EPIDEMIO:
Incidenza 3-15% nei neonati di basso peso
Comparsa nelle prime 24-48 h
EZIOLOGIA:
Ipossia/ischemia cerebrale (55%)
Emorragia intracranica
Infezioni SNC
Disturbo metabolico transitorio
Malformazioni cerebrali
Sindrome epilettica/astinenza neonatale
Idiopatica
DIAGNOSI:
Clinica
Anamnesi: fondamentale indagare su caratteristiche degli episodi, decorso
della gravidanza, periodo di insorgenza e punteggio Apgar alla nascita
TERAPIA:
Correzione disturbi metabolici
Stabilizzazione parametri vitali
Terapia anticonvulsivante
- ALTERAZIONI METABOLICHE NEONATALI -
Possiamo distinguere:
IPOCALCEMIA
IPOGLICEMIA
SINDROME FETO-ALCOLICA
IPOCALCEMIA
A CF la calcemia presenta il seguente andamento:
1. Nascita: riduzione rapida della concentrazione di calcio
SE calcemia bassa elevati livelli di PTH
2. Primi 2-4 giorni: concentrazioni si mantengono basse e stabili
3. Successive 2 settimane: aumento progressivo con stabilizzazione
IPOCALCEMIA = concentrazione di calcio totale < 7 mg/dl o di calcio ionizzato < 4
mg/dl 31
PRECOCE: si manifesta nei primi 3 giorni di vita
EZIOLOGIA:
Prematurità
o Diabete mellito materno
o Asfissia/stress prenatale
o
PATOGENESI: ipoparatiroidismo funzionale ridotta secrezione di PTH
TARDIVA: si manifesta dopo 3 giorni di vita
EZIOLOGIA:
Inappropriato apporto di calcio/fosforo (oggi rara)
o Ipomagnesemia: porta ad una riduzione dell’effetto del PTH
o Ipoparatiroidismo: dovuto a difetto della maturazione delle paratiroidi
o Ipercalcemia materna: porta ad inibizione delle paratiroidi fetali
o Alcalosi: determina aumento del legame calcio-albumina
o Malassorbimento
o Alterazioni funzionalità renale
o Iatrogena
o
SINTOMI: aspecifici
Vomito
Distensione addominale
Crisi di apnea
Aritmie cardiache/allungamento QT
Irritabilità
Tremori
Convulsioni
DIAGNOSI: esami di laboratorio
Dosaggio plasmatico calcio totale/ionizzato
Dosaggio fosforo
Dosaggio magnesio
Proteinemia
EAB
Escrezione urinaria di sodio
TERAPIA:
Calcio gluconato: viene somministrato in infusione lenta in attesa di terapia
eziologica
Supplementazione calcio/vitamina D
Supplementazione magnesio: in caso di ipomagnesemia persistente
IPOGLICEMIA
A CF la glicemia presenta il seguente andamento:
1. Vita intrauterina: il feto riceve costantemente glucosio tramite la placenta
glicemia materna = glicemia fetale
2. Nascita: crollo della glicemia a causa del mancato apporto di glucosio
3. 2°-3° giornata: raggiungimento del picco più basso di glicemia
4. Inizio alimentazione: progressivo aumento della glicemia con stabilizzazione in
circa 3 giorni 32
EPIDEMIO: alterazione metabolica più frequente nel neonato
IPOGLICEMIA = livelli di glicemia < 45 mg/dl
TRANSITORIA E CONTROLLABILE
FATTORI DI RISCHIO:
Basso peso alla nascita: possono avere limitate scorte energetiche,
o risposte ormonali immature e carenze enzimatiche
Madre diabetica*/in tp con ipoglicemizzanti: questi neonati sono esposti
o per tutta la gravidanza ad elevati livello di glucosio che porta ad una
condizione di iperinsulinemia
Ipercatabolismo: può manifestarsi in condizioni di sindrome ipossico-
o ischemica, sepsi, ipotermia, distress respiratorio
PROFONDA E PERSISTENTE
EZIOLOGIA: congenita
*Le conseguenze del diabete materno sono in relazione all’età gestazionale di insorgenza:
< 20° settimana di gestazione
Aborto spontaneo
o IUGR
o Malformazioni
o
> 20° settimana di gestazione
Prematurità
o Macrosomia/organomegalia: favoriscono la presenza di traumi ostetrici
o Distress respiratorio
o Ipoglicemia
o Policitemia/ittero
o Anomalie funzione cardiaca
o Alterazioni neurologiche
o
SINTOMI:
Asintomatico
Difficoltà alimentazione
Pianto debole
Irritabilità
Letargia
Convulsioni
Coma
DIAGNOSI: controllo glicemico
ATTENZIONE! l’obiettivo del trattamento è portare a valori di glicemia > 45 mg/dl
SCHEMA: algoritmo diagnostico-terapeutico ipoglicemia con approccio differente a
seconda della valutazione clinica iniziale
ASINTOMATICO
Glicemia < 25 mg/dl prime 2-4 h
o MANAGEMENT:
Promuovere allattamento al seno
Valutazione glicemia/stato di benessere 1 h dopo il pasto
Persistenza glicemia < 25 mg/dl
o TERAPIA: bolo glucosio 2 ml/kg di glucosata al 10%
Persistenza glicemia 25-45 mg/dl
o MANAGEMENT:
Promuovere allattamento al seno ogni 2-3 h
Continuo monitoraggio
SINTOMATICO
TERAPIA: bolo glucosio 2 ml/kg di glucosata al 10%
MANAGEMENT: 33
Controllo glicemia 30 min dopo l’inizio dell’infusione
o Controllo glicemia + documentazione cessazione sintomi 1 h dopo
o SE neonati con fdr screening per 24 h
SE persistenza glicemia < 45 mg/dl continuare controllo
ATTTENZIONE! In caso di emergenza somministrare glucagone
SINDROME FETO-ALCOLICA
SPETTRO DEI DISORDINI FETO-ALCOLICI (FASD) = ampia gamma di danni causati
al nascituro dall’abuso di alcol in gravidanza
EPIDEMIO:
Incidenza in aumento
Rischio 30-40% di partorire bambino con FAS in gestanti con forte consumo di
alcol
Domanda: quali sono i fattori che concorrono alla formazione dei danni?
Risposta: non sono ancora del tutto chiari ma dobbiamo considerare:
Quantità di alcol consumato
Tipologia di consumo
Intensità esposizione
Periodo esposizione
Interazione con altre sostanze
Fattori alimentari
Predisposizione genetica
Condizioni di vita
Ceto sociale
SINTOMI:
Dismorfismi
Pieghe agli angoli degli occhi
o Fessure oculari strette
o Naso corto e piatto
o Labbro superiore sottile e vermiglio
o Fronte lunga e stretta
o Ipoplasia mascellare/mandibolare
o
Alterazioni oculari
Strabismo
o Ipoplasia nervo ottico
o Capacità visive ridotte
o
Altezza inferiore alla media
Microcefalia
Alterazioni cerebrali: ridotta dimensione cervelletto/gangli/diencefalo
Malformazioni cardiache: soprattutto a carico del setto ventricolare
Deficit comportamentali/cognitivi
Disturbi del sonno
o Riflesso suzione ridotto
o 34
Ritardo sviluppo mentale
o Deficit intellettivo
o Deficit attenzione/memoria
o Disturbi motricità fine
o Disturbi eloquio/udito
o Iperattività/impulsività
o
DIAGNOSI: importante la diagnosi precoce per poter gestire al meglio la crescita del
bambino
Anamnesi: fondamentale è documentare l’eccessiva assunzione di alcol in
gravidanza
Ecografia prenatale: permette di evidenziare anomalie di crescita ed
alterazioni fisiche
Consulenze genetiche/neuropsichiatriche: solitamente la diagnosi viene
effettuata durante l’infanzia
PREVENZIONE: astensione totale assunzione alcol in gravidanza
- ALIMENTAZIONE -
Possiamo distinguere 2 tipologie di latte:
LATTE MATERNO
VANTAGGI:
Favorisce interazione madre-figlio
o Completezza
o Presenza di sostanze immunologiche
o IgA: hanno composizione dimerica con resistenza da parte di
enzimi e protezione del bambino nei confronti delle infezioni
Macrofagi
Linfociti
CONTROINDICAZIONI:
Infezione materna HIV/CMV
o Lesioni mammarie da herpes simplex
o Galattosemia neonato
o Madre in tp con farmaci trasferibili con latte
o Madre esposta a radiazioni
o
LATTE FORMULATO: latte vaccino trattato in modo da essere simile a quello
materno
Domanda: perché non bisogna mai dare latte vaccino?
Risposta: la composizione dei nutrienti è profondamente diversa (proteine totali e
minerali 3 volte superiori) rischio scariche diarroiche per aumento pressione
oncotica e disturbi renali per sovraccarico di lavoro renale
QNT: fabbisogno giornaliero di 100 kcal/kg da distribuire nei pasti
1°-2° giorno: 10-20 g in 7 pasti
3° giorno: 40 g in 7 pasti
4° giorno: 50 g in 7 pasti
5° giorno: 60 g in 6-7 pasti
6° giorno: 70 g in 6-7 pasti
7° giorno: 80 g in 6-7 pasti
2° settimana: 80-90 g in 6 pasti
35
3° settimana: 90-100 g in 6 pasti
4° settimana: 110-120 g in 6 pasti
2° mese: 150-160 g in 5 pasti
SVEZZAMENTO
SVEZZAMENTO (o DIVEZZAMENTO) = periodo di transizione da un’alimentazione
esclusivamente lattea ad una dieta contenente altri alimenti
QND: 17°-26° settimana (consigliato dall’OMS allattamento fino al 6° mese di vita)
RACCOMANDAZIONI:
Introdurre un alimento alla volta
FASI:
1. Prima pappa: costituita da brodo vegetale integrato con cereali senza
glutine, omogeneizzato di carne, passato di verdure e olio di oliva
2. Frutta (mela, pera, banana): può essere iniziata contemporaneamente
alla prima pappa ma NON come complemento del latte materno
3. Formaggio: può essere introdotto dopo 20-30 gg dalla prima pappa in
sostituzione della carne
4. Pesce (trota, sogliola, salmone) /varietà di carne (prosciutto): può
essere introdotto dal 6°-7° mese
5. Yogurt: può essere andare a sostituire la merenda lattea dal 6°-7° mese
6. Legumi/tuorlo d’uovo/agrumi: possono essere introdotti dal 7°-8°
mese
7. Albume/cereali integrali/latte vaccino: possono essere introdotti dal
compimento del 1° anno
In tutte le fasi dello svezzamento garantire 500 ml/die di latte per adeguato
apporto di calcio
NON evitare/ritardare introduzione di alimenti allergizzanti (uova/pesce)
Evitare precoce (< 4 mesi) e tardiva (> 7 mesi) introduzione di glutine
NON salare gli alimenti
Evitare succhi di frutta/bevande zuccherate
Porzioni inizialmente ridotte (metà vasetto) poi progressivamente aumentate
36
- VACCINAZIONI -
Ricordiamo che la vaccinazione viene scoperta da Jenner il quale notò che i soggetti
che contraevano il vaiolo bovino (non mortale) non morivano quando entravano in
contatto con quello umano.
Da li si sono creati vaccini contro numerose patologie:
TETANO: molto aggressivo soprattutto quello neonatale per taglio del cordone
ombelicale in assenza di asepsi
EPIDEMIO: oggi pochissimi casi (circa 100/anno) soprattutto in donne di età >
64 anni (non vaccinate in quanto un tempo era
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