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ATTORI DELLA STRATEGIA D’IMPRESA (2)
Il primo attore del contesto strategico moderno è l’impresa, l’impresa oggi è un concetto molto complesso da
inquadrare (domanda) come distinguere una piccola da una grande impresa?
Anche la distinzione piccola/media/grande impresa è fortemente mutevole e difficile da contestualizzare.
a. Articolo 2555 c.c. l’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio
dell’impresa
b. Articolo 2082 c.c. è un imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al
fine della produzione o dello scambio di beni o servizi
● Concetto di rischio
● Concetto di relazione
L’impresa crea delle strategie e le opera in un certo modo per evitare di finire tra le imprese che falliscono. La
strategia mette insieme tanti diversi attori, e bisogna comprendere chi siano questi attori così da mettere in atto la
strategia migliore.
La relazione fondamentale è quella tra imprenditore/impresa/tutti gli attori ed il suo pubblico principale, ossia i
clienti.
Attività economica organizzata poiché gestisce una serie di processi e persone che consente ogni anno, ad
esempio come per RedBull, di vendere circa 12.138 miliardi di lattine.
Esempio per la Ferrero, qual’è il problema di un’impresa che vende in 170 paesi?
● Gusti
● Legislazioni differenti
● La distribuzione ed i costi di distribuzione
MANAGEMENT
L’ambiente d’impresa ed il braccio dell’impresa sono costituiti da imprese. Il management ci interessa poiché è il
soggetto che prende decisioni a diversi livelli.
Sfumature terminologiche riferite al management:
1. L’insieme dei dirigenti d’impresa
2. L’attività svolta dal personale con potere decisionale in un’impresa (decision making)
3. Il complesso delle funzioni amministrative, direttive e gestionali di un’impresa
La nostra definizione di management “processo aziendale che consiste nel gestire le persone, unitamente alle
altre risorse dell’impresa, per raggiungere gli obiettivi definiti dall’organizzazione”
Cosa intendiamo per manager? È l’amministratore o dirigente di un’impresa, con poteri decisionali, più o meno
ampi, nella condotta della stessa. Il manager ha un’autonomia decisionale sul proprio lavoro, prende scelte
autonome ed ha quindi poteri decisionali .
Le funzioni del management e capacità che il manager deve avere
1. Pianificare, pensare e programmare in una modalità da creare valore; deliver strategic value
2. Organizzare, deve saper organizzare il lavoro e l’organizzatore deve tener conto di un’ambiente
dinamico e mutevole; building a dynamic organization
3. Motivare, la capacità di guidare e motivare gli altri, far si che le persone che lavorano con il manager
siano motivate e stimolate; mobilizing people
4. Controllare, bisogna imparare dai propri errori, cercare delle variabili esterne ossia vedere chi ha fatto
meglio e come. I manager hanno una carenza nel pensare di aver fatto un errore e nel gestirlo.
Tipologie di manager che assolvono a funzioni diverse rispetto a quelle viste prima
● Top manager (vertice)
● Tactical manager (secondi) hanno un ruolo di coordinamento rispetto ai manager operativi
● Operational manager
si sale e maggiore saranno le responsabilità che avranno questi manager e solitamente questo è congiunto
⬆Più
a retribuzioni più elevate; maggiori sono le responsabilità da una persona e maggiore è il suo
⬆acquisite
compenso. Può succedere che però anche alla base della piramide, con meno importanza, ci siano persone con
una retribuzione molto alta e questo accade quando è molto difficile trovare qualcuno che sostituisca quel lavoro.
è un paese fortemente diverso, c’è una forte tendenza al posto fisso, e vediamo anche come però come
⬆L’Italia
più è alto il mio posto nella piramide e meno dura il contratto (-> turnover); alla base della piramide si trovano i
contratti più lunghi.
l’operatività invece la freccia è invertita, ossia che più si scende verso il basso, più ci si avvicina alla base
⬇Per
della piramide e più operatività avrà quel manager.
I top manager
Hanno il più alto ruolo strategico, orientandosi ai temi di sopravvivenza, crescita ed efficacia dell’organizzazione.
Sono responsabili della gestione delle relazioni di alto profilo con l’ambiente esterno, ha anche la funzione della
rappresentanza della propria impresa. Le relazioni di alto profilo le gestisce il top dei top manager (es:
Zuckerberg); sono tipicamente figure senior.
CEO Chief Executive Officer
Rappresenta il ruolo esecutivo apicale e la sua responsabilità primaria (es: Giorgio Armani)
Il CEO è il founder? Non obbligatoriamente, possono coincidere come no
Soggetti apicali dell’impresa, ognuna di queste figure è la più importante di uno specifico settore d’impresa.
Questi sono subordinati dal CEO ma hanno piena autonomia nel loro ambito, coerentemente alle strategie
definite dall’impresa e nel suo insieme -> questi tutti assieme rappresentano i top manager:
● CMO “chief marketing officer”
● CFO “chief financial officer“
● CTO “chief technology officer”
● COO “chief operation officer”
In realtà oggi i capi dei settori possono essere chiamati in diversi modi, come “chief human resources officer” o
“chief sustainability officer’
I tactical manager
Hanno la responsabilità di tradurre gli obiettivi generali definiti dal top management in obiettivi più specifici. Il
tactical manager deve essere un esecutore di alto livello dell’obiettivo strategico.
Sono un punto d’incontro tra la visione di lungo periodo del top management e le necessità di breve periodo.
Sono tipicamente i protagonisti dell’operatività d’impresa.
Operational manager
Coordinano e gestiscono il personale senza qualifica manageriale, al fine di implementare i piani e le attività
definite dal middle management (tactical manager). Prende gli obiettivi dati dal tactical manager e li rende ancora
più operativi. Sono coloro a contatto con la clientela e quindi sono in grado di comprendere se la strategia
individuata sia funzionale o no.
Es: store manager, team leader, direttore punto vendita, …
I manager operativi hanno un ruolo sempre più critico, vista la vicinanza a clienti e concorrenti è conoscenza
dell’impresa ed è la consapevolezza dei problemi più basici dell’impresa.
Organigramma
Strumento utilizzato dalle imprese per chiarire le idee su come sono strutturate, l’organigramma è la
rappresentazione della struttura organizzativa dell’impresa; è una tecnica di rappresentazione grafica che nasce
per essere efficace e per semplificare le strutture organizzative complesse dell’impresa.
● L’organigramma mostra la struttura interna di un’organizzazione o società, è una fotografia su come
funziona l’impresa e di chi decide cosa all’interno dell’impresa
Utilità dell’organigramma
Svantaggi: l’utilità è rappresentare un’impresa ed il potere dell’impresa, ma in questa fotografia vedo solo le
relazioni formali e non anche quelle informali e/o sociali; le relazioni informali aiutano a realizzare le attività di
un’organizzazione.
Gli organigrammi possono diventare obsoleti, invecchiano, specialmente nelle organizzazioni con un grande
ricambio di personale (turnover).
Vantaggi: facilitano le comunicazioni organizzative e di vigilanza, per aiutare, ad esempio i dipendenti chi fa a
capo a chi, oppure aiutare le persone a conoscersi all’interno dell’organizzazione. Semplifica la pianificazione
delle risorse, come ridurre le inefficienze riorganizzando i ruoli.
Decreto legislativo 33/13: In Italia è obbligatorio pubblicare il proprio organigramma. Perché per un residente di
Milano è importante l’organigramma del comune di milano? Perché l’organigramma risponde a come è distribuito
il potere all’interno dell’organizzazione, mi permette di capire chi prende le decisioni.
STAKEHOLDER (3)
L’impresa si distingue dall’azienda perché ha due caratteristiche fondamentali:
● È un attore che vive in un sistema di relazioni
● È un attore che vive in un sistema di rischi
(1) Gli stakeholders sono individui o gruppi (anche organizzati) che possono influenzare, o essere influenzati,
dal raggiungimento dei risultati dell’impresa.
[Ragioniamo su questa prima parte della definizione] Gli individui possono essere persone fisiche ed hanno un
minore impatto sulla vita dell’impresa.
L’impresa produce beni e servizi e l’impatto che ha nel mondo -> inquinano, possono produrre impatti sociali.
L’inquinamento dipende dal raggiungimento dei risultati dell’impresa.
(2) Gli stakeholders devono essere considerati dall’impresa nella progettazione, esecuzione e rendicontazione
(accountability) della strategia.
Un tempo quando si chiedeva ad un’impresa cosa facesse questa rispondeva che produceva ricchezza
economica, ripagava i propri azionisti.
Storicamente l’impresa nasce per creare valore economico. Con il tempo si è iniziato a capire che l’impresa non
poteva rispondere solo agli azionisti, ma anche ai lavoratori, i clienti, il tema ambientale e la sostenibilità; sia a
sostenibilità economica, ma anche sostenibilità sociale ed ambientale.
Questo cambiamento di approccio si basa sul principio fondamentale di “Accountability” ossia il principio che
lega l’impresa alla responsabilità di quello che fa. Responsabilità di un’organizzazione, pubblica o privata, di
rendere conto delle proprie azioni e dei propri risultati ottenuti sulla base delle proprie riso, capacità e
competenze. Nella concezione moderna di impresa, la responsabilità si estende a tutte le sue sfere di attività ed
ai suoi partner, assoggettando ogni decisione o condotta dell’organizzazione ai principi di lì etico, trasparenza ed
etica.
● L’impresa risponde sia su se stessa che sull’operato dei loro partner (esempio: se prendo
un’intossicazione alimentare da McDonald, a causa di un cibo avariato dato dal fornitore, me la prendo
con McDonald perché ho pagato lui e non con il fornitore)
L’accountability si concretizza mediante la resa del conto agli stakeholder diretti, come i clienti, o indiretti, come le
future generazioni, che subiranno le conseguenze (positive