Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 26
Appunti Economia politica Pag. 1 Appunti Economia politica Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia politica Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia politica Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia politica Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia politica Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Economia politica Pag. 26
1 su 26
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il più di ogni altra arena istituzionale, è il

• target preferito della critica di Beppe Grillo fin dal

2007 consenso totale

Mito del , il “missile su

• Montecitorio”, l’acredine verso l’intera classe politica

dei 5S, sono elementi avvicinati da qualcuno alla

narrativa autoritaria dei movimenti eversivi.

Eppure … non sono percepiti da molti come una reale

• sfida…

..e costituiscono anche in altri partiti un facile

• elemento di consenso.

Crisi mortale del parlamento? Sostituirlo conla

• democrazia diretta, che da più rappresentanza

CAP 4

Stato unitario e fratture territoriali

Lo stato italiano nasce con una struttura centralizzata ma

con evidenti fratture territoriali (gli italiani si identificano

nel posto dove son nati, dovuto all’italia preunitaria)

Le amministrazioni municipali potevano contare su un

• alto grado di identificazione da parte dei cittadini

In sintesi, dalla nascita dello stato unitario all’avvento

• del fascismo, il sistema politico italiano era ispirato ad

un’idea unitaria pur non potendo contare su una

comunità politica coesa (l’italia ha una politica

unitaria, una sola lingua)

Il localismo

Vari approcci di studio hanno sottolineato l’esistenza di

forti squilibri territoriali che hanno influenzato la

costituzione dello stato

Attenzione rivolta alla questione meridionale (dalle

• inchieste di epoca unitaria ai contributi di Salvemini,

Gramsci, Romeo…)

Approcci recenti:

(Le basi morali di una società arretrata,

Banfield

• 1958): mezzogiorno è stato condizionato dal

“familismo amorale”

(Le tradizioni civiche in Italia,

Putnam 1993): il

• rendimento delle regioni è influenzato dal livello di

(capitale sociale

civismo ) (fa più politche la regione

con cittadini più acculturati

Le autonomie territoriali nella costituzione

• repubblicana

La costituzione del 1948 riconosce le autonomie

• territoriali e prevede forme di decentramento

amministrativo (art. 5) (I problem delle asimmetrie

territoriali si hanno ovunque non solo in Italia,

Il titolo V (artt. 114-133) individuava tre livelli di

• governo sub-nazionale: i comuni, le province e le

regioni

La costituzione (art. 121) prevedeva una forma di

• governo di tipo parlamentare (solo in parte mutata nel

2001)

5 regioni a statuto speciale vennero create nei

• territori più “periferici”: isole e regioni trans-

fontaliere con forti identità etno-linguistiche. La

costituzione crea 5 regioni a statuto speciale

(differenza finanziaria tra regioni a statuto e non, la

trattenuta delle tasse a livello regionale. Quelle a

statuto speciale trattengono in generale parte delle

tasse le quali non vengono condivise a tutto lo stato

Il dibattito della costituente

su regioni e forma di stato

Le attribuzioni delle regioni furono frutto di

• compromesso tra “centralisti” e ”federalisti”

Sinistra riluttante alla devoluzione di troppe funzioni

• alle regioni, che poteva rappresentare un ostacolo alla

azione modernizzatrice “del centro”

Democristiani più federalisti, data la loro avversione

• per lo stato centrale e la fiducia che riponevano nel

principio di “sussidiarietà”

Posizioni minoritarie quelle di un federalismo forte

• (azionisti) o di uno stato centralista tradizionale

(liberali, monarchici, qualunquisti)

Attuazione del regionalism

Le regioni a statuto ordinario attuate solo nel 1970 (L.

• 108/1968 e L. 281/1970)

Competenze delle regioni specificate per legge solo

• nel 1975 (L.382/1975)

Tra 1975 e 1978 le regioni a statuto ordinario

• ricevono forti dotazioni di risorse umane

L'azione di queste regioni si scontra tuttavia con due

• limiti

Limitata autonomia finanziaria

– Natura solo “concorrente” del loro potere

– legislativo

Un sistema consensuale

Per l'art. 121 della costituzione ogni regione doveva

• eleggere un consiglio

Il consiglio doveva accordare la fiducia alla giunta

• regionale (esecutivo)

La giunta regionale era guidata da un presidente

• Il rapporto tra consiglio e giunta ricordava quello

• della prima repubblica

Il consiglio era predominante

– Il presidente della giunta era debole

Le elezioni regionali diventarono “elezioni di secondo

• ordine”

IL GOVERNO LOCALE DOPO IL 90

Attorno al 1990 si creano le condizioni per riformare il

• sistema di governo locale

Le origini del cambiamento vanno cercate nella

• maggiore richiesta di autonomia degli enti locali, già

sviluppata da tempo in molte aree (specie quelle

ricche e periferiche)

Tema del regionalismo/federalismo presente dagli

• anni ’80 con vari movimenti e liste civiche e poi col

successo della Lega Nord (1992), che elegge per la

prima volta un parlamentare

La crisi della politica dei primi anni '90 apre una

• finestra di opportunità per introdurre alcune riforme

innovative

Le elezioni dirette del sindaco, precedute da

• (vedi ultra)

importanti riforme amministrative locali

hanno un effetto a cascata sull’idea di efficienza

dell’amministrazione locale, riforme che danno poteri

amministrativi al governo locale

Bossi riesce a mettere in agemda la tematica di

• decentramento , delle autonomie

2022 Legge sull’autonomia differenziata, questa dinamica

di decentramento di trasporto dei poteri ai governi locali,

questo perché la società diventa sempre più complessa e

diventa dificlie gestire tutte le richieste

Comuni e Province assumono una forma di governo

• chiamata “neoparlamentare”. Ovvero:

Il capo dell'esecutivo è eletto direttamente e

– contestualmente all'elezione del consiglio

Il capo dell'esecutivo nomina e licenzia gli

– assessori

Il consiglio può sfiduciare la giunta ma questo

– (simul

atto determina anche il suo scioglimento

stabunt simul cadent)

Anche nelle regioni si rafforza l'esecutivo:

• Il Presidente della giunta eletto direttamente dal

– 1999

Il vecchio sistema elettorale corretto con un

– premio di maggioranza collegato alle liste

maggioritarie (sistema confermato dai nuovi

statuti a seguito della riforma costituzionale del

2001)

La riforma 2001 rafforza il potere delle regioni, rappresnta

una risposta alla provocazione successionista di Bossi.

In questo processo di dicentramnto ,nei primi anni 90 le

regiondiventanto totalemnte autonome di organizzare il

proprio sistemasanitari

La riforma costituzionale nel 2006 fu abrogata dai cittadini

italiani. Dopo la riforma 2001 si è avuto un ribaltamento

con la proposta dell’Autonomia differenziata del

2022(proposta DX), chi è contro l’autonomia pensa che ciò

allontani di piu Nord e Sud.

PUBBLUCA AMMINISTRAZIONE RIFORMA PERMANENTE

Modello amministartivo di tipo continentale napoleonico,

che abbiamo ancora oggi

IMI= isitituo mobiliare italiano

IRI=istituto ricostruzione industriale

30/09

La PA Italiana dopo

il 1945

Crescita dei ministeri (19 alla metà degli anni '50)

• Espansione delle partecipazioni statali e

• dell'intervento pubblico nell'economia

Eni, Ina-Casa, Cassa per il mezzogiorno, Monopoli

– di Stato, Poste, Anas, FS

A metà degli anni '70 le aziende pubbliche davano

– lavoro a 700.000 persone

Negli anni '80 i dipendenti “ministeriali” superavano i

• 2.000.000

Si innalza numero dei dipendenti pubblici, cittadini

assunti con contratti temporali, la PA mantiene la

cartterisitca, ovvero la creazione di apparati pubblici

guidati dallo Stato, che però non sottostavano alle leggi

di quest ultimo. Si faceva così lo stato si metteva in

azione tramite queste, bypassando e leggi statali

Caratteristiche del sistema

amministrativo italiano

La grande crescita dei dipendenti si è verificata anche

• in altre democrazie avanzate, ma la burocrazia italiana

si è distinta per alcuni aspetti:

il modello di carriera dei burocrati era basato

– esclusivamente sull'anzianità

i vertici erano composti prevalentemente da

– giuristi (mancanza di altre competenze)

la burocrazia denunciava una produttività

– decrescente nel tempo

Negli apparati romani i dipendenti erano

– prevalentemente meridionali

Più dipendenti, perchè lo stato inzia a fare le politiche di

walfare.

LE interpretazioni

Due modelli di interazione tra gruppi di interesse,

• politici e PA italiana (La Palombara 1966):

clientela

– parentela

Spartizione partitica dei vertici amministrativi (Amato

• 1976)

Macchina statale come “equilibratore sociale”

• Macchina senza testa e senza corpo (Cassese 2002)

Esistono le pubblche amministrazioni, non sono tutti unite

(scuole, poste… son tutte differenti)

Il lungo processo di

riforma

1990 L. 142 di riforma del governo locale e l.241 sulla

trasparenza degli atti

/1993 D.lgs. 29 sulla privatizzazione del pubblico impiego

e la riorganizzazione dei servizi

1997 L.127 introduce l'autocertificazione e la

semplificazione degli atti amministrativi

1999 L. 50 introduce una prima semplificazione

amministrativa

2001 D.lgs. 165: testo unico sul pubblico impiego

L.145: disposizioni sulla dirigenza statale

2009 Riforma Brunetta. Varie misure di razionalizzazione e

riorganizzazione. Non completate!

2012 Provvedimenti emergenziali del governo Monti:

introduzione di una autorità per la spending review e varie

misure di taglio/accorpamento di enti (Riforma

amministrativa perseguita in sede di bilancio)

2015- Riforma Madia

(non l ha spiegata)

Dipendenti pubblici immagine sopra

Governo e riforma

amministrativa

Enfasi sui Debiti della PA e gestione pregressa.

Impegno per Trasparenza e accessibilità dei documenti

Valutazione delle performance

Criteri uniformi di nomina delle autoritàà̀ amministrative

indipendenti.

Lotta alla corruzione

Obiettivi abbastanza generici. Lega, M5S, FdI, e PD

rappresentano approcci diametralmente opposti nella

gestione pubblica.

Inoltre emergono problemi di mutua fiducia tra

maggioranza di governo e interi settori dirigenziali (specie

con MEF ma anche con ministeri «di spesa», con INPS e con

<
Dettagli
A.A. 2016-2017
26 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ggiombinicesare di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Arosio Paolo.