NEMATODA
I comuni vermi dei bambini (ossiuri), altre migliaia di specie di vermi che vivono ovunque.
SONO ECDYSOZOA.
Dal punto di vista evolutivo, i Nematoda sono uno dei più grandi successi tra i metazoi (però...).
Ne sono state descritte almeno 15.000 specie, ma se ne stimano oltre un milione. Sono tutti
costruiti su un unico piano fondamentale. Le varie specie non hanno strutture o forme diverse,
sono modificazioni minime di una formula di successo (insomma...). Dato che questa formula
prevede la resistenza ad ambienti potenzialmente pericolosi, molti nematodi sono parassiti
(eccoci).
Caratteristiche:
-A simmetria bilaterale, vermiformi, con una tendenza ad una simmetria radiale sull’asse
longitudinale (=cilindrici).
-Il corpo è composto da più di due strati cellulari, hanno tessuti ed organi.
-Posseggono una cuticola complessa.
-Non hanno muscoli circolari lungo la parete del corpo.
-La cavità del corpo è uno pseudocele, derivante dal blastocele.
-Hanno un intestino con muscolatura propria, con una bocca anteriore, una faringe muscolare e
un ano subterminale.
-I muscoli longitudinali sono disposti in quattro zone: un cordone ventrale, uno laterale e due
dorsali.
-I nervi longitudinali sono nei cordoni muscolari medio-ventrale e medio- dorsale e sono in diretto
contatto con le cellule
muscolari nei cordoni
muscolari controlaterali.
-Fluido corporeo sempre ad
alta pressione.
-Manca l’apparato
circolatorio.
11. Apparato escretore
composto da tubuli
escretori.
12. Segmentazione ne’
spirale ne’ radiale,ma
altamente determinativa.
13. Sviluppo diretto, ma gli stadi infettivi nelle forme parassite possono essere definiti ‘larve’
Un nematode è un «tubo dentro a un tubo», appuntito ad entrambe le estremità e a sezione
circolare. Gran parte della cavità corporea è riempita dagli organi riproduttori appaiati, ovari e
testicoli. I sessi sono generalmente separati e la fecondazione è interna.
Le cellule muscolari sono più propriamente unità neuromotorie. Le fibre contrattili di ogni cellula
appoggiano sull’epidermide. Un processo di innervazione allungato porta direttamente alle fibre
nervose dei cordoni dorsale o ventrale. Il fatto che le cellule nervose inviino processi ai nervi è
inusuale, di solito è esattamente il contrario.
I tubuli interni tendono a collassare, data la forte pressione dei fluidi corporei. Per alimentarsi
questi vermi devono riuscire a introdurre il cibo nel tubo più interno, l’apparato digerente.
L’apertura anteriore dell’intestino (chiamata stroma) si apre in un faringe muscolare, dall’altro
capo del quale esiste una valvola. La faringe pompa il cibo contro gradiente, sfruttando il sistema
di valvole.
Sia le forme libere che quelle parassite hanno sviluppato una varietà di piastre a forma di denti,
mascelle e stiletti, tutte nella parte anteriore allo stroma.
DEUTEROSTOMIA
-CHAETOGNATA
-HEMICHORDATA
-ECHINODERMATA
-CHORDATA
Che i Deuterostomi siano un gruppo naturale (monofiletico) è suggerito dal fatto che questi hanno
parecchie caratteristiche comuni relative allo sviluppo embrionale, alla struttura e alla biochimica,
e che mostrano una serie di tendenze evolutive uniche nel mondo animale
Durante lo sviluppo embrionale a) il blastoporo non forma la bocca, che è quindi un’apertura
secondaria del proto-intestino, (b) la segmentazione delle celle della blastula avviene in maniera
radiale, (c) il destino delle cellule embrionali non è fissato fino ad uno stadio relativamente
avanzato (sviluppo indeterminativo), e (d) le cavità del corpo si formano attraverso la formazione
di sacche enteroceliche che si originano dal tubo digerente embrionale.
ECHINODERMATA
Caratteristiche
-Gli adulti hanno simmetria pentaraggiata
-Hanno un sistema acquifero vascolare
-Hanno un sistema di ossicoli o piastre calcaree subepidermico, di origine mesodermica
(endoscheletro?)
La simmetria pentaraggiata è un adattamento secondario: si sono evoluti da filtratori a simmetria
bilaterale con un apparato filtratore a simmetria raggiata.
Possibili progenitori: Emicordati pterobranchi
Un gran numero di gruppi di echinodermi sono diventati
secondariamente a vita libera. La posizione dell’asse del
corpo è ruotata di 180 ̊, e ora la situazione è:
Gli ex-tentacoli filtratori --> ambulacri con funzione
locomotoria La bocca --> è ventrale, in contatto con il
substrato
-hanno un sistema acquifero vascolare: deriva dal
mesocele sinistro. Contiene acqua marina ed è in
comunicazione indiretta con questa. Il sistema gestisce
idraulicamente i pedicelli ambulacrali e/o i tentacoli che
servono alla nutrizione (podi). Gli echinodermi usano
questo sistema per muoversi e non usano muscoli.
Hanno funzioni:
-locomoione, ancoraggio, nutrizione, scambi gassosi MADREPORITE - punto d’ingresso
dell’acqua (?)
LIQUIDO INTERNO - acqua di mare +
celomociti + ioni K
CORPI DI TIENDEMANN -
produzione celomociti
VESCICOLE POLI - regolazione di
pressione
:
-Hanno un sistema di ossicoli o piastre calcaree
subepidermale, di orgine mesodermica
Lo scheletro può essere praticamente esterno e può formare
spine
puo formare pedicellarie, e contribuire ai loro
movimenti (con muscoli dedicati
-Hanno cavità del corpo di natura enterocelica,
oligomeriche, tripartite ed appaiate:
I metaceli (somatoceli) formano la cavità
• principale;
L’idrocele (ex mesocele) forma il sistema acquifero vascolare;
• L’assocele (ex-protocele destro) forma il seno assiale, uno spazio che circonda il
• sistema emale (!)
echinodermi sono stati descritti come animali
-Gli
molto piccoli racchiusi in corpi troppo grandi. In
realtà, molta parte del loro ‘corpo’ è composta da
piastre scheletriche e cavità celomiche, e si muovono
pure senza muscoli! Il loro fabbisogno metabolico per
unità di peso è minimo. E infatti anche il consumo di
O per unità di peso di tessuto è bassissimo, ed è anche
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per questo che non hanno bisogno di un apparato
respiratorio dedicato. Alcuni (i ricci di mare) usano
vere branchie o podi modificati.
-Non hanno nemmeno un vero sistema escretore. Negli
Asteroidea l’escrezione dei composti azotati avviene per
mezzo di papule, evaginazioni del celoma con funzione
respiratoria (pure).
-Il Sistema nervoso è subepidermico, è composto da un anello circumesofageo dal quale si
dipartono nervi (non cordoni) lungo ogni ambulacro.
-Gonocorici. Hanno gonadi ma non hanno gonodotti.
-Stelle di mare danneggiate rigenerano velocemente. Alcune specie usano questa capacità per
riprodursi per fissione
Sviluppo:
CRINODEA (crinodi)
crinoidi sono gli unici echinodermi viventi ad avere mantenuto la bocca rivolta verso l’alto (postura
ancestrale) circondata da una corona di braccia. Sebbene siano presenti 5 braccia, di base, queste
si possono dividere per formare da 10 a più di 200 braccia ‘apparenti’, ognuna con numerose
pinnule laterali
Podi mucociliari raccolgono le particelle e le trasportano alla bocca tramite i solchi ambulacrali,
poi ingerite da un intestino a U. Esistono forme peduncolate sessili (poche), che posseggono un
peduncolo aborale non contrattile, spesso terminante con un disco di attacco o un sistema di cirri.
Nella maggior parte dei casi, dopo un breve periodo sessile, l’animale si stacca e diventa a vita
libera (ma con la bocca in su :).
Il sistema acquifero vascolare e gli altri sistemi celomici sono semplici, non ci sono ampolle
attaccate ai podi e non c'è il madreporite. Il tessuto gonadico è diffuso: i gameti si formano in aree
del peritoneo poste nelle braccia (gonadi temporanee) e sono rilasciati tramite la rottura delle
pinnule.
ASTEROIDEA (stella di mare)
Le stelle di mare hanno in genere un corpo appiattito che sfuma gradualmente in cinque, ma fino a
40, braccia. Queste possono essere da molto corte e larghe, che danno all’animale una forma
pentagonale, fino a molto lunghe e snelle. Sette ordini, contenenti 1500 specie, possono essere
definiti sulla base della forma delle pedicellarie, della disposizione degli ossicoli, e della forma dei
pedicelli . Le stelle marine sono a vita libera, con la bocca ed i solchi ambulacrali posti sulla
superficie inferiore e l’ano (quando c'è) ed il madreporite sulla superficie superiore. I solchi
ambulacrali sono molto sviluppati e ben protetti lungo i margini da una doppia fila di ossicoli non
fusi fra loro, le ampolle sono interne allo scheletro e collegate ai pedicelli (spesso terminanti in
ventose) per mezzo di tubi che passano lunghi canali negli ossicoli
In altre parti del corpo le piastre scheletriche sono più diffuse, ma possono formare tubercoli,
spine e/o pedicellarie. Gran parte delle specie sono spazzine o predatrici di prede sessili o poco
mobili, ma esistono alcune specie filtratrici o depositivore. Nei predatori, la preda può essere
ingerita intera, oppure il grande stomaco può essere estroflesso dalla bocca e messo a contatto con
i tessuti della preda; Lo stomaco è composto da grandi ciechi che si allungano nelle braccia.
OPHIUROIDEA (ofiure, stelle serpentine)
Come le stelle marine, delle quali sono affini, le ofiure sono animali a vita libera appiattiti con la
bocca posta sulla superficie inferiore del corpo. Le ofiure però hanno un corpo a forma di disco,
piccolo, decisamente distinto dalle braccia, che sono fini e lunghe. Tre ordini, con un totale di
2000 specie, sono descritti. Lo scheletro calcareo occupa gran parte del volume delle braccia (ed è
molto sviluppato anche nel disco centrale), con gli ossicoli delle braccia fusi assieme a formare una
serie longitudinale di ‘vertebre’, articolate l’una all’altra e che possono essere mosse da muscoli
intervertebrali. Di conseguenza, i pedicelli ambulacrali hanno perso la loro funzione locomotoria,
tranne che per aiutare le braccia ad aggrapparsi al substrato, e sono utilizzati soprattutto in
funzione alimentare, con i solchi ambulacrali che sono racchiusi dentro le ‘vertebre’. Il
madreporite è posto sulla faccia orale, al contrario delle stelle marine.
Molte ofiure sono sospensivori ‘mucociliari’, in alcune le cinque braccia si diramano in una sorta di
ventaglio complesso, ma esistono anche depositivori, e sono
comuni anche spazzini opportunisti. Hanno tutte un grande
stomaco, ma niente intestino ed ano. Tra lo stomaco e la
superficie orale ci sono 10 invaginazioni della superficie stessa, le
borse, che sono organi dedicati agli scambi gassosi, con l’acqua
che vi viene
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