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CILINDRICHE: UNI EN
22338
= spine hanno vari scopi
E varie forme:
* cilindriche
* coniche (1:50) (sono autocentranti) (possono essere alternative a chiavette)
* elastiche
● ALBERI SCANALATI = per alberi troppo piccoli o se devo trasferire alti momenti torcenti
NON posso collegare alberi e mozzi con chiavette perché le cave indebolirebbero troppo
la struttura (nel primo caso) o perché dovrebbero essere troppe (nel secondo caso)
albero come se l’albero fosse recante un certo numero di
ALLORA uso scanalature
linguette di pezzo. Il nucleo centrale sopporta gli sforzi, le sporgenze trasmettono le forze
per il moto al corrispondente profilo nel mozzo.
= Esistono due tipi di sezione per i profili scanalati:
* Scanalature a fianchi paralleli (UNI 8953)
* Scanalature ad evolvente (UNI ISO 4156)
→ Negli accoppiamenti scanalati a fianchi paralleli il centraggio
diametro interno “d”.
avviene sul
→ Negli accoppiamenti scanalati ad evolvente il
centraggio avviene sul fianco stesso (diametro
esterno)
RAPPRESENTAZIONE
= Se sono in sezione fondo scanalatura con LINEA GROSSA
- Se sono in vista fondo scanalatura con LINEA FINE
- Fine scanalatura con LINEA GROSSA VERTICALE
-
- Per scanalature ad evolvente LINEA MISTA FINE lungo diametro primitivo
= Come le linguette anche gli accoppiamenti scanalati possono consentire uno
scorrimento assiale sotto carico. A tal proposito si possono trovare le seguenti sigle:
* F: albero fisso
* S: scorrevole
* SC: scorrevole sotto carico.
Inoltre: * T: mozzo trattato dopo brocciatura
* NT: mozzo non trattato dopo brocciatura
= DESIGNAZIONE
SCANALATI A FIANCHI PARALLELI (UNI 8953):
–
Albero/mozzo UNI 8953 N x d x D (+eventuali sigle)
(N = numero denti, d = diametro interno, D = diametro
esterno)
Esempio. Albero con 8 denti sul d. interno d=62 e D. esterno D=68, montato scorrevole
–
sotto carico: Albero UNI 8953 8x62x68 SC
● ANELLI ELASTICI = si utilizzano per impedire lo spostamento assiale tra due elementi
(prevalentemente cilindrici). Si alloggiano in apposite cave di forma rettangolare su alberi o
fori. per ALBERI
per FORI
= DESIGNAZIONE
Esempio di designazione di un anello elastico per albero avente diametro 30 mm:
Anello UNI 7435 - 30
Esempio di designazione di un anello elastico per fori avente diametro 30 mm:
–
Anello UNI 7437 30
CAPITOLO ELEMENTI DI MACCHINE (PDF 180)
● La costruzione di una macchina si basa anche sull’utilizzo di componenti commerciali
normalizzati; tali componenti possono essere impiegati come reperiti sul mercato o adattati
con eventuali lavorazioni (necessitano comunque di un disegno che dia un certo tipo di
informazioni).
1) RUOTE DENTATE = elementi che permettono la trasmissione del moto rotatorio tra un
organo motore ed uno condotto
= in commercio esistono diversi tipi di dentature, in questa sede si fa riferimento a
parametro “m”, il
dentature con proporzionamento modulare (le dimensioni si ricavano dal
modulo). Il profilo del dente è un tratto di evolvente di cerchio.
diametroPrimitivo = m * numeroDiDenti
passo = pigreco * m
= Regole di RAPPRESENTAZIONE (vedere esempi specifici nelle slide 14/15/16)
a) DENTI dritti NON vanno mai rappresentati né sezionati (denti inclinati 3 linee)
b) Diametro esterno linea grossa
c) Diametro primitivo linea tratteggiata fine
Uno o due denti possono essere
rappresentati quando se ne
debba specificare l’allineamento
rispetto a qualche elemento di
riferimento (es. cava per
linguetta).
2) CINGHIE e CATENE = organi flessibili che permettono trasmissione di moto rotatorio
tra alberi ad una certa distanza
= cinghie possono essere PIATTE (vanno poste su pulegge bombate per favorire attrito),
TRAPEZIOIDALI o DENTATE a ridurre l’attrito tra un organo meccanico in movimento
3) CUSCINETTI = elemento atto
(tipicamente un albero rotante) e il suo supporto.
I cuscinetti possono essere suddivisi in base all’attrito in:
ƒ Cuscinetti a strisciamento
ƒ Cuscinetti a rotolamento
e possono essere suddivisi in base alla direzione del carico da sopportare in:
ƒ Cuscinetti radiali
ƒ Cuscinetti assiali
a) CUSCINETTI A STRISCIAMENTO RADIALI:
(bronzine) elementi cilindrici cavi lubrificati, costituiti da
un materiale a basso coefficiente d’attrito, che vengono
interposti tra l’albero in rotazione e il relativo supporto
(fisso)
b) CUSCINETTI A STRISCIAMENTO RADIALI e
ASSIALI: quando la direzione del carico da supportare non è puramente radiale, bisogna
prevedere dei cuscinetti a strisciamento dotati di opportuni “collari”
c) CUSCINETTI A ROTOLAMENTO: costituiti da due anelli, uno esterno che rimane
solidale con il supporto e uno interno che rimane solidale con l’albero, e da una serie di
fra essi. Lavorano sfruttando i principi dell’attrito volvente
sfere o rulli interposti