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R
→
ELAZIONE ANNUALE SUL GOVERNO SOCIETARIO E SUGLI ASSETTI PROPRIETARI
La legge i regolamenti attuativi prevedono che le S.p.A. quotate ogni anno
debbano redigere e poi pubblicare un documento contente informazioni
(La legge rinvia al TUF, art
sul governo societario e sugli assetti proprietari
123 bis)
R
ELAZIONE ANNUALE SULLE REMUNERAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI E DEI MEMBRI
’
DELL ORGANO DI CONTROLLO /
Artt. 124 quater ss. TUF → OBBLIGO DI PUBBLICITÀ INFORMAZIONE IMPOSTO AD
(soci e non) nel mercato che con il
UNA SPECIFICA CATEGORIA DI OPERATORI
loro comportamento possono influenzare le decisioni dei soci (non
dell’emittente). Questi operatori sono
Gli investitori istituzionali (gestiscono ad esempio i fondi pensione);
Gestori di attivi;
C onsulenti in materia di voto Chiamati anche proxys advisors
CHI SONO? Sono soggetti che su richiesta degli investitori
istituzionali raccolgono informazioni sugli emittenti per poi rilasciare
un consiglio agli stessi su come votare in specifiche assemblee.
Benché i consulenti spesso non siano soci, data la loro attività che
può influenzare le scelte degli investitori istituzionali, che invece
sono soci, questi devono rispettare una serie di obblighi di
trasparenza verso il mercato.
L’idea è di rendere noto al mercato qual è la strategia di investimento di
(esempio: per quanto tempo intendono rimanere soci,
questi operatori,
etc…) (e a chi gli ha dato il denaro da gestire)
per consentire al mercato di
controllare se la loro politica di investimento sia coerente con gli obblighi a
cui sono sottoposti questi operatori.
→ Nelle quotate soggetti ad una disciplina specifica, più
PATTI PARASOCIALI
rigorosa rispetto a quella delle non quotate, nelle quotate c’è un obbligo di
pubblicità più ampio. Possono avere ad oggetto il trasferimento delle
i soci si obbligano a
partecipazioni, il diritto di voto in assemblea ( es:
riunirsi prima dell’assemblea per capire come votare in assemblea),
si obbligano a consultarsi senza però
oppure patti di consultazione (es:
obbligarsi poi a votare in un certo senso)
OPA: Offerta Pubblica di Acquisto o scambio
Idea di fondo nelle società possono avvenire dei cambiamenti del controllo
per diversi motivi:
Quando la società ha azioni diffuse nel mercato e un altro individuo
acquista queste azioni fino a diventare socio di controllo.
Quando il socio di controllo di una società vende la propria partecipazione
al capitale sociale in blocco, NON mediante cessioni frazionate, ad
esempio perché decide di cambiare vita o altro.
Inoltre, spesso, quando il trasferimento del controllo avviene mediante
vendita in blocco del pacchetto azionario, l’acquirente paga un prezzo
che include il “premio di controllo”= ossia un sovraprezzo rispetto al
valore puramente aziendalistico dei titoli, surplus che riflette il potere di
controllare l’assemblea.
Divenendo socio di controllo è possibile cambiare le maggioranze in assemblea,
(cambio
e di conseguenza ci potrà essere un cambiamento del controllo
amministratori). Il cambiamento del controllo solitamente comporta un
mutamento nella strategia imprenditoriale, la quale determina una variazione
in positivo o in negativo del valore della società, e anche un diverso prezzo del
titolo azionario. Tutto ciò costituisce un fatto estremamente rilevante per la
S.p.A. quotata nel suo complesso: difatti questo cambiamento non coinvolge
ha
solo il nuovo socio di controllo e il vecchio socio di controllo, ma
conseguenze anche sul piano patrimoniale per gli azionisti esterni, ossia tutti
gli altri soci che non hanno il controllo.
OPA OBBLIGATORIA
L’offerta pubblica di acquisto è la risposta normativa al problema, sopracitato:
Per Offerta Pubblica di Acquisto obbligatoria o OPA s'intende ogni offerta,
invito a offrire o messaggio promozionale, in qualsiasi forma effettuati,
finalizzato all’acquisto o allo scambio di prodotti finanziari.
Si considera pubblica un'offerta se rivolta ad un numero di soggetti pari o
superiore alle 150 unità e se riguarda un valore complessivo dei titoli oggetto
di offerta pari o superiore a 8.000.000,00 euro.
Esempio: ho il 40% e non posso venderla in blocco, ma offro al pubblico.
qual è la conseguenza? non c’è partecipazione di controllo.
Esempio: non c’è socio di controllo e qualcuno compra 30% della società →
in sto caso sta ipotesi non risolverebbe il problema.
Ci sono 2 tipi di socio di OPA obbligatoria:
O
A. (art 106 co 1 bis TUE)
PA TOTALITARIA SUCCESSIVA
L’art. 106 TUF stabilisce che chiunque, a seguito di acquisti o di
maggiorazione dei diritti di voto, venga a detenere una partecipazione
(con diritto di voto),
superiore al 25% del capitale sociale deve avanzare
un’offerta pubblica per l’acquisto di tutte le azioni esistenti agli altri soci
della società, entro 20 gg; tuttavia il prezzo NON potrà essere
concordato, ma sarà pari al prezzo più alto che le azioni hanno avuto
negli ultimi 12 mesi.
A meno che… non ci sia un altro socio con una partecipazione più
elevata, in tal caso questa disciplina non opera.
Esempio: Quindi, se ad esempio io a seguito di acquisti divento
titolare del 25% o più delle azioni rappresentative del capitale muniti
del diritto di voto (altrimenti non sono titoli che hanno influenza sul
controllo societario) è tenuto a promuovere questa OPA = deve offrire
al pubblico di comprare tutte le azioni esistenti, ma non al prezzo che
decido io, ma al prezzo più alto nel corso delle transazione sui titoli
della medesima categoria negli ultimi 12 mesi.
Esempio: io oggi acquisto il 20% mediante trattativa privata pagando
un prezzo che è di 10€ per azione e poi da qui ai prossimi 10 mesi
acquisto titoli sul mercato fino ad arrivare al 25% pagando 7 per ogni
azione. Quando raggiungo il 25% devo avanzare un OPA che avrà
prezzo di acquisto 10 → ossia il prezzo più alto degli ultimi 12 mesi.
Lo SCOPO di questa disciplina è quella di condividere il premio di
controllo con TUTTI gi azionisti, anche quelli non di controllo. L’obbligo
di promuovere l’OPA consente al socio che lo voglia di liquidare la propria
partecipazione, in via alternativa alla vendita sul mercato.
Articolo dal quotidiano “IL SOLE 24 ORE” → Generali Ass, mossa di
Caltagirone: esce dal patto e prepara la lista.
A sorpresa si scioglie il patto di consultazione a tre sulle generali siglato
tra il gruppo Caltagirone, Leonardo del vecchio e fondazione CRT.
Caltagirone ha deciso di recedere dall’accordo che fino a ieri raccoglieva
oltre il 16% del capitale del leone, perché non vogliono superare la soglia
oltre la quale c’è l’obbligo di OPA.
L'obbligo di OPA scatta anche quando vengono fatti acquisti in maniera
congiunta tra più soggetti, che individualmente non arrivano a quella
(ad esempio con
soglia. Poiché questi individui si coordinano tra di loro
patti parasociali) da un punto di vista giuridico sono considerati come
un'unica entità, pertanto al superamento della soglia scatterà l'obbligo di
OPA (art. 109 – acquisto di concerto). un estremo
Nel caso in cui l’OPA totalitaria successiva avesse successo, e
quindi venissero vendute TUTTE le azioni ci sarebbe un unico socio e
quindi a livello della tipologia di società sarà unipersonale; quindi, la
società non sarebbe più quotata (conseguenza potenziale, ma estrema
che avviene solo se tutti vendono). → fenomeno di delisting = uscita
dalla quotazione
Alle sole PMI è permesso di indicare, nello statuto, una soglia diversa tra
il 20% e il 40%, altrimenti si applica quella di default (25%)
O
B.
PA TOTALITARIA INCREMENTALE
Chiunque detenga una partecipazione al capitale sociale superiore o pari
con diritto di voto)
al 30% (o e acquisti azioni per un'ulteriore
partecipazione al capitale sociale di almeno 5%, deve promuovere
un'offerta pubblica per l’acquisto di tutte le restanti azioni.
In questo modo si rende più difficoltoso la possibilità che qualcun altro
possa avere il controllo perché è difficile che possa arrivare ad avere una
partecipazione superiore alla mia.
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In entrambi i casi (sia OPA totalitaria successiva e incrementale), in caso di OPA
omessa, seguirà la sospensione del diritto di voto per l'intera, inoltre vi è
l’obbligo di alienare la parte in eccesso, quindi di discendere al di sotto della
soglia che comporta l’obbligo di OPA.
Inoltre, quando a seguito dell’OPA obbligatoria, l’offerente acquisisce una
partecipazione pari o superiore al 95%, questi è obbligato ad acquistare
le azioni degli altri soci che non hanno aderito ancora all’offerta. Questo
perché si vogliono evitare situazioni di scarsa liquidità, cioè di passi flussi di
trasferimento che si avrebbero nel caso in cui la maggior parte delle azioni
fosse riconducibile ad un'unica persona.
NB: l'obbligo di opa agisce unicamente su un nuovo socio di controllo, non è
obbligatorio per il destinatario dell'offerta vendere la propria azione,
soprattutto nella misura in cui egli sia d'accordo con questo cambio di
controllo.
Esenzione - Opa Volontaria
L’OPA obbligatoria non è l’unica OPA possibile, vi è anche l’OPA volontaria.
Mentre quella obbligatoria è successiva all'acquisto del controllo, nella OPA
volontaria il soggetto decide volontariamente e fin da subito di fare l’offerta
(a
pubblica di acquisto, che può anche essere parziale – almeno il 60%
differenza di quella obbligatoria). In caso di OPA volontaria e parziale, le azioni
rimanenti rimangono diffuse sul mercato e proseguirà la negoziazione e la
quotazione delle azioni sul mercato.
I soggetto che mediante un'OPA volontaria acquisisca il controllo di una società
(ossia oltre il 25%) non è tenuto a fare, successivamente all'ottenimento del
controllo, l'OPA obbligatoria perché ho già permesso ai soci di liquidare la
propria partecipazione. esenzione da opa successiva obbligatoria
Regole generali di condotta :
Vengono imposi dei limiti alle società in cui viene lanciata l’OPA, con lo scopo di
favorire la contendibilit&