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°C

cui la vita può prosperare nonostante le avverse

condizioni delle profondità marine. I punti rossi rappresentano le fratture e indicano l'area in

cui stato identificato il materiale che esce a 350°C,

è

creando un forte gradiente di temperatura con le zone

circostanti a 3°C. Questo materiale forma camini naturali

con acqua calda che continua ad uscire dal foro centrale.

Il Minisommergibile Alvin un

è

veicolo sottomarino equipaggiato

con sistemi di raccolta di immagini,

bracci meccanici e sensori che

permettono di esplorare profondità

marine difficilmente accessibili.

Grazie a questo mezzo possibile

è

ottenere immagini dettagliate di

fenomeni sottomarini, come ad

esempio la foce di un fiume.

Inoltre, questi ambienti sono anche di grande interesse per la ricerca scientifica in quanto ospitano una

vasta gamma di organismi adattati a condizioni estreme, che potrebbero fornire preziose informazioni su

come la vita si adattata e si evoluta in ambienti diversi da quelli tradizionali. Studiare questi ecosistemi

è è

può anche aiutare a capire meglio il funzionamento del ciclo biogeochimico dell'oceano e l'interazione tra

organismi e ambiente.

Gli organismi chemiosintetici sono batteri che vivono in ambienti profondi come i sedimenti marini e sono

responsabili della creazione di una struttura trofica che si sviluppa in verticale nella colonna d'acqua. Questi

batteri utilizzano elementi inorganici come fonte di energia per sintetizzare materia organica, diversamente dai

batteri fotosintetici. Essi possono sopravvivere anche fuori dall'acqua, creando macchie su rocce grazie agli

elementi organici presenti negli idrotermali. Grazie alla fuoriuscita di materiali come H2S, ferro e metano,

questi batteri possono crescere e diventare fonte alimentare per altri organismi che costituiscono una catena

alimentare simile a quella delle acque superficiali.

Symbiosis una relazione simbiotica tra batteri e organismi che può

è

avere un impatto significativo sulla produzione primaria e sulla

creazione di sostanza organica. Le aree idrotermali, dove alcuni

organismi si sono adattati a vivere a grandi profondità, sono

oggetto di studi in ambito biotecnologico per capire come tali

adattamenti possano essere utilizzati per la produzione di nuovi

composti. Queste informazioni possono essere utili per lo sviluppo di

nuove tecniche per la produzione di alimenti e medicinali, anche se il

loro impatto a livello globale limitato. In alcune zone profonde si

è

sono riscontrate 85 specie in media, mentre nei camini idrotermali

il numero di specie sale a 236, simile a quello delle barriere

coralline. Queste zone sono caratterizzate da una grande ricchezza

di biodiversità e rappresentano un elemento importante per

valutare la salute degli ecosistemi marini, in quanto ospitano la

presenza di quasi tutti gli organismi tipici delle aree molto produttive.

Le immagini mostrano lo sviluppo e la crescita di forme

batteriche in condizioni estreme, adattandosi alle tossicità di

H2S e metano. Con il passare del tempo, la tossicità diminuisce

favorendo la colonizzazione di aree illuminate dopo circa 55

mesi. Quando le risorse si esauriscono, nuovi organismi si

attivano in zone vicine, creando oasi di biodiversità. Gli

organismi possono adattarsi anche in aree impattate dall'uomo,

ma l'uomo può causare danni introducendo agenti inquinanti.

Negli anni '60 ha iniziato a svilupparsi la consapevolezza del problema

ambientale legato all'esaurimento delle risorse non rinnovabili del

pianeta. La sensibilizzazione dell'opinione pubblica aumentata grazie

è

ai vari incidenti accaduti e ha portato alla richiesta di norme per

prevenirli. A livello internazionale, la prima Conferenza Internazionale

sull'Ambiente si tenuta a Stoccolma nel 1972, segnando l'inizio di un

è

impegno globale per la protezione dell'ambiente.

Nella Comunità Europea, a partire dagli anni '70 si sono adottate

diverse direttive per regolamentare l'uso dell'acqua, inizialmente

focalizzate sull'utilizzo e la qualità per finire con una visione più

integrata del sistema idrico. Negli anni '90 sono state introdotte

direttive specifiche sul trattamento delle acque reflue urbane e sulla

prevenzione dell'inquinamento, mentre negli anni 2000 si cominciato

è

ad adottare un approccio integrato e ecosistemico per la gestione delle

risorse idriche. Questo cambiamento di approccio ha portato a un

monitoraggio più accurato dell'ambiente e a una maggiore attenzione

verso gli impatti dell'attività umana sull'ecosistema marino.

L'approccio ecosistemico si concentra sulla valutazione globale del

funzionamento degli ecosistemi, prendendo in considerazione sia gli

aspetti biologici che quelli fisici e chimici. Attraverso una gestione

integrata e sostenibile, si cerca di preservare la biodiversità,

garantire la qualità dell'acqua e dell'aria, e mantenere un equilibrio

tra le attività umane e l'ambiente naturale.

La gestione sostenibile non riguarda solo la salute degli ambienti

terrestri o marini, ma un equilibrio tra ambiente, società ed

è

economia. Un'azienda che paga equamente i lavoratori e

supporta la comunità, ma inquina, non sostenibile. Se una

è

componente non in equilibrio, avrà effetti negativi sulle altre.

è È

importante far crescere insieme tutte e tre le dimensioni per

evitare danni ambientali e sociali. La sostenibilità globale è

fondamentale per la gestione sostenibile dell'ambiente, della

società e dell'economia.

Le normative ambientali hanno l'obiettivo di promuovere e

mantenere uno stato ambientale sano, integrando al meglio la

componente sociale ed economica. Attraverso convenzioni

internazionali e direttive della comunità europea, le varie nazioni si

impegnano a gestire correttamente gli ambienti, monitorare e

controllare, nonché proteggere l'ambiente. La direttiva 2000, ad

esempio, si focalizza sulla gestione della risorsa acqua, inclusa la

strategia marina. Le nazioni adottano queste direttive,

implementando attività di monitoraggio, gestione ambientale e

valutazione dell'impatto del progresso umano sull'ambiente.

L'UNEP si occupa di questioni ambientali a livello

globale e regionale, coordinando lo sviluppo di

politiche ambientali concertate. Uno dei programmi

più significativi il regional seas, che studia il degrado

è

degli oceani e delle zone costiere e promuove la

gestione sostenibile dell'ambiente marino

coinvolgendo paesi confinanti. Ci sono 18 aree di mare

regionali con programmi specifici supportati da

convenzioni regionali e protocolli. La Convenzione di

Barcellona riguarda il Mar Mediterraneo, mentre la

Convezione OSPAR riguarda il Mar del Nord-Est

Atlantico. Le zone tratteggiate indicano aree di mari

regionali con un unico piano di azione.

Il programma Regional Seas si propone di studiare l'evoluzione del degrado degli oceani e delle zone costiere

attraverso la gestione e uso sostenibile dell'ambiente marino, coinvolgendo paesi confinanti in azioni globali e

specifiche per proteggere il loro ambiente marino condiviso. Ha compiuto questo stimolando la creazione dei

programmi su mari regionali con prescrizioni per una corretta gestione ambientale coordinata e attuata dai

paesi che condividono un comune corpo di acqua. (Esistono18 Regional Sea programmes).

I programmi funzionano attraverso un piano d'azione (Action Plan). Nella maggior parte dei casi il piano

d'azione sostenuto da un solido quadro giuridico nella forma di una convenzione regionale e associato a

è

protocolli su problemi specifici. Tutti i programmi riflettono un approccio simile, ma ciascuno stato

è

personalizzato con i propri governi e istituzioni per soddisfare le loro particolari sfide ambientali.

Il piano di azione si basa su una valutazione approfondita del sistema ambientale, che comprende la

• raccolta di dati e informazioni sullo stato attuale dell'ambiente e sulle minacce che possono

influenzarlo negativamente.

Una volta ottenuta una panoramica completa della situazione ambientale, si procede con il

• monitoraggio continuo per verificare l'efficacia delle misure adottate e individuare eventuali

cambiamenti o problemi che richiedono un intervento immediato.

La gestione ottimale del sistema prevede l'implementazione di azioni mirate a proteggere e preservare

• l'ambiente, ad esempio la riduzione delle emissioni inquinanti, la promozione dell'uso sostenibile delle

risorse naturali e la tutela della biodiversità.

fondamentale rispettare la legislazione ambientale vigente e gli accordi internazionali per garantire

• È

standard di qualità elevati e uniformi a livello globale.

Infine, per sostenere finanziariamente le attività di monitoraggio e gestione ambientale, importante

• è

cercare e ottenere finanziamenti da fonti pubbliche o private, nazionali o internazionali.

Negli ultimi anni sono state individuate problematiche legate all'ambiente marino come le pressioni urbane

sulla fascia costiera, l'invasione di specie aliene, l'inquinamento da fonti terrestri e marittime ecc. La zona

costiera stata identificata vulnerabile e sensibile, perciò, sono stati messi in atto monitoraggi continui per

è

gestirla al meglio. Si sono concentrate le attenzioni sulle sorgenti di inquinanti, sulle movimentazioni delle navi

e sull'inquinamento atmosferico per preservare e mantenere il funzionamento degli ecosistemi marini.

L'Agenda 2030 dell'ONU un'iniziativa

è

globale per promuovere lo sviluppo

sostenibile, con obiettivi che includono la

riduzione della povertà e la tutela

dell'ambiente marino. I programmi mari

regionali, come Helcom nel Mar Baltico, sono

fondamentali per raggiungere tali obiettivi.

Questo mare influenzato dagli input delle

è

nazioni che vi si affacciano e ha bisogno di

coordinamento tra i paesi per affrontare i

problemi legati allo sviluppo industriale e

agricolo. La convenzione Helcom ha subito

modifiche per incorporare concetti come "chi

inquina paga" e responsabilità

precauzionale.

Il funzionamento della struttura prevede la presenza di una

commissione a Helsinki che si occupa principalmente di

gestione e amministrazione, indipendente dalle Nazioni

Unite. Inoltre, ci sono diverse strutture con gruppi di esperti

che si occupano di diverse problematiche, formando una

componente tecnico-scientifica. Questi gruppi affrontano

argomenti specifici correlati a a

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
16 pagine
SSD Scienze biologiche FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pesciolin0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Monitoraggio ambientale marino e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Povero Paolo.