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OSTEOPOROSI
È una patologia molto frequente, subito dopo l'osteoartrosi la popolazione generale è affetta da osteoporosi. È una grossa causa di disabilità e di necessità di attività di tipo motoria.
L'osteoporosi (OP) è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una ridotta massa ossea e da alterazioni qualitative (macro e microarchitettura) sia a livello dell'osso trabecolare che corticale. È caratterizzata da una fragilità dell'osso, complicata da fratture a carico delle vertebre, del polso e dell'anca e meno frequentemente trocantere, omero e coste.
Fratture:
- FRATTURA DI COLLES: frattura distale del radio, frequente nella popolazione giovanile
- FRATTURA VERTEBRALE DI FRAGILITÀ: riduzione o abbassamento in altezza del corpo vertebrale, o come deformità a cuneo (la parte anteriore risulta schiacciata) o a lente biconcava (la parte centrale risulta schiacciata)
oppure come avvallamento o collasso vertebrale (riduzione dell'altezza di tutta la vertebra). Una frattura vertebrale da fragilità ossea può manifestarsi per minimi sforzi (per esempio sollevarsi dal divano).
FRATTURE FEMORE (testa del femore)
OSSO
Componente organica
- Cellule
- Osteociti
- Osteoblasti
- Osteoclasti
- Osteoide (componente organica della matrice)
- Proteoglicani
- Glicoproteine
- Fibre collagene
Componente inorganica
- Cristalli di idrossiapatite
- Calcio
Questa è un'immagine dell'osso. Ci sono degli elementi cellulari importanti, tra cui: osteoblasti (si occupano della produzione di osso) e gli osteoclasti (riassorbimento dell'osso). Affinché ci sia un bilanciamento tra i processi di produzione e i processi di riassorbimento, è fondamentale che questi elementi cellulari lavorino in massima sincronia e bilanciamento. Quando questo viene a mancare avremo: prevale l'attività degli osteoclasti.
osteoporosi; prevale l'attività degli osteoblasti spondilite anchilosante formazione di sindesmofiti.
FENOMENO DEL METABOLISMO DELL'OSSO: oltre gli osteoblasti e osteoclasti, affinché l'osso si formi è necessario il ruolo di diversi ormoni, tra cui:
- PARATORMONE: una volta secreto è capace di determinare l'attivazione della vitamina D, la quale agisce a livello dell'intestino favorendo il riassorbimento del calcio. Inoltre, favorisce l'attività degli osteoclasti. Quindi, ha un ruolo importante nel mantenimento della quota di calcio a livello del nostro organismo. Quando la quantità di calcio è in eccesso, il paratormone ne favorisce la sua eliminazione per via renale e favorisce l'attività degli osteoblasti. Di conseguenza, è uno degli ormoni fondamentali per impedire lo sbilanciamento.
- CALCITONINA, responsabile dell'aumento dell'attività degli osteoblasti.
ESTROGENI (l'osteoporosi è una patologia che interessa particolarmente la donna nellamenopausa): aumentano il riassorbimento intestinale del calcio e ne riducono l'escrezionerenale; riducono l'attività degli osteoclasti e aumentano l'attività degli osteoblasti (questo cidice che quando la donna è in menopausa avremo una riduzione del riassorbimento delcalcio per via intestinale, aumento dell'attività degli osteoclasti e riduzione dell'attività degliosteoblasti).
TIROXINA: favorisce il riassorbimento del calcio.
GLUCOCORTICOIDI: riducono l'assorbimento del calcio; favoriscono l'attività degliosteoclasti e riducono quella degli osteoblasti (proprio per questo 'utilizzo degli steroidi, inreumatologia, si deve effettuare per il minor tempo possibile).
L'osteoporosi è causata da un disaccoppiamento tra RIASSORBIMENTO e PRODUZIONE di matriceossea.
FORME DI OSTEOPOROSI
primitiva: →- Post-menopausa (deficit di estrogeni) fattore immodificabile→- Senile legata all’età avanzata- Idiopatica giovanile
Forma secondaria: →- A malattie (es: Malattie endocrine patologie a carico della tiroide; malattie ematologiche→ es. mieloma; malattie reumatiche (artrite reumatoide, Lupus, spondilite anchilosante,artrite psoriasica)- A farmaci (cortisonici; inibitori dell’aromatasi, utilizzati per il tumore alla mammella)- A immobilità (vita sedentaria)
EPIDEMIOLOGIA
Interessa maggiormente la donna rispetto all’uomo (in Italia: 3.5 milioni di donne e 1 milione diuomini).
Età in cui è maggiormente frequente l’osteoporosi: se consideriamo che il rischio di frattura dellediverse sedi si verifica in diverse fasi della vita, vediamo, per esempio:- frattura a carico del femore si verificano dopo i 70 anni;- frattura a carico delle vertebre cominciano dopo i 50 anni;- le fratture di Colles sono più
frequenti verso i 30-40 anni.Il "life time risk" di andare incontro ad una frattura osteoporotica a carico del polso distale, dei corpivertebrali o del femore prossimale è di circa il 15% per ogni sito specifico e del 40% per tutti i siti.Nella popolazione italiana con oltre 50 anni d'età il numero di fratture di femore in un anno superale 90.000.Alterazioni morfologiche vertebrali sono state riscontrate in oltre il 20% dei soggetti con oltre 65anni d'età di entrambi i sessi.I pazienti con frattura del femore prossimale presentano entro un anno dalla frattura, un tasso dimortalità del 15-30%.Tra gli anziani le fratture osteoporotiche sono una delle maggiori cause di mortalità, la cui incidenza è sostanzialmente sovrapponibile a quella per ictus e carcinoma mammario e superiore di 4 volte aquella per carcinoma endometriale.Il 50% delle donne con frattura di femore presenta, inoltre, una consistente riduzione del livello
- diautosufficienza che, in circa il 20% dei casi, comporta l'istituzionalizzazione a lungo termine (ritiro in case di riposo).
FATTORI DI RISCHIO (linee guida SIOMMMS, società italiana dell'osteoporosi)
- alterazioni tra i processi produttivi e di riassorbimento
- alterazioni quantitative e qualitative della struttura ossea: geometria, microstruttura, composizione organica e inorganica della matrice ossea
Questo fa sì che per una caduta accidentale si verifichi una frattura.
Fattori di rischio per cadute:
- ridotta forza muscolare (sarcopenia)
- ridotta funzionalità arti inferiori
- ridotto equilibrio
- ridotta capacità visiva
- deterioramento cognitivo
- aritmie
- deficit muscolare da ipovitaminosi D
- fattori ambientali: ostacoli, illuminazione, superfici, calzature
SINTOMI FRATTURE
L'osteoporosi è, in genere, una patologia silente, ma la frattura che la complica è una patologia che da dolore.
Fratture vertebrali: Un dolore violento, improvviso,
localizzato alla colonna dorsale olombare, che si avverte anche anteriormente e che insorge spontaneamente o dopo sforzo. Il dolore inizialmente è continuo, si accentua stando in piedi e si attenua rimanendo distesi. Tende ad attenuarsi con il tempo (circa 3-4 settimane) ma spesso senza mai scomparire del tutto. Altre volte la frattura vertebrale da fragilità si manifesta con dolenzia, con un dolore di lieve entità, quando si sta in piedi a lungo. Quando si hanno più fratture di vertebre c'è anche una nuova posizione che il paziente assume: cifosi dorsale (gobba della vedova); perdita altezza; avvicinamento delle ultime costole al bacino e l'addome sporgente; dolorabilità percussione vertebre. DIAGNOSI Ci sono delle metodiche per vedere se un paziente è a rischio di osteoporosi, tra cui la più importante è la DENSITOMETRIA OSSEA. La massa ossea in termini di densità scheletrica (Bone Mineral Density,BMD) può essere valutata con varie tecniche genericamente definibili come densitometria ossea (o Mineralometria Ossea Computerizzata, MOC). È una tecnica di elezione per la valutazione della massa ossea, consentendo la diagnosi di osteoporosi, la predizione del rischio di frattura ed il monitoraggio. È una tecnica assorbimetrica a raggi X a doppia energia che consente di valutare, virtualmente per ogni segmento scheletrico, il contenuto minerale osseo. Viene raccomandata la misurazione a livello centrale: rachide lombare (L1-L4) e femore prossimale. Fornisce i valori di T-SCORE e Z-SCORE a livello di vari segmenti dello scheletro.
- T-SCORE: deviazione standard di cui il soggetto in esame si discosta dal valore medio del giovane adulto di sesso femminile.
- Z-SCORE: deviazione standard di cui il soggetto in esame si discosta dal valore medio di un soggetto di pari età e sesso.
In base ai valori possiamo definire un soggetto normale o con l’osteoporosi.
La metodica viene sottoposta a tutte le donne con età superiore a 65 anni, tutti gli uomini con età superiore a 70 anni, tutte le persone che hanno una storia di frattura vertebrale o hanno un riscontro radiologico di osteoporosi; persone che assumono farmaci che possono indurre osteoporosi; tutte le donne in post-menopausa e tutti gli uomini di età superiore ai 60 anni che hanno dei fattori di rischio (donna che ha avuto una menopausa precoce; una donna in amenorrea; una persona con immobilità prolungata; un fumatore accanito, abuso di alcool).
Per dire che è presente una frattura osteoporotica è importante effettuare la radiografia. La frattura vertebrale viene definita secondo il metodo semiquantitativo di Genant come una riduzione del 20% di una delle altezze del corpo vertebrale.
Indicazioni Rx rachide dorso-lombare:
- Sospetta frattura
- Donne di età >70 anni e uomini >80 anni
- Donne 65-79 anni e uomini 70-79 anni con T-SCORE <
- Donne in post-menopausa e uomini >50 anni con specifici fattori di rischio:
- fratture vertebrali da fragilità;
- perdita di altezza >4cm rispetto al passato e >2cm rispetto alla visita precedente;
- marcata riduzione dei valori densitometrici (T-SCORE < -3);
- Terapia cortisonica >5mg/die per + di 3 mesi;
- comorbilità che aumentano il rischio di fratture vertebrali.
Non è sufficiente fare la MOC, c'è sempre bisogno della radiologia quando abbiamo la patologia, ma quando si ha un'osteoporosi in assenza di fratture la MOC da sola non è sufficiente, ma secondo la Società italiana dell'osteoporosi si devono valutare tutti gli elementi che partecipano al metabolismo dell'osso: gli ormoni visti precedentemente (ormoni tiroide, paratormone, calcitonina, il fosforo, il testosterone nell'uomo, la fosforemia, la fosfatasi alcalina, il