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PATOLOGIA DI AGENTI AMBIENTALI:
Attività agricole ( pesticidi, fertilizzanti ), produzioni industriali ( metallurgica,
farmaceutica ) provocano intossicazioni acute ed hanno tossicità cronica, ovvero
causano danni al fegato, al rene e al SNC.
Altri effetti:
• azione mutagena e cancerogena ( digossina )
• Azione teratogena ( sostanza che interferisce con lo sviluppo embrionale o
fetale )
• Azione estrogeno-mimetica ( composti che una volta ingeriti o inalati possono
essere scambiati dai nostri recettori per ormoni )
Le sostanze prodotte dall’uomo sinteticamente che entrano nell’organismo e
provocano effetti dannosi si dicono XENOBIOTICI.
TOSSICITÀ DA METALLI:
Il target degli effetti lesivi è il SNC e il RENE; sono piombo, mercurio, cadmio,
cromo.
ESTROGENO MIMETICI:
Hanno due problemi:
1) interferenze sul sistema endocrino
2) gli estrogeni sono lipofili, gli estrogenomimetici assomigliano agli estrogeni
anche per questo. Il nostro organismo, se la sostanza tossica è idrofila il
composto viene smaltito. Se è lipofila non riesce a smaltirla e viene accumulata
nel tessuto adiposo persistendo e facendo danno per tanto tempo.
Tra queste sostanze ci sono le DIOSSINE e gli FTALATI ( sostanze che vengono
utilizzate per rendere molle la plastica ). Provocano anomalie della tiroide, di
fertilità e del differenziamento sessuale.
AGENTI INQUINANTI DELL’ATMOSFERA:
Sono sostanze che si liberano dalla combustione, quindi l’organo maggiormente
colpito è il polmone.
Derivano da:
Combustione di combustibili fossili, fumo di sigaretta, solventi… = si generano
composti organici volatili ( benzene che provoca leucemia e benzoapirene che
provoca tumori ai polmoni e alla vescica ), e polveri sottili, molto leggere che
stanno sospese in aria ( hanno azione lesiva provocando infezioni respiratorie
dall’accumulo di materiale estraneo, e hanno azione cancerogena )
BIOTRASFORMAZIONI E MECCANISMI DI DIFESA DAL VELENO:
La detossificazione viene svolta dal fegato e queste reazioni sono di 2 tipi.
Modificano chimicamente le sostanze tossiche e il loro intento è quello di
renderle più facilmente eliminabili. Tutte le tossine estranee liposolubili
diventano più eliminabili:
• REAZIONI DI FASE 1: reazioni chimiche che tolgono qualcosa
• REAZIONI DI FASE 2: reazioni che attaccano qualcosa e il complesso è più
facilmente eliminabile.
Questa serie di reazioni sono dette SINTESI PROTETTIVE;
Tuttavia gli enzimi del fegato, nel maneggiare sostanze tossiche, è possibile che
maneggino le sostanze in modo sbagliato. Essi sono attrezzati a gestire
sostanze tossiche prodotte dall’uomo con quelle esogene e ci provano, ma a
volte il risultato è peggiore del prodotto iniziale = SINTESI LETALI
( troppo paracetamolo, benzoapirene )
CAUSE ESTRINSECHE DI MALATTIA:
Le mutazioni possono avvenire a carico delle cellule somatiche o a livello delle
cellule germinative. Possiamo avere mutazioni geniche, cromosomiche e
genomiche. Con mutazioni di cellule somatiche si può arrivare al rischio di
NEOPLASIE, con mutazioni di cellule germinative si arriva al rischio di
PATOLOGIE CONGENITE.
Quando le alterazioni non vengono riconosciute dai meccanismi predisposti a
riparare errori, se la mutazione riguarda le cellule dei tessuti la mutazione si
FISSA e lo trasmette, alla base dei tumori.
Se si verificano nel comparto germinativo, la mutazione si manifesta nei gameti e
viene trasmessa all’embrione.
Se la mutazione porta a malformazioni grossolane si parla di MUTAZIONI LETALI,
se le mutazioni implicano danni funzionali ma compatibili con la vita parlo di
MUTAZIONI SUBLETALI, se la mutazione è ereditabile e fa si che il soggetto
affetto si riproduca si parla di MUTAZIONI DISLETALI.
MALFORMAZIONI CONGENITE: sono difetti strutturali presenti alla nascita.
Posso individuare un numero di fattori eziologici che possono provocarle:
genetici, esterni, citogenetici. Se inducono alterazioni procacemente definisco le
EMBRIOPATIE, più tardivamente FETOPATIE.
Alcuni termini;
• APLASIA/AGENESIA: completa assenza di un organo e del suo abbozzo
• DISRAFIA: mancata canalizzazione di un organo cavo ( trachea, intestino )
• DISPLASIA: anomala organizzazione del tessuto
• DIFETTO DI INVOLUZIONE: persistenza di strutture embrionali che dovevano
scomparire con lo sviluppo del feto
• IPOPLASIA: sviluppo incompleto di un organo; la grandezza di quel rene, di
quel fegato o di quell’osso non ha raggiunto la dimensione adatta.
• DISRAFIA: malformazione che prevede un difetto di fusione. Delle strutture
che dovevano fondersi e chiudersi restano aperte ( labbro leporino, spina
bifida )
• IPERPLASIA: aumentato sviluppo di un organo
• IPERTROFIA: diminuzione o aumento delle dimensioni di un organo
CAUSE EMBRIOPATIE E FETOPATIE;
Infezioni della gestante:
• rosolia, morbillo, citomegalovirus, toxoplasmosi
• Ipossia del feto per torsione del cordone
• Endocrinopatie della madre ( diabete )
• Nutrizione della madre carente
• Esposizione a radiazioni da parte della gestante
• Cause locali intrauterine ( nodi al cordone )
MALATTIE MONOGENICHE O POLIGENICHE:
Le malattie monogeniche sono la situazione più semplice. Generalmente le
malattie autosomiche sono a carattere recessivo ( fibrosi cistica, fenilichetonuria,
anemia falciforme ). Non basta avere la mutazione per manifestare malattia, ho
bisogno di 2 elementi: malattia e influsso dell’ambiente.
La mutazione è una condizione PREDISPONENTE.
Nel contesto di una malattia su base autosomica recessiva, classifico i geni
alterati in 4 categorie che dipendono dalla proteina alterata dal gene:
1) il gene può codificare per un enzima
2) per un recettore o per una proteina che trasporta qualcosa
3) per una proteina strutturale
4) per proteine non enzimatiche ( fattori della coagulazione )
Se il gene mutato codifica per un enzima, cosami aspetto? Se nell’ambito di una
via metabolica un enzima che trasporta è alterato, cosa succede?
Se si accumula un prodotto intermedio della via metabolica si ha un suo eccesso
e quindi problemi a livello tissutale per i metaboliti in eccesso.
Se il prodotto finale non si forma la via metabolica viene inibita.
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE:
FENILCHETONURIA:
La fenilanina è un amminoacido essenziale, produttore della tirosina è il
precursore della dopamina, e tramite la fenilanina si forma melanina. Coinvolge
l’enzima che trasforma la fenilanina in tirosina, si accumula se non si ha
compensazione con la dieta o se essa non basta e dopodiché il corpo la converte
in ACIDO FENILPIRUVICO, che è neurotossico.
Provoca ritardo mentale, ritardo nella crescita, alterazioni a livello della melanina
e quindi un fenotipo simile a quello dell’albinismo.
Se la diagnosi è precoce possiamo adottare una dieta povera di fenilanina.
Se le mutazioni invece riguardano proteine trasportatrici, per esempio i geni che
trasportano emoglobina, la mutazione puntiforme della catena betaglobinica
causa trasformazioni strutturali.
I globuli a falce sono molto fragili, non hanno abbastanza elasticità e la loro vita
è di 15 giorni. Le alterazioni dell’eritrocita falcemico si ripercuotono anche sulla
sua membrana, ha proteine di membrana che lo rendono più appiccicoso ad altre
cellule e a cellule endoteliali. Se rimane attaccato all’endotelio causa ISCHEMIA a
valle. Queste ischemie interessano vari organi ( sopratutto se hanno vasi piccoli )
come polmoni, encefalo, milza…
ALFA E BETA TALASSEMIE:
( Se ho mutazioni nelle catene globiniche )
La classificazione è dovuta dal tipo di catena che è prodotta in quantità
insufficiente. In alcune talassemie vi è assenza di produzione delle catene alpha
o beta. Ma quale emoglobina possono fare se non hanno o una o l’altra catena?
Devo trovare una soluzione: l’uomo ha dei geni che codificano con l’emoglobina
solo a livello fetale, alla nascita vengono spenti e se perdo l’espressione di catene
alfa o beta questi geni sono riaccesi. Nei soggetti talassemici vengono espressi
geni fetali che codificano per emoglobine alternative:
• le emoglobine fetali legano fortemente l’ossigeno ma lo cedono di malavoglia
= IPOSSIA
• Le catene globiniche fetali tendono più ad aggregarsi e a precipitare ( poco
stabili )
A livello macroscopico abbiamo ipossia tissutale, anemia, ingrossamento di
fegato e milza ( EPATOSPLENO MEGALIA: la milza ingrossa per i troppi eritrociti
da distruggere e il fegato per la troppa birilubina da gestire )
I talassemici devono subire TRASFUSIONI. L’individuo che fa trasfusione riceve
molto ferro ( ha il suo più quello trasfuso ) e ne rischia un accumulo negli organi
e nel sangue ( EMOCORMATOSI ) ed è citotossico ( fegato = cirrosi )
Si da quindi supporto farmacologico con farmaci CHELANTI DEL FERRO
FIBROSI CISTICA:
Il gene alterato riguarda un canale di membrana che generalmente trasporta
cloro della membrana plasmatica. Si parla di una condizione complessa ( ne
esistono di vari tipi ) e le manifestazioni cliniche sono ETEROGENEE.
Il trasportatore alterato si trova in tutte le ghiandole esocrine e se viene alterato;
1) effetti sulle vie respiratorie: il trasportatore è assente e il cloro non viene più
trasportato dalla cellula al muco, quindi nella cellula si accumulano cariche
negative che per compensare richiamano cariche positive e quindi sodio, nella
cellula si accumula NaCI, e questo mi chiama acqua ( osmosi ) dal muco, che si
disidrata e diventa più viscoso; nel momento in cui entrano i microbi restano
invischiati in questo muco e le ciglia che rimangono intrappolate in esso non
riescono a far uscire i microbi = INFEZIONI PERSISTENTI.
2) altri effetti: se il trasporto è presente a livello del fegato, pure li si forma muco
molto viscoso che ostruisce i canali biliari, anche nel pancreas si ha occlusione dei
dotti pancreatici e un cattivo assorbimento.
Nell’apparato riproduttore abbiamo l’ostruzione dell’epididimo e quindi una
possibile infertilità.
MALATTIE CITOGENICHE; NON DISGIUNZIONALI CROMOSOMICHE ( aberrazioni
cromosomiche ); interessano la struttura dell’intero cromosoma.
Malattie citogeniche: date da un alterazione nel numero e nella struttura dei
cromosomi
Malformazioni congenite: date da una alterazione dei cromosomi, esposizione a
farmaci tossici, infezioni materne.
Si parla di malattie citogeniche quando: durante la separazione dei cromosomi
c’è stata una cattiva divisione durante la prima o seconda divisione meiosi a
( non disgiunzione cromosomica )
Durante la gametogenesi si ha il