Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
BACILLUS CEREUS
È il bacillo patogeno più frequente. Si tratta di batteri ambientali o commensali
prevalentemente di animali che possono anche contaminare alimenti (es. contamina verdure
cotte e poi lasciate a raffreddare e poi di nuovo cotte). Le infezioni di B. cereus allora
saranno infezioni alimentari o tossinfezioni, poiché questi batteri producono tossine.
Abbiamo:
- esotossine citolitiche (fosfolipasi C e emolisine)
- esoenzimi (attività proteolitica, lipolitica, saccarolitica)
sulla mucosa interinale e alterano l’equilibrio idrosalino
- enterotossine: agiscono
intestinale
- tossine emetiche: per riflesso inducono nausea e vomito
Queste tossine si trovano frequentemente in verdure. Le manifestazioni cliniche sono
infezioni gastroenteriche, con emesi (immediata, da tossine) e diarrea (più lenta, legata
all’infezione). In età pediatrica sono possibili infezioni anche gravi ma rare, soprattutto a
livello oculare, perché i batteri producono grosse quantità di isoenzimi degradativi e le
proteasi possono causare infezioni oculari molto dannose.
I bacilli possono causare infezioni opportunistiche: se si trovano bacilli in emocoltura è un
problema, bisogna capire se derivano da contaminazione o da infezioni e, in tal caso,
significa che c’è una grave immunocompromissione.
BACILLUS ANTHRACIS
(È andato di moda qualche anno fa come agente di bioterrorismo, ma si tratta di un’enfasi
molto fuori luogo.) Si tratta, invece, di un agente di interesse principalmente veterinario, dove
la sua forma causa un’infezione detta nell’uomo causa l’antrace.
carbonchio; È un bacillo
ambientale ed eventualmente commensale, comunemente ospitato a livello intestinale.
La patogenicità di questo batterio è legata alla presenza di due plasmidi: il plasmide pX01
codifica per una tossina carbonchiosa che ha come bersaglio prevalentemente il macrofago,
mentre il plasmide pX02 codifica per la formazione della capsula, che è il suo principale
L’assenza di uno o l’altro dei plasmidi, rende i batteri apatogeni.
fattore di patogenicità. → di solito contamina gli animali con cui l’uomo viene a
Bacillus anthracis: infezioni
contatto per ragioni professionali, raramente viene mangiato e ancora meno respirato, tuttavia
l’antrace per inalazione è noto per incidenti in impianti militari ed è una situazione grave in
cui le spore germinano nei tessuti. Quindi, come anticipato, tali plasmidi conferiscono 2
vantaggi importanti:
1) capsula, polipeptidica (e non polisaccaridica), è un fattore antifagocitario
2) esotossina carbonchiosa, un complesso multiproteico a tre fattori:
- Fattore I: fattore edematogeno (EF), una adenilato ciclasi batterica che
produce un aumento di cAMP, secondo messaggero che produce ioni che
portano acqua dalla cellula verso esterno (efflusso idroelettrico). Ciò causa
edema dei tessuti.
- Fattore II: antigene protettivo (PA), una proteina di riconoscimento
recettoriale che consente l’attacco sulla cellula bersaglio; la forina presente
sulla membrana processa il PA (staccandone una parte), in questo modo viene
indotta una multimerizzazione che fa da piattaforma recettoriale per uno degli
altri due fattori formando i complessi II-I o II-III che vengono internalizzati
per endocitosi. Dopo l’endocitosi, si ha un rilascio nel citoplasma delle
componenti libere (quindi i fattori I e III).
- Fattore III: fattore letale (LF), una metallo proteasi ad effetto necrotico.
Negli animali (ruminanti soprattutto) il batterio causa carbonchio, alta letalità e
nell’ambiente (si
disseminazione delle spore definiscono epizoozie le epidemie animali). Può
trasmettersi per contatto agli allevatori in presenza di lesioni cutanee.
Nell’uomo, l'infezione cutanea solitamente è acquisita attraverso il contatto con animali
infetti, prodotti di origine animale contaminati da spore, o spore nel terreno. Le ferite aperte
o le abrasioni aumentano la predisposizione, ma l'infezione si può verificare anche quando
la cute è integra. Di solito l'antrace cutaneo non è contagioso, ma in casi molto rari
l'infezione cutanea può essere trasmessa da persona a persona attraverso il contatto diretto o
fomiti.
L’antrace cutaneo si manifesta con zone necrotiche sul punto di contatto, poiché raramente
il patogeno si diffonde al resto dell’organismo.
L'infezione gastrointestinale (compresa quella orofaringea) si può verificare dopo
ingestione di carne non adeguatamente cotta contenente le forme vegetative del
microrganismo, solitamente quando una lesione della mucosa faringea o intestinale ne
facilita l'invasione. La tossina rilasciata provoca ulcere necrotico-emorragiche, emorragia
intestinale, ostruzione e/o perforazione. Spesso è letale.
L’antrace acquisito per inalazione è altrettanto letale, è noto per incidenti in impianti militari
ed è una situazione grave in cui le spore germinano nei tessuti, causa distress respiratorio,
cianosi, shock e coma. d’interesse
Rimane comunque un patogeno veterinario, ma sottolineiamo le sue
conseguenze nell’uomo a causa dei gravi danni che la sua tossina può scaturire (all’esame
dobbiamo ricordarci queste cose!).
6.Isolamento e identificazione
I bacilli si coltivano e isolano facilmente su agar sangue, presentando colonie rugose e dai
margini frastagliati, non emolitiche. Basta fare una colorazione di Gram (positivi) per riuscire
a osservarli, poi per confermare si possono fare dei test di ricerca degli antigeni o ricerca dei
→
plasmidi mediante metodi molecolari è necessario perché spesso si può trattare di
contaminazioni esterne al campione;
B. cereus, invece, molte volte ha necessità di isolamento su agar base, un terreno selettivo
addizionato di tuorlo d’uovo e polimixina B, antibiotico per cui questo batterio è resistente,
quindi vedremo una patina di crescita in piastra che andremo a confermare con test
molecolare.
CLOSTRIDI –
1.2.Inquadratura tassonomica Struttura del batterio
Sono cellule tipicamente gram+ con un metabolismo fermentativo. A livello patogeno, i
clostridi sono prevalentemente ambientali o commensali e possono diventare patogeni
opportunisti della mucosa intestinale, oppure patogeni occasionali.
Tre caratteristiche principali:
1) Anaerobiosi: sono anaerobi, molti anaerobi obbligati, ma troviamo anche delle specie
l’anaerobiosi
aerotolleranti; poiché è tipica del tratto intestinale, è qui che spesso sono
ospitati i clostridi.
2) Spore: formano spore dalle dimensioni maggiori della cellula, per cui la deformano
dandogli un aspetto caratteristico a clavetta
3) Esotossine molto potenti: ne producono molte e diverse; possiamo avere esotossine
ad effetto citolitico e necrotizzante, oppure tossine ad effetto neurologico
Tossine citolitiche e necrotizzanti
Essendo ambientali, come i bacilli, producono moltissimi esoenzimi diversi che, però, in caso
di parassitismo diventano pericolosi. Alcune tossine prodotte sono citolitiche e degradano la
membrana plasmatica, altre agiscono a livello del citoscheletro impedendo la normale
organizzazione dei filamenti di actina, oppure bloccano la proteina Rho.
Le tossine con attività a livello della membrana plasmatica sono delle permeasi (formano pori).
Quelle che agiscono all’interno della cellula sono delle tossine AB ad attività glicosilante,
così chiamate perché hanno due tipi di subunità proteiche:
− active (A): subunità enzimaticamente attiva
− binding (B): subunità che lega il recettore
(possono avere una o più subunità A e una o più B)
Con la subunità B viene riconosciuto il recettore, internalizzato il complesso proteico e poi
rilasciata la subunità A a livello intracellulare con proprietà enzimatica. La tossina AB ha
l’ADP-riboso
attività ADP-ribosilante: è un gruppo funzionale normalmente usato dalla
cellula per regolare l’attività enzimatica (come fosforilazioni) a livello post tradizionale. Si
tratta di un meccanismo normale e fisiologico della cellula: l’ADP-riboso viene preso dal
NAD, staccando la nicotinammide, e trasferito sulla proteina bersaglio per regolarne l’attività
post traduzionale. →
NAD = nicotinamide + 2 riboso + 2 gruppi fosfato la tossina stacca la nicotinamide dando
ADP-ribosio;
Le tossine inducono questo stesso meccanismo causando una disregolazione, perché viene
ribosilato un bersaglio errato o in modo irreversibile bloccando la proteina in uno stato
attivo/inattivo, restituendoci una proteina modificata costitutivamente nella sua attività
enzimatica.
l’attività ADP-ribosilante
Anche con e UDP-glucoso-transferasica si hanno delle proteine che
vengono modificate nella loro attività. Ad esempio, sull’actina G che non polimerizza o la
proteina Rho, accessoria della regolazione del citoscheletro, che perde la sua funzione. In tutti
i casi, abbiamo effetto citotossico.
Neurotossine
Importantissime sono le neurotossine, in particolare quella tetanica e botulinica. Sono
anch’esse delle esotossine AB ad attività proteasica con bersaglio specifico, agiscono a
livello presinaptico, impediscono il rilascio di vescicole contenenti il neurotrasmettitore. Il
neurone colpito, anche se eccitato, non rilascia più il neurotrasmettitore e si ha interruzione
dell’impulso nervoso.
La tossina botulinica agisce sul SNP e blocca il rilascio di acetilcolina nelle placche
neuromuscolari (il muscolo non riesce più a contrarsi, nonostante l’impulso). Si ha paralisi
dei muscoli, in questo caso abbiamo una paralisi flaccida in cui il muscolo perde tono.
La tossina tetanica agisce sul SNC, bloccando altri neurotrasmettitori (GABA) e il circuito
che succede è che viene impedita l’inibizione
di inibizione della contrazione muscolare. Quel
del riflesso di contrazione e la conseguenza è una paralisi spastica, in cui il tono muscolare è
mantenuto alto (ipertono). Più stiro il muscolo più ho il riflesso di contrarre.
un’attività
Le tossine hanno specifica potentissima (bastano pochi ng).
I primi muscoli a essere coinvolti dalla paralisi flaccida del botulino, sono le palpebre e i
muscoli facciali, che poi si estende al resto del corpo con possibile blocco della muscolatura
respiratoria. Stessa cosa vale per la tossina tetanica: contrazione dei muscoli facciali, volto
con tratti contratti e, nei casi gravi, iperestensione a livello del rachide con blocco della
funzione respiratoria.
Questo prima dei vaccini.
Tetano: vaccino antitetanico con tossina denaturata chimicamente con formalina per
sv