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FARMACOLOGIA GENERALE
FARMACO → è una sostanza di origine naturale o chimica che una volta somministrata è capace di modificare una funzione del nostro organismo alterata da una malattia. Per ottenere l’azione desiderata, il farmaco deve avere caratteristiche tali che gli permettano di raggiungere nell’organo target concentrazioni attive terapeutiche che non siano tossiche. Le concentrazioni dipendono da vari fattori:
- posologia: dose unica, dosi ripetute, dose d’attacco, dose di mantenimento ed anche il tempo di intervallo tra le dosi;
- via di somministrazione;
- caratteristiche farmacocinetiche del farmaco.
FARMACOCINETICA → è la branca della farmacologia che descrive tutti i fattori che determinano la concentrazione plasmatica di un farmaco e soprattutto le sue variazioni nel tempo. L’unico mezzo per studiare quanto farmaco è presente nel nostro organismo è la valutazione della concentrazione plasmatica (intervento
METABOLISMO, ELIMINAZIONE Le fasi della farmacocinetica sono: - assorbimento; - distribuzione; - metabolismo; - eliminazione. Queste fasi vengono descritte nello schema sottostante.- dose;
- via di somministrazione;
- assorbimento;
- passaggio del farmaco dal sito dove viene assorbito alla circolazione sistemica (plasma);
- nel sangue ci sono delle proteine plasmatiche (albumine, globuline…) e alcuni farmaci possono recarsi a queste proteine ed essere momentaneamente non disponibili (in quanto le proteine plasmatiche non passano l’endotelio). Questo legame non è per sempre, da farmaco legato alle proteine poi si stacca e torna ad essere libero;
- solo il farmaco libero può raggiungere la sede d’azione (sito dove deve fare il suo effetto);
- il farmaco libero quando si stacca dai recettori e quindi ha fatto il suo effetto ritorna nel plasma dove viene poi metabolizzato ed i metaboliti eliminati.
dell'ambiente in cui si trovano possono essere ionizzati o non ionizzati)...Un farmaco liposolubile è più assorbibile mentre un farmaco idrosolubile è meno assorbibile. Questo perché la membrana delle cellule è formata da un doppio strato lipidico intramezzato da uno strato proteico quindi se il farmaco si scioglie nei grassi l'assorbimento sarà migliore. La maggior parte dei farmaci, come detto precedentemente, sono acidi o basi deboli quindi a seconda dell'ambiente in cui si trovano possono essere in forma dissociata (è meno liposolubile e quindi meno assorbibile) o indissociata (è più liposolubile quindi più assorbibile). Quindi, un farmaco acido non è dissociato in ambiente acido e quindi è più liposolubile e più assorbibile, viceversa un farmaco basico non si dissocia in ambiente basico e quindi è più liposolubile e più assorbibile.
- farmaco
liposolubile → più assorbibile- farmaco idrosolubile → meno assorbibile- forma indissociata → più liposolubile → più assorbibile- forma dissociata → meno liposolubile → meno assorbibile- farmaco acido → no dissociato in ambiente acido → più liposolubile → più assorbibile- farmaco basico → no dissociato in ambiente basico → più liposolubile → più assorbibile
Comunque, un acido in ambiente basico non è totalmente dissociato, è in parte dissociato.
Prendendo per esempio l’aspirina → acido acetilsalicilico- nello stomaco c’è 1 molecola di forma dissociata e 100 molecole di forma indissociata quindi passano nel plasma più facilmente;- nell’intestino non c’è tutta l’aspirina in forma dissociata ma c’è anche una quota non dissociata che passeràdall’intestino al plasma.
►passaggio attraverso
concentrazione, ma è facilitato dalla presenza dei carriers;- trasporto attivo: riguarda farmaci che devono essere trasportati contro il gradiente di concentrazione, cioè dalla fase meno concentrata a quella più concentrata. Questo meccanismo richiede l'utilizzo di energia, solitamente fornita dall'ATP, e può avvenire attraverso pompe ioniche o trasportatori specifici. Inoltre, esistono anche meccanismi di trasporto specifici per determinate sostanze, come ad esempio il trasporto di glucosio attraverso i trasportatori di glucosio. È importante sottolineare che il passaggio di una sostanza attraverso le membrane biologiche dipende anche dalle caratteristiche fisico-chimiche della sostanza stessa, come la sua solubilità in lipidi o in acqua. In conclusione, i meccanismi di trasporto attraverso le membrane biologiche sono fondamentali per il corretto funzionamento delle cellule e per il mantenimento dell'omeostasi dell'organismo.concentrazione;- filtrazione: riguarda molecole di piccole dimensioni idrosolubili.La filtrazione è un processo fisico che permette il passaggio di molecole idrosolubili di piccole dimensioni attraverso i pori della membrana della cellula;
- trasporto attivo: riguarda farmaci idrosolubili e di grandi dimensioni.Anche nel trasporto attivo entrano in gioco i carriers ma in questo caso si ha il consumo di energia quindi il trasporto può avvenire bidirezionale ed anche contro gradiente di concentrazione.Per quanto riguarda i meccanismi di trasporto ci sono dei trasportatori e anche dei trasportatori che portano al difuori della cellula delle sostanze come la Glicoproteina-P.
Le funzioni della Glicoproteina-P sono:
- a livello dell'intestino riduce l'assorbimento dei farmaci che si legano a lei. Questo accade perché la Glicoproteina-P porta fuori dalle cellule il farmaco che va nel lume intestinale dove viene eliminato tramite le feci;
- riduce la distribuzione
somministrare: compresse, capsule, pastiglie, soluzioni, sospensioni, sciroppi.
20 gocce (=gott.) di una soluzione acquosa corrispondono a 1 ml;
30 gocce (=gott) di una soluzione alcolica corrispondono a 1 ml (questo può variare);
1 cucchiaio corrisponde a 15 ml di acqua;
1 cucchiaino corrisponde a 5 ml.
In questa via non si possono somministrare alcune sostanze: emetiche, irritanti, acido-labili (farmaci che in ambienti acidi vengono alterate come ad esempio la penicillina G non poteva essere somministrata per via orale perché in ambiente acido la molecola veniva alterata perdendo l'attività antibatterica), enzimi proteolitici (sono enzimi che vengono digeriti come ad esempio l'insulina).
I farmaci acidi iniziano il loro assorbimento a livello dello stomaco e poi continuano nell'intestino mentre i farmaci basici vengono completamente assorbiti a livello intestinale.
La via orale, inoltre, non può essere utilizzata con
scarsa compliance (ad esempio un bambino che ha difficoltà a deglutire non può utilizzare la via orale). Utilizzando la via orale non ho la sicurezza del dosaggio in quanto la biodisponibilità è al 100% soltanto per via endovenosa. Inoltre, l'assorbimento può variare da paziente a paziente ma anche nello stesso paziente assumendo il farmaco a stomaco pieno o vuoto. Nel neonato, l'assorbimento può essere più lento a causa di un rallentamento nello svuotamento gastrico. Esiste poi l'effetto primo passaggio, cioè tutto il sangue che esce dal tratto gastrointestinale prima di raggiungere il cuore destro e quindi la circolazione sistemica passa attraverso il fegato. Quindi, il farmaco assorbito dal tratto gastrointestinale entra nella vena mesenterica superiore ed il fegato è il principale organo di metabolizzazione. Se il farmaco subisce un'estesa metabolizzazione dopo questo primo passaggio attraverso il fegato, la: per andare a capo Ecco come potrebbe essere formattato il testo:
La quota che raggiunge il cuore destro è minima e quindi la dose non può essere efficace. Un tipico esempio di farmaco che subisce questo esteso metabolismo da primo passaggio è la nitroglicerina (viene metabolizzata per il 97-98% dopo il primo passaggio quindi la quota che raggiunge il cuore destro è minima e non ha nessun effetto).
- via sublinguale: l'assorbimento è rapido ma le dosi che possono essere somministrate per questa via devono essere piccole e nell'ordine di 1-10 mg.
La via sublinguale consiste nel mettere la pastiglia sotto la lingua e non deglutire perché tutta la quota che viene deglutita è come se fosse stata somministrata per via orale passando nello stomaco e nell'intestino. L'assorbimento attraverso le vene sublinguali passa alla vena cava superiore ed al cuore destro quindi non c'è primo passaggio epatico.
Per via sublinguale non si possono somministrare sostanze irritanti per evitare di
danneggiare lingua epalato. La nitroglicerina, ad esempio, non può essere somministrata per via orale ma può