Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LE IMPRESE TURISTICHE
Il demanio marittimo ha una forte vocazione turistica. Il RAPPORTO DI CONCESSIONE sottindende ulteriori obblighi oltre al pagamento della locazione, perché la gestione deve essere rivolta ad un miglior uso pubblico di quel bene. Ad esempio, se ho la concessione della spiaggia, devo consentire il transito a tutti per arrivare alla battigia. Il pagamento dell'ingresso in spiaggia sarebbe vietato perché va in conflitto con quanto predisposto nella concessione. PROBLEMA DELLA DURATA DELLA CONCESSIONE Per dare un valore alla portata degli investimenti fatti dall'impresa turistica, si dice che il contratto di locazione non possa essere minore di 6 anni o maggiore di 20 anni. Art. 37 del Codice della Navigazione DIRITTO DI INSISTENZA Per legge veniva data una preferenza per il rinnovo della concessione alle precedenti imprese concessionarie, anche se al momento del rinnovo c'erano ulteriori richiedenti. Con l'idea del mercato unico europeo,Che vorrebbe la libera circolazione delle imprese in tutti gli stati membri, tale legge in Italia è diventata incostituzionale.
Art. 12 – Direttiva Bolkenstein del 2006 ha ABROGATO Art. 37 del Cod. Nav.
Ad oggi, l’attuazione della riforma Bolkenstein in Italia viene continuamente prorogata, prolungando le concessioni in essere ai presenti concessionari. Questa pratica è in contrasto con le direttive dell’UE, tanto che ha sanzionato più volte l’Italia per questo comportamento. Ma il governo italiano sta ugualmente procrastinando perché teme il rischio che entrino concessionarie europee che potrebbero mettere in difficoltà le imprese italiane.
È però necessario avvenga una riforma che possa garantire maggiore trasparenza nelle pratiche di gestione delle concessioni.
L’Italia attualmente sta cercando di proteggere i concessionari italiani attraverso comportamenti sanzionati dall’UE:
- diritto di insistenza
- proroghe
15LEZIONE 7 - 21/02/2023
La FINE DEL RAPPORTO CONCESSORIO può avvenire per:
Cause naturali --> esempio l'erosione parziale / totale della spiaggia dovuta ad una mareggiata. (se il danno è parziale, diminuisce il canone da riconoscere allo Stato)
Cause patologiche --> il rapporto concessorio finisce per un provvedimento della PA (esempio il Comune che ha stabilito la concessione) --> per revoca oppure per decadenza.
Se la causa è patologica, il rapporto concessorio può essere concluso attraverso:
La REVOCA = ESTINZIONE DELLA CONCESSIONE
Art. 42 Cod. Nav. Stabilisce che, a prescindere dalla durata della concessione, sono sempre revocabili le concessioni per interessi / esigenze pubbliche. (es. La PA decidere di revocare la concessione per un migliore uso della spiaggia, oppure per proteggere il patrimonio naturale dal fenomeno di overtourism). In questo caso, l'impresa ha diritto ad un indennizzo se ha costruito delle
opere non amovibili sull'area del demanio (=DEVOLUZIONE DEI BENI NON AMOVIBILI)
La DECADENZA --> carattere sanzionatorio del rapporto concessorio
IMPORTANTE: il rapporto concessorio è un rapporto di diritto pubblico.
Art. 47 Cod. Nav.
Perché un rapporto concessorio può decadere?
Per le opere non amovibili non spetta alcun indennizzo perché la fine del rapporto è di tipo sanzionatorio.
Punto e) --> ABUSIVA SOSTITUZIONE = l'impresa vince la concessione ma di fatto la dà ad un'altra impresa che va ad esercitare l'attività su quell'area demaniale.
Vi è l'obbligo, da parte di chi vince la concessione d'uso di un bene demaniale marittimo, di esercitare tutte le attività necessarie e previste dal rapporto: intuitus personae.
Intuitu personae [contratti] [per le qualità della persona] (d. civ.): Categoria di contratti (contratti personali) caratterizzata dalla
particolare importanza riconosciuta alle persone che li stipulano considerate sotto il profilo delle loro qualità personali.
Premessa: I rapporti giuridici possono circolare attraverso "atti tra vivi" oppure dopo la morte di un soggetto. Nell'art. 46 Cod. Nav. Si parla di SUBINGRESSO, per atto tra vivi oppure per causa di morte. Per evitare abusi (ad esempio un concessionario che prende il monopolio di un'area demaniale e ne gestisce poi i subingressi), viene stabilito che il mutamento del concessionario è possibile, ma si deve chiedere l'autorizzazione alla PA. Per evitare speculazioni, molti bandi prevedono già una clausola in cui la PA mette per iscritto che non accetterà richieste di subingresso. Per il subingresso in caso di morte, gli eredi subentreranno nel godimento della concessione, ma dev'esserci il presupposto che siano interessati e che abbiano i requisiti (= la sostanza patrimoniale) per poter continuare a godere della concessione.
Gli eredi devono richiedere la verifica della sussistenza dei requisiti alla PA entro 6 mesi dal decesso del concessionario. Se non ci sono eredi, il rapporto concessorio si va ad estinguere per "cause naturali". Come si è visto quindi, a certe condizioni, l'art. 46 Cod. Nav. conferma che il subingresso nella concessione è autorizzato. A volte però, il soggetto vorrebbe rimanere concessionario, ma non è in grado di gestire alcune attività/servizi sulla concessione (prendiamo d'ora in poi l'esempio della concessione di una spiaggia, dove il concessionario può aprire uno stabilimento balneare). Avrebbe quindi bisogno di esternalizzare l'esecuzione di determinati servizi, dandoli in gestione a soggetti terzi, senza però mutare la sua figura, che rimane quella del concessionario. In questo caso non ci sarebbe un mutamento della titolarità, come succede per il subingresso, ma il mutamento.dell'assegnazione dell'esercizio dei poteri. Seguendo però quanto riportato nell'art. 47 Cod. Nav., nell'ipotesi di vincita della concessione da parte di un'impresa, se quest'ultima dovesse affidare una o più attività a soggetti terzi, il rapporto concessorio decaderebbe. Si è visto che questa condizione era troppo limitante. Se il fine della concessione è permettere il miglioramento dell'utilizzo di un bene pubblico attraverso l'opera di un concessionario, si è pensato che forse la gestione congiunta di più soggetti competenti avrebbe portato ulteriori benefici. Nell'art. 47 Cod. Nav. non era contemplata l'ipotesi di SUBCONCESSIONE (= quando l'attività viene esternalizzata a soggetti diversi dal concessionario). Fino agli anni '90, tale comportamento si traduceva in una violazione e nella conseguente decadenza del rapporto. Con l'art. 45 BIS Cod. Nav si èaggiunto il tema della SUBCONCESSIONE: il concessionario, previa autorizzazione della PA, può affidare ad altri soggetti lo svolgimento di attività sulla concessione (solo attività secondarie ed accessorie).
Con la Legge n° 88 del 16 marzo 2001, si è ulteriormente sviluppato l'art. 45 Bis cod Nav.: attraverso la subconcessione si può dare in toto la gestione dell'intero stabilimento + attività secondarie (esempio la gestione del bar), anche se il concessionario rimane titolare della concessione.
Tipi di contratti di subconcessione (= contratti di TERZIARIZZAZIONE):
Contratti di management turistico = gestione di attività principale + attività secondarie
- Sono contratti atipici. Regolano un rapporto tra concessionario + subconcessionario e sono rapporti di diritto privato.
- Contratti di service turistico balneare = sono sempre contratti di diritto privato, a cui si affida ad un soggetto delle attività strumentali
Il CONTRATTO
Il contratto è produttivo di obbligazione.
Art. 1173 Codice Civile – FONTI delle obbligazioni: le obbligazioni possono principalmente derivare da un CONTRATTO oppure da FATTO ILLECITO.
La normativa dedicata ai contratti si trova nel libro IV del Codice Civile.
L’art. 1321 c.c. tratta di “rapporto giuridico patrimoniale”
Art. 1322 c.c. parla di AUTONOMIA CONTRATTUALE = autonomia che i privati cittadini hanno di disciplinare i propri interessi come meglio vogliono --> solitamente attraverso i contratti.
Ci sono moltissimi tipi di contratti disciplinati dal libro IV del Codice Civile:
- di vendita
- di permuta
- di trasporto
- donazione
- comodato
- di somministrazione
- ...
Se i contratti di tipo occasionale, ai fini della gestione delle attività/servizi (esempio il servizio di catering in un bar). Per questo tipo di contratti NON serve l’autorizzazione preventiva della PA.
Domanda da esame: differenza tra subingresso e subconcessione
1718
sono contenuti / citati nel libro IV c.c, allora si definiscono TIPICI. Alcuni contratti sono invece ATIPICI, perché NON regolati direttamente dal Codice Civile. Bisogna pertanto ricostruirne la disciplina attraverso il Codice Civile, anche se non esiste una normativa specifica di riferimento. Esempio: tutti i contratti di iscrizione ai social, non sono previsti dal Codice Civile (nel 1942 non esistevano neanche i computer!!), ma il non trovare una disciplina scritta nel codice non significa che la materia non sia meritevole di tutela da parte del diritto. I contratti si dividono anche in:- Contratti nominati = anche se non disciplinati specificatamente, trovano una menzione nella legge
- Contratti innominati = non trovano menzione e sono validi di prassi. Es. Il franchising, prima di trovare disciplina nel diritto, era valido e adottato solo di prassi.
- ACCORDO FRA LE PARTI: se non c'è un reciproco consenso a vincolarsi ad un contratto,
allora quel contratto è invalido
CAUSA: funzione economico – individuale / sociale del contratto. Rappresenta il senso complessivo del contratto, è la sintesi degli effetti.
Esempio: nella locazione, la causa è la concessione di godimento di una casa a fronte del pagamento di un canone.
OGGETTO: l’oggetto del contratto deve essere possibile (posso vendere una cosa che non è ancora in essere – esempio il raccolto che avverrà la prossima estate, ma non posso vendere un unicorno); lecito (non è consentito dalla legge vendere droga o organi umani) e determinato / determinabile
FORMA: non è un requisito essenziale del contratto, ma lo diventa quando viene richiesto dalla legge, pena la nullità.
ACCORDO FRA LE PARTI
Un accordo fra le parti può essere espresso oppure tacito, attraverso dei comportamenti specifici e inequivocabili.
Esempio: vado al bar e ordino al cameriere un caffè. Questo non mi risponde,
ma poco