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ritrae il tracciato del muro di separazione.
Nel 2003 Israele inizia a costruire ali confini tra il proprio territorio e la west Bech un
muro il cui scopo è impedire i movimenti tra un territorio e l’altro: controllo dalle forze
armate israeliane, si può passare solo attraverso certi valichi. Questo perché negli anni
precedenti in una delle fasi di crisi, erano cominciati alcuni attentati di kamikaze fin
luoghi pubblici. Per mettere un freno a questi fenomeni: erano estremisti palestinesi
che mettevano scompiglio. Ha l’idea di separazione del muro di separazione che
permette di limitare gli accessi tra Israele e Palestina.
Può uno stato costruire un muro al confine con un altro stato? Quali sono le
conseguenze legali?
— non solo lo stato Israele ha fatto questo
— il diritto interazione non lo vieta: ogni stato regola l’ingresso del stranieri nel suo
meritorio come meglio crede; ovviamente costruire il muro non è esattamente il più
gentile degli atteggiamenti. La libertà di movimento viene garantita a tutti nel rispetto
delle regole e del rispetto dei precetti dello stato.
Problema: lo costruisce per ragioni di sicurezza. La linea verde è il confine che venne
tracciato sule mappe del 1949, con l’armistizio delle convenzioni di Ginevra che pose
fine alla guerra: è ancora i confine che tira viene osservato.
Problema: la linea rossa definisce il muro: si sovrappone al consiglio stabilito, e man
mano che si scende la linea rossa si discosta dal tracciato della linea verde e rientra
nel territorio occupato, e lo fa in corrispondenza dei punti neri: insediamenti israeliani,
piccole cittadine che nel corso degli anni Israele ha trasferito e installato. Lo scopo di
questo è un motivo di sicurezza: paura. Timore che i palestinesi rifacciano attentati.
Uno dei divieti posti dalle convenzioni di Ginevra, è il divieto per la potenza occupane
di traferire al propria popolazione ai terreni occupati: non può alterare la popolazione
demografica dei territori occupati. Perché? Perché, se altero al presenza su terreno,
che no è mio, è chiaro che questi vorranno annessi e si considereranno parte id me.
Cambiare la popolazione demografica significherebbe cambiare la opinione popolare a
suo favore.
Israele nel corso degli anni continua a fare queste “colonie”.
|| Parere 9 luglio 2004 su «Conseguenze giuridiche della costruzione di un muro nel
territorio occupato palestinese. La Corte determinerà le norme e principi di diritto
internazionale rilevanti per valutare la legittimità dei provvedimenti adottati da Israele.
Tali regole e principi possono essere trovati nella Carta delle Nazioni Unite e in alcuni
altri trattati, nel diritto internazionale consuetudinario e nelle risoluzioni pertinenti
adottate ai sensi della Carta dall'Assemblea Generale e dal Consiglio di Sicurezza.
Per quanto riguarda il principio del diritto dei popoli all'autodeterminazione, la Corte
osserva che l'esistenza di un "popolo palestinese" non è più in discussione. Quella
costruzione, insieme alle misure adottate in precedenza, impedisce quindi gravemente
l'esercizio da parte del popolo palestinese del suo diritto all'autodeterminazione, ed è
quindi una violazione dell'obbligo di Israele di rispettare tale diritto.
Questo principio può trovare applicazioni anche in situazioni dove abbiamo uno stato
ma all'interno dello stato c’è una parte della popolazione che è esclusa dal governo?
— dimensione interna
|| Dichiarazione sui principi della relazioni di diritto internazionale e della cooperazione
tra stati ai sensi della carta delle nazioni unite
L'Assemblea Generale: approva la Dichiarazione sui principi di diritto internazionale
concernenti le relazioni amichevoli e la cooperazione tra gli Stati in conformità con la
Carta delle Nazioni Unite, il cui testo è allegato alla presente risoluzione:
I. Il
principio secondo cui gli Stati devono riqualificarsi in le loro relazioni internazionali
dalla minaccia o dall'uso della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza
politica di qualsiasi Stato, o in qualsiasi altro modo incompatibile con gli scopi delle
Nazioni Unite;
II. Il
principio secondo cui gli Stati devono risolvere le loro controversie internazionali
con mezzi pacifici in modo tale da non mettere in pericolo la pace, la sicurezza e la
giustizia internazionali;
III. Il
dovere di non intervenire in questioni di competenza interna di alcuno Stato, in
conformità con la Carta;
IV. Il
dovere degli Stati di cooperare tra loro in conformità con la Carta;
V. Il
principio dell'uguaglianza dei diritti e dell'autodeterminazione dei popoli, ID Il
principio dell'uguaglianza sovrana degli Stati;
VI. Il
principio secondo cui gli Stati devono adempiere in buona fede agli obblighi da essi
assunti in conformità con la Carta, in modo da garantire la loro più efficace
applicazione all'interno della comunità internazionale, promuoverebbe la
realizzazione degli scopi delle Nazioni Unite
— situazione di guerra fredda: attrito tra i due blocchi politici
— mondo dominato da un incubo: guerra nucleare
— disgelo: inizi anni 70, in cui i due blocchi cominciano a parlarsi a livello politico
diplomatico e a livello di accettazione dei principi basi di convivenza.
Questa dichiarazione portò a stilare un elenco di principi di base sulla convivenza
pacifica tra gli stati: dichiarazione sulla cooperazione amichevole.
Però c’è qualcosa di più esplicito:
1. Il territorio di una colonia o di un altro territorio non autonomo ha, in base alla
Carta, uno statuto separato e distinto dal territorio dello Stato che lo amministra; e
tale status separato e distinto ai sensi della Carta sussisterà fino a quando le persone
della colonia o del territorio non autonomo non avranno esercitato il loro diritto
all'autodeterminazione in conformità con la Carta, e in particolare i suoi scopi e
principi.
2. Ciascuno Stato si asterrà da ogni azione diretta alla perturbazione parziale o totale
dell'unità nazionale e dell'integrità territoriale di qualsiasi altro Stato o Paese
Siamo ancor anela prospettiva esterna o siamo una interna?
Si siamo una prospettiva interna. Il principio di autodeterminazione non può
pregiudicare la sovranità degli stati internazionali, allo stesso tempo bisogna tutelare
la dimensione territoriale dello stato.
— abbina uno stato formato con un governo ma non si comporta in relazione
dell’esercizio del principio di autodeterminazione: non permette di concedere, che
esclude a parte della popolazione del governo dello stato. Non è più considerato nella
sua libertà territoriale. Conseguenza la popolazione discriminata può pretendere di
autodeterminarsi, per un fenomeno che tenta l’unità territoriale dello stato.
Punto complesso: pensare alla situazione in cui un parte della popolazione di uno stato
è esclusa dalla forma di governo non per ragioni di discriminazione nazionale, ma per
altre: etnica religiosa nazionale politica.
|| Commissione Africana dei diritti dell’uomo e dei popoli (New York, 16 dicembre
1980)
Articolo 20.1: “ogni popolo ha diritto all'esistenza. Ogni popolo ha un diritto
imprescrittibile e inalienabile all'autodeterminazione. Esso determina liberamente il
proprio statuto e assicura il proprio sviluppo economico e sociale secondo la via che
esso ha liberamente scelto.”
Articolo 20. 2 : “I popoli colonizzati o oppressi hanno il diritto di liberarsi dalla loro
condizione di dominazione ricorrendo a tutti i mezzi riconosciuti dalla comunità
internazionale.”
Articolo 20. 3 : “Tutti i popoli hanno diritto all'assistenza degli Stati Parti alla presente
Carta, nella loro lotta di liberazione contro la dominazione politica, economica o
culturale straniera.”
Articolo 13. 1:Tutti i cittadini hanno il diritto di partecipare liberamente alla direzione
degli affari pubblici del loro paese, sia direttamente, sia liberamente liberamente
diritto sulla base di norme dalla legge.
Articolo 13. 2 : Tutti i cittadini hanno parimenti il diritto di accesso alle funzioni
pubbliche nel loro paese.
Articolo 13. 3 : Ogni persona ha il diritto di usare beni e servizi pubblici nella stretta
eguaglianza di tutti di fronte alla legge.
Ciascuno di questi strumenti ha dei cosiddetti meccanismi di controllo: istituzioni, corti
o commissori, che hanno o dopo di raccogliere petizioni di incidi he si ritengono
vittime di violazione.
— movimento di liberazione locale che secondo i ricorrenti a titolo aggiunge
l’indipendenza del Qatar e chiede l’indipendenza sulla base dell’articolo 20.
Ha una credibilità queso tipo di rivendicazione oppure no?
Istanza secessionista: istanza contesa invocando il diritto di autodeterminazione dei
popoli. Così si da al popolo il diritto di avere la possibilità di autodeterminarsi.
|| Corte suprema Canada, 20 agosto 1998: secessione del Quebec
— il diritto internazionale concede o riconosce al Quebec il diritto di recedere dal
Canada, sul principio di autodeterminazione dei popoli?
Le fonti riconosciute del diritto internazionale stabiliscono che il diritto
all'autodeterminazione di un popolo si realizza normalmente attraverso
l'autodeterminazione interna – un perseguimento del popolo del proprio sviluppo
politico, economico, sociale e culturale nel quadro di uno Stato esistente.
Un diritto all'autodeterminazione esterna (che in questo caso si concretizza
potenzialmente nell'affermazione di un diritto alla secessione unilaterale) sorge solo
nei casi più estremi e, anche allora, in circostanze accuratamente definite.
Il principio di diritto internazionale della l'autodeterminazione si è evoluta in un quadro
di rispetto dell'integrità territoriale degli Stati esistenti.
Uno Stato il cui governo rappresenta l'insieme delle persone o dei popoli residenti nel
suo territorio, su una base di uguaglianza e senza discriminazioni, e rispetta i principi
di autodeterminazione nei propri ordinamenti interni, ha diritto alla tutela, secondo il
diritto internazionale, della propria integrità territoriale è uno Stato sovrano e
indipendente che si comporta nel rispetto del principio dell'uguaglianza dei diritti e
dell'autodeterminazione dei popoli e quindi dotato di un governo che rappresenta
indistintamente l'intero popolo appartenente al territorio.
In sintesi, il diritto internazionale all'autodeterminazione genera, nella migliore delle
ipotesi, un diritto all'autodeterminazione esterna solo in situazioni di ex colonie; dove
un po