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LIBERTÀ E COSTRIZIONE SECONDO GOFFMAN DEFERENZA

Secondo Goffman la libertà è dunque condizionata:

  • Noi eseguiamo ruoli, ma non possiamo evitare di operare delle distanze da questi ruoli (chi più chi meno) o come detto in precedenza i ruoli sono aspettative che gli altri individui ci rivolgono
  • Nel cercare di rispettare la aspettativa normativa si inseriscono elementi cerimoniali che neghino l’identità di chi lo svolge o si cerca di definire una distanza dal ruolo SOCIOLOGIA GENERALE→o ESEMPIO bambini che vanno sulle giostre quando i bambini sono piccoli hanno le risorse sociali per svolgere il ruolo dei bambini che vanno sulle giostre, ma quando cominciano a crescere pongono delle azioni di distanza dal ruolo (negazione di essere un bambino), negazione che avviene nei confronti del pubblico
  • Le azioni di distanza dal ruolo: molto spesso gli individui non sono d’accordo nel farsi esaurire nel ruolo che svolgono
Comunicazione del fatto che stanno svolgendo un ruolo, ma sono anche qualcosa in più: Possiamo distanziarci ammiccando ad un altro ruolo sociale; questo ruolo non può essere inventato ma deve essere concreto. LIBERTÀ CONDIZIONATA ORDINE DELL'INTERAZIONE A seguito dello studio dei rituali di produzione e di difesa del sé, Goffman scopre un altro ordine sociale: L'INTERAZIONE. Esso è un oggetto di analisi dotato di autonomia. Una realtà di genere proprio (sui generis). Chi lo ha preceduto pensava all'interazione come un oggetto prodotto da ordini sociali ad esso esterni: - Prodotto di una macrostruttura come le diseguaglianze tra le classi sociali - Prodotto degli stati psicologici degli individui Secondo Goffman entrambe queste idee sono sbagliate, non colgono la natura sui generis dell'interazione: - Presenza di filtri che attenuano impatti come il contegno - L'unico che aveva colto questo.

aspetto era Simmel, che parlava di socievolezza nella socievolezza non deve rientrare ciò che la personalità possiede come importanza oggettiva- Il centro è al di fuori della cerchia che esiste in questo momento→- Non esiste nessun ruolo rimane come sfondo ma inutilizzato nel processo di socievolezza➔- Nella socievolezza bisogna fare in modo che siamo tutti uguali FINZIONE

Goffman non approva interamente il pensiero di Simmel, ma pensa che l'interazione condivida con la socievolezza delle barriere che la rendono autonoma

ORIGINE SOCIALE DELL'IMBARAZZO

IMBARAZZO = EMOZIONE SOCIALE

Il termine ci porta alla definizione dei giochi di faccia aggressivi (distruzione del sé), in cui a seguito della non accettazione della offerta data da un individuo dopo una "sfida", si crea la situazione di imbarazzo in tutti i partecipanti (vincitore, vinto e spettatori)

Quello che si chiede Goffman è perché in determinate situazioni emerge

L'imbarazzo e perché è contagioso?

Secondo Goffman l'imbarazzo è connesso al rituale della costruzione dell'identità, si genera quando deferenza e contegno non possono avvenire. Vale a dire che l'imbarazzo è un incidente nell'ordine dell'interazione sociale.

IMBARAZZO = MANCATA REALIZZAZIONE DEL SE' TRA PARTNER INTERATTIVI. Viene sottratto all'altro individuo la possibilità di validare la nostra faccia nel momento che invalido la faccia altrui.

L'imbarazzo:

  • è contagioso effetto domino: squalificando uno si squalifica anche l'altro
  • Provoca la risatina: derealizzazione della realtà (tentiamo di uscire dalla situazione definendola come irreale)
  • Può verificarsi per la compresenza di due o più sé di un individuo nella stessa situazione sociale, non si riesce a dare valore nemmeno ad uno di questi sé

SEPARAZIONE DELLE

SITUAZIONI evitare il rischio di maneggiare più sé contemporaneamente SOCIOLOGIA GENERALE➔- Esempio alla mensa dell'università gli studenti e i professori mangiano separati per evitare una compresenza di più sé contemporaneamente.ORDINE DELL'INTERAZIONE1) Produce con rituali il sé degli individui2) sacralizza l'identità dei soggetti →ma cosa c'è all'interno delle pratiche rituali (creazione del sé deferenza e contegno)?1- Sistema linguistico→2- Sistema cinesico espressioni per fare capire che hai capito il sistema linguistico→3- Prossemica comportamento dell'individuo e distanza che pone tra sé e gli altri→4- Sistema paralinguistico quello che facciamo con la voce per fare capire che stiamo cogliendo il messaggio→a. Non sono parole versetti che emettiamo quasi involontariamenteGoffman crede che oltre alla produzione dell'identità dei soggetti,

L'ordine dell'interazione serve come funzione di stabilizzazione cognitiva della realtà, conferendo l'idea dell'esistenza di una realtà comune e che tutti ne condividano i significati.

Nell'individuo provoca senso di sicurezza:

  • Sicurezza fisica
  • Sicurezza cognitiva = tutti stanno vivendo quello che dico io ➔ SPAESAMENTO COGNITIVO situazioni estranee

Esempio = quando confondiamo un estraneo per una persona che conosciamo.

Nel momento in cui avviene uno spaesamento cognitivo vengono attuati rituali di riparazione:

  • Esempio = incontrare un estraneo di notte per strada
  • Inizialmente gettiamo una occhiata (entrambi) →
  • Man mano che ci si avvicina si comincia a distogliere lo sguardo rituale di disattenzione civile →
  • Comunichiamo quindi che non vogliamo disturbare e non vogliamo essere disturbati costruzione della realtà estabilizzazione della realtà

OGNUNO È RESPONSABILE DEL PROPRIO CONTEGNO E DELLA DEFERENZA

ALTRUI PIERRE BOURDIEU è stato innanzitutto citato anche da Goffman nel testo "l'ordine dell'interazione". Libri principali di Bourdieu: ◼ Distinzione: critica sociale del gusto ◼ La dominazione maschile Nasce nel sud Ovest della Francia a Pau nel 1930, al confine con l'Andorra, frequenterà il liceo classico e in seguito entrerà alla Normale laureandosi in filosofia. → Nonostante la laurea in filosofia, durante una visita in Algeria si interessa delle scienze sociali dovuto al contesto delle guerre coloniali e la scoperta di una cultura altra. Stimolato dal tutto molla la filosofia e scrive un libro sulla sociologia (anche in seguito ad un saggio di Durkheim e del nipote Marcel Mauss) → Il libro citato di Durkheim e Mauss riguardava le forme primitive e la classificazione organizzazione del pensiero dei selvaggi: ◼ Come le culture altre interpretano e classificano il mondo - il pensiero classificatorio non ha origini individuali maè il prodotto di precise istituzioni sociali- esiste una storia della logica di classificazione e delle capacità classificatorie dell'uomo. Più si va indietro e meno esiste classificazione, difficoltà nel distinguere in molte culture esotiche. La classificazione è un tema sociale (dipende fortemente dalla società). L'idea è che la nostra logica ha una origine sociale extra logica SOCIOLOGIA GENERALE. Bourdieu ha studiato due tribù, entrambe erano composte da diversi clan che possedevano un animale come totem, visto come sacro. Questo poteva essere mangiato, per esempio, dagli altri clan, ma non da quello che lo vedeva come sacro. Gli animali del clan della tribù 1 fanno parte del mondo di quella tribù, e così la loro organizzazione logica sociale produce un'organizzazione logica del mondo. Da qui troviamo il significato di prodotto di istituzioni sociali della classificazione. Sempre lui inizia.

La sua riflessione con un auto analisi cosa è e qual è la attività teorica? Condizione scolastica

Per esso, chi fa teoria si mette in una: distacco da ciò su cui si vuole fare teoria (come uscire dal senso comune)

Questa definizione è poi stata ripresa da Austin:

  • I dizionari sono una immagine scolastica della lingua
  • Elenco degli elementi che la compongono
  • Distacco dalla pratica linguistica
  • Nessun riferimento al contesto non spiega quando bisogna usare un determinato termine

Il teorico deve:

  • Osservare la società non è inserito nel flusso degli eventi condizione scolastica

La condizione scolastica è:

  • Una situazione oziosa si sottrae all'urgenza della pratica il filosofo è un teorico distaccato dalla realtà
  • Esiste una preoccupazione per cose futili non di interesse per gli uomini 'adulti' che hanno urgenze pratiche (lavoratori)

Il teorico non ha

manualità:
  • la scissione tra teorico e l'oggetto è:
    • epistemologica
    • sociale
  • per fare il teorico bisogna garantire il soddisfacimento dei propri bisogni il teorico viene posto socialmente nella condizione scolastica
  • ESEMPIO: ricercatore universitario che viene pagato per attività che svolge per il teorico c'è la possibilità di restare nell'ozio
  • il teorico rimuove la condizione di distacco e quindi la situazione privilegiata di ozio:
    • non riflette sulle condizioni sociali che gli permettono di riflettere, e quindi di fare teoria
    • rimozione delle urgenze e dal flusso (vita quotidiana, lavoro) - PENSIERO DICOTOMICO
  • la teoria sociale si dibatte in dicotomie (coppia concettuale di due termini opposti - come dio e l'uomo)
  • La principale dicotomia scaturita da Bourdieu era quella tra soggettivismo e oggettivismo tutto si classifica nell'uno o nell'altro
di incamerare qualcosa di soggettivo nell'oggettivo passa alla sfera soggettivista OGGETTIVISMO E SOGGETTIVISMO La teoria sociale si dibatte in oggettivismo e soggettivismo, in particolare per: ▪ OGGETTIVISMO: → La libertà sociale non esiste tutto è frutto di spinte e condizionamenti ▪ SOGGETTIVISMO: Esiste solo la libertà individuale. La dicotomia tra soggettivismo e oggettivismo dipende dalla rimozione del concetto scolastico dal teorico → Nel momento in cui questa duplice scissione viene tolta il teorico dimentica la particolare situazione in cui versa quindi la condizione privilegiata in cui è "libero". Nel momento in cui viene tolta la condizione scolastica avviene lo scontro tra soggettivismo e oggettivismo: • Il teorico è fuori dal flusso delle urgenze • ➔I soggetti nella vita quotidiana sono messi di fronte alle urgenze azione immedi
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Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tomma_te di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Mori Luca.
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