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Estratto del documento

Organizzazione degli organi collegiali

Trattandosi di organi collegiali le decisioni sono adottate tramite delibere a maggioranza.

Quorum strutturale: per la validità delle sedute devono partecipare almeno la metà+1 degli aventi diritto al voto.

Quorum funzionale: per la validità delle deliberazioni è richiesta, salvo diverse previsioni costituzionali, la maggioranza dei presenti.

Astenuti: presenti ma non esprimono voto. Sono conteggiati nel quorum strutturale ma non in quello funzionale (devono uscire dall'aula durante la votazione).

Voto palese, può essere richiesto quello segreto.

Parlamento in seduta comune:

Organo collegiale, formato da tutti i deputati e tutti i senatori.

Collegio imperfetto: non può decidere autonomamente di riunirsi e discutere su qualcosa, si riunisce solo per deliberare su questioni indicate dalla costituzione:

  • Elezione del PDR (partecipano anche i delegati regionali)
  • Elezione 5 giudici della corte costituzionale
  • Elezione di 1/3 dei membri del consiglio superiore

magistratura- Per mettere in stato di accusa il PDR- Ogni 9 anni per formare un elenco di cittadini dal quale vengono estratti a sorte i 19 membri aggregati per integrare la corte costituzionale nei giudizi sulle accuse contro il PDR 17 di 43

Diritto pubblico per il welfare state

Il parlamento il seduta comune è presieduto dal presidente della camera e si applica il suoregolamento (della camera).

Legislatura

Durata in carica delle due camere di 5 anni (salvo scioglimento anticipato del PDR)

La costituzione sancisce il divieto di proroga della durata del mandato (salvo guerra)

Prorogato delle camere: le camere scadute o sciolte continuano a lavorare fino alla prima riunione delle nuove camere

Il rapporto di rappresentanza politica

I parlamentari non rappresentano gli elettori del proprio collegio ma la nazione.

Non è possibile revocare il mandato dei parlamentari (irresponsabilità politica)

Art.67: ogni parlamentare rappresenta la nazione senza vincolo di mandato: il

Un parlamentare non può ricevere disposizioni vincolanti sul modo in cui deve esercitare il proprio mandato. Tale divieto è attenuato dalla presenza in parlamento dei partiti politici, attraverso i gruppi parlamentari.

L'autonomia delle camere

Per garantire autonomia e indipendenza del parlamento ogni camera è dotata di:

  • Autonomia normativa: disciplina della propria attività e organizzazione. Ciascuna camera adotta autonomamente le regole che disciplinano il proprio funzionamento.
  • Autonomia contabile: autonomia delle camere nella gestione del proprio bilancio (che non è sottoposto a nessun controllo di soggetti esterni).
  • Autodichia: la possibilità delle camere di giudicare sulle controversie di lavoro che possono sorgere con i propri dipendenti (se sorge una controversia per il principio di autonomia essa è decisa dalla camera stessa che allo stesso tempo è una delle due parti, deroga al principio di uguaglianza).
  • Insindacabilità.

degli interna corporis acta: tutti gli atti interni alle camere sono insindacabili (nonsoggetti a controllo esterno)

I regolamenti parlamentari (autonomia normativa)

Art.64: ogni camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Deve avere l'approvazione del 50%+1

I regolamenti parlamentari, in quanto fonti primarie sono subordinati alla costituzione. Tuttavia in funzione dell'autonomia delle camere e dell'insindacabilità degli atti interni, non è ammessa la sindacabilità dei regolamenti parlamentari (non possono quindi venire controllati da un potere esterno)

Art.134: sottopone al controllo della corte costituzionale gli atti legislativi (i regolamenti parlamentari non sono atti legislativi)

Sentenza 154/1985: la corte costituzionale ha escluso di poter svolgere un controllo sui regolamenti parlamentari in quanto andrebbe a intaccare indipendenza e autonomia delle camere

Organizzazione interna delle camere

Ogni camera si

articola in diversi organi: - Presidente di assemblea - Ufficio di presidenza (aiuta il presidente) - Gruppi parlamentari 18 di 43 Diritto pubblico per il welfare state - Conferenza dei capigruppo - Commissioni - Giunte parlamentari Lo status del parlamentare Il parlamentare gode di piena libertà di valutazione, garantita dal divieto di mandato imperativo e garantita anche dalle prerogative parlamentari. Prerogative parlamentari: istituti / garanzie che riguardano l'esercizio del mandato parlamentare e che servono a garantire la piena autonomia delle camere. La Corte Costituzionale chiarisce che non sono privilegi dei singoli parlamentari, ma garanzie della funzione parlamentale a tutela dell'autonomia delle camere. Prerogative parlamentari previste dall'art.68: 1 (comma 1): - Insindacabilità dei parlamentari: essi non rispondono giuridicamente per le loro opinioni espresse nell'esercizio delle loro funzioni. - Garantita la libertà di espressione dei parlamentari, per

lasciare la più ampia libertà senza temere ritorsioni, dura anche una volta terminato il mandato

Deve sussistere un nesso funzionale tra l’opinione espressa e l’esercizio del mandato

L’opinione deve essere oggettivamente legata alla funzione parlamentare

Sentenza 10,11 (2000): la corte costituzionale ha affermato che l’opinione espressa al di fuori delle camere può essere coperta da immunità solo quando è riproduttiva di un atto espresso all’interno delle camere

Caso sgarbi anni 90: Sparava a zero su chiunque raccogliendo querele che le camere dichiaravano insindacabili. Per arginare il fenomeno la corte costituzionale ha stabilito che essa è valida solo se l’opinione corrisponde a quella espressa nelle camere

Il giudice deve comunicare al presidente della camera di appartenenza del parlamentare l’ordinanza con cui ha rinviato a giudizio il parlamentare. (quando decide che l’opinione non è

(insindacabile)Una volta ricevuta l'ordinanza la camera è tenuta a deliberare sulla insindacabilità o meno del parlamentare stesso.

Se la camera dichiara l'insindacabilità il giudice vede paralizzata la propria funzione giurisdizionale.

La dichiarazione delle camere può essere contestata quando si ritiene illegittima per vizi del procedimento o per erronea valutazione (apertura di conflitto di attribuzione tra i poteri dello stato)2 (comma 2 e 3):

Immunità penale: senza un autorizzazione delle camere non possono essere limitati nella loro libertà personale, non possono subire perquisizioni personali o domiciliari e non possono essere sottoposti a intercettazioni di comunicazioni e sequestri di corrispondenza.

Nel testo originario era prevista la necessità di richiedere una preventiva autorizzazione a procedere da parte della camera di appartenenza, al fine di sottoporre a procedimento i membri del parlamento (proc. penale) 19 di 43.

Diritto

pubblico per il welfare state Casi di eccezione a prescindere all'autorizzazione delle camere: - Parlamentare colpito dal sentenza penale con condanna definitiva - Parlamentare colto in flagranza di reato All'inizio degli anni 90 emersero una serie di inchieste giudiziarie che portarono alla luce grandi attidi corruzione e crisi delle forze politiche. Riforma delle camere, legge cost. 3/1993, modifica art.68: Cancellata l'autorizzazione delle camere necessaria per sottoporre a procedimento penale i parlamentari. Sulla base dell'art.68 il parlamentare non può essere sottoposto a intercettazione senza una autorizzazione delle camere. Riduce l'efficacia dell'intercettazione come strumento di indagine (intercettazioni dirette) Intercettazioni indirette: riguarda un soggetto terzo e capta la conversazione con un parlamentare Intercettazioni indirette mirate: non riguarda il parlamentare ma degli interlocutori abituali di esso. Le camere chiedono che il giudice

ottenga un autorizzazione successiva all'intercettazione nel caso in cui avesse voluto usarla in un qualsiasi procedimento penale

Intercettazioni indirette casuali: intercettazione nei confronti di un terzo che casualmente parla con un parlamentare

Richiesta autorizzazione successiva da parte delle camere al giudice

Nel 2007 la corte costituzionale ha dichiarato illegittimo che il giudice dovesse chiedere l'autorizzazione alle camere per usare l'intercettazione del parlamentare in un procedimento nei confronti di terzi

Nel 2019 è invece stata dichiarata necessaria l'autorizzazione successiva delle camere per utilizzare un intercettazione indiretta nei confronti del parlamentare stesso.

Diritto pubblico per il welfare state

Il presidente della repubblica

Ha il ruolo di:

  • Capo dello stato
  • Garante della costituzione (controllo e intervento)
  • Rappresentante dell'unità nazionale

Non è titolare di potere specifico ma esercita un complesso di

funzioni che lo pongono in relazione con tutti gli altri poteri dello stato. È un organo neutro e super-partes (al di sopra delle parti)

Norme costituzionali per inquadrare la figura:

  • Art.83: fissa una maggioranza elevata per la sua elezione (per rappresentare l'unità)
  • Gli sono attribuiti importanti poteri (formazione del governo e scioglimento delle camere) sempre per garantire il rispetto della costituzione
  • Posti anche limiti: tutti gli atti del PDR devono essere firmati da un ministro (controllo dell'operato)
  • È sancita l'irresponsabilità politica dell'operato

I poteri del PDR si espandono o restringono a seconda del contesto politico in cui è chiamato ad operare.

In un sistema consociativo il suo ruolo (di mediazione) è più intenso.

In un sistema maggioritario il suo ruolo è più formale

Investitura alla camera:

  • È eletto in parlamento in seduta comune a scrutinio segreto
  • Il collegio è
Formattazione del testo

Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento italiano e non dal popolo perché non ha poteri di indirizzo politico.

Il processo di elezione prevede che il Parlamento si riunisca in seduta comune, composto da tre delegati per regione per assicurare la massima rappresentanza delle minoranze (1 solo per la Valle d'Aosta).

È prevista una larga maggioranza per l'elezione del Presidente: almeno 2/3 dei membri in seduta comune, e se al terzo scrutinio non si raggiunge questa maggioranza, al quarto scrutinio basta la maggioranza assoluta (50% + 1).

La modalità di scrutinio è segreta, per garantire ampia libertà.

La convocazione in seduta comune per l'elezione del Presidente avviene 30 giorni prima della scadenza del mandato del Presidente in carica, ed è responsabilità del Presidente della Camera dei Deputati. Nel caso di impedimento permanente, morte o dimissioni del Presidente in carica, il Presidente della Camera convoca la seduta entro 15 giorni.

Nel caso le Camere siano sciolte o manchino meno di tre mesi alla loro cessazione, l'elezione del Presidente avrà luogo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
43 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescapr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico per il welfare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Torretta Paola.