono, la parte più caudale della vescica, c’è lo sbocco degli ureteri.

Dal punto di vista tecnico va tenuta in considerazione perché ciò che è craniale al trigono si

gestisce in modo abbastanza agevole.

La maggior parte delle cose che si fa, si riesce a gestire qui.

Nel maschio c’è la prostata.

Innervazione:

- Dorsale

- Nervo pudendo (innervazione somatica)

- Originano a livello sacrale, S1-S3.

Muscolo periuretrale e collo della vescica, muscolo detrusore.

Alterazioni di tipo anatomico possono riflettersi sulla muscolatura.

Vasi:

- Dorsale

- Arteria vescicale caudale (uterina/prostatica)

- Branca arteria pudenda interna

- Vena pudenda interna

Cistotomia: apertura della vescica.

Indicazioni:

- Calcolosi: formazioni pietriformi che si possono formare in vescica;

- Biopsie

- Masse vescicali

Preparazione:

- Decubito dorsale

- Accesso celiotomico caudale (pene)

set di base:

- Aspiratore

- Divaricatore

- Sintesi (sutura giustapponente / introflettente).

Mediante l’uso di un set di base si ha la possibilità di fare molti interventi, specie sui tessuti

molli.

Tecnica:

applicazione di sutura di sostegno con nylon, incisione cranio caudale, dorsale o ventralem

evitare i vasi.

L’accesso è intraluminale.

La vescica è un organo semi mobile.

Non ha la mobilità dell’intestino.

Accesso più comodo è il ventrale: si fa il celiotomico, si incontra il versante ventrale della

vescica. C’è anche quello dorsale che è stato portato in discussione per molto tempo e prevede il

discorso di ribaltare la vescica in senso caudale, fare l’accesso dorsale. La logica è legata al fatto

che essendo in stazione il paziente, la sutura si trova sul versale dorsale e non ventrale dove c’è

l’urina. Ma per fortuna è opinione diffusa che questo tipo di accesso dorsale non è necessario.

Abbiamo ugualmente la possibilità di avere una sintesi efficace.

Una volta dentro la vescica, tendenzialmente, si fa quello che si fa, rimozione calcoli, biopsie o

necessità di rimuovere masse a carattere peduncolato.

Contatto con urina va limitato.

La sintesi della vescica si può eseguire con:

sutura giustappontente, continua o altre, punti a x, punti a U.

Nella vescica non ci sono problematiche legate alla stenosi. Ha una sua dinamica, urina

all’interno.

Ha più strati: sierosa ,muscolare, sottosierosa e mucosa.

La parte che includi per forza è la sottomucosa.

Si fa una sutura a tutto spessore che ci garantisce di aver incluso la sottomucosa.

Si cerca di avere una distanza di 3-4 millimetri dal margine chirurgico.

Si può fare una prova di tenuta: fine della sintesi, si inserisce soluzione fisiologica nella vescica e

si vede.

Includere la fascia del piano muscolare che è quella che tiene. Perché se prendi solo il muscolo

la sutura cede.

La fascia è quella struttura adesa alla parete muscolare e va inclusa.

Cistectomia:

indicazioni: calcolosi, biopsie, masse vescicali.

È un’asportazione parziale.

Preparazione è la stessa: stesso accesso, stessa tipologia di strumentario.

Cambia quello che si può fare; bisogna ricordare che si ha la possibilità di rimuovere tutto ciò

che è craniale rispetto al trigono.

Nel momento in cui si sacrifica la zona del trigono, non è sufficiente questo intervento maa

vanno fare operazioni più specialistiche.

Da un punto di vista tecnico: abbiamo casi in cui la vescica è aperta, esiti traumatici.

Rimosso un tratto, ci troviamo con un quadro come questo:

Sutura punti a x, sutura continua. Si sutura in modo abbastanza libero, tenendo presente che

l’obiettivo è quello di avere la parete funzionale.

Puoi anche fare due linee di sutura, se non si è tranquilli.

Gestione post operatorio:

- Catetere urinario 3-5 giorni

- Antibiotici

- Analgesia

- Fluidoterapia

Complicazioni:

- Uroperitoneo: spandimento di urina all’interno dell’addome come conseguenza di una

sutura che non ha tenuto.

- Prognosi riservata 3-7 giorni

Uretrostomia:

creazione di un’apertura all’uretra per ostruzione delle vie urinarie.

- Apertura permanente dell’uretra

- Sutura alla cute

- Perineale (gatto)

- Orchiectomia

Indicazioni:

- Ostruzione delle vie urinarie.

Preparazione: molto frequente nel gatto maschio;

- Decubito sternale

- Arti posteriori estesi

- Coda retratta cranialmente

- Borsa di tabacco retto: si entra ed esce intorno allo sfintere anale, per serrare ed evitare

di avere materiale fecale che fuoriesce durante l’intervento.

- Catetere urinario C’è un angolo e tutte le volte che si deve inserire

un catetere urinario, bisognerà bypassare questo

angolo.

L’applicazione di un catetere urinario apre le vie

urinarie ( che è la ragione per cui

quell’intervento viene fatto ). Le vie urinarie

sono bloccate e col catetere si bypassa e funge in

modo utile da guida durante l’intervento.

Avere un riferimento derivante da un pezzo di

plastica è utile. Ci si pone in senso caudale: quindi

Dettagli
A.A. 2023-2024
38 pagine
SSD Scienze mediche MED/18 Chirurgia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marghe_DiGio96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie chirurgiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Tamburro Roberto.