LABVIEW
LABORATORY VIRTUAL INSTRUMENT ENGINEERING WORKBENCH
CORSO DI BASE
08/11/2017 G. Giorgi, Sistemi di Misura per l'Automazione 1
AMBIENTE DI SVILUPPO
All’apertura di Labview compare la schermata iniziale sopra riportata. Per iniziare a scrivere il primo
programma sarà necessario selezionare la prima opzione «Blank VI» dal sotto menù «New».
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AMBIENTE DI SVILUPPO
Diagramma a blocchi Dopo aver selezionato l’opzione «Blank VI» viene
(codice sorgente) aperto un VI (Virtual Instrument) vuoto.
Un VI vuoto si compone di due parti:
interfaccia utente che dovrà essere realizzata
nella finestra denominata «Front Panel»
codice sorgente che verrà invece scritto nella
finestra denominata «Block Diagram»
Pannello frontale
(interfaccia utente)
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PANNELLO FRONTALE
Il pannello frontale rappresenta l’interfaccia utente.
Deve essere facilmente comprensibile e contenere
tutte le informazioni necessarie all’operatore.
Il pannello frontale contiene le variabili di ingresso
del programma, ossia i parametri di cui l’utente può
modificare il valore, e le variabili di uscita del
programma, ovvero i risultati forniti dal programma
come risultato delle elaborazioni fatte.
‒ le variabili di ingresso del programma sono
rappresentate in Labview dai controlli
– le variabili di uscita del programma sono
rappresentate invece dagli indicatori
Controlli ed indicatori sono disponibili nella paletta
dei controlli «Controls» che si apre da Front Panel.
Controlli ed indicatori possono essere posizionati
sul pannello frontale mediante un semplice drag &
drop.
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PRIMO ESERCIZIO
COSTRUIRE IL PANNELLO FRONTALE
Il primo programma che verrà realizzato prevede di
eseguire la somma di due variabili in ingresso: A+B.
I controlli (ingressi) del programma saranno di
tipo numerico e corrisponderanno alle due
variabili A e B.
L’indicatore (uscita), ancora di tipo numerico,
riporterà il valore finale corrispondente alla
somma delle due variabili.
Obiettivo:
– Trovare e posizionare i controlli numerici e
l’indicatore numerico sul pannello frontale.
Esempio: pannello frontale del VI che consente di
Osservare: calcolare la somma di due variabili.
– Differenze grafiche e di impostazione relative a
controlli ed indicatori.
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BLOCK DIAGRAM
Il diagramma a blocchi contiene il codice
sorgente del programma.
Le funzioni (matematiche, trigonometriche,
manipolazione stringhe, manipolazione segnali,
controllo del flusso di esecuzione, ecc.) sono
implementare da VI disponibili dalle varie
librerie.
Le funzioni sono raggruppate nelle librerie
accessibili attraverso la paletta delle funzioni
«Functions» che si apre da Block Diagram.
Le funzioni possono essere posizionate sul
diagramma a blocchi mediante un semplice drag
& drop.
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G. Giorgi, Sistemi di Misura per l'Automazione
SECONDO ESERCIZIO
«SCRIVERE» IL CODICE SORGENTE
Il diagramma a blocchi contiene il codice
sorgente del programma.
Il codice sorgente viene «scritto» in forma
grafica in modo simile ad un diagramma di
flusso e non in forma testuale.
Osservare:
– Dopo aver collocato controlli ed indicatori
sul pannello frontale, sul diagramma a
blocchi compaiono automaticamente le
variabili di ingresso e la variabile di uscita
(rettangoli arancioni).
– Le variabili di ingresso e uscita sul
diagramma a blocchi vengono dette
rispettivamente terminali di ingresso e
uscita. Esempio: diagramma a blocchi di un programma per la
– Notare le differenze grafiche tra ingressi ed somma di due numeri reali.
uscite. Ingressi: freccia uscente dal
rettangolo, uscite: freccia entrante nel
rettangolo. La stringa «DBL» all’interno del
rettangolo indica un dato di tipo double.
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SECONDO ESERCIZIO
«SCRIVERE» IL CODICE SORGENTE
Le funzioni, dalle operazioni aritmetiche
elementari alle complesse funzioni di
elaborazione dati, sono selezionabili +
dalla paletta delle funzioni. icona della funzione somma
In questa paletta esistono diverse
librerie e sottolibrerie che raggruppano connettore della funzione
assieme funzioni simili (ad esempio sarà somma: attenzione non è
presente una libreria che contiene tutte direttamente visibile al
le operazioni aritmetiche e così via). programmatore.
Una funzione è rappresentata
graficamente da un’icona (ad esempio
l’icona della funzione somma è un pins di ingresso Pins di uscita
triangolo giallo con all’interno il
carattere «+»).
Le variabili di ingresso e uscita della
funzione sono rappresentate dai pins di
un connettore, nascosto dall’immagine
dell’icona.
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SECONDO ESERCIZIO
«SCRIVERE» IL CODICE SORGENTE
Obiettivo:
– Trovare la funzione che esegue la
somma di due numeri reali nella paletta
delle funzioni e posizionarla nel
diagramma a blocchi mediante drag &
drop.
– Individuare pins di ingresso e di uscita
della funzione somma posizionandosi
sopra al triangolo con il simbolo «+»
con il mouse.
Osservare:
– Aprire il context help con il comando
CTRL+H.
– Notare come varia il context help se si
posiziona il puntatore del mouse sopra
la funzione somma.
– Notare che, scorrendo con il puntatore Esempio: diagramma a blocchi di un programma per la
del mouse sopra al blocco somma, somma di due numeri reali.
iniziano a lampeggiare i connettori
relativi agli ingressi e alle uscite della
funzione.
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SECONDO ESERCIZIO
«SCRIVERE» IL CODICE SORGENTE
Obiettivo:
– Collegare variabili di ingresso agli
ingressi della funzione somma e uscita
della funzione somma alla variabile di
uscita.
– Usare lo strumento del menù
«Tools» per unire i terminali di ingresso
ai connettori di ingresso della funzione
somma e per unire il connettore di
uscita della funzione somma al
terminale di uscita.
– Al termine di queste operazioni il primo
programma in Labview è stato
realizzato.
Osservare: Esempio: diagramma a blocchi di un programma per la
– Tutte le modifiche sul diagramma a somma di due numeri reali.
blocchi (tranne la creazione e
cancellazione di terminali di ingresso e
uscita) non hanno effetto sul pannello
frontale.
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AMBIENTE DI SVILUPPO
PALETTA DEGLI ATTREZZI
Selezione automatica del tool.
Modifica il valore di un oggetto
Posiziona, ridimensiona e seleziona gli oggetti
Modifica etichette e testo all’interno di un oggetto
Collega gli oggetti di un diagramma a blocchi e
definisce gli ingressi ed uscite in un connettore
Inserisce breakpoint per interrompere
l’esecuzione del programma in determinati punti.
Inserisce delle probe per controllare i valori
intermedi in fase di debug.
I colori degli oggetti e dello sfondo.
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TERZO ESERCIZIO
ESECUZIONE DEL PROGRAMMA
Per mandare in esecuzione il
programma è necessario usare i
comandi posti sotto la barra principale
del pannello frontale (oppure del
diagramma a blocchi se si è in fase di
debug). Esegue il VI una sola volta.
I comandi utili per l’esecuzione sono
illustrati qui a destra. Esegue ciclicamente il VI.
Interrompe l’esecuzione del VI
Singola esecuzione:
– Impostare sul pannello frontale i valori Sospende temporaneamente il debug.
delle variabili di ingresso.
– Selezionare il comando:
– Esecuzione animata del programma.
I valori dei controlli posti sul pannello
frontale vengono ricopiati nei terminali di
ingresso del diagramma a blocchi. Entra nel subVI per debug.
– Il VI verrà eseguito una sola volta, al
termine dell’esecuzione i valori in uscita Esegue il subVI e riprende il debug nel VI principale.
vengono copiati nei corrispondenti
indicatori posti sul pannello frontale.
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TERZO ESERCIZIO
ESECUZIONE DEL PROGRAMMA
Esecuzione ciclica:
– Equivale ad inserire il VI all’interno di un
ciclo while che termina solo quando
l’operatore seleziona il comando di stop.
– Selezionare il comando: per avviare
l’esecuzione ciclica. Esegue il VI una sola volta.
– Impostare sul pannello frontale i valori
delle variabili di ingresso.
– Esegue ciclicamente il VI.
Ad ogni nuova iterazione del ciclo while
implicito, i valori dei controlli posti sul
pannello frontale vengono ricopiati nei Interrompe l’esecuzione del VI
terminali di ingresso del diagramma a
blocchi. Sospende temporaneamente il debug.
– Al termine di ogni iterazione i valori in
uscita vengono copiati nei corrispondenti
indicatori posti sul pannello frontale. Esecuzione animata del programma.
– Il VI termina quando l’operatore seleziona
il comando di stop: Entra nel subVI per debug.
– E’ possibile sospendere l’esecuzione del
programma mediante il comando di Esegue il subVI e riprende il debug nel VI principale.
pausa:
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ORDINE DI ESECUZIONE
DATA FLOW PROGRAMMING
N1
Il flusso di esecuzione di una applicazione W1
A N3
Labview è determinata dal flusso dei dati. N4
Per stabilire la direzione del flusso dei + Somma
dati è necessario suddividere il codice N2 W3
sorgente di una applicazione in nodi e fili: B
– W2
Si definisce nodo (Ni) ogni elemento
che ha almeno un ingresso oppure Schema logico di un wire diagram per aiutare la
una uscita . comprensione.
– Si definisce filo (Wi) la coppia
ordinata di punti di connessione tra I terminali di ingresso sono nodi con una sola
uscita, il terminale di uscita è invece un nodo con
due nodi. un solo ingresso. La f
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