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CLV = VALORE MEDIO DELLA TRANSAZIONE * FREQUENZA ANNUA DI ACQUISTO * CICLO DI VITA ATTESO
DEL CLIENTE
Il customer relationship management (CRM)
Le radici concettuali del CRM sono:
- i clienti sono asset dell’impresa e devono essere gestiti in un’ottica di lungo termine;
- la profittabilità dei clienti varia e non tutti i clienti sono ugualmente desiderabili;
- conoscendo sempre meglio i bisogni, le preferenze e i comportamenti di acquisto dei consumatori,
le imprese possono costruire un’offerta a misura di ciascun cliente, così da allungare l’orizzonte
temporale della relazione, massimizzando il valore complessivo del portafoglio-clienti.
Capitolo XIV: Il processo di produzione e l’impianto
Brescia, 10 maggio 2023
Il ruolo della funzione di produzione nella gestione industriale
La funzione di produzione
Approvvigionamento => la funzione di produzione riguarda il processo di trasformazione dei beni, ossia
l’insieme di operazioni mediante il quale le risorse acquistate dall’impresa sono tramutate in prodotti finiti
da collocare sul mercato => vendite.
Il processo di pianificazione delal produzione
Gli aspetti operativi
La produzione si svolge secondo cicli che devono essere coordinati nelle fasi di predisposizione degli input,
di trasformazione e di ottenimento degli output. Il profilo operativo della funzione di produzione si orienta
più specificatamente ai problemi di logistica industriale, e l’efficienza è il risultato di scelte coordinate di
approvvigionamento, produzione e vendita.
Questo coordinamento è di tipo solo temporale nel caso di un solo prodotto da realizzare, ma si complica
nel caso di varietà del mix produttivo.
Miglioramento del time-to market
ð Riduzione degli immobilizzi in scorte;
ð Compressione dei tempi d’ozio dei fattori produttivi.
ð
I concetti di filiera, prodotto finale e prodotto finito
La filiera di produzione è il complesso delle imprese che partecipano alla trasformazione di una serie di
materiali in prodotti finito, contribuendo alla realizzazione di un bene (prodotto finale) da destinare al
mercato di consumo o ad utilizzatori industriali.
Prodotto finito => è l’output del ciclo di lavorazioni di un’azienda.
Prodotto finale => è un bene che non richiede ulteriori trasformazioni per essere destinato a un particolare
uso.
Le scelte di produzione
Possono essere di 3 tipi:
- Strategiche: concorrono alla creazione del vantaggio competitivo;
- Strutturali: costituiscono il sistema operativo, coordinando le risorse disponibili;
- Di gestione operativa: finalizzate alla razionalizzazione dell’operatività del processo produttivo
mediante la programmazione ed il controllo della produzione.
I rapporti tra strategia di produzione e strategia competitiva
La produzione può giocare un ruolo di neutralità rispetto alla concorrenza (né un vantaggio né uno
svantaggio), oppure può giocare un ruolo attivo nell’assicurare il miglior contributo alla creazione del
vantaggio competitivo.
Produzione con bassi costi => strategia di leadership di costo
Produzione di qualità => strategia di differenziazione
La strategia di produzione può impattare su differenti elementi:
- Costi di produzione;
- La performance del prodotto;
- La personalizzazione del prodotto;
- L’affidabilità del prodotto;
- L’elasticità dei volumi di produzione;
- L’introduzione di nuovi prodotti;
- La velocità della consegna;
- La puntualità della consegna.
Le principali scelte strategiche in relazione alla produzione
- Determinazione del mix (tipologia e assortimenti qualitativi) e delle quantità di produzione in
funzione delle tendenze di mercato;
- Progettazione dell’impianto (dimensione, tecnologica e servizi di supporto);
- Logistica (integrazione verticale o decentramento produttivo).
La tipologia dei sistemi produttivi
Il processo produttivo può essere organizzato secondo differenti modelli:
- Produzione di beni per unità distinte;
- Produzione di massa differenziata;
- Produzione di massa standardizzata;
- Produzione omogenea continua.
Tipo di produzione Caratteristiche del ciclo Modalità di gestione del processo
operativo
Beni per unità distinte Intermittente Laboratorio o job shop
Prodotti di massa differenziati Intermittente o continuo Produzione a lotti
Prodotti di massa standardizzati Continuo Produzione in linea
Prodotti omogenei Continuo Produzione a flusso continuo di
processo
Il tipo di mercato e il livello di differenziazione del prodotto possono condizionare il trade-off tra flessibilità
e produttività.
Il decentramento produttivo:
- Outsourcing: opzione revocabile di ricorso al mercato per certe forniture => scelta di
approvvigionamento;
- De-integrazione: opzione strategica di rinuncia a certe fasi di lavorazione prima svolte
internamente => scelta strategica di riduzione delle fasi di lavorazione.
I modelli di suddivisione dei cicli produttivi
Quando un’azienda dispone di più unità produttive (impresa multi-plant), il problema del dimensionamento
si affianca a quello della scelta del modello di suddivisione dei cicli o delle linee produttive:
- Modello di ripetizione: ogni centro produttivo lavora gli stessi prodotti;
- Modello di parcellizzazione: ciascun impianto svolge una parte del processo, producendo parti che
sono poi inviate a stabilimenti di montaggio;
- Modello di specializzazione: ogni impianto produce uno specifico prodotto della gamma.
Le tipologie di flessibilità nella progettazione dell’impianto
Le tipologie di lay-out
Il lay-out è la disposizione delle strutture edilizie, delle macchine, delle attrezzature e delle postazioni di
lavoro all’interno della fabbrica, allo scopo di ottimizzare le “4M” (Men-Materials-Machines-Money).
Tipi di layout Caratteristiche principali
Funzionale Macchine raggruppate per tipo di lavorazione scelta
Per prodotto Macchine raggruppate per prodotto lavorato
A postazioni fisse Macchine spostate intorno al prodotto
A celle Macchine raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
L’esigenza di flessibilità nella progettazione dell’impianto
Gli obiettivi della funzione di produzione
L’obiettivo comune a molti settori industriali è quello di pervenire a soluzioni flessibili di produzione, che
siano anche economicamente valide:
- Elasticità o flessibilità economica => capacità dell’impianto di essere competitivo anche in
condizioni di parziale utilizzo;
- Flessibilità tecnica => capacità dell’impianto di adattarsi a produrre beni differenti senza incorrere
in costi (sovraccosti) non facilmente sopportabili sotto il profilo competitivo.
Il dimensionamento della produzione e dell’impianto
La determinazione della capacità produttiva massima
Le scelte principali di dimensionamento sono (sono due elementi da definire in base alla domanda, in base
alla stagionalità della domanda):
- determinazione della capacità produttiva massima (fattori quanti);
- determinazione della potenzialità ottimale degli impianti.
(Le scorte quale elemento di stabilizzazione del ciclo di
produzione)
Di solito si cerca di definire il livello di produzione in base
al livello medio della domanda che corrisponderà alla
produzione. Nei periodi in cui la domanda è più bassa del
livello di produzione, accumulo scorte. Mentre nei periodi
in cui la domanda è più alta del livello di produzione,
utilizzo le scorte.
La determinazione della potenzialità ottimale degli impianti
Un impianto è di norma costituito da una serie di machine, attrezzature, utensilerie, servizi, etc.
Ogni macchina rappresenta un fattore quanto, cioè un bene a costo rigido di servizi, il cui costo prescinde
dalla sua effettiva utilizzazione.
Non tutte le macchine hanno lo stesso fattore quanto, il che pone dei limiti all’espansione della capacità
produttiva una volta raggiunta la capacità massima di una macchina. La scala di Pantaleoni mostra
l’andamento dei costi d’impianto all’aumentare dei volumi di produzione.
Il BEP e il margine di sicurezza
Il problema del dimensionamento del volume globale di produzione
presenta implicazioni economiche legate alla rischiosità
dell’investimento ed alla economicità dello stesso (intesa come
minimizzazione del costo unitario di prodotto).
Il punto di pareggio e il margine di sicurezza misurano la rischiosità
dell’investimento aziendale.
La programmazione delle operazioni di produzione
- medio-lungo termine => piano principale di produzione determinato sulla base della capacità
produttiva necessaria in rapporto agli obiettivi di sviluppo dell’impresa;
- breve termine => pianificazione dell’allocazione delle risorse disponibili, per conseguire gli obiettivi
del programma annuale di vendita;
- brevissimo termine => programmazione operativa, per organizzare periodicamente il lavoro dei
centri di produzione in funzione delle quote settimanali o mensili da realizzare.
Il controllo di efficienza della produzione
Si pone l’obiettivo di prevenire anomalie nel ciclo operativo e nei prodotti, per evitare di sopportare costi a
vuoto e per garantire la qualità della produzione:
- controllo sui risultati => prestazioni fisiche in termini di assortimenti e produttività delle risorse
impegnate;
- controllo di qualità => rispondenza dei prodotti alle specifiche tecniche di progettazione ed al
rendimento garantito al consumatore (controllo prevalentemente su campione);
- controllo economico (value analysis) => individuazione delle possibili aree di risparmio di costo
nella funzione produttiva (soprattutto nei mercati in cui “i costi si fanno sui prezzi”).
Nei mercati moderni, in cui sempre più spesso “i costi si fanno sui prezzi”, i principali fattori di efficienza nel
processo produttivo sono rappresentati:
- dallo sfruttamento ottimale dell’impianto (massimizzazione delle ore lavorabili con riduzione dei
tempi di fermate e delle operazioni di set-up);
- dalla razionalizzazione dei consumi di materie prime e ausiliarie mediante riduzione degli sfridi,
perdite e cali di lavorazione;
- dalla massimizzazione della produttività mediante organizzazione del lavoro e formazione del
personale;
- dall’idoneità dei servizi di supporto alla produzione (magazzino, ricerca, trasporti interni, ecc.).
La ricerca dell’efficienza e della qualità hanno determinato lo sviluppo di modelli di business management.
Total quality management:
- orientamento al cliente;
- obiettivo => efficacia del pr