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Quaderno Appunti + Esercizi

Metodo degli Elementi Finiti (FEM)

  • Descrittazione in tanti elementi nel dominio
  • Soluzione Approssimata.
  • Lezione 1

Passaggi fondamentali per il FEM:

  • Divido il corpo in piccole regioni (elementi).
  • Definire il comportamento dei singoli elementi.
  • Assemblaggio: integrare i singoli comportamenti per ottenere il comportamento generale della struttura.
  • 3 g.d.l. → u1; u2; u3

Esempio (monodimensionale):

  1. Guardiamo il singolo elemento:

Lo sforzo normale al piano sarà dato da:

N = K1 (u2 - u1) (equazione costitutiva)

N.B. Questo studio del singolo elemento non è detto perché nell'ottica dello studio globale delle strutture non mi fornisce informazioni utili

  1. Consideriamo lo stesso elemento ma con un approccio differente.

P1 + P2 = 0 (equazione di equilibrio)

  1. Andando a guardare 1 + 2 ottengo:

dalla quale ricavo:

K * u = F (La matrice di rigidità)
  1. Posso ripetere lo stesso per l'elemento n° 2 e così via...

N.B. K è costituita da Ke=1 e Ke=2, ma Ke=1 + Kc=1 e Ke=2, ma è dato dall'assemblaggio di:

K = A (Ke=1, Ke=2)

Scrivendo in forma matriciale esplicitando le azioni delle forze interne:

K * u = f

  • K: matrice di rigidità globale
  • u: vettore degli spostamenti globale
  • f: vettore delle forze globale

Come si può costruire il vettore N(x) le funzioni di forma?

Sappiamo che:

  • VL = ̂V
  • ωr = B ̂V^
  • ωr = B ̂ω̂

Vorrei dare a nel seguente forma:

̂V = a0 + a1 x + a2 x² + ...

oppure nella seguente forma:

̂V = M a dove M = [1 x x² x³]T

a = [a0 a1 a2 a3]T

Come posso esprimere in termini “nodali” di parametro:

  • ̂V = M C-1 ̂ω̂

Imponiamo le specifiche condizioni al bordo:

  • ̂V(0) = ̂ô1
  • ̂V(ℓ) = ̂ô₂
  • ̂r(0) = ̂ô3
  • ̂r(ℓ) = ̂ô4

Ottenendo così un sistema di 4 equazioni in 4 incognite:

  • ̂r(0) = ̂a0
  • ̂r(0) = ̂ô3
  • ̂V(ℓ) = ̂a0 + ̂a1 ℓ + a2 ℓ² + a3 ℓ³= ̂ô₂
  • ̂V(ℓ) = ̂a1 + 2 a2 ℓ + 3 a3 ℓ² = ̂ô4
  • C d = ̂ô dove C =
  • [1 0 0 0]
  • [0 1 0 0]
  • [1 ℓ ℓ² ℓ³]
  • [0 1e 2e² 3e²]

Quindi risulta che:

̂V = M ̂ω̂ = M C-1 ̂ω̂

dove C-1 =

  • 1 0 0 0
  • 0 1 0 0
  • -3/ℓ 2/ℓ -3/ℓ² 1/ℓ
  • 2/ℓ³ 1/ℓ² -2/ℓ³ 1/e²

Quindi:

N = M C-1 = [N1 N2 N3 N4]

  • N1 = 1 - 3 x²/ℓ² + 2 x³/e³
  • N2 = x - 2 x²/ℓ + x³/ℓ²
  • N3 = 3 x²/ℓ² - 2 x³/e³
  • N4 = x³/ℓ² - x²/e

Prima possibilità:

sottointegrazione numerica

y ≈ N3 q3

N3 (0) = 0

N3 (e) = 0

Seconda possibilità:

linked

  • γ = N B â + N B (ã, θ̂a) ê
  • γ = N B â + N B (ã, θ̂a) ê

per analizzare e risolvere il pb del locking introduce la funzione di forma NB

dove

  • ν = B â + B 0

Passiamo da una formulazione agli spostamenti

dove il mondo degli spostamenti:

  • ν = N3 q3

S = N Ŝ

Terza Possibilità:

approccio enhanced

*Partiamo dal funzionale degli spostamenti:

γ = ν' - θ θ + θ̃

Π(γ, θ, θ̃)

MODELLO ELASTICO (lineare)

Il problema che ci poniamo è come facciamo a risolvere un modello agli EF per un problema di un solido elastico. I passaggi sono i seguenti:

  • Riprendere le equazioni FORTI
  • Risolverti il problema in forma DEBOLE
  • Sviluppo/programmazione di un EF

Prendiamo in considerazione le seguenti definizioni:

  • Corpo omogeneo, elastico lineare, 3D
    • Equazioni di campo div    b = 0
    • ∇ ⋅ σ = b
    • In Ω
    • U = Ū    su ∂Ωu
    • σ Ĵ = Ū    su ∂Ωu
  • Materiale elastico-lineare-isotropo
    • b: forze di volume   →   {b1, b2, b3}T
    • U: spostamenti   →   {u1, u2, u3}T
    • ε: tensore deformazioni   →   {ε11, ε22, ε33, ε12, ε23, ε13}T
    • σ: tensore degli sforzi   →   {σ11, σ22, σ33, σ12, σ23, σ13}T     NOTAZIONE DI VOIGT
    • D: operatore lineare che trasforma У in ε ed è una matrice 6x6

Attraverso le equazioni di legame, equilibrio e costitutive:

  • Equazioni di equilibrio: [L]{σ} + {b}1, {b}2, {b}3 in Ω
  • Equazioni costitutive: {σ} = [D]{ε} in Ω
  • Equazioni di compatibilità: {ε} = [L]{u} in Ω

con

  • {σ}: tensore del secondo ordine degli sforzi
  • {u}: vettore degli spostamenti
  • [D]: tensore del 4° ordine di elasticità
  • [L]: doppio contrazione (matrici diagonali)
  • {ŭ}: pagora del Pfefferkorn (да definirе)
  • {ε}: tensore del secondo ordine delle deformazioni
  • {b}: vettore delle forze di volume

Dato che siamo in presenza di un materiale LINEARE-ISOTROPO l'equazione di legame costitutivo diventa:

∇ ⋅ D = λ tr(ε) 1 + 2με

dove

tr(ε) = ℰ ⋅ 1 = ε11 + ε22 + ε33

D = [λ ( 1 0 1 ) + 2μ II ]      NOTAZIONE INGEGNERISTICA

Ω = [ [Dm]α T • {β} ] – [ ( tr(ε) ξ {1} ) ] + 2μ εβ

dove ∀:

  • X = D] [α]=L [4] +
  • Σn: [1]
  • [Dm]=[D][M]=
[λ + 2μ λ λ 0 0 0 ][λ λ + 2μ λ 0 0 0 ][λ λ λ + 2μ 0 0 0 ][0 0 0 2μ 0 0 ][0 0 0 0 2μ 0 ][0 0 0 0 0 2μ ]

Elementi Finiti: 2D TRI-angolari

Riduciamo la dimensione del problema da 3D a 2D:

  • Quanti sono i nodi di questo elemento? Sono 3 nodi.
  • Quanti sono i gdl per nodo? Sono 2 per ogni nodo quindi 6 gdl.

Il metodo agli EF prescrive la scelta di funzioni di FORMA, ovvero si prende il dominio e lo si discretizza in Elementi Finiti (EF), quindi riduciamo la complessità di un problema continuo ad un problema discreto. Quindi mi ritroverò a risolvere un pb lineare con n incognite che sono gli n spostamenti nodali.

Per costruire la matrice di rigidezza K, la quale mi serve per risolvere il pb, si trattano dunque funzioni di FORMA. Se si è inesperti è la scelta più semplice possibile: scelgo funzioni di forma LINEARI.

Come è fatta la funzione di forma lineare per un triangolo?

  • La funzione deve valere 1 nel nodo e 0 negli altri nodi.
  • Funzione di forma nel nodo 1 (NA):

NA vale 1 nel nodo 1 e vale 0 negli altri: 2 e 3.

  • Funzione di forma nel nodo 2 (NB):

NB vale 1 nel nodo 2 e vale 0 negli altri: 1 e 3.

  • Funzione di forma nel nodo 3 (NC):

NC vale 1 nel nodo 3 e vale 0 negli altri: 1 e 2.

Quindi la generica funzione di forma per l'elemento TRI-ANGOLARE è:

Nie = ai + bix + ciy

È un'espressione lineare in x e y nella quale compaiono 3 costanti da determinare. Se considerando le 3 funzioni di forma diventano 9 costanti incognite.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
56 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/13 Meccanica applicata alle macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fadi97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di meccanica computazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Auricchio Ferdinando.