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COMPOSTI MERCURIALI
Possono essere alchilici, alcoxialchilici e arilici, quali il cloruro di metil- o di metoxietil-mercurio e il diciandiamide, l'acetato di fenilmercurio, l'acetato di tolilmercurio, il sulfanilide etilmercurio p-toluene.
Sono neurotossici, provocando una intossicazione acuta in cui il quadro clinico classico coinvolge principalmente il tratto gastrointestinale e il rene.
Sono anche in grado di dare avvelenamento cronico lento ed insidioso nell'esordio, che può coinvolgere la maggior parte degli organi e danno ai nervi motori e sensitivi periferici e al SNC. I feti e i neonati sono particolarmente vulnerabili all'avvelenamento da organomercuriali, che sono ancora in uso nei paesi in via di sviluppo e rappresentano un rischio per la salute.
PENTACLOROFENOLO
Possibile contaminazione con dibenzodiossine e dibenzofurani policlorurati, soprattutto congeneri esa-, epta-, e octoclorurati. È un composto epatotossico: provoca aumento del volume del
fegato e dei reni e una degenerazione epatocellulare. Il pentaclorofenolo non risulta teratogeno nei ratti e non è considerato un carcinogeno per ratti e topi. L'intossicazione nell'uomo è legata ad esposizioni professionali, e nei casi di manipolazione impropria e di inosservanza delle norme igieniche (assorbimento cutaneo molto rapido). Il pentaclorofenolo agisce a livello cellulare disaccoppiando la fosforilazione ossidativa: il suo enzima bersaglio è rappresentato dalla Na+/K+ ATPasi. FTALIMIDI Sono fungicidi di superficie (DL50 orale di circa 10.000 mg/kg nel ratto). Es. captan, captafol, folpet. Il captan è responsabile di tumori duodenali nel ratto, tumori della pelle nel topo ed è un debole iniziatore di papillomi benigni epidermoidi. DITIOCARBAMMATI Sono stati ampiamente utilizzati fin dagli inizi degli anni cinquanta come fungicidi, soprattutto su frutta e verdura. Es. Dimetil- ed etilen-bisditiocarbammati (EBDC), in cui la nomenclatura deriva.Dalcatione metallico associato – l’acido dimetilditiocarbammico legato al ferro o allo zinco prende il nome rispettivamente di ferbam o zirbam – i composti EBDC associati al sodio, al manganese e allo zinco sono chiamati rispettivamente nabam, maneb e zineb.
Sono caratterizzati da stabilità ambientale e bassa tossicità acuta (DL50 superiori a 6000 mg/kg), con l’eccezione del nabam (395 mg/kg).
Maneb, nabam e zineb sono teratogeni. Il mancozeb può causare alterazioni nella struttura degli spermatozoi, mentre il maneb è stato associato ad alterazioni riproduttive (embriotossicità, numero di neonati per nidiata, durata della gravidanza, ciclo estrale, sviluppo fetale). Il maneb causa anche tumori al polmone nei topi.
Gli etilen-bisditiocarbammati invece, subiscono una degradazione nell’ambiente e da parte dei mammiferi a etilen tiourea, che è un agente mutageno, carcinogeno e teratogeno, con effetti antitiroidei (Sospetta neurotossicità).
128FUMIGANTI
Utilizzati per distruggere insetti, nematodi, semi di erbacce, e funghi nel suolo, nei chicchi di cereali, nella frutta e nella verdura, nei vestiti e in altri generi di consumo.
Possano essere:
- Liquidi: vaporizzano a temperatura ambiente (dibromuro di etilene, dibromocloropropano, formaldeide)
- Solidi: possono rilasciare un gas tossico dopo reazione con acqua (Zn2P3, AlP) o con acido (NaCN, Ca(CN)2)
- Gas (metilbromuro, cianuro di idrogeno, ossido di etilene)
Non selettivi ed estremamente tossici a concentrazioni elevate. Il trattamento avviene in spazi chiusi a causa della volatilità: i gas o i vapori sfuggono molto rapidamente non appena un ambiente chiuso viene areato.
FOSFINA (PH3) – fumigante del grano rilasciata lentamente dal fosfuro di alluminio (AlP) dall’umidità naturale del grano.
DIBROMURO DI ETILENE – edema polmonare e infiammazione a concentrazioni relativamente alte (>200 ppm).
DBCP – carcinoma gastrico a cellule squamose sia nei
ratti che nei topi (IARC, 1977) esterilita` negli animali maschi. Possibile effetto mutageno.
RODENTICIDI
Alcuni animali, in particolare ratti e topi, possono consumare e/o infettare o contaminarecon urine, feci, peli e batteri ingenti quantità di prodotti alimentari immagazzinati
Caratteristiche di un buon rodenticida:
- non sgradevole al gusto alle specie bersaglio e potente
- non deve indurre diffidenza nell’animale
- la morte deve avvenire in modo tale da non insospettire i sopravvissuti
- l’animale intossicato dovrebbe uscire all’aperto prima di morire
- specie-specifico con tossicita` notevolmente inferiore nei riguardi di altri animaliche inavvertitamente potrebbero consumare il composto o piuttosto nutrirsi delroditore avvelenato
FOSFURO DI ZINCO 129
La tossicità attribuita alla fosfina (PH3) che si forma nello stomaco per idrolisi dopol’ingestione. Risulta quindi citotossico, provocando lesioni necrotiche a livellogastrointestinale e danno epatico
e renale: esca efficace per i roditori.
ACIDO FLUOROACETICO E DERIVATI
Fluoroacetato di sodio (Composto 1080) e fluoroacetamide (Composto 1081) sono dicolore bianco, inodori e insapori. Sono molto tossici (esche pre-preparate) e la dose letale per l'uomo del fluoroacetato è 2-10 mg/Kg, alla quale si presentano nausea, vomito, dolori addominali seguiti da tachicardia sinusale, e/o fibrillazione ventricolare, ipotensione, insufficienza renale, spasmi muscolari, agitazione, stupore, convulsioni e coma. Non esistono antidoti.
ANTICOAGULANTI
La cumadina [3-(a-acetonilbenzil)-4-idrossicumarina, warfarin], isolata dal trifoglio dolce è un antagonista dell'azione della vitamina K nella sintesi di alcuni fattori della coagulazione (fattori II, VII, IX e X). L'effetto si manifesta dopo 8-12 ore dall'ingestione e sono necessarie più dosi (dosi singole hanno poco effetto), che portano anche allo sviluppo di resistenza.
I nuovi composti -- brodifacum, bromadiolone, cumaclor,
difencumarina, indanedioni(difacinone, clorfacinone, pindone) -- sono più idrosolubili e differiscono l'uno dall'altro in termini di tossicità acuta, rapidità d'azione ed accettazione da parte dei roditori. A tutt'oggi non si è ancora sviluppata resistenza verso questi composti chimici.
ALFA-NAFTILTIOUREA (ANTU) è un composto relativamente selettivo, con valori molto differenti di DL50 orale acuta a seconda della specie: il ratto è la specie più sensibile, è di 3 mg/Kg, mentre nella scimmia, la specie meno sensibile, è di 4 g/Kg. L'uomo sembra essere piuttosto resistente, ma gli effetti in caso di intossicazione comprendono ipersecrezione tracheobronchiale seguita da edema polmonare e da insufficienza respiratoria.
BIOPESTICIDI
Sono certi tipi di pesticidi naturali ottenuti sia da animali, piante, batteri ed alcuni minerali.
Pesticidi microbici – contengono come ingrediente attivo un microorganismo (batterio, fungo, virus, protozoo o alga)
Es.
Bacillus thuringiensis (Bt): produce una proteina che è tossica per specifici insetti in colture di cavoli ecc.
Pesticidi prodotti da piante – mediante l'aggiunta di materiale genetico (es. gene per proteine del Bt)
Pesticidi biochimici – sostanze naturali che controllano gli individui indesiderati mediante meccanismi non tossici. Sono pesticidi biochimici le sostanze che interferiscono con la crescita o l'accoppiamento, tipo i regolatori della crescita delle piante o le sostanze che attraggono (feromoni) o i repellenti per gli insetti.
Vantaggi dell'uso dei biopesticidi
- Sono potenzialmente meno dannosi dei pesticidi convenzionali
- Sono disegnati per distruggere solamente una specifica specie di parassita o, in alcuni casi poche specie
- In molti casi sono efficaci a dosi molto basse e si decompongono molto velocemente
- In associazione con i pesticidi convenzionali possono ridurre notevolmente la quantità necessaria di questi ultimi per ottenere un buon risultato
effetto antiparassitario
OLI DERIVATI DA PIANTE
Sono misture di sostanze naturali ottenute da diverse parti piante come fiori, frutti o legno.
Utilizzo: come repellenti per certi animali o insetti o per uccidere certi tipi di insetti.
Rischio per l'uomo o per l'ambiente: assente
Metodi di applicazione: come spray liquidi, gel, pellets o vari materiali impregnati di oli.
ANICE:
Es. repellente per cani e gatti
CITRONELLA:
Es. repellente per insetti
EUCALIPTO:
Es. repellente per specifici insetti (pulci, zanzare)
LAVANDA:
Es. repellente per tarme
FERORMONI
Sono sostanze chimiche volatili prodotte da una data specie per comunicare con altri individui delle stesse specie. Hanno lo scopo di alterare il comportamento degli individui capaci di rilevare la presenza del feromone.
Siti di applicazione: coltivazioni diverse, in funzione del tipo di insetto da controllare.
Metodi di applicazione: in trappole associati con un pesticida di sintesi (malathion), indispensatori aggangiati ad alberi o pali
di sostegno, in esche contenenti feromone che possono essere posizionate in casa (scarafaggi). Vantaggi: riduzione della quantità di pesticida che in questo caso non viene sparso nell'ambiente (minor impatto ambientale e rischio di tossicità) e maggior specificità di specie. Rischio per la salute: basso.
TOSSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
Studia le proprietà farmacocinetiche, i meccanismi, la patogenesi e le conseguenze dell'esposizione ad agenti o condizioni responsabili di anomalie dell'ontogenesi. Manifestazioni di tossicità: malformazioni strutturali, ritardo della crescita, alterazioni funzionali, morte.
La tossicologia dello sviluppo è una scienza relativamente nuova con radici profonde nella Teratologia, disciplina che studia i difetti strutturali alla nascita.
Teratogeno: agente esogeno capace di causare malformazioni congenite o difetti funzionali durante lo sviluppo embrionale e fetale.
Malformazioni congenite: difetti funzionali o
morfologici presenti alla nascitaMalformazione maggiore: mette a repentaglio la vita o richiede un intervento chirurgico importante o determina gravi effetti estetici. In questa definizione si dovrebbe includere ogni condizione strutturale e funzionale che compromette la qualità della vita, come un ridotto QI.
Malformazioni o anomalie minori: presenza di caratteri morfologici insoliti o che non hanno gravi conseguenze mediche o estetiche per l'individuo interessato.
Storia: la teratologia è iniziata come scienza descrittiva riprodotta da immagini, sculture e dipinti. La teratologia sperimentale moderna vede il suo inizio con Etienne Geoffrey Saint-Hilarie (1772-1884), che produsse embrioni di pollo malformati sottoponendo le uova a diverse sollecitazioni ambientali.