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Estratto del documento

NB:

● Costruzione ELLISSE in proiezione: fare le due perpendicolari, punto di incontro centro

del raggio

● Quando un pezzo presenta fori o cavità, il

disegno può risultare di difficile comprensione a

causa della presenza di numerose linee

tratteggiate, sezionando (“tagliando”) con un

opportuno piano immaginario il pezzo, la

comprensione del disegno viene facilitata.

● REGOLE SEZIONI: 1) traccia del piano di sezione fatta con punto-tratto e

contrassegnata da due lettere maiuscole

2) sezione da indicarsi con le stesse lettere maiuscole

3) intersezione tra superficie e piano TRATTEGGIATA a 45 gradi

4) frecce indicano senso e direzione verso cui è diretta la sezione

5) rappresentare TUTTA la parte dell’oggetto che rimane in vista

dietro il piano di taglio ideale

● “TAGLIO” ingegneria civile = “SEZIONE”

→ → ingegneria industriale

● ERRORI TIPICI SEZIONI:

1) bisogna evitare la rappresentazione degli spigoli nascosti

2) ricordarsi le linee “mancanti”

● MODALITA’ DI SEZIONE:

1) A PIANO UNICO (normale come quelle sopra)

2) A PIANI PARALLELI

Il cambio del piano di sezione è evidenziato dall’ingrossamento

→ della traccia di

sezione e dalla riga corrispondente sulla sezione stessa

3) A PIANI CONCORRENTI = per pezzi ASSIALSIMMETRICI la sezione può essere

eseguita utilizzando due piani consecutivi uno dei quali ribaltato sul piano di proiezione

4) SEMISEZIONI = per i pezzi

simmetrici, la linea di sezione è l’asse di simmetria

ERRORE TIPICO:

Nessuna linea sull’asse

di simmetria

4) SEZIONE PARZIALE = se la parte interna da mettere in evidenza è limitata e

facilmente individuabile è possibile eseguire una sezione parziale. Si immagina di rompere

il pezzo solamente nella zona di interesse. (alternativa alla semisezione)

E’ delimitata da una linea

→ sottile irregolare

→ NON si indica la traccia del piano di sezione

→ NON far coincidere il limite della sezione con uno spigolo

5) SEZIONI RIBALTATE IN LUOGO = si rappresenta solo il PROFILO nel piano di sezione

La sezione, che si rappresenta con linea sottile, può essere ribaltata in luogo quando ha

almeno un asse di simmetria

6) SEZIONI RIBALTATE IN VICINANZA = si trasla la sezione ribaltata in luogo

trasformandola in una sezione in vicinanza. La sezione rappresenta ancora solo quello

che è tagliato dal piano di sezione, e i suoi contorni sono in linea grossa

7) SEZIONI SUCCESSIVE = utilizzata per alberi (se sezione posta sotto molto vicina NON

mettere lettere, se spostata da un’altra parte necessarie anche le lettere)

● MINIMO NUMERO DI VISTE: per una corretta rappresentazione è necessario

di viste e sezioni atte a definire l’oggetto senza ambiguità

determinare il numero minimo

è la vista maggiormente rappresentativa dell’oggetto

La vista principale: ƒ rappresenta l’oggetto nella posizione di funzionamento,

ƒ

fabbricazione o di montaggio

● TRATTEGGI: 1) Quando l inclinazione del tratteggio coincide con quella dei contorni, si

devono utilizzare inclinazioni diverse

2) Superfici diverse sezionate ed appartenenti allo stesso pezzo devono

essere tratteggiare in modo identico

3) Pezzi diversi adiacenti devono essere individuati mediante tratteggi

inclinati e/o spaziati in modo diverso

● NERVATURE, elementi di collegamento (CUSCINETTI VOLVENTI, CHIODI,

DADI, LINGUETTE), ALBERI, razze di ruote dentate (e denti) ed elementi analoghi

NON devono essere sezionati longitudinalmente e quindi rappresentati in

sezione. –

Domanda 6 PDF 07 lavorazioni saltato (cose pratiche + immagini)

CAPITOLO QUOTATURE (pdf 08)

● = l’insieme delle informazioni che precisano le dimensioni di un pezzo

Quotatura

1) LINEE DI RIFERIMENTO = collegano la dimensione dell’oggetto con gli estremi della

linea di misura

= le linee di riferimento devono sporgere di circa 2 mm

= NON devono essere riferite ad elementi non in vista.

= per smussi e raccordi ci si riferisce a prolungamenti degli

spigoli

2) LINEE DI MISURA = individuano la dimensione dell’oggetto definita dalla quota

= parallele alla dimensione alla quale si riferiscono

= NON devono coincidere con assi, linee di contorno e di riferimento

= linee di misura minori vanno disposte vicino alla vista e quelle

maggiori progressivamente più lontane

= Non quotare mai parti di pezzi viste di scorcio. Usa una vista

ausiliaria

● La QUOTA è il valore numerico di una dimensione. Nei disegni meccanici è SEMPRE

espressa in mm, quelle angolari in gradi (i gradi invece si indicano). Le quote sul disegno

indicano le misure reali, indipendentemente dalla scala adottata per il disegno.

Se la dimensione non è in scala, la quota va sottolineata.

● Di un CERCHIO si quota sempre il diametro e non il raggio (portare fuori dal contorno

del pezzo le linee di misura) QUANDO SI QUOTANO SUPERFICI CILINDRICHE

(VISTE LATERALMENTE) DEVE ESSERE UTILIZZATO IL SIMBOLO “Ø”.

● Nel caso di raggi si indica la quota preceduta dalla lettera R. Un raggio si quota come

diametro solo se tecnologicamente realizzato con un utensile tipo fresa o perché relativo

ad un arco di una semicirconferenza. Un raccordo NON si quota MAI come diametro!!!

Quando in un disegno ci sono molti raccordi uguali si può inserire, nelle vicinanze del

cartiglio, una nota del tipo: “Raccordi non quotati R…”

● Lo smusso ha generalmente una duplice funzione:

* Facilitare il montaggio di un pezzo in un foro di egual diametro

* Eliminare uno spigolo vivo

Analogamente ai raccordi possiamo inserire una nota del tipo: “Smussi non quotati …x45°”

● La conicità è una grandezza adimensionale definita come: C=(D-d)/L=2tg(a/2)

Un elemento conico è definito se vengono assegnati 2 diametri e una lunghezza, NON è

definito con 2 angoli e lunghezza

● Le “p”

quote di POSIZIONE

individuano la posizione di ogni

elemento rispetto ad altri, presi a

riferimento (assi, estremità, …)

● Le quote FUNZIONALI sono essenziali

alla funzione del pezzo. Le quote NON

FUNZIONALI sono necessarie per la

completa definizione geometrica del

pezzo (pur essendo ininfluenti alla sua

funzionalità). Le quote AUSILIARIE sono

quote solo “informative”

NB: 1) linea di misura non può coincidere con gli assi

2) linea di quota non fa parte degli elementi di quotatura, mentre l’asse non è un

elemento caratteristico

3) linee di riferimento e misura fatte con linea continua FINE

4) le linee di quotatura NON si riferiscono MAI a spigoli nascosti

CAPITOLO COMPLESSIVI (pdf 085)

● In generale un disegno tecnico in ambito industriale può rappresentare:

 Il disegno di un complessivo (o assieme)

 Il disegno di un gruppo ed eventuali sottogruppi

 Il disegno di un particolare (il pezzo singolo)

1) COMPLESSIVO = È il disegno di una macchina completa. Ogni macchina è costituita

da più gruppi e/o singoli particolari uniti tra loro attraverso un montaggio. Il disegno

d’assieme ha lo scopo di rappresentare l’ingombro e la funzionalità della macchina stessa.

Nell’assieme sono riportate solamente le quote d’ingombro, quelle necessarie per il

montaggio e quelle di interfaccia con ulteriori dispositivi. Nell’assieme è presente un

cartiglio corredato dalla distinta dei componenti.

Nell’assieme non si trovano: * indicazioni di finiture superficiali

* indicazioni di tolleranze dimensionali su particolari

2) GRUPPI = spesso un macchinario è suddiviso in gruppi e sottogruppi. Ad ogni gruppo o

sottogruppo corrisponde un disegno. Questo disegno è a tutti gli effetti un complessivo.

Come tale riporta solo le quote d’ingombro, quelle funzionali al montaggio e quelle di

interfaccia con gli altri gruppi. È quindi presente, oltre al cartiglio, anche la distinta dei

componenti.

3) PARTICOLARE = per ogni pezzo singolo, non commerciale o unificato, deve essere

eseguito un disegno completo di tutte le informazioni necessarie alla sua realizzazione:

Numero minimo di viste e sezioni atte a rappresentare completamente il pezzo; Quote;

Tolleranze; Indicazioni di finiture superficiali; Cartiglio ed ulteriori indicazioni particolari.

● CARTIGLIO = sono identificabili tre zone di campi dati: dati di identificazione, dati

descrittivi e dati amministrativi

● DISTINTA DEI COMPONENTI = la distinta dei componenti è l’elenco dei componenti

presenti in un disegno. Tale distinta, sottoforma di tabella, è generalmente ricavata come

estensione del cartiglio (dal basso verso l’alto). Le informazioni contenute nella distinta

sono: Un numero di posizione. Corrisponde ad un numero sul complessivo che

individua in modo univoco un particolare/gruppo. La descrizione o la denominazione dei

 

particolari o dei gruppi richiamati. La quantità del componente richiamato. Il materiale

 … ulteriori indicazioni particolari.

del componente richiamato (se pezzo singolo).

PDF 090 rilievo dal vero, balzato ci sono solo immagini e cose pratiche

● STRUMENTO = guardo dove è lo zero

● La misura di 15,07 è stata rilevata con micrometro centesimale 0-25 mm

CAPITOLO TOLLERANZE (pdf 100)

● ERRORI → 1) Dimensionali = deviazioni delle dim reali rispetto a quelle nominali

(tolleranze dimensionali)

→ 2) Geometrici = deviazioni delle superfici reali da quelle nominali

→ errori microgeometrici = rugosità

→ errori macrogeometrici = tolleranze geometriche

● TOLL GENERALI (prime 2 tabelle) riguardano tutte le quote del disegno che non hanno

diverse quote di tolleranze ISO-2768

● GIOCO = albero più piccolo del foro in cui lo inserisco

INTERFERENZA = albero più grande del foro in cui lo inserisco

* MASSIMO MATERIALE = Albero

grande, foro piccolo

● ALBERI = lettere minuscole, dmin, dmax * MINIMO MATERIALE = albero

FORI = lettere maiuscole, DMIN, DMAX piccolo, foro grande

1) PER IL GIOCO: 1) gioco minimo = massimo materiale Dmin - dmax

2) gioco massimo = minimo materiale Dmax - dmin

2) PER INTERFERENZA: 1) interferenza massima = massimo materiale dmax - Dmin

2) interferenza minima = minimo materiale dmin - Dmax

3) SITUAZIONE INCERTA: non so se ho foro o albero più grande

1) se ho foro > albero = GIOCO MASSIMO (minimo materiale) Dmax - dmin

2) se ho foro < albero = INTERF MAX (massimo materiale) dmax Dmin

● SCOSTAMENTO INFERIORE: da linea dello zero a punto più basso

SUPERIORE: da linea dello zero a punto più alto

● PER I FORI: da A a

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Publisher
A.A. 2023-2024
13 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ICAR/13 Disegno industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Jas00704 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno tecnico industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Baronio Gabriele.