EPITOCHIA
produzione di un individuo che si riproduce sessualmente, individuo epitoco.
I segmenti epitochi si rigonfiano di gameti, i parapodi e le chete si trasformano.
L’individuo epitoco cambia completamente habitus e abbandonano il fondo per
nuotare liberi verso l’alto e lì rilasciare i gameti.
Viene prodotto un nuovo individuo epitoco per frammentazione.
Gli epitochi spesso non hanno il capo e sono solamente sacchi di gameti che
nuotano nella colonna d’acqua prima di rilasciare le uova.
LARVA TROCOFORA
una vera e propria gastrula pelagica, tipica anche di altri gruppi, molluschi, sipunculi ed echiuri.
Solo in un secondo momento le larve posseggono ocelli e protonefridi.
Accrescimento
)
Sono uno strano mix tra caratteri nettamente plesiomorfi e caratteri fortemente specializzati.
La spiegazione più probabile è che un ramo molto antico dei policheti striscianti e su fondi molli e
fossori si sia inoltrato lungo i fiumi dagli estuari, ed abbia sviluppato adattamenti di successo per
questo ambiente (ermafroditismo, fecondazione interna, bozzoli di protezione delle uova, nefridi
più complessi).
Secondariamente si è avventurato sulle terre emerse, utilizzando
al meglio gli adattamenti alla vita in acque dolci e conquistandone
altri (mucoproteine di protezione, nuovi nefridi).
Le 3500 specie circa di oligocheti sulle terre emerse hanno così
“conquistato il conquistabile” per animali fatti cosi’: niente più
spazio per i policheti.
I setti tra compartimenti celomici sono tutti presenti, quindi ogni
singolo segmento non può cambiare di volume, i segmenti con
muscoli circolari rilassati fanno da ancora, mentre quelli con la
tonaca circolare contratta si spingono in avanti.
E’ un sistema primitivo di muoversi, e la condizione dei
compartimenti celomici separati lo è altrettanti, però funziona...
in mare come nel terriccio e nel fango dei fiumi.
Moltissime forme sono detritivore, ma hanno a che fare con un
detrito “nuovo”: tessuti semidecomposti di piante superiori, che
sono più difficili da digerire.
Sistema circolatorio chiuso con 3 grossi vasi longitudinali e cuori
pompanti sempre presenti.
Adattamento alla vita dulcacquicola e terrestre: sono sempre possibili stress osmotici e perdite di
acqua e i cuori pompanti mantengono la pressione costante nel sistema.
Pigmento: emoglobina, quando c’è, cioè quasi sempre.
Una coppia di metanefridi in ogni segmento (condizione primitiva...)
Nelle forme terrestri i nefridi sono però in grado di produrre urea, che permette un’urina
maggiormente ipertonica rispetto all’ammoniotelia, e quindi una minore perdita d’acqua. Gli
oligocheti terrestri possono comunque perdere anche circa il 20% del loro contenuto idrico senza
batter ciglio.
Negli oligocheti dulcacquicoli, ammoniotelici, i nefridi sono responsabili della regolazione
osmotica, pompando all’esterno l’eccesso di acqua che si accumula per diffusione e ritenendone i
sali.
-Riproduzione assessuale
Come per i policheti, molte specie di oligocheti dulcacquicoli possono riprodursi asessualmente
per frammentazione multipla.
In questo caso sono molte le specie che lo fanno su base periodica, come vera e propria strategia
riproduttiva
-riproduzione sessuale
una-due paia di testicoli, nei
segmenti anteriori, che emettono
gli spermatozoi nel celoma, dove
maturano e da dove passano in
vescicole seminali. Da qui
verranno emesse verso i gonopori
via imbuti seminali.
Gli ovari sono un singolo paio,
che emette le uova nel celoma,
può esserci un ovisacco dove si
depositano in un secondo tempo.
Alcune specie hanno anche
spermateche per
l’immagazzinamento degli
spermatozoi (altrui). Durante la copula avviene solo
trasferimento reciproco degli
spermatozoi nelle spermateche, ogni
individuo si allontana
(presumibilmente soddisfatto) senza
che le proprie uova siano fecondate.
Il clitello formerà un bozzolo pieno
di albumina che verrà spinto in
avanti e che passerà a raccogliere le
uova dai pori femminili e gli
spermatozoi (altrui) dalle aperture
delle spermateche.
Lo sviluppo delle uova sarà diretto
(senza forme larvali) e teloblastico.
Domande:
essere ermafroditi ?
1.perché tutte queste complicazioni
2.perché
per evitare la fase larvale e produrre
bozzoli di uova a sviluppo diretto ?
Risposte possibili:
Sarà divertente?? O forse – considerando che non esistono le agenzie matrimoniali - è la
1. maniera migliore di sfruttare i pochi incontri che animali che vivono infossati e si muovono
poco.
Perché in ambiente dulcacquicolo le larve possono essere letteralmente trascinate via, in
2. microhabitat che le ucciderebbero, in ambiente terrestre... provate a nuotare!
Specie dulcacquicole e terrestri, probabilmente primitivamente
derivate da oligocheti già dulcacquicoli.
Posseggono già tutti gli adattamenti tipici alla vita in acque dolci e
terre emerse tipici degli oligocheti, ed in più si sono inventati:
• un nuovo modo di deambulare,
• un nuovo modo di mangiare: in molti casi la predazione, in alcuni
altri il consumo di un tessuto molto energetico, il sangue, magari è poco simpatico, ma efficace
Le ‘classiche’ sanguisughe: marine (tornate in mare!),
dulcacquicole e terrestri (poche, ma rognose), due ventose,
celoma estremamente ridotto e 34 segmenti, ovvero 34
gangli lungo il cordone nervoso ventrale, 2 ordini, 12
famiglie, circa 300 specie.
La ventosa posteriore è ben attaccata, i muscoli circolari si
contraggono e la parte anteriore viene spinta in avanti,
quando la ventosa anteriore si attacca si contraggono i
muscoli longitudinali e recuperano la parte posteriore del corpo.
E’ una caratteristica apomorfa, piuttosto buona se ci si muove sopra i substrati e non all’interno di
questi.
Un ordine usa proboscide retrattile come siringa, l’altro
usa 3 mascelle per incidere e succhiare con una faringe
pompante.
Tutte producono anticoagulanti (irudina), anestetici e
vasodilatatori, insomma fanno le cosine per bene.
Sistema circolatorio semiaperto, risultato della fusione
del sistema circolatori a vasi con gli spazi celomatici
rimasti, oppure dell’uso di canali celomatici per la
circolazione.
Ci sono comunque canali e vasi pompanti per spingere il sangue.
Pigmento: emoglobina, quando c’è, cioè poco spesso.
Scambi gassosi per diffusione attraverso la parete del corpo, solo in una famiglia sono presenti
branchie.
No riproduzione asessuale
-riproduzione sessuale
Specie con il pene: i due individui si mettono in modo da inserire l’uno il pene
nella vagina dell’altro, la fecondazione avviene all’interno del sistema
riproduttore femminile.
Specie senza pene: grazie alle ventose i pori maschili vengono premuti contro
regioni particolari del corpo altrui, le spermateche vengono deposte sulla parete
del corpo, ma passano all’interno del corpo per impregnazione ipodermica, gli
spermatozoi si liberano nel celoma e si muovono verso l’apparato riproduttore
femminile.
Il clitello formerà un bozzolo pieno di albumina che verrà spinto in avanti e che
passerà a raccogliere le uova già fecondate o embrioni.
Lo sviluppo delle uova sarà diretto (senza forme larvali).
PANARTHROPODA : TARDIGRADI E ONICOFORI
Gli Ecdysozoa sono un gruppo ricchissimo di specie e di forme. Sono i protostomi che hanno una
cuticola e che devono passare attraverso una ecdisi per accrescere le loro dimensioni corporee.
Chi sono gli Ecdysozoa? E i Panarthropoda?
Caratteristiche speciali: Onychophora
A simmetria bilaterale, vermiformi, cilindrici.
1. Intestino completo, diritto e privo di diverticoli, porzione
2. anteriore e
posteriore rivestite di cuticola (di origine ectodermica),
un paio di
pezzi boccali, ognuno con due mandibole ad artiglio.
Da 14 a 43 paia di zampe, carnose e inarticolate. Sono
3. piccole
evaginazioni del corpo, che terminano in un cuscinetto e
paia di artigli. Hanno muscoli intrinseci, ma vengono
mosse da muscoli estrinseci.
Lo scheletro è la loro cavità del corpo emocelica, ben
4. sviluppata, con solo vaso sanguigno pulsante: il cuore.
Una cuticola molto sottile, flessibile e chitinosa, ricopre il
5. corpo. Al di sotto si trovano strati muscolari circolari,
obliqui e longitudinali.
Gli organi escretori sono ghiandole sacciformi ripetute in
6. serie, le più anteriori formano enormi ghiandole salivari,
le posteriori i gonodotti.
Gli organi respiratori sono delle semplici trachee, che
7. partono da numerosi piccoli spiracoli.
Il sistema nervoso è composto da un cervello e un paio di cordoni ventrali, ampiamente
8. separati.
Organi di senso: un paio di antenne anulate, con un piccolo occhio alla base.
9. Gonocorici, a sviluppo diretto, tutti terrestri.
10.
Caratteristiche speciali: Tardigrada
A simmetria bilaterale, molto piccoli, corpo corto e tozzo.
1. Intestino completo, diritto e privo di diverticoli.
2. Il corpo è monomerico, ma hanno 4 paia di zampe corte, non articolate,
3. con artigli, mosse da muscoli estrinseci.
Lo scheletro idraulico è rappresentato dallo pseudocele ben sviluppato.
4. Una cuticola, spesso ispessita da placche, ricopre la parete del corpo. Non
5. ci sono strati muscolari, ma una rete di singole cellule muscolari.
Faringe muscolare pompante, con piastre chitinose e, a volte, un paio di
6. stiletti per perforare le prede.
Non ci sono gli apparati respiratorio e circolatorio.
7. in alcune specie 3 ‘tubuli malpighiani’ forse sono il sistema escretore.
8. il sistema nervoso è composto da un cervello e cordoni longitudinali
9. ventrali, appaiati, con gangli associati alle zampe.
Gonocorici, o partenogenetici, a sviluppo diretto.
10. vivono nelle pellicole d’acqua interstiziali (ovunque). Sono criptobiotici
11..
(=vanno in essiccamento e possono resistere a 150 °C < T > -272 °C.
Arthropoda
All’interno degli Ecdysozoa c'è un gruppo molto diversificato (tipo i molluschi). Questi hanno
inventato le zampe articolate, e sono il clade più ricco di specie sul pianeta
Caratteristiche :
1-La struttura generale: una regione anteriore (capo) e una posteriore (telson) prive di zampe, nel
mezzo un certo numero di sezioni intermedie (i segmenti, o tagmata), ognuna delle quali porta un
paio di zampe, e con ripetizione seriale di organi.
2-Esoscheletro duro,
articolato, sclerotizzato e
cuticolare, composto di
chitina e proteine, a
volte impregnato di
carbonato di calcio (in
crostacei e miriapodi)
3-L’esoscheletro copr
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