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GRAUDADA
Che presenta un disallineamento tra le informazioni verbali e non verbali, agevolando l'insorgenza della malattia, e socio-culturali, in cui si evidenzia un attaccamento dovuto all'insicurezza del soggetto, stress multipli e situazioni traumatiche precoci. Su base genetica sono presenti alterazioni del neurosviluppo dovute ad infezioni virali o ad alto stress materno, durante la gravidanza, che si protraggono in un primo periodo critico post-natale, da 0 a 3 anni, dovuto a complicanze ostetriche o ad alterazioni del normale processo di attaccamento e separazione, a cui segue un periodo di latenza, da 4 a 11 anni, proseguendo con un secondo periodo critico post-natale, da 12 a 18 anni, dovuto ad eventi stressanti o stress psicologico, durante la pubertà. La disfunzione socio-occupazionale è un elemento fondamentale per la diagnosi e si distingue in lavoro, relazioni interpersonali, cura della propria persona. Poi, sono presenti altri elementi, come sintomi.
positivi, che comprendono deliri, allucinazioni, agitazione, e sintomi negativi, che comprendono affettività appiattita, povertà di pensiero, apatia e sono caratterizzati da un deficit, distinti in primari, propri della malattia, secondari, legati agli effetti collaterali di psicofarmaci; deficit cognitivi e ansioso-depressivi (abuso di sostanze, incapacità nel riconoscere di essere portatore di un disagio). La tematica di pericolo o minaccia è poco rappresentata nella schizofrenia, mentre sono presenti falsi riconoscimenti deliranti, allucinazioni uditive semplici e complesse, allucinazioni visive semplici e complesse, disorganizzazione del linguaggio e del comportamento psicomotorio con catatonia (arresto psicomotorio), stereotipia e negativismo, deterioramento del comportamento sociale con ritiro sociale e comportamento bizzarro, disturbo dell'affettività con ridotta intensità di espressione emotiva, reazione emotiva inadeguata all'evento e depressione. C'èPoi, una Schizofrenia Paranoide dominata da deliri e allucinazioni, una Schizofrenia Disorganizzata dominata da disorganizzazione del linguaggio e del comportamento, una Schizofrenia Catatonica dominata da alterazione psicomotoria, una Schizofrenia Residua dominata da sintomi negativi.
L'esordio acuto, tardivo, con prevalenza di sintomi positivi e con un buon sistema familiare, ambientale e sociale di supporto, ha una prognosi favorevole, mentre, l'esordio precoce, insidioso, con prevalenza di sintomi negativi e con un cattivo sistema familiare, ambientale e sociale di supporto, ha una prognosi sfavorevole.
L'approccio terapeutico riguarda la farmacoterapia, la psicoterapia individuale e di gruppo, l'intervento sulla famiglia che diventa coprotagonista del trattamento, lo sviluppo delle capacità psicosociali ed il trattamento ospedaliero che prosegue in altri ambienti di vita del paziente.
Approccio terapeutico: Farmacoterapia, psicoterapia individuale e di gruppo, intervento sulla famiglia, sviluppo delle capacità psicosociali, trattamento ospedaliero.
Nel DSM-5, il trattamento è definito come TRAITAMENTDEfECAUEo.
(il criterio A, si riferisce alla presenza di due o più sintomi presenti, per un periodo di tempo significativo, come deliri, allucinazioni, eloquio disorganizzato, che si associano a comportamento disorganizzato o catatonico e a sintomi negativi)
(il criterio B, si riferisce all'impatto sul funzionamento della psicologia psicotica, che peggiora, in almeno un'area principale di funzionamento, tra lavoro, relazioni interpersonali e cura di sé)
(il criterio C, si riferisce alla diagnosi, seria e complessa, che prevede segni continuativi del disturbo, persistenti per un periodo di, almeno, sei mesi, che include il mese riferito al criterio A, mentre, la fase residuale ha una durata lunga, con sintomi attenuati e ci sono categorie provvisorie, secondo cui entro 30 giorni è un disturbo psicotico breve, da 30 giorni a 6 mesi è un disturbo schizofreniforme)
(il criterio D, si riferisce alla presenza di sintomi ricorrenti incompatibili con un disturbo dell'umore, con diagnosi di disturbo schizoaffettivo)
che si associa alla diagnosi di schizofrenia. Creato con Scanner Profi fififi iW criterio E si riferisce all'esclusione della correlazione dei sintomi all'uso di sostanze o alle condizioni mediche. Il criterio E si riferisce alla diagnosi di schizofrenia, anche in bambini con disturbo dello sviluppo, come nel caso del disturbo autistico, ma solo in presenza di delirio allucinazioni rilevanti, per almeno un mese. L'Umore è una base affettiva, che condiziona l'esistenza e le caratteristiche della forma del pensiero, le cui variazioni, intorno ad uno stato di serenità, sono rappresentate dal polo positivo della contentezza e dal polo negativo della tristezza, mentre i cambiamenti patologici sono rappresentati dal polo positivo dell'euforia e dal polo negativo della depressione. I disturbi dell'umore si distinguono in Disturbi Unipolari, con presenza di depressione, con insorgenza dopo i 20 anni, in classe socio-economica meno abbiente, legati a fattori negativi esterni e Disturbi Bipolari.conpresenza di tristezza ed episodi depressivi o euforia ed episodi di mania, con insorgenza dopo i 20 anni, in classe socio-economica più abbiente, ma, in entrambi i casi, la depressione è l'elemento caratteristico e condizionante il disagio emotivo del paziente, la cui vita trascorre in una condizione di Eutimia, con umore stabile, alternata ad una condizione di quadri psicopatologici affettivi, con depressione ed eccitamento. Il termine Depressione include il sintomo, che è un'alterazione patologica dell'umore, che non corrisponde ad un'esperienza di tristezza, ma ad una tristezza profonda, che si presenta in modo morboso ed interferisce sulle funzioni psichiche, sui ritmi biologici, sulle attività, con riduzione o perdita del tono dell'umore dovuta ad elementi genetici, psicologici e sociali. La diagnosi è associata al riconoscimento, nella storia clinica del paziente, di un episodio depressivo, le cui caratteristiche si modificano.solo nel disturbo bipolare ed è costituita dal criterio A, che prevede un cambiamento di, almeno, 2 settimane, con cinque o più sintomi presenti; criterio B, che prevede sintomi, che provocano un disagio clinico o una compromissione del funzionamento sociale e lavorativo; criterio C, che prevede sintomi non dovuti ad uso di sostanze o ad una condizione medica, quindi, inizia con un colloquio, che permette di inquadrare la storia clinica e le funzioni mentali alterate, associando i dati ottenuti all'intervista clinica strutturata, che permette di rendere valida l'ipotesi, dimostrando che il paziente soddisfa i criteri per l'episodio depressivo, effettuando, poi, una valutazione psicometrica, che verifica la gravità della sintomatologia. Il quadro clinico presenta una fase prodromica, in cui ci sono i sintomi di esordio; un periodo di stato, in cui si monitora il rischio di suicidio e il desiderio di morire; una fase di risoluzione, in cui si riduce, gradualmente, la sintomatologia.I sintomi psichici della depressione sono la riduzione dell'umore, con ridotta mimica facciale e discorso monotono, la perdita di interessi e affetti, l'ansia e l'agitazione, il rallentamento, con ridotta attività motoria, concentrazione e capacità decisionale, i deliri e le allucinazioni, il suicidio.
I sintomi comportamentali e somatici sono alterazioni dell'appetito e del ritmo sonno-veglia, dolore, scarsa energia e pesantezza muscolare.
La Depressione, complicando la diagnosi ed il trattamento, si associa a disturbi d'ansia, uso di sostanze, disturbi di personalità e disturbi psicotici.
Il Disturbo Bipolare è caratterizzato da eccitamento, mania ed ipomania, con sintomi psicotici e maniacali, come deliri, allucinazioni, disorganizzazione, agitazione e coinvolgimento in attività rischiose, tipico dell'Episodio Maniacale, che è un periodo di umore espansivo, irritabile, che dura, almeno, una settimana ed è una condizione grave, che richiede l'ospedalizzazione.
Per prevenire i danni, mentre l'episodio ipomaniacale è un periodo analogo al precedente, ma dura, almeno, 4 giorni e ha una sintomatologia ridotta, che non si associa a manifestazioni psicotiche. I sintomi sono simili a quelli del disturbo depressivo. L'esordio è precoce. Il decorso è grave ed è associato all'abuso di sostanze, in età 15-19 anni, a disturbi psicorganici, a sindromi cerebrovascolari ed altre patologie, in età adulta ed è complesso, poiché, se il disturbo non viene trattato, comporta un alto rischio di suicidio. La variabilità dei sintomi, si riconosce nel cambiamento dell'umore e i campanelli d'allarme, che precedono un Ciclo Bipolare, sono sintomi ansiosi; cambiamento dell'umore con irritabilità, rabbia, apatia; cambiamento cognitivo con disturbo di attenzione e di concentrazione, preoccupazione eccessiva, sintomi fisici con alterazione dell'appetito e delritmosonno-veglia; cambiamenti motori con impulsività, ritiro sociale e aggressività, sintomi ipomaniacali non sono percepiti e riferiti, non causano sofferenza, e non sono patologici, si riconoscono dalle critiche e dai commenti delle persone vicine al paziente. La diagnosi avviene con un trattamento adeguato, evidenziando i momenti in cui ci sono stati cicli bipolari, aiutando il paziente a riconoscerli e prevenirli. Il paziente combina l'uso di sostanze, che utilizza a scopo autoterapeutico, quando l'umore è instabile o per contenere l'ansia e l'agitazione, senza rispetto per il suo organismo. La strategia, per il trattamento, è l'uso di una terapia farmacologica, che stabilizza l'umore, e di un farmaco, il Litio, efficace nella cura del disturbo bipolare con ricorrenza maniacale, associato a farmaci antiepilettici e antipsicotici:Il Disturbo Post-Traumatico da Stress è una condizione psicopatologica, che prevede una causa nota,essendo necessaria l'esposizione ad un evento traumatico, che non è sufficiente, poiché, ci vuole una predisposizione associata all'esposizione ad un evento traumatico, che, nella donna, è la violenza sessuale, mentre, nell'uomo, è la violenza fisica. I sintomi caratteristici sono il continuo rivivere l'evento traumatico, l'elevamento di stimoli associati al trauma, lo stato di allerta nei confronti di stimoli esterni percepiti in modo minaccioso. La riproposizione dell'evento traumatico corrisponde alla morte improvvisa e inaspettata di una persona cara, si manifesta a riposo ed evidenzia che il trauma non sempre è un'esperienza diretta. Nell'ambito dei Disturbi Nevrotici, si riconosce l'Ansia, che è un processo psichico, attraverso cui il paziente reagisce a stimoli esterni di pericolo, con risposte, che coinvolgono il corpo e la mente ed è importante il confronto tra una Situazione Ansiosa Normale, in
cui la risposta siologica attiva lapredisposizione ad affrontare le dif coltà e le situazioni di perico