Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Cause
Grave comminuzione della frattura
Notevole dislocazione
Interposizione di tessuti molli se fra i monconi si interpone un’aponeurosi, un ventre muscolare,
una fascia ecc. c’è una separazione dei monconi che darà spiccatamente una pseudoartrosi (assenza
cicatrizzazione ossea).
Mobilità eccessiva
Infezioni
Disturbi di circolo
Malattie generalizzate e debilitanti
Non union – pseudoartrosi
Pseudoartrosi fibrosa i monconi sono collegati da un ponte di tessuto fibroso (callo fibroso).
Consegue ad un’eccessiva dislocazione dei monconi;
Pseudoartrosi libera non c’è alcuna continuità tra i monconi di frattura che cicatrizzano
autonomamente con obliterazione del canale midollare. Si verifica solitamente per interposizione di
tessuti molli;
Pseudoartrosi fibrosinoviale variante delle pseudoartrosi fibrose che sviluppano una spiccata
capacità di movimento formando isole sinoviali ripiene di liquido nell’ambito del quale si possono
differenziare strutture cartilaginee.
Patologia del callo osseo
Calli dolorosi mimano quelle che sono le cicatrici dolorose perché inglobano un nervo o premono
su un nervo. Spesso è anche un callo esuberante (callo in cui si è formato una quantità di tessuto
riparativo eccessivo).
Callo esuberante un callo esuberante può essere data da una comminuzione della frattura, c’è
tanta distanza ecc., nel tempo può essere riassorbito. Potrebbe dare deformità.
Callo deforme può essere il risultato di una cicatrizzazione abnorme
Ulceri, carie e fistole
Le ulceri e le carie esprimono entrambe una situazione di alterazione dei processi di riparazione. Le carie
riguardano i tessuti duri, le ulcere i tessuti molli.
Ulcera soluzione di continuo dei tessuti molli con scarsa tendenza alla cicatrizzazione; solitamente a
carico primitivamente di cute e mucose ma possono approfondarsi a livello di polmoni o nel parenchima
(caverne). Possono essere semplici o sintomatiche.
Semplici /idiopatiche la lesione che si vede si identifica con la patologia ossia la patologia si
esaurisce in quell’espressione: una ferita traumatica è idiopatica, una lesione che consegue ad una
lesione aftosa (virus) non è idiopatica ma sintomatica. La lesione idiopatica è quella lesione che di
per sé esaurisce la patologia.
Vi sono tante malattie che possono dare ulcere secondarie (es. afta tipica dei fissipedi, calicivirus,
herpesvirus, cimurro)
Possono essere specifiche o aspecifiche.
Specifica aspetto caratteristico data da un particolare agente eziologico, può essere a livello
macroscopico ma anche microscopico.
Aspecifiche
Patogenesi dell’ulcera esistono due meccanismi patogenetici:
Processi riparativi deficitari
Persistenza dello stimolo lesivo
In base all’evoluzione può essere:
Stabile qualora l’interessamento dei tessuti in estensione e profondità rimanga immutata nel
tempo
Invadente qualora la soluzione di continuo aumenti nel tempo quindi i fenomeni distruttivi
prevalgono su riparativi
Piaga quando prevalgono i fenomeni riparativi e poi guarisce
In base alla profondità di interessamento si distinguono:
Superficiali – fino al tegumento
Profonde – dopo il tegumento, addirittura possono diventare perforanti qualora interessino tutto lo
spessore della parete dell’organo
In base alla forma:
Ragadi ulcere dei tessuti di rivestimento, sono lineari. Solitamente si riscontrano in distretti in cui
si ha movimento e condizioni microclimatiche che favoriscono la contaminazione batterica.
Si possono avere predisposizioni legate alle allergie a particolari sostanze, es. lettiera del cavallo,
sono infatti frequenti a carico del pastorale
Caverne ulcere dei tessuti parenchimatosi (es. epatiche, polmonari)
In base alle caratteristiche del fondo (interno):
Liscio
Anfrattuoso
Bernoccoluto
Netto
Sporco
Lardaceo
In base alle caratteristiche del contenuto del fondo
Necrotiche
Gangrenose
Purulente
Crupali apprendimento dell’essudato ricco in fibrina
Conseguenze ulcera
Ingresso germi infezioni locali o disseminate
Esaurimento organico l’organismo impiega risorse di continuo per cercare di riparare la lesione
Complicanze funzionali
Morte
Carie
La carie è un processo di lenta e progressiva distruzione di tessuti duri in esito ad infezione piogena locale;
ha lo stesso significato dell’ulcera, ma a carico dei tessuti duri. La carie si caratterizza per un’infezione
batterica che continua a distruggere il tessuto, ne impedisce la riparazione e comporta essudato di tipo
purulento.
Carie secca: molto tessuto di granulazione e poco pus
Carie umida: abbondante presenza di liquido purulento
Carie chiusa o aperta (fistole cariose)
Può essere ossea o dentale.
Solitamente si caratterizza dalla presenza di una infezione spesso batterica che continua a colliquare il
tessuto, impedisce la riparazione e spesso è associata ad una essudazione di tipo purulenta.
Fistola
Via di conduzione patologica di materiali organici scavata in tessuti ed organi. Mette in comunicazione
cavità che possono essere naturali, accidentali o cistiche con altre cavità o con l’esterno.
Esistono fistole da corpi estranei vegetali da spighe ecc., sono frequenti anche in cani e possono provocare
anche morte, soprattutto quando il corpo estraneo viene inalato.
Elementi
Canale
Uno o due orifizi a seconda che sia completa o incompleta.
Completa origina da una cavità naturale accidentale o parenchima e si porta ad un’altra cavità
oppure sull’esterno quindi sulla cute: orifizio di entrata, percorso e uscita
Incompleta presenta solo orifizio di uscita, per cui originano dal parenchima di un organo e che
creano il tragitto fistoloso verso l’esterno o un’altra cavità
Vi sono anche fistole complesse o ad annaffiatoio che presentano più canali di uscita:
Cavità di origine,
Tragitto fistoloso
Più orifizi di uscita dati dalla diramazione del tragitto
Possono essere
interne
esterne
congenite
acquisite.
Le fistole cavitarie possono essere sierose o mucose, es. ganglion.
Il tipo di materiale può essere vario per cui la definizione fistola fa riferimento al passaggio di un qualsiasi
materiale da un punto ad un altro ma non al tipo di materiale veicolato. Difatti si può avere lo spostamento
di secreti fisiologici (saliva, lacrime, sperma) di secreti patologici (essudati) oppure di escreti (urina e feci).
Abbiamo lo spostamento di un escreto, per esempio, nella fistola retto-vaginale nella cavalla (immagine a
destra) è una fistola importante nelle fattrici perché può portare a difficoltà nella stagione successiva. È una
fistola di tipo traumatico e si crea al momento del parto durante il passaggio del feto – di solito a causa della
pressione degli zoccoli – e si crea un passaggio dal retto alla vagina.
Durante la defecazione il materiale fecale cade all’interno della vagina contaminandola e provocando metriti
impendendo alla cavalla di rimanere gravida. Il trattamento è di tipo chirurgico.
La ricostruzione può essere ostacolata dall’infiammazione, 2-3 settimane dopo il trauma, infatti, i tessuti
sono molto infiammati e ciò rende impossibile la chirurgia per cui è consigliabile aspettare qualche
settimana. Per evitare lo sviluppo di metriti si può:
legare al retto un guanto da esplorazione poco consigliabile
svuotare manualmente più volte al giorno
posizionare uno zaffo cranialmente al punto di rottura che viene rimosso 2-3 volte al giorno a cui
segue lo svuotamento manuale del retto
La terapia chirurgica prevede una sutura vaginale e una rettale, separate.
Questo tipo di fistola non cura completamente e si può avere una continua contaminazione della vagina.
[imm a sinistra] fistola iatrogena ruminale. Usata per prelevare materiale direttamente dal rumine usato a
scopo di ricerca o a scopo terapeutico per essere impiantato in altri animali che hanno dismicrobismo a
livello ruminale.
Le fistole possono essere suddivise in congenite e acquisite:
Congenite non sono sempre fistole ereditarie; spesso riguardano l’apparato riproduttivo
Acquisite da trauma o corpo estraneo
interne mettono in comunicazione due cavità naturali (retto vescicali
esterne possono essere retto-vaginali o retto-vulvari
Mancata guarigione di fistole per:
Continuo passaggio di materiale (liquido, solido o semisolido)
Presenza di corpi estranei o sequestri ossei
Saldatura di due mucose tra di loro (fistola retto-vaginale) o della mucosa con la cute.
La guarigione avviene quando si rimuove la causa e avviene per seconda intenzione.
Trombosi
Occlusioni intravitali di condotti vascolari o camere cardiache dovute alla precipitazione di elementi
fisiologicamente presenti all’interno del circolo stesso.
Divise in base alla sede:
Ematiche arteriose, venose o capillari in base ai vasi che colpiscono
Linfatiche nel circolo linfatico, sono più rare e sono dovute alla coagulazione di linfociti. Hanno
un’importanza clinica solo quando colpiscono i grossi vasi linfatici.
La trombosi ematica prevede l’ostruzione totale o parziale dei vasi sanguigni o cuore dovuta a ? e a alla
precipitazione dei materiali plasmatici del sangue.
Non va confuso mai con il coagulo il trombo si sviluppa durante la vita dell’animale ed è sempre adeso
alla parete vasale perché lo stimolo primario allo sviluppo di un trombo è un danno endoteliale.
Quando si ha un danno endoteliale per qualsiasi motivo (parassiti, batteri, trauma, ischemia, ipossia)
vengono esposti strati muscolari e la lamina basale del vaso che contengono collagene il quale fa sì che
avvenga la cascata di coagulazione con sviluppo di trombo estremamente adeso.
Il coagulo invece si può formare anche post-mortem e non è mai adeso al vaso ma è libero.
Un trombo può essere settico se al suo interno, oltre agli elementi morfologici del sangue, vi sono anche
batteri.
La trombosi ematica può essere cardiaca o vasale:
Arteriosa danno più importante a livello di reni
venosa conseguenze polmonari ed epatiche
capillare associata a fenomen