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EVASIONE ED ELUSIONE FISCALE
• Evasione vs elusione →
o Definizione di elusione (infrango la ratio legis) aggiro il presupposto
→
o Definizione di evasione (infrango la legge) nascondo il presupposto
• Norme antielusive
o Generali (applicabili in più contesti, più flessibili)
▪ Art. 10bis (assenza di sostanza economica, realizzazione vantaggio fiscale indebito,
il vantaggio fiscale è l’essenza dell’operazione)
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o Speciali (meno efficaci in quanto meno applicabili)
• Ragioni extrafiscali (devono avere un peso)
• →
Vantaggi fiscali indebiti «i benefici, anche non immediati, realizzati in contrasto con le finalità
delle norme fiscali o con i principi dell’ordinamento tributario»
• Interpello antielusivo (il contribuente può avvalersi dell’interpello per sapere se le operazioni che
→
intende realizzare possano scaturire comportamenti elusivi) strumento di certezza del diritto
• Questioni procedurali
o Richiesta di chiarimenti al contribuente entro 60 giorni
o Deve contenere motivazioni analitiche
o Il contribuente ha l’onere di dimostrare ragioni extrafiscali
• →
Profili sanzionatori punibilità amministrativa, no punibilità penale x elusione (l’evasione fiscale si
perché sto infrangendo la legge, l’elusione no perché io comunque sto rispettando la legge)
IRPEF
• Classificazione delle imposte
o Dirette (colpiscono una manifestazione di capacità contributiva, es. IRPEF basato sul
reddito) vs indirette (colpiscono una manifestazione della capacità come il consumo, es. IVA
viene applicata solo nel momento in cui consumo)
o Sul reddito vs sul patrimonio
o Personali (tengo conto anche della situazione famigliare e personale del contribuente) vs
reali (solo caratteristiche oggettive del contribuente)
o Fisse vs proporzionali vs progressive
• IRPEF = imposta diretta, sul reddito, personale e progressiva
• Passaggio da sistema basato su imposta reale a sistema basato su imposta personale
• →
Art. 1 TUIR presupposto IRPEF = possesso di redditi in denaro o in natura, concetto di reddito
identificato come reddito prodotto con apertura al reddito entrata (legato a un qualche tipo di
attività svolta direttamente dal contribuente, collegamento tra incremento patrimoniale e attività
del soggetto)
• →
Art. 2 TUIR soggetti passivi IRPEF = persone fisiche residenti e non residenti sul territorio dello
stato (soggetti residenti tassati sui redditi ovunque prodotti, non residenti tassati sui redditi prodotti
nel territorio dello stato)
• →
Nozione di residenza (sempre art. 2 TUIR) basta uno solo dei seguenti requisiti soddisfatto per
almeno 184 giorni e sono considerato fiscalmente residente in Italia (se li ho tutti e 3 ma per meno
di 184 giorni non vengo considerato fiscalmente residente in Italia)
o Iscrizione all’anagrafe
o Domicilio nel territorio dello stato (luogo dove l’individuo ha stabilito la sede principale dei
suoi affari e interessi)
o Residenza nel territorio dello stato (luogo dove l’individuo soggiorna abitualmente)
• Trasferimenti fittizi di residenza
o Evasione fiscale
o Paradisi fiscali 11
o Presunzione legale relativa (possibilità di dare onere della prova, ad es. tramite
abbonamenti, bollette ecc…)
• In passato, regime del cumulo dei redditi coniugali (onere tributario eccessivamente gravoso causa
→
scaglione successivo) la famiglia NON è un soggetto di imposta autonomo
• →
Principio di trasparenza fiscale le società di persone residenti in Italia non vengono considerate
soggetti passivi dell’IRPEF ma vengono considerate uno strumento di produzione di reddito di
pertinenza dei singoli soci (questo perché per le società di persone il diritto a percepire gli utili sorge
all’approvazione del rendiconto). Per cui il soggetto passivo è il socio a cui il reddito è stato
imputato. Questo discorso però non vale per le società di persone non residenti (le quali sono
considerate soggetti passivi dell’IRES).
• Le società familiari hanno un discorso simile al punto precedente, in questo caso il reddito prodotto
viene imputato a ciascun familiare nel limite massimo complessivo del 49% (questo perché le
imprese familiari sono sempre di un singolo imprenditore, per cui il 51% è imputabile
all’imprenditore mentre la restante parte ai familiari, in questo modo si evita il problema di finire
negli scaglioni IRPEF più alti)
• →
Art. 3 TUIR determinazione della base imponibile
o Residenti vs non residenti
▪ Per i residenti: reddito complessivo – oneri deducibili
▪ Per i non residenti: redditi prodotti nel territorio dello stato italiano
o Calcolo dell’imposta dovuta
▪ Determinazione del reddito complessivo (tutte le categorie)
▪ →
Determinazione della base imponibile (o reddito imponibile) lo trovo sottraendo
gli oneri deducibili
• →
Deduzione (sottrazione che viene fatta dalla base imponibile) ad
esempio le donazioni o gli assegni di mantenimento
▪ Calcolo dell’imposta lorda
• Base imponibile x imposte dello scaglione di riferimento
• L’aliquota media cresce all’aumentare del reddito
• No tax area (logica del minimo vitale della capacità contributiva)
▪ →
Detrazioni (sottrazione di un importo dall’imposta lorda) ad esempio spese
mediche, interessi passivi su mutui prima casa, detrazioni figli a carico…
▪ Imposta netta
▪ Imposta effettivamente dovuta (calcolata considerando anche eventuali acconti
→
precedentemente versati) potrebbe anche essere a credito se ho pagato troppi
acconti
• →
Redditi a tassazione separata (es. TFR o vendita di un’azienda) vengono considerati
separatamente per evitare di influenzare troppo l’IRPEF e farmi finire nello scaglione più alto
CATEGORIE DI REDDITO
• Redditi di impresa →
o Redditi prodotti dall’esercizio di imprese commerciali esercizio con carattere di
economicità per professione abituale delle attività indicate nell’art. 2195 c.c. anche se non
organizzate in forma di impresa
▪ Attività industriale diretta nella produzione di beni e servizi
▪ Attività intermediaria nella circolazione dei beni
▪ Attività di trasporto per terra, acqua o aria
▪ Attività bancaria o assicurativa
12
▪ Attività ausiliarie alle precedenti
→
o Esercitare un’attività economica significa perseguire un risultato di tipo economico con
un’attività orientata al pareggio di bilancio e quindi di economicità (il fine di lucro è
irrilevante) →
o Professione abituale significa svolgere tale attività in maniera stabile e abituale (non
necessariamente continuativa, es. attività di carattere stagionale)
→
o Non organizzate in forma d’impresa significa che i redditi di impresa sussistono anche
quando svolgo un’attività senza il requisito dell’organizzazione (es. ragazzo delle merendine)
→
o Art. 55 comma 2 fa rientrare all’interno di questa categoria anche altre attività
▪ Professioni intellettuali organizzate in forma di impresa (es. laboratorio analisi
mediche)
▪ Redditi derivanti dallo sfruttamento di miniere, cave, torbiere, saline, laghi, stagni e
altre acque interne
▪ Società agricole che eccedono determinati limiti quantitativi (le altre rientrano nei
redditi di imprese agrarie) →
o Principio di forza di attrazione del reddito (art. 6 TUIR) una persona fisica può avere dei
redditi di impresa ma anche altri redditi che non derivano da tali attività (es. redditi da
capitale), con questo principio tutti i redditi prodotti rientrano nella categoria redditi
d’impresa. Vale nel caso di società di persone commerciali (sas, snc) e anche di società di
capitali (srl, spa) ma quest’ultime sono soggette ad IRES.
o Derivazione del reddito dal risultato d’esercizio civilistico (art. 83)
▪ Principio di derivazione = utile/perdita risultante dal CE + variazioni in aumento –
variazioni in diminuzioni (conseguenti all’applicazione di criteri stabiliti nel TUIR)
▪ Esempio: ricavi (100) – costo Picasso (20) = utile ante imposte (80). Il TUIR però mi
dice che il costo del Picasso è indeducibile pertanto farò una variazione in aumento
di 20 in modo tale da sterilizzare il costo imputato a CE
▪ Le variazioni possono essere:
• →
Permanenti viene negata totalmente la deducibilità
• →
Temporanee viene dedotto solo temporaneamente il costo, vengono
utilizzate a causa di differenze di criteri di imputazione a livello civilistico e
fiscale. Esempio sugli ammortamenti: dal punto di vista civilistico pago
1500, mentre dal punto di vista fiscale dovrei pagare 1000, allora effettuo
variazione di 500 in aumento (ma alla fine della vita del bene sarà
comunque ammortizzato tutto interamente sia dal punto di vista civilistico
che fiscale)
o Determinazione del reddito di impresa (3 principi generali per la formazione del reddito)
▪ Competenza (imposizione fiscale = frazionata in periodi d’imposta)
• Principio di cassa: rilevo sulla base dell’esercizio in cui sono corrisposti
• Principio di competenza: rilevo sulla base della maturazione
• Di base i redditi di impresa concorrono a formare il reddito per competenza
ma ci sono alcune eccezioni che invece vengono considerate per cassa (ad
es. oneri fiscali contributivi). Inoltre il principio di cassa viene applicato a
quei soggetti che adottano il regime di contabilità semplificata
▪ Inerenza
• Principio non scritto (si potrebbe evincere dall’art. 53 della Cost.)
• →
Art. 109 Le spese e i componenti negativi sono deducibili nella misura in
cui si riferiscono ad attività o beni che concorrono a formare ricavi (quindi
posso dedurmi spese se sono inerenti alla mia attività)
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▪ Previa imputazione a CE
• →
Art. 109 Le spese e i componenti negativi non sono ammessi in
deduzione se non risultano imputati a CE (posso dedurmi spese se li imputo
a CE)
• Deroga: deducibili (anche se non imputati a CE) quei costi che sono
deducibili per disposizione di legge
• Redditi fondiari
o Sono redditi fondiari quelli inerenti ai terreni e ai fabbricati situati nel territorio dello stato
che sono o devono essere iscritti, con attribuzione di rendita, nel catasto dei terreni o nel
→
catasto edilizio urbano concorrono a formare i redditi complessivi del contribuente