Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 395
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 1 Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 395.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 395.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 395.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 395.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 395.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 395.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 395.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 395.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Progettazione meccanica 2 Pag. 41
1 su 395
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

FATTIBILITÀ

Dall'analisi degli ingombri e soprattutto delle funzionalità dell'assale posteriore, vero e proprio organo di sterzo del veicolo, si è resa evidente l'impossibilità di alloggiare dispositivi atti ad arrestare il moto tra ruota-mozzo e porta mozzo. Assale posteriore e relativi organi di sterzo Il carrello non è dotato di organi di trasmissione tipo alberi e/o semiassi ma si avvale di un assale motore estremamente compatto. Partendo dalla mezzeria del veicolo si possono notare il tamburo su cui agisce la ganascia del freno di servizio e/o stazionamento; si nota, poi, il motore elettrico di trazione; il riduttore epicicloidale e il mozzo ruota. Naturalmente tali organi sono tutti coassiali e simmetrici rispetto alla mezzeria. Questa disposizione non permette di intervenire sulla catena cinematica del moto, dal motore di comando alla ruota. Unica soluzione è sembrata essere quella di agire direttamente sulle leve del freno.

ganasce esistente. Assale anteriore

FATTIBILITA’ Unica soluzione è agire direttamente sulle leve del freno a ganasce esistente.

Tenendo conto che in caso di pericolo freno agirà tramite una azione meccanica esplicata dalle leve freno, si rendenormalmente chiuso.evidente il fatto che il freno dovrà essereFreno di tipo negativo, ovvero in assenza del segnale dal dispositivo di sicurezza i ceppi devono essere serrati.

Il processo di definizione delle specifiche obiettivo è costituito da quattro passi:

  1. Preparare l’elenco delle metriche, usando, se necessario, la matrice delle metriche e dei bisogni
  2. Raccogliere informazioni dallo studio della concorrenza (competitive benchmarking)
  3. Fissare i valori e le tolleranze per ciascuna metrica
  4. Riflettere sui risultati e sul processo

La relazione tra i bisogni e le metriche è centrale nell’intero concetto delle specifiche.

Si possono tradurre i bisogni dei clienti in un insieme di specifiche

Precise e misurabili che li soddisfino. Esempio decespugliatore

Nella costruzione della lista delle metriche si possono utilizzare alcuni accorgimenti:

  • Le metriche dovrebbero essere complete:
    • Idealemente, a ciascun bisogno del cliente dovrebbe corrispondere una sola metrica, ed il valore della metrica dovrebbe fornire un'indicazione precisa del livello di soddisfacimento del bisogno. In pratica, possono essere necessarie diverse metriche per descrivere in modo completo un singolo bisogno (figura 5.3).
  • Le specifiche dovrebbero indicare cosa il prodotto deve fare e non come lo farà. Nel progetto di un prodotto, le variabili che si utilizzano possono essere dipendenti, ad esempio la massa di un dispositivo meccanico, oppure indipendenti, ad esempio il materiale scelto per la sua costruzione. Fissando come metriche delle variabili indipendenti, si fanno delle ipotesi sul concetto di prodotto o sulla sua architettura che impediscono,
durante la fase di sviluppo concettuale, di effettuare un'esplorazione completa dei concetti possibili e che, quindi, possono precludere la valutazione di alcune valide alternative. Se si usano delle variabili dipendenti, invece, i progettisti possono cercare di raggiungere gli obiettivi utilizzando il migliore approccio a disposizione. Le metriche dovrebbero essere pratiche: - Le metriche dovrebbero essere delle proprietà del prodotto direttamente osservabili o comunque analizzabili e valutabili facilmente (non sarebbe pratico individuare una metrica che richieda una sua misurazione tramite una costosa prova di laboratorio). Ad alcuni bisogni non sono facilmente associabili metriche quantitative: - Ciò vale per tutti i bisogni del cliente legati, ad esempio, alle proprietà estetiche del prodotto o alle sensazioni che esso genera nel suo utilizzatore. In questi casi, il gruppo non farà che ripetere il bisogno come specifica e annotare che la sua.valutazione è soggettiva (annotandola come "sogg"). Le metriche dovrebbero includere i criteri di confronto più utilizzati nel mercato:
  • In molti mercati i clienti fanno affidamento, nella scelta dei prodotti da acquistare, a valutazioni e test che vengono svolti da soggetti indipendenti, come riviste specializzate, associazioni di consumatori o enti di ricerca. Si pensi, ad esempio, al test "dell'alce" utilizzato da riviste automobilistiche per valutare la stabilità del veicolo in seguito alla repentina variazione di traiettoria conseguente a una situazione di emergenza. Ottenere un buon punteggio in prove di questo tipo può anche essere un vero e proprio bisogno espresso dal cliente (anche se di scarso valore tecnico) e, quindi, deve essere inserita nell'elenco la metrica "massimo (o minimo) punteggio nella prova XXX". Anche se la prova in questione non è stata esplicitamente dichiarata come bisogno del cliente,

Il gruppo dovrebbe comunque riscontrare delle relazioni tra i bisogni espressi e il risultato dell'approva, altrimenti è probabile che, nell'indagine svolta per definire i bisogni dei clienti, qualche importante bisogno sia stato trascurato.

Il successo commerciale di un nuovo prodotto dipenderà dal suo rapporto con i prodotti della concorrenza, in particolare dalla differenziazione rispetto ad essi. Quando inizia lo sviluppo di un nuovo prodotto bisogna avere idee su come si intende competere sul mercato. Il mezzo con il quale viene definito in modo scientifico il posizionamento del proprio prodotto sul mercato è costituito dalle specifiche obiettivo. Per supportare il posizionamento sul mercato, è necessario raccogliere informazioni sui prodotti della concorrenza.

La raccolta di informazioni si concretizza in una tabella (tabella come quella 5.3, di competitive benchmarking) riferita alle metriche bisogni:

tabella riferita alle metriche

  • Una contiene i...
valori delle metriche riscontrate da parte del gruppo di sviluppo su prodotti della concorrenza. Ricavare questi valori è piuttosto laborioso in quanto, come minimo, è necessario procurarsi un esemplare del prodotto concorrente, smontarlo se necessario, e misurare il valore della metrica di interesse.
  • Una tabella riferita ai bisogni contiene le valutazioni del grado di soddisfazione dei bisogni da parte dei prodotti della concorrenza in base alle percezioni dei clienti. Per costruire una tabella di questo tipo è necessario interpellare un certo numero di clienti, sottoporre loro i prodotti concorrenti e raccogliere le valutazioni. Un'indagine di questo tipo può risultare molto impegnativa in termini di tempo e di costo. Una tabella riferita ai bisogni può essere costruita a partire da uno schema nel quale i bisogni sono elencati nella colonna all'estrema sinistra. Per ogni prodotto concorrente verrà aggiunta una nuova colonna nelle
cui celle verranno riportato, espresso in simboli o in numeri, il giudizio dei clienti sul grado di soddisfazione del bisogno. Lo scopo di questa fase è di assicurare che il prodotto sia realizzabile entro i limiti di costo fissati (target cost). Il costo obiettivo (target) è il costo di fabbricazione massimo che consente all'azienda e ai partner della distribuzione di ottenere un adeguato profitto pur offrendo al cliente finale un prodotto a un prezzo competitivo. Per elaborare queste stime si devono chiedere ai fornitori i costi dei componenti che si è deciso di acquistare all'esterno e si devono effettuare delle stime dei costi di fabbricazione dei componenti fabbricati in proprio. Per queste attività è opportuna la collaborazione di personale della produzione e di esperti degli acquisti. Nel caso dello sviluppo di prodotti complessi, a questo punto del processo non si sarà in grado di includere nella distinta tutti icomponenti del prodotto e quindi il gruppo farà un elenco dei componenti e dei sottosistemi principali e fisserà dei limiti ai loro costi basandosi sull'esperienza accumulata in passato o sul parere dei fornitori. Informazioni sono raccolte in forma sintetica e intuitivamente comprensibile, può essere utilizzato dal gruppo di sviluppo come una guida a garanzia del rispetto puntuale delle aspettative del cliente per tutto il processo, fino al lancio della produzione. QFD Il metodo QFD "Quality Function Deployment" si basa su un complesso di matrici che per la forma che assume viene denominato "casa della qualità". Dalla House of Quality, emerge che gli aspetti aventi l'importanza tecnica più elevata sono:
  • la necessità di avere un banco di prova integrato alla linea di assemblaggio;
  • la ventilazione della camera ermetica;
  • la necessità di avere una velocità di pompaggio elevata.
Il QFD prevededelle relazioniSTANZA 6 - Analisi dei risultati dei testPasso 16: analizzare i risultati dei test competitiviPasso 17: confrontare i risultati con le percezioni del clienteSTANZA 7 - Identificazione delle opportunità di miglioramentoPasso 18: individuare le opportunità di miglioramento del prodottoPasso 19: valutare l’impatto delle opportunità di miglioramentoSTANZA 8 - Pianificazione delle azioni di miglioramentoPasso 20: pianificare le azioni di miglioramento del prodotto

delle relazioni

STANZA 6 - Matrice di correlazione: verificare l'insieme delle specifiche

Passo 16: completare la matrice di correlazione (l'attico triangolare della HOQ)

STANZA 7 – Pianificazione: concentrare l'attenzione sui pochi requisiti critici

Passo 17: calcolare il punteggio di importanza relativa dei requisiti

Passo 18: valutare la difficoltà tecnica di ottenere i requisiti stabiliti

STANZA 8 - Specifiche di prodotto

Passo 19: definire le specifiche obiettivo assegnando i valori alle metriche

Primo Livello Secondo Livello Terzo Livello

Esempio ventilatore(Le CSQ sarebbero quelle che diverranno le metriche all'interno del documento di specifica tecnica. Le CSQinsieme ai relativi range/valori andranno a comporre le varie specifiche tecniche) Cap. 2

Come organizzarel'informazione(prima di progettare) 216Dall'analisi del contesto alla stesura diuna specifica tecnica

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
395 pagine
1 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/14 Progettazione meccanica e costruzione di macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaudio90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progettazione meccanica 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Galietti Umberto.