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Estratto del documento

SIMBOLO SIGNIFICATO UTILIZZO

== Uguale a a == b

!= Diverso da a != b

< Minore a < b

> Maggiore a > b

<= Minore o uguale a <= b

>= Maggiore o uguale a >= b

 OPERATORI LOGICI

SIMBOLO SIGNIFICATO UTILIZZO

&& AND logico a && b

| | OR logico a | | b

 IF-ELSE

L’else si riferisce sempre all’ultimo if

(es. if(temperatura < 20), if(temperatura < 10), printf("Metti il cappotto!n");

else printf(" Basta mettere una felpa");

 IL COSTRUTTO DO-WHILE

Si ripete almeno una volta il ciclo

ES. do {Istruzione Istruzione Istruzione} while(condizione)

 IL COSTRUTTO FOR

Esegue il ciclo esattamente n volte

for (int i=0; i<n, i++) {Istruzione Istruzione Istruzione}

 ARRAY

Per dichiarare un array devono essere definiti: il nome, il tipo, la dimensione.

(es. int a[6])

Dove l’indice può andare ad assumere i valori; 0, 1, 2, 3, 4, 5.

Per inizializzare l'array a tempo di compilazione: dobbiamo mettere i valori tra

parentesi graffe, separati da una virgola.

(es. int voti [6] = {11, 18, 7, 15, 21, 9})

Nel seguente caso il compilatore deduce la dimensione:

(es. int voti[] = {11, 18, 7, 15, 21, 9};)

 STRINGHE

Una stringa è un vettore di caratteri, viene dichiarata attraverso char s[20]

1. STAMPA DI UNA STRINGA

2. LETTURA STRINGA

3. LUNGHEZZA DI UNA STRINGA

FGETS:

 può essere utilizzata per leggere da tastiera, occorre specificare quanti

caratteri leggere

MATRICI

 1. Un array bidimensionale,

2. Dichiarazione:

Int mat[4][3];

3. Accesso all’elemento:

mat[0][0] mat[0][1] mat[0][2]

 LETTURA ELEMENTI MATRICE

 STAMPA ELEMENTI MATRICE

 STAMPARE LA DIAGONALE PRINCIPALE

for (int i=0; i<dimensione; i++)

printf (“%d\t”, matr[i][i]

 STAMPARE LA DIAGONALE SECONDARIA

for (int i=0; i<dimensione; i++)

printf (“%d”, matr[i][dimensione-1-i

]);  STAMPA PARENTESI QUADRE

for (int i = 0; i < dimensione; i++)

printf("[%d] ", matrice[i][i]);

(es. Matrici)

1. Dichiarazione e inizializzazione della matrice:

2. Determinazione della dimensione della matrice:

La variabile dimensione contiene il numero di righe o colonne della matrice

3. Stampa della diagonale principale:

4. Output:

 SOTTOPROGRAMMI:

In C i sottoprogrammi sono detti funzioni

 Dichiarazione di una funzione:

tipo_ritorno nome_funz (tipo_par1, ..., tipo_parN);

1. Tipo di ritorno

2. Nome funzione

3. Parentesi

4. Lista dei parametri: tipo [nome]

Es.

 PARAMETRI:

È importante riconoscere se sono di ingresso, uscita o ingresso-uscita

 FUNZIONE POTENZA

 PUNTATORI

1. Dichiarazione:

Per dichiarare un puntatore, si usa ‘*’, ad esempio per dichiarare un

puntatore a un intero, si scrive:

2. Assegnazione:

Per assegnare un indirizzo a un puntatore, si usa l'operatore di indirizzo ‘&’,

ad esempio:

3. Dereferenziazione:

Per accedere al valore puntato da un puntatore, si usa l'operatore di

dereferenziazione *. Ad esempio, per ottenere il valore di a attraverso il

puntatore p:

 APPLICAZIONI DEI PUNTATORI

Array e puntatori:

1. Definizione di un Array:

Un array è una collezione di variabili dello stesso tipo, memorizzate in

blocchi contigui di memoria. Ad esempio:

2. Assegnazione del Puntatore:

Assegniamo “arr” al puntatore “p”. Quindi, “p” ora punta al primo

elemento di “arr”.

3. Accesso agli Elementi dell'Array:

In questo ciclo for, accediamo agli elementi dell'array usando la

notazione di puntatore. “*(p + i)” è equivalente a “arr[i]”. Ecco cosa

succede nel dettaglio:

 Quando i è 0, *(p + 0) è *p, che è arr [0] (1).

 Quando i è 1, *(p + 1) è *(p + 1), che è arr [1] (2).

 E così via fino ad i = 4.

 Puntatori e Array nelle Funzioni:

1. Dichiarazione della Funzione:

a) Nel main, dichiariamo un array di interi “arr”

b) Chiamiamo la funzione [stampaArray] passando [arr] e la sua

dimensione [5]:

c) La funzione [stampaArray] è definita per prendere un puntatore a

intero {p} e una dimensione{size}

d) All'interno della funzione, usiamo un ciclo for per accedere e

stampare ogni elemento dell'array:

 TIPO ENUM

In linguaggio C, un enum permette di definire un insieme di costanti intere con

nomi simbolici. Viene indicato con la parola chiave [enum] seguita dal tipo di

quello che vogliamo dichiarare e poi un elenco di costanti tra le parentesi

graffe.

[Esempio 1]  Parola chiave: enum

 Tipo enum: Giorno

 Costanti: Lunedi, martedì, mercoledì…

 Valori delle costanti enum:

I valori delle costanti enum iniziano da 0 e incrementano di 1 per ogni costante

successiva. Quindi, nell'esempio precedente, [Lunedi] avrà il valore {0},

[martedì] il valore {1}, e così via.

 STRUCT

In linguaggio C, una struct è un costrutto che permette di raggruppare variabili

di diversi tipi sotto un unico nome.

[Esempio 2]  Parola chiave: struct

 Tipo struct: persone

 Costanti: 3 variabili

[Esempio 3]

 UNIONS

In linguaggio C, un'union è un costrutto che consente di memorizzare diversi

dati che condividono lo stesso spazio di memoria. Ciò significa che in un'union

solo un membro può contenere un valore alla volta.

 Dichiarazione di un'union:

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
13 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sal.Richy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di programmazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Cesario Vincenzo Angelino.