Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 60
Appunti di Nefrologia Pag. 1 Appunti di Nefrologia Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 60.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Nefrologia Pag. 56
1 su 60
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

NSF

: I pazienti sono nefropatici e tutti sono stati sottoposti a mezzo di contrasto a base di gadolinio, e

presentano una fibrosi progressiva che causa una disabilità degenerativa che porta alla contrazione dei

muscoli fino all’impossibilità a muoversi, bloccando le articolazioni. La morte soggiunge legata alle

complicazioni come cadute, fratture e immobilità, con associate varie infezioni.

La cute diventa sempre più sclerotica, fibrosa, dura e contratta; la pelle non si solleva più in pliche e si ha un

aumento di tessuto sottocutaneo; non si è più capaci di muoversi con contrazione delle articolazioni. Le

manifestazioni sono simmetriche e cominciano dagli arti inferiori, poi gli arti superiori e infine sul torace,

bloccandosi però sul collo e la testa che sono le uniche cose in grado di muoversi.

Le urine

All’esame delle urine si analizzano caratteristiche fisiche e chimiche.

CARATTERISTICHE FISICHE

 Colore: 

o Colore giallo paglierino possono assumere colori diversi sia per motivi fisiologici che

patologici. 

o Colore biancastro presenza di pustole e quindi infezione, oppure a livello fisiologico dalla

presenza di precipitati di fosfati a pH alcalino

o Colore giallo arancio presenza di bilirubina e quindi ittero o urobilina; a livello

fisiologico dalla presenza di rifampicina, nitrofurani, vitamina V12, sulfamidici, consumo

elevato di carote e barbabietole

o Colore rosso/roseo presenza di emoglobina, porfirina e globuli rossi, oppure,

fisiologicamente, da difenilidantoina, metildopa e fenacetina

o Colore rosso/marrone (marsalato) presenza di bilirubina più elevata, mioglobina oppure

da un punto di vista non patologico potrebbe essere associato a disidratazione

o Colore rosso/marrone scuro (color coca-cola) presenza di ematuria importante

o Colore verde/blu presenza di biliverdina o Pseudomonas, oppure fisiologicamente

presenza di amtriptilina, blu di metilene

o Colore nerastro correlato a problemi epatici importanti

o Aspetto torbido legato ad un’infezione o a precipitazione di cristalli di fosfato o urato

amorfi

 Odore: dovuto a batteri che fermentano l’urea

o Ammoniacale,

o Fetido è dovuto ad infezione da E. Coli

 

Volume si modifica da 1 a 2 litri, con grosse variazioni basate su quanti liquidi vengono assunti e

quanti vengono dispersi, ad esempio con il sudore.

Sotto i 0,5 l si parla di oliguria, mentre sopra i 2 l si definisce poliuria, la quale può essere fisiologica

in caso di aumentate quantità di liquidi assunti, a seguito di forti emozioni oppure come conseguenza

di assunzione di alcol (inibisce ADH). La poliuria diventa patologica quando vi è un problema

come una ripresa dopo necrosi tubulare e conseguente un’incapacità di concentrare l’urina,

renale,

oppure cause extrarenali ad esempio condizioni come il diabete insipido o il diabete mellito.

 

Peso specifico (range di normalità 1008-1035 g/l) indicatore della concentrazione delle sostanze

disciolte nelle urine, in dipendenza da peso molecolare e dal numero di molecole. Aumenta in

situazioni di diabete mellito, oliguria, mezzi di contrasto e si riduce con diabete insipido, poliuria,

insufficienza renale cronica

  si fa molto meno frequentemente e misura all’incirca

Osmolarità (50-1200 mOsm/kg) le stesse

la differenza rispetto a quest’ultimo è che risulta essere un valore legato alla

cose del peso specifico,

quantità e quindi al numero delle molecole, indipendentemente dal peso specifico, perciò è un indice

più specifico della capacità di concentrazione del rene.

 

pH valori normali da 4,5 a 7,5. Si riduce con una dieta ricca di proteine, digiuno, febbre, acidosi

respiratoria e metabolica, iperuricemia riposo notturno (accumulo di CO2: acidosi respiratoria),

mentre aumenta in condizioni di iperaldosteronismo, pasto di vegetali, alcalosi respiratoria

 

Urea (10-30 g/die) filtrata dal glomerulo e parzialmente riassorbita dal tubulo prossimale e

collettore, aumenta con ipercatabolismo proteico, dieta, esercizio fisico e si riduce con grave

insufficienza epatica, insufficienza renale acuta o cronica

 

Acido urico (0.2-0.8 g/die) è un prodotto di degradazione delle purine, filtrato dal glomerulo e

riassorbita e secreto dal tubulo, aumenta quando vi è distruzione cellulare (paziente che fa

trattamento antiblastico), pazienti ipersecretori e si riduce con insufficienza renale, gotta, uso di

diuretici tiazidici

 

Creatinina (0.7-2 g/die) filtrata dal glomerulo e poco escreta dal tubulo, è un prodotto dei

muscoli. Aumenta quando vi è un danno muscolare, astenia, febbre o diabete, mentre si riduce con

insufficienza renale. Il fatto che venga poco rimaneggiata dal tubulo viene sfruttato per utilizzarla

come indice della funzione renale e quindi come misura del GFR

 

Ca (0.1 -0.3 g/die) eliminazione aumentata da: ipercalcemia, ipercalciuria, iperparatiroidismo,

ipertiroidismo, metastasi ossee, osteoporosi e ridotta da: ipocalcemia, carenza Vit D, IRC, diarrea,

ipoparatiroidismo

 

P (fosforo) (1 g/die) eliminazione aumentata da: acidosi, iperparatiroidismo, sforzi, rachitismo

renale, osteolisi, diabete mellito, digiuno prolungato, immobilizzazione, ipervitaminosi D e sarà

ridotta da: IRC, alcalosi, crescita, gravidanza, allattamento, ipoparatiroidismo, terapia con idrossido

d’alluminio (Malox), un farmaco che si usa per l’acidità di stomaco e che in seguito ad assunzione di

cibi impedisce l’assorbimento del fosforo

  L’eliminazione

K (1-3 g/die) soggetto a controlli ormonali. aumentata da: M. di Cushing,

iperaldosteronismo, IRC poliurica, diuretici, contraccettivi, liquirizia, acidosi tubulare, acidosi

diabetica, alcalosi metabolica, tumori ACTH secernenti, ipertensione maligna mentre viene ridotta

da: insufficienza corticosurrenalica, morbo di Addison, insufficienza renale acuta e cronica con

oliguria, diuretici risparmiatori di potassio, vomito, diarrea

 

Na (50-250 g/die) anche questo elettrolita, come il potassio, è soggetto a controlli ormonali.

Normalmente il suo bilancio è mantenuto anche in condizioni di insufficienza renale avanzata, ma

l’eliminazione è aumentata da: M. di Addison, nefroangiosclerosi, nefropatie con perdita di Sali,

diuretici e ridotta da: sudorazione profusa, diarrea, vomito, iperaldosteronismo, ustioni estese,

L’oliguria pre-renale

mucoviscidosi, toracentesi, paracentesi, oliguria da IRA pre-renale. è un caso

clou perché bisogna riuscire a distinguere un paziente con un danno renale, da un paziente

disidratato dove i reni non hanno abbastanza acqua per espellere quel che devono, per questo vi è la

formula che esprime la frazione escreta del sodio, dove (Na urinario x creatinina plasmatica) / (Na

plasmatico x creatinina urinaria) x 100, e se il risultato è inferiore a 1 il paziente è troppo disidratato

e quindi non vi è un vero danno renale

  presenti in quantità molto piccole, quindi all’esame risultano

Proteine (30 -150 mg/die) sono

negative. Si parla di proteinuria selettiva quando vi è presenza nelle urine di proteine molto piccole

(clearance IgG/ clearance Transferrina < 0.2), mentre verrà definita non selettiva quando risulteranno

all’elettroforesi pari alle proteine plasmatiche. Si parla di Sindrome nefrosica con proteinuria >3.5

g/die per 1.73 m2. Un caso particolare è la proteinuria di Bence-Jones dove si rileva la presenza di

catene leggere delle immunoglobuline dovute a presenza di mieloma, la caratteristica di queste

proteine è che precipitano riscaldate a 56° e tornano in soluzione con ulteriore riscaldamento

 

Glucosio normalmente non è presente, in quanto totalmente riassorbito attivamente. Il

meccanismo di riassorbimento è saturabile, quindi se si è in situazioni di diabete, infusioni di

glucosio, gravidanza, disfunzioni tubulari, M. di Cushing, terapia con steroidi si avrà glicosuria.

Generalmente la soglia renale di riassorbimento di glucosio è 180 mg/dl, ma ci sono persone che

hanno una soglia più bassa, motivo per il quale a valori di normoglicemica avranno glicosuria.

 

Corpi chetonici non presenti, in quanto normalmente non si trovano neanche in circolo,

vengono prodotti quando l’organismo è in carenza di zuccheri e quindi metabolizza acidi

grassi. Quindi si troveranno in pazienti con diabete scompensato, in pazienti defedati, con

vomito, febbre, diarrea e disidratati. Non devono essere presenti nell'urina. La loro presenza

può essere anche determinata da alterazione del metabolismo dei lipidi, da epatiti croniche,

da gravidanza, da iponutrizione (sotto nutrizione), da stress

 

Nitriti Vengono rilevati in caso di infezioni batteriche che metabolizzano i nitrati

 

Sangue (stick sensibile a HB, GR, mioglobina) Fisiologicamente non è presente, ma può

essere rilevato per diversi fenomeni patologici

I diuretici

il flusso di urina, aumentando l’eliminazione di sodio e

I diuretici sono farmaci che regolano positivamente

cloro. Vengono usati per contrapporsi quindi a un bilancio positivo di sodio e liquidi (in caso di

ipervolemia). La somministrazione cronica degli stessi invece viene usata per trattare malattie come

l’ipertensione.

I diuretici vengono divisi in diverse categorie:

Inibitori dell’anidrasi carbonica:

- derivati del sulfanilamide. Tra i vari farmaci ricordiamo

l’acetazolamide che ha come effetto (esattamente come il sulfanilamide) una diuresi influenzata

dall’alcalinizzazione delle urine che causa acidosi metabolica, quindi:

o 3-

Aumento eliminazione HCO

o Inibizione della secrezione di idrogeno

Aumento dell’escrezione di sodio fino al 5%

o

o Alcalinizzazione delle urine

o Acidosi metabolica sull’emodinamica perché causa un’attivazione del feedback tubulo

Questo farmaco ha anche effetto

– glomerulare che aumenta la resistenza delle arteriole, diminuendo il flusso e la velocità di

filtrazione glomerulare.

Viene usato come seconda scelta nella cura del glaucoma ad angolo aperto, per ottenere urine

alcalinizzate, per la correzione dell’alcalosi metabolica e contro la malattia d’altitudine.

quali l’acidosi metabolica, la calcolosi renale, l’ipokaliemia,

Presenta diversi effetti collaterali

l’iperammoniemia, un possibile peggioramento dell’acidosi e una possibile ipersensibilità ai

sulfamidici.

- Diuretici osmotici: non hanno effetto farmacodinamico, ma sono molecole ultrafiltrate che non

vengono riassorbite, andando a determinare un aumento della concentrazione urinaria. Il loro effetto

netto è

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
60 pagine
SSD Scienze mediche MED/14 Nefrologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher egamberini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Nefrologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Vita-Salute San Raffaele di Milano o del prof Zacchetti Daniele.