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FFOÈ il fondo di finanziamento dell’università

Le voci principali dello stanziamento sono costituite da:

  • Quota base FFO: viene divisa per il 72% in proporzione alla somma delle quote ricevute in passato e il 28% viene assegnato in base al peso dell’università, risultante dal modello di costo standard, prendendo come riferimento gli iscritti regolari all’anno accademico precedente. Gli atenei con una percentuale di studenti maggiore beneficerà di più finanziamenti;
  • Quota Premiale: viene suddivisa in 2 quote; l’85% per la ricerca (65% valutazione qualità e 20% politiche di reclutamento) e il 15% per la didattica (8% studenti regolari e 7% internazionalizzazione).

Si può affermare che questo è un sistema competitivo, dato che ogni singola università deve cercare di migliorare più delle altre per cercare di usufruire di più fondi.

FSNÈ costituito a livello nazionale e permette il...

Il funzionamento della sanità pubblica. Dal 1978 esiste l'SSN (servizio sanitario nazionale), il quale garantisce che quasi tutte le prestazioni sanitarie sono erogate e assicurate dal servizio nazionale, altri esempi di stato con questo servizio sono la Gran Bretagna e la Svezia, altri ancora hanno sistemi assicurativi obbligatori.

L'FSN è previsto nel bilancio dello stato. Un modello di finanziamento della sanità regionale:

  1. Dallo Stato alle Regioni
    • Quota capitaria
    • Progetti speciali
  2. Dalle Regioni agli Enti
    • Meccanismo tariffario
    • Finanziamento per funzioni
    • Finanziamento per funzioni
    • Finanziamenti vincolati

Le regioni sono destinatarie dell'FSN, che è definito per criteri progettuali e quota capitaria. Una volta costituito il fondo sanitario regionale, le regioni possono destinare i fondi in:

  • Meccanismo tariffario: al prezzo di trasferimento, calcolando il prezzo della singola prestazione (es. ricovero, esami,...

attività ambulatoriale);

Finanziamento per funzioni: vengono definite e rilevate tutte le prestazioni di qualunque ente sanitario e viene definito un volume di trasferimento. Per alcune funzioni è difficile identificare una vera e propria attività (viene utilizzato il criterio della spesa attesa);

Finanziamenti straordinari: vengono stanziati per sviluppare e promuovere determinate attività o progetti (es. screening e prevenzione dei tumori);

Finanziamenti vincolati: la regione impone quale attività deve svolgere l'ente.

LE ENTRATE DEL COMUNE DI PARMA

DUP (documento unico di programmazione): è il principale strumento di guida strategica e operativa del comune. Le fasi di approvazione sono:

31/12/18: preventivo 19-21;

31/7/19: verifica equilibrio di bilancio 19-21;

30/9/19: salvaguardia si controlla se è rispettato il vincolo entrate = uscite;

30/11/19: assestamento è l'ultima possibilità di fare modifiche al

bilancio. Possono accadere imprevisti ma non può essere modificato. Esistono, però, fondi preposti o, con una giustificazione, si può modificare entro il 31/12; 30/4/2020: viene fatto il consuntivo del 2019, ad aprile 2019 era stato fatto quello per il 2018; al 31/7/2019 era stato approvato il DUP 20-22, non ci sono scritti numeri di bilancio ma progetti strategici, l'ordinaria amministrazione. Fino a che il bilancio di previsione non viene approvato si lavora in esercizio provvisorio, il periodo viene scomposto e si lavora in dodicesimi. Il bilancio diventa autorizzativo quando viene approvato da consiglio comunale. Se si sbaglia previsione, il consiglio dovrà approvare le modifiche. Il DUP è allegato del bilancio preventivo, ed è modificabile fino al 30/9/19. Le due sezioni fondamentali del DUP sono sezione strategica (SeS) e sezione operativa (SeO). Sono presenti le voci di entrata: IMU: è l'imposta sulle abitazioni, dalla seconda in poi,e sono descritte anche le aliquote di riferimento; TARI: tassa sui rifiuti; Tasi: tassa su servizi (ora non c'è più); Addizionale IRPEF: tassa sul lavoro; Fondo solidarietà: trasferimento dl governo al comune, è composto dalla parte di IMU destinata allo stato (7%). Con la contabilità finanziaria potenziata, si definisce un'entrata, il periodo d'imposta e si trova il totale delle entrate, che dovrebbe essere uguale al totale delle uscite. Se non sono uguali si ha o un avanzo o un disavanzo. Il disavanzo è punito fino al commissariamento, da parte del prefetto, e il comune è dichiarato in dissesto. L'avanzo, invece, non è positivo perché vuol dire che non tutte le risorse sono state utilizzate. Il bilancio si divide in titoli come entrate tributarie, da trasferimenti, entrate extratributarie (multe e servizi). I proventi da codice della strada sono derivanti da un aumento di sicurezza, e chi

infrange la norma del codice della strada paga una sanzione. Se le riscossioni sono minori degli accertamenti, il comune dovrà creare il Fondo accantonamenti per crediti di dubbia esigibilità.

ECONOMICITÀ (misurare, valutare e migliorare)

L'economicità è una responsabilità primaria del management pubblico e generarla è il loro obiettivo.

L'economicità è una sfida importante anche se in molti enti non è raggiunta.

I sistemi istituzionali non devono "congelare" l'azione del management, anzi, devono aiutarlo a creare condizioni per raggiungere l'economicità. Tutti i governi devono trovare modi per far sì che l'economicità sia al centro dell'attenzione del management.

L'economicità è un equilibrio dinamico nel tempo tra le quantità di risorse impiegate nei processi tipici e i risultati raggiunti, che permettono di soddisfare le funzioni di competenza.

ovvero soddisfare la domanda e i bisogni alla base della propria competenza. Equilibrio duraturo nel tempo L'economicità è un equilibrio duraturo nel tempo perché le valutazioni di costi, ricavi, passività e patrimonio devono essere considerate anche in modo prospettico. L'orientamento al futuro viene definito anche dai sistemi elettorali e dalla durata del mandato degli eletti. Spesso, per gli elettori, non è considerato un indicatore rilevante. Quantità e qualità delle risorse Sono definite dai processi di acquisto dei fattori produttivi (risorse umane e beni) e dalla loro modalità di utilizzo. Risultati raggiunti Sono difficilmente misurabili e valutabili, date le varie dimensioni di output. Gli output erogati sono legati ad un bisogno, ogni ente ne ha almeno uno da soddisfare. Gli output servono a capire se l'attività dell'ente ha soddisfatto la comunità. Portatori di interesse (stakeholders) Il bisogno ha

Dei portatori d'interesse, che l'azienda deve capire se sono stati soddisfatti:

  • Utenti o beneficiari delle attività svolte dall'ente;
  • Collettività locale, regionale, nazionale o internazionale che fornisce mezzi finanziari, in varie forme, all'azienda e che ne riceve direttamente o indirettamente i benefici;
  • Prestatori di lavoro dell'azienda pubblica ad ogni titolo;
  • Altri soggetti con interessi rilevanti come fornitori, intermediari e concessionari.

Misurare l'economicità

Per valutare l'economicità bisogna disporre di un sistema di misurazione per la valutazione di tutti gli elementi.

Le misure di questi fenomeni sono complesse e ne deriva una grandissima difficoltà oggettiva.

A cosa serve valutare l'economicità

  • Contribuisce a perseguire economicità negli anni successivi;
  • Genera azioni correttive in caso di grave disequilibrio;
  • Favorisce l'equilibrio del sistema pubblico;
Ridefinisce regole organizzative e gestionali
  • Scomposizione dei determinanti dell'economicità

Possiamo analizzare due macro-fattori:

  • Equilibrio economico e monetario: entrate e uscite devono essere in equilibrio, c'è un vincolo che lo impone. Non deve esserci un disavanzo (che è un fattore di diseconomicità) e nemmeno un avanzo importante, altrimenti l'equilibrio non viene raggiunto;
  • Soddisfacimento dei bisogni rispetto cui l'azienda è chiamata ad operare.

Misure di output e outcome

  • Output: misura le attività svolte in un determinato processo;
  • Outcome: esprime l'effetto sulla domanda o sul bisogno, è la capacità di un intervento di soddisfare un bisogno.

Output e outcome sono definiti ex ante e valutati di volta in volta, in riferimento alla mission dell'ente, che è il programma di attività di ciascun ente. E sempre dalla mission bisogna partire per capire se l'ente

è in gradoottenere un determinato livello di soddisfazione.Il rapporto tra output e outcome non è sempre definito.Per capire se gli obiettivi sono stati raggiunti bisogna confrontare i risultati congli obiettivi, i risultati sono valutati con numerose misure di output e outcome.

Misure per la valutazione di output e outcome:

  • Produttività: è la capacità di utilizzare al meglio un singolo fattore;
  • Efficienza: è la quantità di risorse impiegate per ottenere un risultato;
  • Efficacia della gestione: capacità dell’ente di raggiungere gli obiettivi in termini di output;
  • Efficacia con riferimento alle finalità: capacità dell’ente di soddisfare un dato bisogno.

Prevalenza di misurazioni disomogenee

Misurazione dell’equilibrio tra entrate e spese: capacità di comprendere l’equilibrio

monetario;Valutazioni fortemente soggettive: valutazioni delle convenienze economiche.

Criteri per la valutazione dell'economicità aziendale

Tutto può essere valutato, a patto che siano chiari i programmi e gli obiettivi, chi amministra è tenuto a dichiararli. Gli obiettivi devono nascere dalla comprensione dei bisogni. La valutazione dell'economicità si basa secondo il processo bisogni equilibrio delle risorse soddisfacimento dei bisogni.

I 6 criteri per misurare l'economicità, sono suggeriti ai legislatori per valutare l'economicità dell'ente pubblico. Tutti e sei devono essere compresenti:

Equilibrio economico: equilibrio tra costi ricavi e proventi;

Equilibrio finanziario: è la capac

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
31 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Genna0521 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia delle aziende pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Zangrandi Antonello.