Anteprima
Vedrai una selezione di 16 pagine su 73
Appunti di Patologia Pag. 1 Appunti di Patologia Pag. 2
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 6
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 11
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 16
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 21
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 26
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 31
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 36
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 41
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 46
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 51
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 56
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 61
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 66
Anteprima di 16 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Patologia Pag. 71
1 su 73
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INFIAMMAZIONE NON GRANULOMATOSA

Nell'infiammazione cronica non granulomatosa la distruzione dei tessuti si associa a proliferazione dei fibroblasti con deposizione di collagene e formazione di tessuto fibroso. I fenomeni di distruzione e riparo dei tessuti avvengono contemporaneamente. La cirrosi epatica è una patologia cronica ed irreversibile del fegato. Dà una massiva fibrosi del fegato con la formazione di noduli rigenerativi che alterano le normali caratteristiche del sistema circolatorio epatico. Si ha infiammazione e necrosi cronica. Il processo cirrotico può essere visto come la via ultima comune di molti tipi di danno epatico.

CARATTERISTICHE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

L'immunologia è lo studio del sistema immunitario. Studia cellule, tessuti e molecole che mediano la resistenza alle malattie. Hanno il ruolo di riconoscimento di proteine estranee, di difesa contro le infezioni e di difesa contro i tumori. Media l'identificazione e

L'eliminazione dei microrganismi che sono penetrati nei tessuti. Il compito del sistema immunitario è di ripulire dalle infezioni il liquido interstiziale, i tessuti e il sangue e di distruggere le cellule infettate. L'esperimento di Jenner segnala nascita dell'immunologia. Nel 1796 si accorse che le persone che lavoravano a stretto contatto con le mucche si ammalavano di una forma lieve di vaiolo. Ipotizzò quindi l'utilizzo del vaiolo vaccino per immunizzare l'uomo. Da questo deriva il termine vaccino. Nel 1979 si giunse all'eradicazione globale del vaiolo.

L'immunità si divide in innata o naturale, acquisita, adattativa o specifica. L'immunità innata media una iniziale protezione nei confronti delle infezioni. L'immunità acquisita si sviluppa più lentamente ed è più efficace. Tutte le cellule dell'immunità vengono prodotte a livello del midollo osseo da una cellula staminale.

Multipotente che sviluppa un precursore mieloide da cui derivano gli eritrociti, le piastrine, i granulociti e i monociti. Si sviluppa inoltre un precursore linfoide che porta allo sviluppo di linfociti. Le uniche cellule che fanno parte del sistema di difesa specifico sono i linfociti B e i linfociti T. Le cellule dendritiche possono presentare un progenitore mieloide o linfoide. Le cellule della linea mieloide che contengono granuli citoplasmatici e le cellule fagocitiche agranulate sono coinvolte nelle difese innate. I neutrofili rappresentano circa il 60% dei leucociti circolanti. Sono detti linfociti polimorfonucleati. Presentano un'emivita breve, sono efficaci nell'eliminazione dei microrganismi ed aumentano rapidamente nel sangue periferico in caso di infezione acuta. La loro maturazione dura 2 settimane. Quando le riserve di PMN nel midollo osseo si esauriscono nel corso di una malattia infettiva il numero di forme immature aumenta nella circolazione sanguigna.

riguarda i basofili i loro granuli contengono proteine acide ed ammine vasoattive(istamina ed eparina). Sono definiti basofili in quanto i granuli sono affini alle sostanze basiche.Sono presenti in numero limitato nel sangue periferico (0-1%). I mastociti si trovano nei tessuticonnettivi di tutto il corpo. Partecipano alle reazioni allergiche.Gli eosinofili presentano granuli citoplasmatici contenenti proteine basiche affini all'eosina.Presentano un nucleo generalmente bilobato. Rappresentano lo 0-5% dei leucociti del sangueperiferico. Partecipano alle risposte immuni contro le infezioni parassitarie da elminti.I monociti rappresentano il 5-7% dei leucociti circolanti. I monociti che penetrano nei tessutiextravascolari sopravvivono per mesi differenziandosi in macrofagi. Monociti e macrofagi svolgonoattivamente la fagocitosi. Troviamo dei macrofagi residenti che prendono nomi diversi in base alsito.Le cellule dendritiche sono così definite per la presenza di proiezioni.

citoplasmatiche ramificate. Sono cellule attivamente fagocitarie. Sono cellule APC specializzate nella cattura e nella processazione di antigeni in frammenti peptidici. Hanno origine dalle cellule sia della linea mieloide sia da quella linfoide.

I linfociti sono le cellule della linea linfoide. Si dividono in linfociti B che originano plasmacellule, linfociti T, cellule natural killer NK (5-10% dei linfociti in circolo) e cellule linfoidi naturali ILC.

BARRIERE NATURALI

Le barriere naturali anatomiche e fisiologiche, se integre, impediscono l'ingresso dei patogeni. La cute è la prima linea di difesa contro le infezioni. L'epitelio cheratinizzato è impenetrabile. Il sebo prodotto dalle ghiandole sebacee presenta un pH di 3-5 che impedisce la proliferazione batterica.

In presenza di ferite, ustioni e procedure chirurgiche i tessuti molli sottostanti sono esposti e questo aumenta il rischio di infezione. Gli epiteli di rivestimento del tratto gastrointestinale, respiratorio

ed urogenitale sono più vulnerabili alle infezioni microbiche. Secernono muco che intrappola i patogeni. Nel tratto respiratorio il muco viene costantemente rimosso dalle ciglia presenti sulle cellule epiteliali. In questo modo le mucose sono costantemente liberate da materiale indesiderato, compresi i microrganismi.

L'ambiente acido dello stomaco, della vagina e della cute debellano i microrganismi. Il lisozima è presente nella saliva e nelle lacrime. È un enzima con proprietà antibatteriche. Vomito, starnuti, tosse ed attività intestinale servono ad espellere i microbi ricoperti di muco. Anche i microrganismi commensali presenti nella bocca, apparato digerente, respiratorio e cute, competono con i microrganismi patogeni fornendo un'altra barriera fisiologica. Dopo terapia antibiotica l'organismo è ricolonizzato da una nuova popolazione di microrganismi.

L'IMMUNITÀ INNATA E ACQUISITA

Quando un microrganismo riesce a

Penetrare attraverso le barriere, l'organismo reagisce inizialmente con la risposta immunitaria innata che viene successivamente seguita dalla risposta specifica se non si riesce ad eliminare il patogeno. Un microrganismo che attraversa una barriera epiteliale è, in genere, immediatamente riconosciuto dalle cellule fagocitiche residenti. La maggior parte dei microrganismi attraversa la mucosa dell'intestino e delle vie respiratorie ed incontra i macrofagi dei tessuti sottomucosi, aiutati dai neutrofili subito richiamati nel sito di infezione.

I fagociti inglobano e distruggono i microbi. Secernono inoltre citochine. Le cellule linfoidi innate ILC producono citochine. Si localizzano a livello delle barriere epiteliali. Forniscono una prima risposta ai microrganismi prima che intervengano i linfociti T. La presenza di queste cellule è stata scoperta da poco. Troviamo ILC1 che producono interferone-gamma utile nella difesa contro i virus. Le ILC2 producono IL-5 e IL-13.

utili nella difesa contro gli elminti. Le ILC3 producono IL-17 e IL-22 che fungono da barriera intestinale. 23Le cellule natural killer uccidono cellule infettate da microrganismi intracellulari e virus. Producono perforine e granizimi che formano un poro a livello della cellula che permette l'ingresso dei granizimi che innescano il processo apoptotico. Producono interferone-gamma che attiva i macrofagi. Sono in grado di uccidere le cellule tumorali.

Nel sistema dell'immunità innata troviamo anche il sistema del complemento e le citochine. L'immunità innata è sufficiente ad eliminare la maggior parte dei microrganismi patogeni. La risposta acquisita è necessaria solo quando la risposta innata è sopraffatta. La risposta acquisita è lenta in quanto richiede giorni o settimane ad attivarsi. È più specifica, intensa ed efficace. Le cellule dell'immunità specifica sono i linfociti B e i linfociti T. I mediatori

risposta immunitaria specifica è caratterizzata da diverse caratteristiche: 1. Specificità: la risposta immunitaria specifica è mirata verso un particolare antigene. Gli anticorpi o le cellule immunitarie coinvolte riconoscono e si legano specificamente all'epitopo dell'antigene. 2. Memoria: dopo l'esposizione iniziale a un antigene, il sistema immunitario specifico è in grado di ricordare l'antigene e di rispondere in modo più rapido ed efficace in caso di una successiva esposizione. Questa memoria immunologica è alla base dell'efficacia dei vaccini. 3. Diversità: il sistema immunitario specifico è in grado di riconoscere una vasta gamma di antigeni diversi. Ciò è possibile grazie alla presenza di un ampio repertorio di anticorpi e recettori delle cellule immunitarie. 4. Regolazione: la risposta immunitaria specifica è regolata in modo da evitare una risposta eccessiva o inappropriata. Sono presenti meccanismi di controllo che limitano la durata e l'intensità della risposta immunitaria. 5. Attivazione dei linfociti: la risposta immunitaria specifica coinvolge principalmente i linfociti, in particolare i linfociti B e i linfociti T. Queste cellule vengono attivate dall'interazione con l'antigene e svolgono un ruolo chiave nella produzione di anticorpi e nell'eliminazione degli agenti patogeni. La risposta immunitaria specifica è essenziale per combattere le infezioni e proteggere l'organismo da agenti patogeni.risposta immune è diretta specificatamente contro singole molecole o porzioni di esse. Il sistema immunitario è in grado di discriminare almeno un miliardo di antigeni o porzioni di antigeni diversi. Il sistema immunitario può riconoscere un'ampissima gamma di specificità diverse mediante specifici recettori. La popolazione dei linfociti è composta di moltissimi cloni diversi tra loro, ciascuno dei quali esprime un recettore per l'antigene diverso dal recettore espresso su tutti gli altri cloni. Il sistema immunitario risponde più velocemente e più efficacemente a seguito di esposizioni ripetute a uno stesso antigene. La risposta immune primaria è mediata dai linfociti vergini che incontrano per la prima volta l'antigene. Le risposte secondarie sono mediate dall'attivazione dei linfociti della memoria, indotti nel corso della risposta primaria. La vaccinazione permette di formare cellule della memoria, pur noncontraendo la malattia. Il sistema immunitario genera risposte ottimali e specializzate per eliminare i diversi patogeni. Le risposte immunitarie presentano un'autoregolazione che permette la cessazione della risposta in seguito all'eliminazione dell'antigene. Si parla inoltre di tolleranza in quanto il sistema immunitario è in grado di discriminare tra antigeni self e non self. L'immunità specifica si divide in umorale, mediata da anticorpi solubili presenti negli umori prodotti dai linfociti B, e in cellulare o cellulo-mediata che è mediata dai linfociti T. 24 RECETTORI DEI LINFOCITI Troviamo il BCR (B Cell Receptor) nei linfociti B e il TCR nei linfociti T. Entrambi appartengono alla superfamiglia delle immunoglobuline. Il BCR è un anticorpo di membrana. Il TCR è un eterodimero di membrana. Entrambi legano antigeni, hanno regioni variabili e regioni costanti. Il sito di legame è un eterodimero con una catena alfa ed una beta.

presentano porzioni variabili. Il B

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
73 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sam028 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Basilico Nicoletta.