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RIFLESSIONE

Il conformismo, come abbiamo visto, sia nella forma più conosciuta inteso, cioè come pressione della maggioranza che spinge il soggetto ad uniformare il proprio comportamento a quello degli altri, studiato da Sherif e da Asch, sia nella forma più particolare, inteso come obbedienza all'autorità, studiato da Milgram è un fenomeno che affonda le sue radici in epoche molto lontane e che non ha di per sé una connotazione negativa, tanto che Gramsci esclamava: "Conformismo significa niente altro che socialità, ma piace impiegare la parola conformismo appunto per urtare gli imbecilli".

I gruppi

Il termine gruppo scaturisce da groppo (nodo), che rinvia all'idea di assemblaggio, qualcosa che riunisce, lega tra loro molteplici elementi ma anche che trattiene, imprigiona.

Quando gli individui che scoprono di avere degli interessi in comune si riuniscono, Durkheim ci spiega che essi non lo fanno solo per difendere i loro interessi.

ma per essere uniti, cioè per non sentirsi sparsi fra avversari, per sentire il parere della comunità, per sentirsi divenuti di molti, uno solo, vale a dire per condurre insieme la stessa vita morale. I gruppi secondo Campbell Secondo Campbell, il fattore che determina un gruppo è la presenza di un destino comune, di somiglianza e di prossimità. L'entitatività è il termine coniato da Donald T. Campbell per spiegare perché alcuni gruppi sono considerati veri gruppi, mentre altri sono considerati semplici aggregati di individui. Con il termine entitatività intendiamo la consapevolezza cognitiva di essere di fronte ad un aggregato umano definibile come gruppo, che cioè possiede le caratteristiche salienti per essere definito come tale (relazione tra i membri, destino o obiettivo comune, consapevolezza dell'appartenenza e riconoscimento esterno, desiderio di farne parte). L'entitatività di un agglomerato di

persone lo fa percepire e riconoscere quindi come insieme organizzato di esseri umani, portatore di senso proprio in quanto gruppo. Secondo Campbell, i gruppi sociali variano lungo un continuum di entitatività percepita, per cui alcuni si caratterizzano per un'alta entitatività, mentre altri per una bassa, a seconda del variare delle situazioni.79

I gruppi secondo Tajfel e Turner

Tajfel e Turner sostengono che un gruppo esiste se due o più individui percepiscono sé stessi come membri della medesima categoria sociale. Sviluppano la nozione di competizione sociale riferendosi al paradigma dei gruppi minimi: i gruppi possono impegnarsi in una reciproca competizione sociale per difendere o acquisire un certo status. Nella competizione sociale entrano in gioco tre processi fondamentali:

  • la categorizzazione permette di costruire una rappresentazione semplificata dell'ambiente sociale ed è responsabile della formazione di stereotipi sociali;
  • ...
Brown Secondo Brown, un gruppo esiste quando due o più individui definiscono sé stessi come membri e quando la sua esistenza è riconosciuta da almeno un'altra persona, esiste se è composto da almeno tre membri, quando due o più persone sperimentano l'interdipendenza del destino, e quando manifestano favoritismo verso l'outgroup.

Lewin ci dice che il gruppo è una totalità dinamica, cioè qualcosa di diverso dalla somma delle sue parti. Il gruppo ha una struttura propria, fini peculiari, relazioni peculiari con gli altri gruppi. Particolarmente importante è l'interdipendenza tra i membri. Lewin basa la sua visione dell'individuo e del gruppo sul concetto di campo come insieme di elementi che costituiscono un'unità la quale è più della semplice somma delle singole parti. Ogni elemento, così come ogni comportamento, non può essere letto o considerato senza prendere in esame il posto che occupa nel campo, in quanto è proprio all'interno di quest'ultimo che ciascun elemento acquista un significato nuovo. Nel gruppo-campo lewiniano, ogni persona è fonte di azioni che modificano le altre persone e il gruppo, e ogni cambiamento si configura come un mutamento delle costellazioni di forze all'interno di canali.

(economici o sociali), controllati da guardiani, che possiedono potere decisionale. Le decisioni dei guardiani dipendono sia dalla sua ideologia, dai suoi valori e dalle sue credenze e sia da come percepisce e valuta la situazione.

« Il Gruppo è insieme di individui che interagiscono tra loro influenzandosi reciprocamente e che condividono, più o meno consapevolmente, interessi, scopi, caratteristiche e norme comportamentali ». Galimberti, Dizionario di psicologia, UTET

I gruppi secondo Aristotele

L’uomo, secondo Aristotele, è un animale sociale che nasce vive e lavora in gruppo: famiglia, scuola, impiego, vita di relazione e sociale, divertimento, tutto si svolge con gli altri, in piccoli gruppi, in gruppi medio grandi, alcuni scelti, altri naturali o costruiti dal contesto.

La dimensione gruppale è naturale per l'uomo, che solo nella relazione con altri esseri umani può soddisfare adeguatamente i suoi bisogni. Dato che

l'interazione è una prerogativa del gruppo, quest'ultimo non può essere confuso con la folla, la massa, la popolazione e con tutte le forme di aggregazione sociale in cui sia esclusa l'influenza reciproca tra le persone. Naturalmente il gruppo dà ad ognuno di noi senso di appartenenza, ci assegna un ruolo, è fonte di sicurezza, ma anche condiziona, provoca conformismo e genera conflitti. In un gruppo vi sono norme interne, si collabora e ci si organizza, esiste uno o più leader e avvengono dinamiche di coesione e di separazione. Pertanto, un insieme di persone si avvicina al prototipo di gruppo sociale laddove:

  • interagiscono in modo integrato e orientato al raggiungimento di uno scopo comune;
  • si percepiscono come membri di uno stesso gruppo, distinguendosi da coloro che non fanno parte del gruppo stesso;
  • nutrono sentimenti positivi nei confronti degli altri membri dell'insieme e verso l'attività comune;
  • sono
consapevoli del fatto che l'insieme costituisce uno strumento utile, se non indispensabile, per il raggiungimento di obiettivi comuni;
si identificano reciprocamente sviluppando un'elevata influenza reciproca;
l'insieme presenta una divisione dei compiti fra i membri che assumono ruoli diversi;
l'insieme condivide un sistema di norme implicito o esplicito.
Le tipologie di gruppo
I gruppi primari (piccoli gruppi) si basano su interazioni e relazioni intime, come ad esempio quelle familiari o quelle che si instaurano tra amici. Al loro interno, i membri interagiscono direttamente (interazione faccia a faccia), le dimensioni sono limitate (numero ristretto di componenti). Rappresentano un luogo in cui si compiono esperienze sociali determinanti per l'individuo, in cui si costituisce la logica dualistica dell'appartenenza (al gruppo) e della non appartenenza (a ciò che rimane esterno al gruppo). I gruppi primari sono il contesto in cuima del quale si ha consapevolezza e si prendono in considerazione le norme e i valori.nei confronti del quale spesso si nutrono sentimenti negativi. Il gruppo naturale è il gruppo in cui si sta senza averlo scelto (famiglia, compagni di gioco nel proprio quartiere). Il gruppo sperimentale è il gruppo che si costituisce in vista di uno scopo. Il gruppo formale è regolato da scopi stabiliti e da relazioni internamente strutturate. Il gruppo informale si forma in particolari circostanze, è caratterizzato da interazioni non organizzate, e varia in base al numero dei componenti. Percezione di appartenenza nei gruppi Secondo le teorie della percezione sociale, esistono varie motivazioni in base alle quali si percepisce la propria appartenenza ad un gruppo. Per vicinanza → Spesso si inizia a frequentare delle persone che ci sono vicine fisicamente, ad esempio che abitano nello stesso quartiere, frequentano lo stesso bar, la stessa scuola ecc. Rappresentano sicuramente tutte occasioni per fare conoscenze o condividere delle esperienze. La vicinanza spessobuona dose di empatia e identificazione con gli altri membri. In questo caso, l'appartenenza al gruppo si basa sulla capacità di comprendere e condividere le esperienze e le emozioni degli altri. Questo tipo di appartenenza può essere molto forte e duratura, anche se le persone coinvolte possono essere molto diverse tra loro. Per scopo comune → Un altro motivo per cui le persone scelgono di appartenere ad un gruppo spontaneo è la condivisione di un obiettivo o di un interesse comune. Questo può essere un progetto, un'attività o una causa che le persone ritengono importante e che desiderano perseguire insieme. La condivisione di un scopo comune crea un senso di appartenenza e di solidarietà tra i membri del gruppo. Per supporto sociale → Infine, un motivo comune per cui le persone scelgono di appartenere ad un gruppo spontaneo è la ricerca di supporto sociale. Essere parte di un gruppo può offrire un senso di appartenenza, di sostegno emotivo e di condivisione delle difficoltà e delle gioie della vita. Il gruppo diventa un luogo sicuro in cui le persone possono esprimere le proprie emozioni, ricevere consigli e supporto pratico. In conclusione, ci sono diversi motivi per cui le persone scelgono di appartenere ad un gruppo spontaneo. Questi motivi possono includere la somiglianza nelle idee e negli interessi, l'identificazione con gli altri membri, la condivisione di un obiettivo comune e la ricerca di supporto sociale. Ognuno di questi motivi contribuisce a creare un senso di appartenenza e di connessione all'interno del gruppo.motivazione per lo più inconscia di identificazione all'altro. La differenza con la somiglianza è nel meccanismo psicologico che entra in gioco e determina la scelta. Molti individui aspirano ad appartenere a gruppi che hanno un'identità specifica e
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A.A. 2023-2024
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arriprz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Ippoliti Oriana.