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La memoria di lavoro

La ML comprende dunque magazzini passivi, è uno spazio mentale dove lavoriamo. È lo spazio virtuale in cui le info provenienti dai sensi e dalla MLT si integrano e forniscono la base per l'operato di tutti gli altri processi cognitivi.

I punti di forza del modello Baddeley e Hitch sono la sua applicazione a compiti diversi (aritmetica, ragionamento, memoria) e il fatto che la reiterazione non sia l'unico meccanismo che agisce nel mantenimento dell'info, ma è più presente nel ciclo fonologico. Il suo punto di debolezza è la nostra conoscenza ridotta sull'esatto funzionamento dell'esecutivo centrale.

Il modello della MBT è spiegato partendo dalle sue diverse componenti da Baddeley e Hitch (modello multicomponeziale). Comprende sistema esecutivo centrale, ciclo fonologico, taccuino visuospaziale e il buffer episodico. Ognuna delle componenti della ML funziona in modo separato dalle altre. Questo viene

dimostrato individuando due compiti che richiedono l'utilizzo di componenti diverse: come apprendere una lista di parole presentate visivamente e ricordare cifre presentate uditivamente. I risultati dimostrano che c'è un lieve decadimento, ma buona prestazione quando i due compiti vengono eseguiti insieme rispetto a quando vengono eseguiti singolarmente. L'idea di una memoria che lavora ha portato anche alla distinzione tra sistemi fluidi (capacità di pensare logicamente e risolvere i problemi in situazioni nuove indipendentemente da quanto si sa e dalla conoscenza che si ha) e cristallizzati (il contrario). Ognuna di queste componenti è separata e ha caratteristiche diverse. Si è scoperto che sono dissociabili grazie al paradigma del doppio compito: apprendere delle parole presentate visivamente e ricordare cifre presentate uditivamente (compiti che utilizzano componenti diverse). C'è un calo della prestazione quando i compiti vengono

eseguiti contemporaneamente rispetto aquando vengono eseguiti singolarmente (ma vengono comunque eseguiti senza problemiperché non sono interferenti tra loro). Questi compiti sono gestiti da sistemi differenti.

- Sistema esecutivo centrale: sistema attentivo di coordinamento dei sistemi sussidiari.Coordina ciclo fonologico, taccuino viso spaziale e buffer episodico. Ha funzione dimonitoraggio e controllo della memoria di ML, che avviene attraverso i tre principalicomponenti dell’esecutivo:

  • Inhibition (di contenuti irrilevanti)
  • Shifting (traslazione o spostamento dell’attenzione)
  • Updating (mantiene ed inibisce l’informazione della ML). Modifica lo status corrente di unao rappresentazione mnestica per accomodare un nuovo input, inibisce l’interferenza eridimensiona il ruolo delle informazioni appena elaborate ormai irrilevanti. L’updating spiegastabilità e flessibilità della ML, si studia l’updating perché è ritenuto

Un compito che possa coinvolgere l'esecutivo centrale. - Il Ciclo fonologico è una sottocomponente della ML che elabora l'informazione di tipo linguistico verbale. È il primo componente ad essere studiato, comprende:

  • Magazzino fonologico (mantiene attiva l'info per circa 2 sec)

Il suo funzionamento è perturbato da compiti che richiedono la ripetizione mentale o vocale di parole o numeri, ma non da compiti visivi. Si assume che ogni stimolo verbale uditivo entri automaticamente nel magazzino fonologico. Questo può essere concepito come un "orecchio interno", grazie alle sue capacità di ritenere l'informazione sonora del discorso conservandone le proprietà temporali. Stimoli verbali, presentati visivamente, possono essere trasformati in codice fonologico dall'articolazione subvocalica, quindi codificati anch'essi attraverso il magazzino fonologico. La natura fonologica del magazzino è dimostrata

dall'effetto di somiglianza fonologica: parole fonologicamente simili sono ricordate peggio rispetto a parole fonologicamente distinguibili. Anche la rievocazione è migliore se gli stimoli sono fonologicamente diversi. Ha capienza limitata, utilizza una codifica fonologica degli stimoli e gli stimoli fonologicamente simili vengono immagazzinati vicini e fanno interferenza. Il magazzino fonologico ha capienza limitata (7 +/- 2 item), utilizza una codifica fonologica degli stimoli e gli stimoli fonologicamente simili vengono immagazzinati vicini per cui si verifica l'effetto della somiglianza fonologica. Processo di reiterazione articolatoria (meccanismo di ripetizione o ripasso mentale delle parole). Questo può essere concepito come una "voce interna", che grazie alla ripetizione subvocalica previene il decadimento delle tracce. I dati di sostegno dell'esistenza di un ripasso della traccia di natura articolatoria mostrano l'effetto lunghezza.

della parola: ci siricorda immediatamente meglio di liste di parole brevi rispetto a parole lunghe (a livello dinumero dei fonemi non dei numeri dei lettere – più la parola è lunga più è lunga laripetizione). Popolazioni che parlano lingue diverse mostrano di poter ricordare in media undifferente numero di cifre e di avere quindi span più o meno elevati: non vuol dire che quellepopolazioni abbiano una maggiore capacità mnestica, la differenza ha a che fare con l’originelinguistica: è dovuta al tempo di pronuncia dei fonemi delle cifre che compongono il test.Questo processo serve per impedire il decadimento della traccia mnestica, dura circa 2secondi per compiere un ripasso. È sensibile all’effetto lunghezza delle parole (parole cortesono rievocate meglio di quelle lunghe) ed è influenzato negativamente dalla soppressionearticolatoria, la ripetizione di materiale privo di senso dovrebbe impedire il

Il ciclo fonologico ha un ruolo nella codifica e comprensione del linguaggio, nell'apprendimento nel linguaggio e nella lettura. L'abilità di comprensione di ciò che si legge significa considerare la relazione fra parole, frasi e periodi che si susseguono, costruire una rappresentazione del discorso e integrare le informazioni nuove con quelle già esistenti.

Considerare un testo significa considerare la relazione fra parole, frasi e periodi che si susseguono, costruire una coerente e significativa rappresentazione del discorso e integrare le informazioni nuove con quelle già incontrate. La relazione tra comprensione di un testo e ciclo fonologico non è dimostrata con una misura standard, ma con un compito di "memoria fonologica" che esamina l'efficienza della componente esecutiva centrale della ML e permette di analizzare la quantità di materiale irrilevante attivo: il Daneman.

Carpenter (1980) ha confermato che il Carpenter Reading Listening Span Test prevede l'utilizzo di un doppio compito. L'individuo deve elaborare semanticamente le informazioni verbali che riceve, ma deve mantenere in memoria solo alcune di esse. Il soggetto deve giudicare se le affermazioni sono vere o false (elaborazione) e ricordare l'ultima parola di ogni frase (mantenimento).

Il taccuino viso spaziale è un magazzino per il mantenimento delle informazioni visive e spaziali, ovvero la memoria degli oggetti e delle loro posizioni. Il taccuino svolge un ruolo nell'analisi delle dimensioni spaziali, nella visualizzazione e manipolazione delle immagini mentali. Il suo funzionamento è perturbato dai compiti visivi, ma non da quelli verbali.

La memoria di lavoro visuospaziale e l'imagery ci permettono di vivere qualcosa di simile a un'esperienza sensoriale senza che l'oggetto esperito sia effettivamente presente, ad esempio quando ci viene chiesto di immaginare qualcosa.

Qualcosa siamo in grado di ricostruire rappresentazioni mentali simili a quelle sensoriali. Vanno distinti immaginazione (creare situazioni con la fantasia) e imagery (essere in grado di riprodurre nella mente una rappresentazione interna con determinate caratteristiche visive e spaziali e soggetta a manipolazione e codifica con un certo sforzo cognitivo).

Ci sono due diverse teorie che rispecchiano due aspetti dello stesso problema: l'imagery è corrispondente ad un processo percettivo (Kosslyn 1980); la generazione dell'immagine è spiegabile da processi di elaborazione cognitiva (Cornoldi, Vecchi 2003).

L'approccio nordamericano attua diverse ricerche che dimostrano come percezione e imagery si basano su processi analoghi e coinvolgono parzialmente gli stessi circuiti cerebrali. L'imagery può essere considerata una visione di alto livello, come se visualizzassimo qualcosa con l'occhio della mente. Kosslyn propone ai soggetti di imparare una mappa,

immaginarla e focalizzare la propriaattenzione su un dato punto di riferimento. Viene poi chiesto di indicarepremendo un pulsante quando raggiungono un secondo landmark. Si è visto che esiste unarelazione lineare tra il tempo impiegato per la risposta e la distanza tra i due landmark:esaminare un'immagine mentale è equivalente ad esaminare una fotografia. Con Shepard eMetzler (1972) vediamo come il tempo impiegato per decidere se le figure sono identicheaumenta al crescere dell'angolo di rotazione necessario per allinearle.Con l'approccio europeo vediamo come sia possibile costruire l'immagine che vediamo sullabase di una serie di computazioni (non una visione di alto livello, ma un processo di ML veroe proprio). L'imagery è il risultato di processi di ragionamento ed elaborazione piùcomplessi della sola percezione visiva, è una rappresentazione mentale di naturavisuospaziale.L'imagery è prodotto di

operazioni cognitive che in alcuni casi hanno anche qualità percettive, i meccanismi alla loro base sono quelli sui ciechi: individuare quanto l'imagery sia dipendente o meno della percezione. Una persona congenitamente cieca è comunque in grado di generare delle immagini mentali, possono orientarsi nello spazio e ricordare le posizioni spaziali degli oggetti. Quindi, l'imagery si basa anche su operazioni cognitive che coinvolgono la ML.

- Buffer episodico: spazio temporaneo di archiviazione in cui le informazioni provenienti dai e tra i sottoinsiemi della ML e quelli della MLT si possono integrare, manipolare e mettere a disposizione della consapevolezza (Baddley 2002). È il luogo dove avverrebbe il processo di binding (legatura), è responsabile dell'integrazione delle informazioni per creare nuove rappresentazioni sulle quali possiamo agire, può riguardare anche modalità sensoriali diverse. Il binding genera legami tra sistemi più

specializzati del modello per dar luogo allamultidimensionalità delle informazioni, così co
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
60 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeskarma di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Ricciardelli Paola.