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Estratto del documento

Analisi finanziaria

ROI = ROS * TASSO ROTAZIONE CAPITALE (ROT, RA, RC) (return on sales): - ROS EBIT / Totale ricavi. Evidenzia quanto abbiamo ricavato dalla gestione operativa del capitale: - Rotazione Totale ricavi / capitale investito. Mi permette di capire quanti ricavi mi genera il capitale investito.

Analisi di liquidità: corrente (RC) (analisi nel breve periodo): - Rapporto attività correnti / passività correnti. Se è minore di 1, significa che le attività correnti sono minori delle passività, quindi si possono verificare problemi di liquidità nell'impresa. In ogni caso, si possono verificare problemi anche se questo indicatore è maggiore di 1.

Acido (TA) o rapporto di liquidità: - Test considera le scorte come beni meno facilmente liquidabili da parte dell'impresa, ed è definito come: (attività correnti - scorte) / passività correnti. Se entrambi sono molto alti, significa che ho molta liquidità, e anche

questo non va bene perché significa che non sto usando adeguatamente i miei soldi per investire nell'azienda e generare profitto.

di liquidità nel lungo periodo:

  • Indice Cash flow / debiti finanziari (di breve, medio e lungo periodo)

Cash flow = utile + somma costi che non rappresentano un'uscita di cassa (ammortamenti e accantonamenti)

Caratteristiche degli indici:

  • Vantaggi: sono facilmente misurabili e danno un'analisi completa, in quanto si basano su ogni fattore che porta redditività all'impresa e sulle fonti di costo.
  • Svantaggi: non sono dati aggiornati alla situazione di mercato attuale, di conseguenza l'analisi di bilancio ha molto più senso tanto quanto il mercato è stabile.

Fine contabilità esterna

Contabilità interna (analitica)

Costo: controvalore monetario che misura il consumo di risorse per un certo fine (prodotto o servizio).

La contabilità analitica va a determinare i ricavi e quali sono i costi

Collegati ad essi. I costi si vedono da moltipunti di vista differenti. Quando parliamo di costo di un prodotto o di un servizio, dal punto di vista di un'azienda, parliamo di qualcosa che è collegata solo parzialmente al prezzo ma non è la stessa cosa.

I costi della contabilità analitica sono l'aggregato dei valori sfruttati per produrre il prodotto o erogare il servizio.

Gli obiettivi della contabilità interna sono:

  1. Determinare il costo dei prodotti/servizi:
    1. determinare i prezzi di vendita e i margini
  2. Valutazione dei work in progress (scorte o rimanenze): per capire il valore dei semilavorati, che sarà un costo parziale del costo totale del prodotto finale
  3. Confrontare il guadagno che avevo previsto con il guadagno effettivo: per controllare l'efficienza e l'efficacia dell'azienda.
  4. Uso decisionale dei costi: i costi ci servono per capire quali decisioni di breve o lungo periodo prendere

Valorizza l'utilizzo di risorse

Nel processo di trasformazione di un input in output o di erogazione di un servizio, i costi possono essere classificati in vari modi. Un modo semplice è:

  1. Costi industriali:
    • Materiali diretti
    • Materiali ausiliari
    • Manodopera
    • Stipendi tecnici
    • Energia/illuminazione
    • Spese industriali
    • Ammortamenti
  2. Costi commerciali:
    • Stipendi
    • Provvisioni (parte del denaro che va nelle tasche del venditore)
    • Ammortamenti
    • Macchine/uffici
  3. Costi amministrativi:
    • Stipendi
    • Spese
    • Sistemi informativi
    • Viaggi
    • Ammortamenti
  4. Costi R&D:
    • Stipendi
    • Ammortamenti
    • Materiali diretti

I costi possono essere divisi in:

  1. Costi fissi: costi che, nell'ambito di un intervallo significativo di variazione del livello di attività e nel breve periodo, rimangono inalterati. Questi costi non dipendono dalla quantità prodotta (esempio: ammortamento).
  2. Costi variabili: tutti gli altri costi. Dipendono dalla quantità prodotta o consumata (esempio: benzina della macchina).

Costi semi-variabili: costi che hanno una parte fissa e una parte variabile (energia).

Costo unitario: costo totale / numero unità

Costi di prodotto e costi di periodo:

Si possono distinguere anche tra

Costi di prodotto:

  1. Valore delle risorse utilizzate per la realizzazione di un determinato prodotto o servizio, ossia per la trasformazione dell'input in output. Coincidono con i costi di stabilimento, e includono costi di materie prime, costi della manodopera, alla movimentazione di materie prime, costi di energia e ammortamenti o affitti di macchinari.

Costi di periodo:

  1. Sono tutti i costi che non sono di prodotto. Vengono imputati al periodo o esercizio in cui sono esercitati. Hanno un impatto istantaneo sull'utile. Sono dati da costi amministrativi (ufficio contabilità, fornitori, addetti al bilancio), spese di vendita, costi di marketing, costi unità IT (addetti a manutenzione rete, costi software e hardware), spese ufficio personale e
I costi indiretti, noti anche come overheads, sono costi che non possono essere attribuiti direttamente a un singolo prodotto in modo univoco. Questi costi sono generalmente associati alle attività di supporto o alle funzioni aziendali che sostengono la produzione. Alcuni esempi di costi indiretti includono le spese generali dell'azienda, come l'affitto dell'edificio, le utenze, i salari del personale amministrativo, le spese di marketing e pubblicità, le spese legali e le spese di manutenzione generale. I costi diretti, invece, sono costi che possono essere direttamente attribuiti a un singolo prodotto. Questi costi sono visibili e facilmente identificabili come parte integrante del processo di produzione. Un esempio di costo diretto sono le materie prime utilizzate per la produzione di un prodotto. Altri esempi possono includere il lavoro diretto, come il lavoro svolto direttamente dagli artigiani, e i costi specifici di un prodotto, come l'utilizzo di macchinari dedicati esclusivamente a quel prodotto. In sintesi, i costi diretti sono facilmente imputabili al prodotto, mentre i costi indiretti sono associati alle attività di supporto o alle funzioni aziendali.sono indirettamente legati al prodotto, oppure sono dei costi che non sono collegabili neanche indirettamente alla produzione. I costi possono essere reali o figurativi. Si possono distinguere in base a se corrispondono o no a delle uscite di cassa (la quota di ammortamento è un costo figurativo, mentre l'acquisto di una materia prima è un costo reale). I costi possono essere inventariabili o non inventariabili. I costi inventariabili (di prodotto) sono attribuiti alle scorte e diventano di competenza del periodo in cui le unità a scorta vengono vendute. Consentono di valorizzare le scorte. I costi non inventariabili (di periodo) sono costi di competenza dello stesso periodo in cui si manifestano, come spese di vendita ed amministrative. I costi possono essere effettivi o ipotetici. I costi ipotetici sono costi previsti, sono delle ipotesi. I costi effettivi sono costi che siamo sicuri che ci saranno. Infine, i costi possono essere controllabili o non controllabili. I costi controllabili sono quelli che possono essere influenzati e gestiti dall'azienda, mentre i costi non controllabili sono quelli che non dipendono dalle decisioni dell'azienda.

controllabili: costi influenzabili

2. Costi non controllabili: costi non influenzabili (centro di responsabilità, ambito decisionale)

costi evitabili e non evitabili:

Si possono distinguere in

  1. Costi evitabili: sono costi influenzati da una decisione. Sono i costi di produzione di un prodotto che l'azienda non dovrà più sostenere in caso decida di non produrre più il bene a cui si riferiscono.
  2. Costi non evitabili: non dipendono da una decisione in quanto devono comunque essere sostenuti, anche in caso non si produca più il bene a cui fanno riferimento.

Altre definizioni:

pieno industriale:

-Costo è legato al costo del singolo prodotto. Si calcola prima il costo totale dei prodotti e poi si divide per il numero di unità prodotte. Dipende dai costi inventariabili, ovvero i costi di prodotto.

di conversione:

-Costi sono una sottocategoria di costi di prodotto, in particolare è la somma dei costi di lavoro diretto + costi indiretti di prodotto.

Nei costi di conversione, quindi, si escludono i costi dei materiali diretti del venduto: - Costo Manodopera diretta + costi materie prime (costi diretti di prodotto) + costi indiretti industriali (costi indiretti di prodotto, come manodopera e spese di trasporto). (margine lordo industriale) - M.L.I. = ricavi – costo del venduto. Allocazione dei costi indiretti: ripartizione ed imputazione dei costi comuni agli oggetti. I criteri generali per l’allocazione sono: 1. Principio causale indiretto: - ricerca di una relazione di causa-effetto. - è possibile solo se esiste un fattore di variabilità (base di imputazione). 2. Benefici ricevuti: - ad esempio, allocare le spese di pubblicità in base ai benefici ricevuti dai singoli prodotti (aumento delle vendite). 3. Capacità di sopportare i costi: - ad esempio, costi della direzione attribuiti alle divisioni più profittevoli. Costi indiretti di produzione: fanno riferimento al prodotto ma non in modo diretto (ammortamento dell’impianto,dei macchinari, stipendio delle persone addette alla manutenzione, costo dell'energia). Costi diretti di prodotto: materiali. Lavoro diretto: stipendio delle persone che producono direttamente quel prodotto. Rilevazione dei costi: Esistono vari modi per rilevare i costi. Se il sistema produttivo realizza prodotti molto eterogenei si ricerca una base di allocazione per i costi indiretti industriali, mentre si allocano direttamente i costi del lavoro e quelli dei materiali (job costing). Se il sistema produttivo realizza prodotti omogenei si allocano tutti i costi in modo proporzionale, senza alcuna allocazione causale (process costing). Esiste anche l'operation costing (lo vedremo velocemente). La rilevazione dei costi serve per valorizzare le scorte. Attraverso queste tecniche, infatti, si possono calcolare il valore delle rimanenze e del costo del venduto. Job (order) costing: Viene utilizzato per verificare i consumi di materie prime, determinare il valore delle rimanenze e il costo del venduto.costo del costo di commessa venduto e valutare i costi dei reparti o i costi di commessa. I sono i costi per realizzare qualcosa che è stata commissionata da qualcuno. Job in inglese vuol dire "lotto".- Viene utilizzato come elemento di base per l'attribuzione dei costi del job, che può essere composto da una singola unità o da un lotto omogeneo di prodotti.- È un metodo preciso soprattutto quando il lavoro diretto e i materiali diretti rappresentano la componente principale dei costi di prodotto.- È una tecnica molto onerosa, in quanto richiede di registrare moltissimi dati. Per questo usare questa tecnica ha senso solo quando lavoro e materiali diretti rappresentano la componente principale di costi di prodotto.I costi diretti vengono raccolti tutti su una scheda cartacea o informatica. Al completamento della
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
75 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher spyfocus025 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Toletti Giovanni.