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Insieme
raggruppamento di elementi con o senza struttura
a ∈ A
- ∈, ↔, ∉
- ∈, ⇔
#Cardinalità = n° elementi
E = {1, 2, 3}
#(E) = 3
Prodotto Cartesiano
A × B = {(a, b) | a ∈ A, b ∈ B}
Piano cartesiano è dato da ℝ × ℝ
Applicazioni tra insiemi
Leggi che ad ogni elemento di A associa un preciso elemento di B.
f: A → B iniettiva se: ∀a, a’ ∈ A f(a) = f(a’) ⇒ a = a’ sia due oggetti di A vanno nello stesso oggetto di B.
f: A → B suriettiva se: ∀b ∈ B ∃a ∈ A | f(a) = b tutti gli elementi di B sono posti da almeno un elemento di A
2 elementi = di A
- unico elemento d B -> funzione
- due elementi d B
f: A → B sia iniettiva e suriettiva → bionivoca
- se A, B sono finite ⇒ #(A) = #(B)
- se f: A → B bionivoca
f-1 APPROVAZIONE INVERSA
f-1: B → A
se l'applicazione f non è iniettiva, f-1 non esiste
non perdo 2 elementi da B
se l'applicazione f non ai surrettiva f-1 esiste non è limitato al codominio di B
f: A -> Im B
f-1: In B -> A (è iniettiva)
f: A -> B biunivoca
do ogni elemento di B possiede uno ed uno solo elemento di A
APP. RIONI PARTICOLARI
Id: identità
Id: A -> A
vale Id(A) = A
se f: A -> A biunivoca allora f-1: A -> A biunivoca
f * f-1 = IdA f-1 * f = IdB
Composizione
f: A -> B e g: B -> C
g * f: A -> C
(g * f)(a) = g(f(a))
Defin.
Si dicono spazio vettoriale reale un insieme V su cui sono definite:
- Somma: V x V → V
- Moltiplicazione per scalare: R x V → V
che devono godere delle 8 proprietà della scorsa volta.
Tutti gli insiemi su cui vengono bene queste operazioni e godono di queste proprietà si chiamano spazi vettoriali.
Ex
w1 = {(x, y) ∈ R2 / y = x - 1} (immagini di 2 rette)
w2 = {(x, y) ∈ R2 / y = x}
w2 è uno spazio vettoriale, perché contiene il vettore nullo, mentre w1 no.
Perché non basta che abbia il vettore nullo, bisogna controllare le proprietà.
È uno spazio vettoriale se, avendo un vettore, la somma di combinazioni lineari di quel vettore si quello stesso retto.
w = {(x, y) ∈ R2 / x2 + y2 ≤ 1/3}
NON è uno spazio vettoriale, perché se è sia in V, il 2 deve essere tutto la retta generato da V, quindi gli spazi vettoriali non possono essere limitati.
Lo spazio si definito da un numero finito di GENERATORI.
Ex: Sp{ i, j, i+j }
Se io faccio una re possibili composizioni lineari di i e j ottengo tutto il piano, se so che esiste la coppia di composizioni lineari è: i, j, i+j
Quindi i sono linearmente indipendenti
- {i, j} GENERATORI
Quello più bello da utilizzare ed anche che mi premi il primo
- {i, j, i+j} GENERATORI
Il vettore i Non sono linearmente indipendent i= l1i + l2j
i1 = i1i + 0j + 0 (a1 + a2j) = 2 (a2 + a15)
Se i genera solo tropi davvero tutto quello che esiste
Se U uno sp. vettoriale finituasi perondoV se dimo BASE di V un sistema i generatori linearmente indipendenti di V.
minimo minimo di generator
DIAGONALIZZABILITÀ Uno spazio vettoriale è diagonizzabile ("Ilipible") se esiste una base dello spazio "ristretto alla sola le matric a trasfrosisone el dagenale."
Tounof, diagonali i vlaviofla, dot
quartso, diagonali di bol
3x
Verificare che i vettori
v = 2i+j u = 2i-5 w = i-3j
sono componenti e scriverli in come combinazione lineare di v e w
αv + βu + γw = 0
α(i+j) + β(2i-3j) + γ(i-j) = 0
i(α+2β+γ) - j(α+3β-γ) = 0
1) α + 2β + γ = 0
2) -α + 3β - γ = 0
3) vettori 2 vecchi quindi non si trovano ne valore ne una relazione tra le varie variabili
3β + 2γ = 0
sopra la scatole del sistema però i valore x β e γ sono ortonvi
α= β+γ β= -3⁄2γ = 1⁄2
β libero di variare su tutto R
γ= -3⁄2β
soluzioni = {1⁄2β, β -3⁄2β}, β∈R
sono 3 numeri da non darso luogo ad una combinazione lineare non banali
2 parole sulla scatola
∃
β = 2
α = -1
γ = -3
allora
v - 2v - 3v = 0
w = 2v - 3v
Teorema
dim V = n
∀1, ..., ∀k ∈ V k≥n tale che spa{∀1, ..., ∀k} = V
Allora ∀1, ..., ∀k sono linearmente dipendenti e quindi è possibile scrivere un vettore (ad esempio ∀1) come comb. lineare degli altri.
V1 = a2V2 + ... + anVk
spa{V1, ..., Vk} = spa{V2, ..., Vk}
V
⇨ V
* generatori se k = n
se V - 1 > n faccio il sotto passaggio, finche
k - m = n
Quel
Teorema
dim V = n ∀1, ..., ∀k w ≥ n tale che spa{∀1, ..., ∀n} = V
Allora posso togliere da ∀1, ..., ∀k (K - n) generatori tale che lo spa dei rimanenti sia V.
Ex
spa = {2i, 3i, i + 5j} = R2
In questo spa quindi si può togliere un vettore qualsiasi perchè il togliers 4+5j a quel punto lo spa resterebbe una retta.
Teo
dim V = n ∀1, ..., ∀k w < n linearmente indipendenti, esistono Vk+1, ..., Vn tali che B = {V1, ..., Vn} base di V
Ex
spa={2i+3j}
questo spa crea però una retta. Se io quindi posso un qualunque vettore appartenenti al piano R2 uno di essi resterebbe ortoga allora c'è una
spa di R2
spa={Vn, ..., Vn} ⊆ V 7
partendo uno diverso.
Basi ortogonali: se formata da vettori a 2 a 2 ortogonali, quindi con prodotto scalare uguale a 0.
V sp. vett. "euclideo" <Kn, <V, è definito un prodotto scalareB={Vn,Vm} <V si dirà ORTOGONALE se Vi,Vj = 0 i ≠ j
Base ortonormale se B e ortogonale, formata da esrri Vi x Ve = 0 i ≠ f = [1, i = 3 0, i ≠ j]
La base canonica ei un esempio di base ortonormalepartendo da 2 basi ortogonali, posso formareoltre infinite basi ortonormali
QUESTE 2 BASI HANNO ORIENTAZIONE DIVERSA
B={μ + 5γ, + j5γ} basi ortogonale W1 W2
u + tγ = i + j e j = √2
B'={½u + ¼j = 5;, ½ = ½, ½ = ½, 5}
W = 2u - 3j
COORDINATE IN RISPETTO A B. W = 2Vn + Bn = W = a1*G3 + b(1 - B)j
[a1 + bΣ ] = 2 [ab - B j = ] - 3
W = -½ (γ+j) + 5½ (γ=5)