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CARATTERISTICHE
1. Gelività: dovuta alla porosità del calcestruzzo, favorita da un eccessivo rapporto
acqua/cemento, per limitare i danni si usano additivi aeranti
2. Densità: 2000/2400 Kg/m3 > per impieghi dove non è necessaria un’elevata
resistenza meccanica si possono usare cls alleggeriti
- intervento sugli inerti
1. inerti speciali leggeri
2. aggregati di materiali frantumati e sottoposti a cottura
3. eliminando gli inerti fini
- areando il getto con additivi
3. Conduttività termica: 1/1.6 W/mK 11
ASPETTO DEL CALCESTRUZZO
1. Faccia a vista: senza la necessità di ulteriori strati di rivestimento, in questo caso
assume particolare importanza il colore del cemento e della sabbia nonché
l’accuratezza della messa in opera > tende a degradarsi
2. Cassaforma matrice: utilizzando casseforme in legno la superficie a vista del cls
riproduce le fibrature del legno. Impiegando speciali guaine in materiale plastico la
superficie della cassaforma a contatto col conglomerato può essere caratterizzata da
disegni a rilievo che lasciano la loro impronta sul manufatto finito
COMPATTEZZA DEL CALCESTRUZZO: un insieme di fattori ne determinano la
compattezza che condiziona la durevolezza dei manufatti e la loro resistenza meccanica
- granulometria inerti: gli inerti devono essere selezionati in modo che quelli più piccoli
vadano a ridurre gli spazi vuoti che porta a un aumento della resistenza meccanica
- lavorabilità
- dosaggio legante
- rapporto acqua cemento
- messa in opera
- effetto parete
TIPOLOGIE CALCESTRUZZI
1. Preconfezionati:
- CR: calcestruzzi a prestazione garantita
- CD: calcestruzzi a composizione richiesta
2. Innovativi:
- FRC: fibrorinforzato
- biossido di titanio: contribuisce al disinquinamento dell’aria, autopulente
- trasparente
CALCESTRUZZO ARMATO: ha permesso lo sviluppo del movimento moderno e si ottiene
inglobando nel calcestruzzo un’armatura metallica
- Caratteristiche:
1. Acciaio: elevata resistenza a trazione e compressione
vulnerabilità al fuoco e all’ossidazione
2. Cls: elevata resistenza a compressione
protegge l'acciaio
Cls e acciaio hanno una mutua aderenza che entro certi limiti impedisce gli scorrimenti e
permette la trasmissione e degli sforzi
L'aderenza è salva anche in caso di variazione di temperatura visto che i coefficienti di
dilatazione termica dei due materiali sono identici
- Armatura:
1. Principale: resistenza a trazione
2. Secondaria: resistenza a taglio e torsione
3. complementare: collegamento e ripartizione carichi di compressione
L'armatura viene realizzata mediante tondini di diametro variabile da 4 mm a 30 mm e di
lunghezza di circa 12 m
1. Lisci
2. Ad aderenza migliorata 12
COPRIFERRO E INTERFERRO: dimensioni in cm per ambienti aggressivi
GIUNZIONI: realizzate nelle zone meno sollecitate
DISARMO: deve essere graduale, in modo da evitare azioni dinamiche, e non deve avvenire
prima che la persistenza del conglomerato abbia raggiunto il valore necessario in relazione
al tipo di struttura e al suo impiego > per facilitare il disarmo le pareti interne della
cassaforma vengono trattate con sostanze oleose dette disarmanti
CARBONATAZIONE DEL COPRIFERRO: quando il cls non è sufficientemente compatto ed
il copriferro è di modesto spessore può verificarsi il fenomeno di carbonatazione > la
carbonatazione produce un abbassamento del ph del copriferro che rende vulnerabile
l'armatura ai processi corrosivi
DUREVOLEZZA:
1. Usare calcestruzzi compatti con idoneo spessore di copriferro
2. Usare armature protette verso la corrosione
RESTAURO:
1. Individuazione della parte di cls carbonato con la fenolftaleina
2. Asportazione del cls carbonato fino al rinvenimento dei ferri
3. Pulizia dei ferri con idrosabbiatura
4. Applicazione della vernice anticorrosiva e dell’aggrappante per la malta
5. Bagnatura a saturazione del cls esistente
6. Ripristino della sagoma con malte tissotropiche a presa rapida
7. Rasatura con malta antiritiro ad elevata resistenza alla CO2
8. Applicazione di vernice elastica idrorepellente e resistente ai raggi ultravioletti
LIMITI: nel calcestruzzo armato il calcestruzzo è sfruttato per fini strutturali sono in minima
parte > questo aumenta notevolmente il peso proprio della struttura > inoltre l’aderenza tra
acciaio e calcestruzzo viene meno quando le sollecitazioni di trazione nell'armatura sono
rilevanti ed i suoi allungamenti non possono essere seguiti per aderenza al cls > in questi
casi il cls si lesiona in zona tesa > questo impedisce l’impiego di acciai ad alta resistenza
CALCESTRUZZO ARMATO PRECOMPRESSO: per ridurre le sollecitazioni del
calcestruzzo, mediante la tesatura di cavi di acciaio ad altissima resistenza
1. Armature pre tese: prima che il cls venga gettato nella cassaforma
2. Armature post tese: dopo che il cls ha compiuto la stagionatura 13
- Vantaggi:
1. Eliminazione degli sforzi di trazione nel cls
2. Riduzione della dimensione delle travi e quindi del peso proprio della trave
3. Possibilità di collaudo preventivo della struttura
4. Migliore comportamento in esercizio
- Svantaggi:
1. Costo maggiore
2. Necessità di maestranza qualificate
- IL LATERIZIO E I MATERIALI CERAMICI 17.10
ARGILLA: roccia sedimentaria clastica non cementata, composta dai sedimenti più fini
presenti sulla superficie terrestre accumulatisi per:
1. Decantazione in acqua
2. Azione di ghiacciai e venti
È formata da silicati idrati di Alluminio, contenenti minerali argillosi > ai minerali argillosi è
dovuta la plasticità delle argille e la loro capacità di acquistare e perdere facilmente acqua. A
seconda del minerale argilloso presente e della sua percentuale, variano le proprietà delle
argille e i loro impieghi
- Formazione:
1. Parte attiva: plastica, formata da particelle finissime
→ se prevale: grassa
- subisce un eccessivo ritiro durante la cottura
- si possono usare prodotti smagranti come sabbia, polvere di
carbone o di argilla cotta
2. Parte inerte: formata da minerali allo stato cristallino
→ se prevale: magra
- scarsamente lavorabile
- non resiste alle alte temperature
- Impieghi:
1. Adobe: formata in stampi e cotta al sole, impasto di argilla, sabbia e paglia essiccata
al sole utilizzata da molte popolazioni in ogni epoca per costruire mattoni
2. Pisé: posta in casseforme pressata, si basa sulla realizzazione di mura con terra
poco umida compattata con appositi strumenti, dentro casseforme lignee di limitata
altezza e smontabili
- Plasticità: capacità di essere lavorabile e plasmabile mediante l’aggiunta di acqua
CICLO PRODUTTIVO DEI PRODOTTI CERAMICI: l'argilla viene modellata, essiccata ed
infine cotta in fornaci ad alta temperatura
- Cottura: durante la cottura le sostanze più facilmente fusibili danno vita ad una
massa vetrosa che riveste i granuli delle sostanze non fusibili così, a cottura
avvenuta, la struttura del materiale risulta costituita da una o più fasi cristalline e da
una fase vetrosa 14
1. Fase vetrosa: conferisce insieme a resistenza meccanica e impermeabilità fragilità
2. Fase cristallina: conferisce minore dilatabilità, refrattarietà e durezza
COLORE: determinato da
1. Composizione dell’argilla
2. Tempo di cottura
3. Temperatura di cottura
4. Percentuale di ossigeno
- Albasi: mattoni poco cotti, di colore giallo chiaro, poco resistenti e porosi > bassa
concentrazione di ferro
- Mezzani: cottura ottimale, di colore rosso, sonori alla percussione e molto resistenti
- Ferrioli: troppo cotti, di colore bruno, pesanti, poco porosi, parzialmente vetrificati,
con scarsa aderenza alle malte > alta concentrazione di ferro
CLASSIFICAZIONE
1. Pasta porosa
- ordinaria > terrecotte
refrattari
- fine > faenze
terraglie
2. Pasta compatta
- ordinaria > gres
klinker
- fine > porcellana
vitreous china
→ La compattezza dipende:
- temperatura di cottura
- durata della cottura
- composizione impasto
- metodo di impasto
→ La compattezza impartisce:
- impermeabilità
- resistenza all’usura
- resistenza meccanica
MATTONI: nelle murature i giunti verticali devono risultare sfalsati da corso a corso per
evitare ribaltamenti e contrastare eventuali cedimenti localizzati della muratura 15
1. Pieno
1. Semipieno
2. Forato
- Impieghi:
1. Murature portanti
2. Pareti di tamponamento
3. Partizioni interne
4. Finitura di facciate
BLOCCHI ALLEGGERITI: all’impasto di argilla sono mescolate sostanze che al momento
della cottura bruciano o volatilizzano lasciando dei vuoti (coibenza)
- Additivi:
1. Polistirolo
2. Sansa esausta di olive
3. Segatura
→ alte prestazioni isolanti e termiche
BLOCCHI RETTIFICATI: sottoposti a un processo meccanizzato che ne rendono le facce di
contatto perfettamente lisce e complanari. Questo procedimento permette di ottenere dei
prodotti estremamente precisi con una ridottissima tolleranza dimensionale. La muratura in
blocchi rettificati è caratterizzata da una posa praticamente a secco che rende più rapida e
pulita l’operazione di costruzione. Il sistema è composto da elementi in laterizio e completato
dal collante, dagli attrezzi livellatori e dalle maniglie per facilitare la presa dei blocchi.
SOLAI
1. Tavelloni
2. Tavelle (controsoffitti)
3. Pignatte: elementi di alleggerimento nei solai
4. Pannelli 16
COPERTURE
PAVIMENTAZIONI
1. Pianelle
2. Mattoni
3. Listelli in laterizio su rete
4. Pavimenti drenanti
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEL LATERIZIO
1. Resistenza a compressione: determinata sul solo mattone o blocco in direzione
parallela alla direzione di posa
2. Resistenza a compressione della muratura: è funzione del tipo di malta impiegata
3. Resistenza all'usura: dipende dalla compattezza del laterizio e da eventuali finiture
4. Imbibizione: caratteristica di un materiale immerso in un liquido a lasciarsi penetrare
dal liquido e a trattenere lo stesso ad immersione interrotta > i materiali a pasta
porosa hanno un elevato potere di imbibizione e elevato potere igroscopico
5. Assorbimento: proprietà di un materiale a lasciarsi penetrare per capillarità >
materiale con spiccate doti di assorbimento > igroscopico
6. Conduttività termica: proprietà termofisica che esprime l'attitudine di un materiale a
trasmettere il calore, aumenta all'aumentare della densità del materiale
7. Efflorescenza: fenomeno che si verifica quando i sali solubili presenti nel mattone
vengono in superficie per effetto