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Sistema Nervoso e Sensi

I. Nervo Olfattive contiene Fibre Sensitive, che, attraverso la Lamina Cribrosa dell'Osso Etmoide, arrivano al Bulbo Olfattivo, ma, in caso di disfunzione, provoca riduzione o perdita dell'olfatto.

I. Nervo Ottico trasporta le Informazioni Visive, poiché, nella Retina, sono presenti Fotorecettori sensibili alla luce, che generano impulsi trasmessi, all'interno della retina, a varie Cellule Nervose, tra le quali Cellule Ganglionari, i cui Assoni formano il Nervo ed è coinvolto nella Percezione Visiva, quindi, nella trasmissione di informazioni dalla Retina alla Corteccia Visiva Primaria, nel Lobo Occipitale, ma, in caso di disfunzione, provoca Riduzione Visiva, fino alla Cecità e Deficit del campo visivo, in corrispondenza del lato stesso all'lesione. Le fibre, che ricevono informazioni dal lato esterno del campo visivo, decussano al Chiasma Ottico, si muovono nell'Emisfero Controlaterale, ma un Danno che interessa il Chiasma Ottico, provoca un'Emianopsia Laterale.

Omonima Sinistra, in cui, con entrambi gli occhi, si vedrà solo la metà destra del campo visivo, oppure, un'Emianopsia Bitemporale Eteronim, in cui, con entrambi gli occhi, si vedrà solo la metà centrale del campo visivo.

III. Nervo Oculomotore, che controlla i movimenti oculari, attraverso una Componente Motoria Somatica costituita da Muscolo Retto Superiore, che consente il movimento dell'occhio verso l'alto, Muscolo Retto Inferiore, che consente il movimento dell'occhio verso il basso, Muscolo Retto Mediale, che consente il movimento dell'occhio verso il naso, Muscolo Obliquo inferiore, che consente il movimento dell'occhio verso l'alto e verso l'esterno, Muscolo Elevatore della Palpebra Superiore, che consente il movimento della palpebra superiore verso l'alto, scoprendo il Bulbo Oculare, ed una Componente Motoria Parasimpatica costituita da Muscolo Costrittore della Pupilla, che, in caso di esposizione alla luce, ricuce il

diametro pupillare, Muscolo Ciliate, che aumenta la convessità del cristallino, favorendo la visione da vicino.

IV. Nervo Trocleare, che controlla il movimento oculare, attraverso una Componente Motoria Somatica costituita da Muscolo Obliquo Superiore, che consente il movimento dell'occhio verso il basso e verso l'interno.

V. Nervo Abducente, che controlla il Muscolo Retto Laterale, che consente il movimento dell'occhio verso la tempia.

Ma, un danno, che interessa i Nervi Oculomotori, provoca un Deficit di Movimento Creato con Scanner Profifi fifi dell'occhio, nella direzione del muscolo paralizzato; uno Strabismo con deviazione del bulbo oculare, nella direzione opposta al muscolo paralizzato, che si distingue in Strabismo Divergente, con deviazione, verso il lato esterno e paralisi del Nervo Oculomotore, o Strabismo Convergente, con deviazione, verso il lato interno e paralisi del Nervo Trocleare; una Diplopia con visione sdoppiata.

VI. Nervo Trigemino è un Nervo Misto, quindi,

Il testo formattato con i tag HTML corretti sarebbe il seguente:

contiene Fibre Sensitive e Fibre Motorie ed è diviso in Branca Oftalmica costituita da Fibre Sensitive, che innervano la Cute della faccia e la Cornea; Branca Mascellare costituita da Fibre Sensitive, che innervano la Cute della faccia, la Mucosa Nasale e parte della Mucosa Buccale; Branca Mandibolare costituita da Fibre Sensitive, che innervano la Cute della faccia e parte della Mucosa Buccale, Fibre Motorie, che innervano i Muscoli Masticatori, ma, si può verificare, dal punto di vista clinico, una Nevralgia del Trigemino, che provoca un dolore intenso, transitorio, che dura pochi secondi ed è caratterizzato da una sensazione di brevi scosse consecutive.

Il Nervo Facciale è un Nervo Misto costituito da Fibre Motorie Somatiche, che innervano i Muscoli Mimici della Faccia, Fibre Motorie Parasimpatiche, che innervano le Ghiandole Salivari e Lacrimali, favorendo la secrezione; Fibre Sensitive Somatiche, che innervano i 2/3 anteriori della Lingua.

VII. Nervo

Vestibolo-Cocleare è composto da Nervo Vestibolare associato all'Equilibrio, con Fibre Sensitive, che provengono dal Labirinto Vestibolare (orecchio interno) e sono dirette ai Nuclei Vestibolari del Bulbo (Tronco Encefalico), e Nervo Cocleare, con Fibre Sensitive che provengono dalla Coclea (orecchio interno) e sono dirette ai Nuclei Cocleari del Bulbo (Tronco Encefalico).

IX. Nervo Glosso-Faringeo, i cui Nuclei Motore, Parasimpatico e Sensitivo si trovano nel Tronco Encefalico, è un Nervo Misto costituito da Fibre Motorie Somatiche, e Fibre Sensitive Somatiche, che innervano i Muscoli della Faringe e, parzialmente, la parte posteriore della Lingua, favorendo la contrazione della faringe e la Deglutizione, ma, in caso di disfunzione, provoca Disfagia: Fibre Motorie Parasimpatiche, che innervano la Ghiandola Salivare Parotide, favorendo la secrezione.

X. Nervo Vago origina a Livello Cranico, parasimpatica, li Organi Interni ed è un Nervo Misto.

che, dal punto di vista motorio volontario, è coinvolto nella Deglutizione, controllando parte della Faringe, mentre, dal punto di vista motorio parasimpatico, le Fibre Sensitive Somatiche innervano il Padiglione Auricolare e le Fibre Sensitive Viscerali innervano i Organi contenuti nel Torace e nell'Addome, ma, in caso di disfunzione, provoca Disfonia con paralisi delle corde vocali e alterazione della fonazione; Disfagia con paralisi dei muscoli della faringe e difficoltà nella deglutizione; Tachicardia, se l'lesione del Nervo Vago è bilaterale. Creato con Scanner Profififi La Demenza è caratterizzata da un Declino del precedente livello di Funzionamento Cognitivo, quindi, dal punto di vista clinico, il paziente presenta un peggioramento, che interessa la Memoria, l'Attenzione, le Capacità Esecutive come la Pianificazione, l'Organizzazione e la Sequenza, il Linguaggio, la Cognizione Sociale, se la capacità di interagire è inadequata, ma presenta,anche, una riduzione o perdita dell'Autonomia nello svolgimento delle Attività Personali. Le Cause della Demenza sono tante e si distinguono in Malattia di Alzheimer che è una forma di deterioramento cognitivo, la cui incidenza cresce con l'età, ma ci sono anche i fattori ambientali e i fattori genetici, la familiarità è raramente ereditaria, nel cui caso, si riconoscono 3 geni associati con meccanismo autosomico dominante, cioè, basta un gene alterato per far si che avvenga la trasmissione della malattia, in modo verticale, quindi, in ogni generazione ci sono dei malati ed è legata ad una mutazione sulla proteina precursore della tiroide o su due geni, che si chiamano presenilina 1 e presenilina 2, che si rapportano con il metabolismo dell'amiloide, che è il meccanismo patogenetico caratteristico della malattia, invece, i Fattori di Rischio sono la presenza di Malattie Cardiovascolari, il Fumo, i Traumi Cerebrali Ripetuti, mentre, iFattori che Riducono il Rischio sono le Attività Piacevoli, che richiedono e stimolano l'attività cerebrale. Poi, si verifica, dal punto di vista neuropatologico, una Riduzione Volumetrica del Cervello, una Perdita di Sinapsi e di Neuroni, la Presenza di 2 Lesioni Elementari, che sono le Placche Amiloidi e i Grovigli Neurofibrillari. È un processo degenerativo costituito da una serie di eventi dovuti all'Aiterazione dell'Amiloide, che è una proteina precursore della tiroide. Normalmente, si inserisce sulla membrana neuronale e viene tagliata dagli enzimi secretasi. In una condizione anomala, però, viene tagliata male, rilasciata nello spazio tra neuroni e si aggrega ad altre proteine simili, formando le placche amiloidi. Dal punto di vista clinico, l'esordio è insidioso e l'andamento è progressivo, con disturbi cognitivi riguardanti la memoria a lungo termine, che si altera e il paziente non si ricorda un fatto o evento specifico, come evidenzia la Legge di Ribot. La memoria recente...

si conserva peggio della memoria lontana, ma un'altra anomalia, che si osserva, è la dif coltà nel ricordare il nome delle cose e nel pianicare o eseguire un'attività ed è una malattia che provoca, anche, un Disturbo del Comportamento, che è il motivo per cui il paziente si rivolge allo specialista e i sintomi hanno un andamento variabile, quindi, nella Prima Fase della malattia è presente un disturbo ansioso-depressivo, nella Seconda Fase della malattia è presente un disturbo psicotico con delirio e agitazione, in cui il paziente si rende conto del cambiamento, nella Terza Fase della malattia è presente un disturbo psicotico con allucinazioni ed una percezione sbagliata della realtà, poi, con il progredire della malattia, si osservano Segni Extrapiramidali legati a Deficit di Movimento come la Rigidità, il Tremore, ma anche Disturbi della Deambulazione legati a prassia della marcia e Reazioni di sobbalzo, poi, la diagnosi si effettua sulla clinica, sui

testneuropsicologiciesullarisonanzamagnetica,cheevidenzia l'Atro a dell'ippocampo e, in ne, ci sonoFormeAtipiche,comel'AfasiaProqressiva,che è undisturbodellinguaggio, lAtro a CorticalePosteriore, che è un disturbo delle abilitàviso-spaziali, come la capacità di esplorare lospazio, di disegnare, di riconoscere gli oggetti, la Forma Frontale, caratterizzata daiCreato con Scanner Profi fififififififififi disturbi del comportamento, la Sindrome Corticobasale, caratterizzata da segniextrapiramidali come tremore, rigiditàe bradicinesia da un solo lato del corpo.Demenza Vascolare che è un Disturbo NeurocognitivoassociatoadunaLesioneVascolare,come l'lctus, che, danneggiando il Cervelo,provocano unDannoProgressivo,ma cisonodiversimeccanismipatogenetici,attraversoiquali ilDannoVascolareprovocaDemenzadaInfarti Multipli che siassocia ad eventicerebrovascolariacuti incorrelazionetemporale conlinsorqenza dei disturbi cognitivied ha unandamentoagradini,poichè,il paziente ha una lesione, peggiora dal punto di vista cognitivo e rimane stabile, poi ha una seconda lesione, peggiora ulteriormente e si ristabilizza, associandosi anche a segni focali, che sono tipici della sindrome piramidale e sono deficit di forza, come l'emiparesi, spesso, dal punto di vista cognitivo, si alternano momenti migliori e momenti peggiori. Demenza da Infarti Strategici che si verifica nell'area profonda del cervello: Demenza Vascolare legata a un accumulo di danni, che interessano i Piccoli Vasi Sottocorticali, si riconosce una forma a lento andamento ed una forma caratterizzata da micro infarti, per cui si osservano i segni tipici della lesione, come l'emiparesi, poi, i disturbi cognitivi; Demenza da MicroSanquinamenti Corticali che si associano ad una condizione particolare di deterioramento cognitivo e fragilità dei vasi, o Sottocorticali che si associano all'ipertensione: Cambiamenti Cronici della Sostanza Bianca che si associano all'arrivo di poco sangue, mentre, la diagnosieffettuasapendoche il paziente ha avut
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
13 pagine
SSD Scienze mediche MED/26 Neurologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Baby2229 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neurologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Neri Giovanni.