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MONOPOLIO:
È la forma di mercato opposta alla concorrenza perfetta. Esiste solo un’impresa price-maker che possiede il potere di mercato. I consumatori sono numerosi e non influiscono sul prezzo. Non esistono beni sostituti. Barriere all’entrata in cui le altre imprese non possono entrare nel mercato e diventare concorrenti.
Monopolio delle risorse:
Una sola impresa detiene una risorsa chiave o ha il controllo esclusivo di input fondamentali. Il controllo esclusivo di input fondamentali non garantisce comunque un potere monopolistico perenne poiché si continuano ad escogitare nuove tecniche per produrre beni già esistenti.
Monopolio legale o di stato:
Lo stato o re ad una sola impresa il diritto esclusivo di vendere un determinato bene o servizio. Lo stato protegge le invenzioni mediante un sistema di brevetti e la produzione artistica coi copyright generando sia costi sociali sia benefici sociali.
Monopolio naturale:
Si verifica quando un’impresa è
caratterizzata da economie di scale rilevanti per tutti i livelli di prodotto. Si verifica più facilmente in mercati di dimensioni ridotte. La curva di domanda in monopolio: È decrescente. Se il monopolista aumenta il prezzo, la quantità che vende diminuisce. Il ricavo in monopolio: Il ricavo totale raggiunge il punto di massimo quando l'elasticità della domanda è pari a 1. La curva di ricavo totale è concava. La massimizzazione del profitto nel BREVE PERIODO: Si verifica: - Uguaglianza tra costo marginale e ricavo marginale - Pendenza del costo marginale maggiore di quella del ricavo marginale nel loro punto di intersezione Il monopolista produce e vende la quantità di output al prezzo che risulta maggiore del costo marginale. La decisione del monopolista: - Fissa il Prezzo e accetta la Quantità che il mercato è disposto ad assorbire a quel Prezzo. - Determina la quantità da produrre e la vende al prezzo delladomanda per un monopolista:La regola di offerta per un monopolista è determinata dal confronto tra il prezzo di mercato e il costo marginale. Se il prezzo di mercato è superiore al costo marginale, l'impresa continuerà a produrre e vendere. Se il prezzo di mercato è inferiore al costo marginale, l'impresa interromperà la produzione. La massimizzazione del profitto nel breve periodo per un monopolista dipende dalla relazione tra il prezzo di mercato e il costo totale medio. Se il prezzo di mercato è superiore al costo totale medio, l'impresa otterrà un profitto extra. Se il prezzo di mercato è uguale al costo totale medio, l'impresa otterrà un profitto normale. Se il prezzo di mercato è inferiore al costo totale medio, l'impresa subirà una perdita di profitto. In questo caso, l'impresa continuerà a produrre e vendere solo se riesce a coprire i costi variabili. La massimizzazione del profitto avviene quando l'elasticità è maggiore di 1. Un monopolista opera sempre nella parte elastica della curva di domanda. Producing and selling additional units of the good in that range will result in positive marginal revenue and total revenue will increase. Il mark-up rappresenta la misura in cui il prezzo che massimizza il profitto supera il costo marginale. Maggiore è il valore dell'elasticità della domanda al prezzo, minore sarà il mark-up dell'impresa.monopolio: La curva di offerta non esiste. Non vi è una corrispondenza biunivoca tra prezzo e il livello del ricavo marginale e non esiste una corrispondenza biunivoca tra prezzo e quantità prodotta. PERCHÉ??
Le scelte del monopolista relative alla produzione dipendono dalla forma dei costi marginali e dalla curva di domanda.
Gli spostamenti della curva di domanda possono provocare variazioni di quantità e non di prezzo oppure viceversa. È possibile vendere allo stesso prezzo quantità diverse o quantità uguali a prezzi diversi.
Caso 1: Stesso Prezzo diverse quantità.
È sempre possibile vendere Q1 e Q2 allo stesso prezzo poiché lo spostamento della domanda è tale da generare lo stesso prezzo per quantità diverse.
Caso 2: Stessa quantità diversi i prezzi.
In questa situazione la quantità Q che massimizza il profitto corrisponde sulle rispettive curve di domanda a due prezzi.
Perdita secca in monopolio:
Per analizzare la perdita di benessere associata al monopolio si utilizzano concetti di surplus del consumatore e del produttore.
- Surplus netto del consumatore: il beneficio complessivo che deriva dal consumo di un dato bene al netto della spesa totale.
- Surplus del produttore: ricavo totale - costo variabile (definito anche extraprofitto).
Equilibrio nel LUNGO PERIODO:
Il monopolista ha la possibilità di espandere il proprio impianto per massimizzare i profitti. Può conservare un profitto economico positivo anche nel lungo periodo in 2 casi:
- In presenza di economie di scala in cui la LAC decrescente consente al monopolista un permanente vantaggio di costo sulle imprese potenzialmente concorrenti.
- In presenza di brevetti o copyright o licenza pubblica in cui il monopolista è tutelato dalla concorrenza per contratto.
La politica economica e il monopolio:
Concessione brevetti: Se l'impresa non potesse vedere il prodotto ad
Un prezzo sufficientemente elevato per recuperare i costi non avrebbe alcun incentivo economico a intraprendere l'attività di ricerca e sviluppo. L'esistenza di un brevetto permette all'impresa di recuperare i costi dell'innovazione e alla società di beneficiare di nuove scoperte.
Normativa antitrust: Strumento di politica economica per intervenire in caso di monopolio o per limitare fusioni di imprese che altrimenti potrebbero assumere comportamenti monopolistici. È l'insieme delle norme aventi lo scopo di impedire alle imprese di sfruttare il loro potere di mercato limitando la produzione e vendendola a prezzi più elevati.
Regolamentazione dei prezzi: Il monopolio naturale si manifesta in ambito di servizi pubblici quando l'impresa opera in presenza di economie di scala ed è presente solo l'impresa monopolista.
1) Produzione nell'ottica di rst-best: L'amministrazione pubblica
può limitare il potere monopolistico tramite la regolamentazione dei prezzi in cui può ridurre o eliminare la perdita secca derivante dal potere monopolistico.
Fissazione del prezzo al costo del servizio: Lo stato impone all'impresa in monopolio naturale di fissare il prezzo pari al costo medio, quindi il profitto economico dell'impresa è nullo. È una soluzione inefficiente per la collettività, l'impresa non ha incentivi a ridurre i costi e non è soggetta a sanzioni se li accresce.
Regolamentazione a incentivo: lo stato fissa un prezzo regolamentato per un certo numero di anni basato su una stima del costo medio. L'impresa ha un incentivo a ridurre i costi per aumentare il profitto. L'impresa potrebbe ingannare il regolamento dichiarando un costo medio più alto di quello effettivo allo scopo di ottenere un prezzo di vendita più elevato.
La proprietà pubblica: Lo stato gestisce direttamente il
monopolio naturale. Il nodo fondamentale è la relazione tra proprietà e costo di produzione nel caso in cui il monopolio naturale sia gestito da imprese private o pubbliche: - Proprietari privati trattengono per sé parte dei benefici derivanti da un maggiore profitto e hanno un incentivo a minimizzare il costo. - Nella Pubblica amministrazione la minimizzazione dei costi non è un obiettivo perseguito, i livelli dei prezzi per la fornitura dei servizi sono più elevati o sono necessari maggiori prelievi fiscali per la copertura delle perdite di gestione. La teoria dei mercati contendibili: È un mercato perfettamente contendibile quando i costi di entrata e di uscita da parte di potenziali rivali sono nulli e l'entrata può avvenire rapidamente, se esiste piena libertà di entrata ed è caratterizzato dall'assenza dei costi non recuperabili. Se il mercato è contendibile si corregge sostanzialmente da solo: funziona in modo efficiente e competitivo.importanza o alle loro caratteristiche e vengono applicati prezzi diversi a seconda del gruppo di appartenenza.Il monopolista può violare la legge del prezzo unico e può praticare prezzi diversi a differenti consumatori per lo stesso servizio o bene. Ciò comporta al monopolista di appropriarsi di parte dei surplus del consumatore per incrementare i propri profitti e permette di aumentare l'efficienza del mercato del monopolio diminuendo la perdita secca.
1) Discriminazione primo tipo detta perfetta. Il surplus dei consumatori viene incamerato nel profitto del monopolista.
2) Discriminazione secondo tipo detta a scaglioni. Il monopolista programma schemi secondo i quali il prezzo scende all'aumentare della quantità. Il monopolista riesce ad estrarre solo parte del surplus dei consumatori.
3) Discriminazione terzo tipo: Il monopolista vende lo stesso tipo di bene a consumatori diversi in mercati diversi. I consumatori vengono raggruppati in base alla loro importanza o alle loro caratteristiche e vengono applicati prezzi diversi a seconda del gruppo di appartenenza.
elasticità della domanda al prezzo. Il monopolista ssa il prezzo più alto nel mercato in cui la domanda è più rigida. Autoidentificazione dei consumatori: il monopolista separa rigidamente i consumatori in base ai loro prezzi di riserva e offre sconti a quelli che lo hanno più basso, quindi il monopolista non riesce ad estrarre tutto il surplus dei consumatori.
CONCORRENZA MONOPOLISTICA: È una forma di mercato di concorrenza imperfetta. Ha elementi di monopolio (curva di domanda decrescente) ed elementi di concorrenza perfetta (assenza di barriere all'entrata). I beni sono tra loro stretti succedanei ma non perfetti sostituti. Le imprese hanno un potere di mercato di nicchia. La particolarità è l'ipotesi di simmetria tra le imprese tramite il modello di Chamberlain.
Caratteristiche:
- Numerose imprese competono per lo stesso gruppo di consumatori
- I consumatori sono numerosi e non influiscono sul prezzo
- Prodotto è differenziato