MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL'AZIENDA
Esistono 3 modelli per rappresentare il sistema azienda:
- INPUT-OUTPUT
- INPUT-OUTPUT EVOLUTO
- A RELAZIONI CIRCOLARI
Modello 1 (INPUT-OUTPUT)
Ci sono due grossi soggetti - ambiente e azienda. È bi-direzionale.
Ambiente è tutto ciò che è esterno all'azienda (es fornitori, clienti, imprese concorrenti ecc).
C'è una doppia freccia tra ambiente e azienda perché:
- l'ambiente influenza l'azienda (se c'è crisi nell'ambiente colpisce anche la mia azienda)
- l'azienda influenza l'ambiente (influenza tecnologica se crea un nuovo bisogno, es invenzione della consegna a domicilio. Se l'impresa cresce e crea nuovi posti di lavoro ha un impatto positivo sull'ambiente)
Dentro il blocco azienda il modello contiene 3 elementi - struttura, attività e risultati.
Tra struttura e attività c'è una doppia freccia.
freccia perché•
Struttura —> Attività____in base alla struttura che ho svolgo determinate attività. Infatti la struttura condiziona le attività•
Attività —> Struttura____le attività possono influenzare la struttura perché in base all’attività che devo svolgere adatto la struttura (es cambio macchinari se chi svolge l’attività (produzione) mi dice che non va bene più)•
Attività —> Risultati____ le attività che svolgo mi danno risultati economici e produttivi ma anche risultati competitivi che corrispondono alla quota di mercato che riesco a conquistare•
Risultati —> Attività____ perché se ho buoni risultati posso migliorare l’attività•
Risultati —> Struttura___ perché se ho risultati positivi li posso investire per migliorare la struttura. Se i risultati sono negativi licenzio persone o svendo un capannone
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Modello 2 (INPUT-OUTPUT EVOLUTO)
6fl fl fl fl A bi-direzionale
Gli elementi principali sono sempre ambiente e azienda. Anche questo è divisa l'attività strategica e operativa.
All'interno dell'azienda però viene:
- Attività strategica: sono le decisioni che hanno un impatto sull'azienda per un periodo medio-lungo (es. apro nuovi punti vendita)
- Attività operativa: è l'attività che svolgo giornalmente (es. operai, trasportatori) in influenza
L'attività strategica influenza l'operativa ma anche l'operativa influenza la strategica.
Le operative influenzano i risultati, le strategiche NO perché è l'operativa che produce costi-ricavi. La strategica ha un impatto indiretto perché si passa attraverso l'operativa.
Modello 3 (A RELAZIONI CIRCOLARI)
Si chiama modello circolare perché non esiste più la bi-direzionalità.
Non c'è più
suddivisione dei vari elementi ma tutti sono uniti circolarmente
STRUTTURA
composta da 3 elementi
Risorse primarie:
- persone e capitale (es. competenze delle persone, risorse imprenditoriali)
Patrimonio tecnico produttivo:
- si intendono tutti i fattori produttivi (impianti, macchinari ecc.)
Patrimonio commerciale:
- comprende ciò che è legato alla vendita (es marchio, catena di negozi, agenti di vendita, rappresentanti)
ATTIVITÀ
che viene divisa:
Gestione Strategica:
- comprende gli investimenti usati per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti o processi
Gestione Operativa:
- viene divisa in acquisti (approvvigionamenti), lavorazioni (produzione), e commercializzazione (vendita)
La caratteristica di questo modello è che, grazie alle relazioni circolari, ci permette di vedere come una scelta può impattare più elementi.
Esempio: se la gestione strategica fa una scelta di investimento comprando un nuovo marchio
Impatta positivamente sia il patrimonio commerciale sia la commercializzazione.
Ha un'influenza negativa sulle risorse primarie poiché mi genera un costo.
Ho impatto anche sul patrimonio tecnico perché magari ho bisogno di nuovi impianti.
Per far funzionare bene questo sistema è necessario un forte coordinamento.
CAPITOLO 3
Il sistema impresa e l'ambiente competitivo
STAKEHOLDER - sono tutti i soggetti interni o esterni all'impresa che hanno interesse nei confronti dell'attività aziendale con cui l'impresa entra in relazione.
Gli stakeholder sono:
INTERNI:
- Prestatori di lavoro - hanno interesse economico (ricevere stipendio), possibilità di crescita e sviluppo professionale.
- Conferenti di capitale di rischio - sono i soci e l'imprenditore. Anch'essi hanno interesse economico (fare utile e ricevere dividendi).
L'imprenditore ha anche interessi non economici come per es. durare nel tempo
ESTERNI:
• conferenti di capitale di prestito—>Banche/ finanziatori chiamati hanno interesse che il loro capitale prestato venga restituito con interessi passivi
• Assicurazioni—>hanno interesse economico ovvero incassare premi
• Comunità—> ha interesse di aver posti di lavoro e quindi è interessata allo sviluppo dell'azienda
• Alleati istituzionali —>supportano l'impresa nello svolgimento della sua attività (es relazione con i sindacati) hanno interesse che l'azienda paghi una quota
• Concorrenti —> hanno un rapporto di stimolo reciproco. I concorrenti stimolano al miglioramento (no concorrenti = no voglia di migliorare es abbassando prezzi o creando nuovo prodotto)
• Clienti—> in cambio mi pagano
• Stato—> ha interesse nel pagamento di tasse e tributi (nazionali e locali)Fornitori —>hanno interesse di essere pagati
L'impresa è un sistema costituito da un insieme di risorse e di attori legati tra loro da relazioni orientate alla realizzazione di determinate attività.
Sistema cognitivo: impresa apprende facendo, impara dagli errori e da quello che fa, impara da qualsiasi cosa
Sistema complesso: è formato da tanti elementi che interagiscono e si influenzano tra di loro
Sistema gerarchico: gli elementi sono posti in modo gerarchico (es il personale non è tutto sullo stesso piano, dipende dalle attività che svolgo e da quanta responsabilità ho)
L'impresa è un sistema dinamico e la sua evoluzione dipende sia da fattori interni che esterni.
La spinta imprenditoriale è fondamentale e si ha all'inizio. Essa può cambiare se ad esempio è considerata "vecchia" o se ho troppi competitors e quindi devo cambiare bene.
fasi di stabilità fasi di cambiamento
Nel tempol'impresa alterna sia fasi positive che negative nel suo ciclo di vita.
Il ciclo di vita dell'impresa può essere suddiviso in quattro fasi principali:
1. Introduzione: è la fase iniziale dell'impresa, anche chiamata "start up" o "nascita". Durante questa fase, il fatturato dell'impresa è basso ma i costi sono alti a causa degli investimenti necessari in macchinari, strutture e marketing.
2. Sviluppo: durante questa fase, il fatturato dell'impresa cresce sempre di più e i ricavi superano i costi. L'impresa si trova in una fase di crescita e espansione.
3. Maturità: in questa fase, l'impresa raggiunge il punto massimo della sua crescita. Si tratta di una fase di stabilità, in cui l'impresa ha raggiunto una quota di mercato saturata.
4. Declino: se l'impresa non innova e non presenta nuove idee, entra in una fase di declino. I competitori offrono prodotti o servizi migliori, l'impresa perde quote di mercato e le vendite diminuiscono. In questa fase, l'impresa può decidere di chiudere o di cercare di avviare un nuovo ciclo di vita con una nuova idea.
Il ciclo di vita dell'impresa può essere associato anche al ciclo di vita del prodotto o al settore in cui opera.dovrebbe accorciare la fasi dove i ricavi sono bassi e deve cercare di rimanere il più tempo possibile nella fase di maturità perché si ha il fatturato più alto. Il tempo del ciclo di vita cambia in base al settore: breve - Ciclo di vita esempio settore tecnologico (sempre cambiamenti) e duraturo - Il ciclo di vita esempio un'impresa che costruisce elicotteri.
MODALITÀ DI CRESCITA:
1. Sviluppo in nuove aree geografiche - se produco e vendo scarpe in Italia e decido solo di vendere anche all'estero - esportazione - se vendo e produco all'estero - IDE (investimenti diretti all'estero). In questo caso posso decidere di comprare una azienda già esistente (acquisizioni).Se invece apro da zero ho fatto greenfield IDE in modo (c'è una nuova azienda in quel territorio) accordi
- Posso fare degli accordi commerciali con altre imprese per far vendere il mio prodotto
2. Crescere ampliando la gamma offerta -> amplio i miei prodotti, cambio i prodotti o ne aggiungo (es se prima producevo solo scarpe da donna ora anche da uomo)
Amplio la combinazione prodotto-mercato. Amplio il target di clienti a cui mi rivolgo (ho nuovi clienti uomini)
L'ampliamento prodotto - mercato:
- Nuovi prodotti - stesso mercato -> producevo scarpe sportive da calcio, ora integro quelle da basket (il mio target erano gli sportivi, è rimasto uguale)
- Uguali prodotti - nuovi mercati -> ho un nuovo target (scarpe sportive prima solo donne ora anche uomini)
- Nuovi prodotti - Nuovi mercati -> cambio sia target che prodotti (prima era solo donna sportiva ora introduco scarpe uomo eleganti)
3. Integrazione verticale
Integrarsi verticalmentesignificativa per il suo business, aggiungendo nuovi processi produttivi che prima non svolgeva. Questo può avvenire in diverse forme:
1. Aggiungere processi produttivi precedenti: ad esempio, se prima l'imprenditore comprava le scarpe già fatte e le rivendeva, ora può decidere di produrle internamente.
2. Integrare la lavorazione di materiali: se l'imprenditore già produceva scarpe, può decidere di integrare la lavorazione della pelle, producendo così anche i propri materiali.
3. Aggiungere nuove attività correlate: ad esempio, oltre alle scarpe, l'imprenditore può decidere di produrre anche borse o portafogli, ampliando così la gamma di prodotti simili a quelli già offerti.
4. Diversificare il business in settori non correlati: in questo caso, l'imprenditore aggiunge attività che non hanno nulla a che fare con quelle già presenti. Ad esempio, se produceva scarpe, può decidere di iniziare a produrre profumi o addirittura costruire alberghi.
In ogni caso, l'imprenditore deve fare una scelta significativa per il suo business, valutando attentamente le opportunità e i rischi legati all'aggiunta di nuovi processi produttivi.