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Struttura economica crisi recessiva discorso pubblico società dell'informazione

IC.Struttura economica crisi recessiva discorso pubblico società dell'informazione→ → →quadro politico legislativo neoliberismo struttura economica new economy→ → → →dal webLe organizzazioni si trasformano perché sono inserite in questo tipo di intreccio dimultifattorialità.Il cambiamento politico-economico: la recessione a onda lunga'50 – '70Il periodo che va dagli anni '50 agli anni '70 fu un periodo di forte crescita economica,da standard di vita più elevati e da un sistema di governo relativamente stabile.'70 – '90In questo periodo avviene una trasformazione dei modelli di business e delle leve diinvestimento. 30Dal boom economico si comincia a modificare il ciclo economico e si entra in un'epocadi recessione che si sarebbe prolungata fino agli anni '90. (per recessione si intendeuna contrazione prolungata dell'economia per più di tre

trimestri di fila). È da questa recessione che partono tutta una serie di investimenti sulla centralità della cultura come opzione di spazi di investimento. Fino a quel momento nessuno pensava ai testi come effettivamente una occasione di investimento e di creazione di ricchezza. La recessione ha svolto la funzione di catalizzatore nell'accelerare e consolidare determinati processi.

Il cambiamento politico e legislativo: l'avvento del neoliberismo

Qualsiasi essa sia la causa della recessione, tutti gli studiosi concordano che essa potrà con sé conseguenze profonde.

In quel periodo la visione secondo cui i bisogni umani sono meglio soddisfatti da un libero mercato privo di regolamentazioni irruppe nuovamente sulla scena e con essa anche i termini "economia neoliberista" e "neoliberismo".

Neoliberismo è una teoria delle pratiche delle politiche economiche secondo la quale il benessere dell'uomo può essere

perseguito al meglio liberando le risorse e le capacità imprenditoriali dell'individuo all'interno di una struttura istituzionale caratterizzata da forti diritti di proprietà privata, liberi mercati e libero scambio. (autoregolazione tramite competizione libera da norme giuridiche).

Quando anche in Europa Orientale lo stalinismo crollò, fu il neoliberismo ad essere adottato come modello politico di riferimento. All'interno di questo clima di cambiamenti politici alcuni impattarono sicuramente con le industrie culturali ed il loro status nell'ambito delle società contemporanee.

Nella situazione di recessione il problema non è solo delle imprese ma è un problema anche politico: sono necessarie delle politiche economiche per cercare di uscire dalla fase recessiva. Le strategie politiche vanno sotto l'etichetta di neoliberismo, quindi si diminuisce la rigidità nel controllo sulle imprese. de-regulation

Si parlerà di

Si cerca di dare più campo aperto alle imprese per vedere se si riesce ad uscire dalla recessione. Questi due fattori si collegano l'uno con l'altro, la dimensione politica toglie le regole e contemporaneamente le imprese investono in qualcosa di nuovo. Società dell'informazione Si usa il termine "società dell'informazione" per fare riferimento alla visione secondo cui l'informazione e la conoscenza sono centrali al modo in cui la società opera. Le industrie culturali sono basate su informazione e conoscenza e sono la parte dell'"economia della conoscenza". L'idea della società dell'informazione è che viviamo in una società diversa da quella basata sull'industria: nell'era industriale il lavoro e la prosperità erano basati su manifattura e lavoro manuale, mentre nell'era dell'informazione il lavoro e la prosperità sono basati su informazione e conoscenza.conoscenza. Lo scopo è quello di produrre cambiamenti nelle relazioni, nell'immaginazione e nella percezione. Negli anni '60 e '70 il dibattito sulla società dell'informazione divenne sempre più aspro, ma l'idea che informazione e conoscenza fossero le chiavi per la prosperità futura e l'occupazione nelle società industriali viene supportata da dozzine di studi. Negli anni '90 il concetto di società dell'informazione viene alimentato a dismisura con l'avvento di Internet e del World Wide Web. Non ci si trova più in un contesto sociale in cui l'elemento centrale è il lavoro manuale e ciò che va diffuso sono i beni e i servizi, ma sempre di più diventa centrale qualcosa di immateriale, in particolare vi è centralità delle imprese che producono contenuti simbolici. L'enfasi posta sull'importanza delle tecnologie dell'informazione e della conoscenza.comunicazione e telecomunicazioni sono diventati sempre più interconnessi grazie alla diffusione della società dell'informazione. Questo ha portato a un aumento degli sforzi governativi per promuovere lo sviluppo delle industrie dell'IT e ha favorito la proliferazione dei canali attraverso cui il contenuto culturale può essere veicolato. Il neoliberismo e la società dell'informazione sono contesti politici fondamentali per comprendere i cambiamenti legislativi e politici relativi alle comunicazioni e alle telecomunicazioni dagli anni '80 ad oggi. All'interno della cornice culturale della società dell'informazione, si trasmette anche il messaggio che investire nella cultura non è solo redditizio, ma anche prestigioso. Chi investe in prodotti culturali non viene considerato solo come qualcuno che cerca il profitto, ma anche come qualcuno che vuole far prosperare la cultura. Questo porta alla centralità economica della produzione culturale. I due settoripossibili soluzioni è quella di creare partnership con influencer per promuovere i propri prodotti o servizi. In questo modo, le aziende possono sfruttare la popolarità e l'influenza degli influencer per raggiungere un pubblico più ampio e aumentare le vendite. Un'altra strategia potrebbe essere quella di investire nella creazione di contenuti di qualità e originali, in modo da attrarre l'attenzione degli utenti e differenziarsi dalla concorrenza. Questo può includere la produzione di video, articoli, podcast o altri tipi di contenuti che siano interessanti e utili per il pubblico di riferimento. Inoltre, le aziende possono utilizzare le piattaforme di social media per interagire direttamente con i propri clienti e creare una community attiva e coinvolta. Questo può includere rispondere alle domande dei clienti, fornire assistenza e supporto, o semplicemente condividere contenuti interessanti e rilevanti per il proprio settore. Infine, è importante monitorare e valutare costantemente l'efficacia delle strategie di marketing e pubblicità utilizzate. Questo può essere fatto attraverso l'analisi dei dati e delle metriche di performance, come ad esempio il numero di visualizzazioni, i like, i commenti o le conversioni. In questo modo, le aziende possono identificare ciò che funziona e ciò che non funziona, e apportare eventuali modifiche o miglioramenti alle proprie strategie di marketing.conseguenze del declino della produttività e dei profitti associato alla recessione fu che le aziende capitaliste nel mondo occidentale intrapresero un periodo di intensa innovazione caratterizzata da tre aspetti principali: 1) Slittamento verso il settore dei servizi: spostare gli investimenti verso il settore dei servizi. Secondo Harvey questa tendenza si mostrava da lungo tempo ma divenne irreversibile a seguito della recessione. 2) Forze che guidarono questo cambiamento: secondo Garnham la richiesta di apparecchiature elettroniche che facessero risparmiare tempo e fatica nei lavori domestici ha contribuito ad alimentare l'Età d'oro. 3) All'inizio degli anni '80 le aziende europee e americane intravedevano vantaggi enormi nell'ingresso nelle industrie dell'high-tech e culturali. Le industrie culturali erano profondamente influenzate da questi cambiamenti. Mentre la concorrenza dei nuovi mercati rivolti ai consumatori si intensificava.
  1. Industrie culturali era più che un'opportunità di investimento, esse cominciarono ad essere un modo prestigioso per trarre profitti. La produzione di cultura fu la principale preoccupazione di settori dell'attività economica ambiziosi e dotati di ottime risorse. In questi anni si registra uno spostamento finanziario e infrastrutturale verso le IC ('80-'90). Siccome vi è un nuovo campo di investimento e di costruzione del valore, le varie imprese investono verso la produzione culturale = vi è uno spostamento degli investimenti verso i testi "follow the money". Questo spostamento dei capitali è un primo fattore che spiega come sono nate le IC.
  2. Internazionalizzazione: Un secondo grande tipo di ristrutturazione industriale e organizzativa in risposta al calo dei profitti nei paesi industrializzati fu quello che Harvey chiama "spostamento parziale". I proprietari e i manager tentarono di raggiungere livelli

maggiori di profitti investendo all'estero al fine di trarre massimi vantaggi dai mercati del lavoro più economici. Con l'internazionalizzazione le comunicazioni internazionali divennero vitali per le multinazionali di tutti i settori. Pertanto, le aziende di high-tech diedero avvio ad una ondata di innovazione nelle tecnologie della comunicazione in collaborazione con i grandi collaboratori europei delle telecomunicazioni pubbliche e le aziende private americane.

Questo culminò negli anni 70 e 80 con lo sviluppo di network digitali intelligenti. Le innovazioni nelle tecnologie delle telecomunicazioni sono state fondamentali nel fornire nuove forme di distribuzione per le industrie culturali, fra cui Internet e World Wide Web, ma anche televisione digitale e reti aziendali. Le industrie culturali sono state in grado di espandersi per riempire l'enorme bacino creato dalle industrie di telecomunicazione.

L'internazionalizzazione consentì di finanziare

Costose ricerche e lo sviluppo di nuove apparecchiature hardware. La ampia quantità di investimenti in cultura e comunicazione diretti verso l'estero ha una tendenza positiva. Nel 1995 nasce la WTO (World Trade Organization) una organizzazione internazionale fatta per certificare quella prospettiva neoliberista per facilitare la diffusione di testi a livello internazionale.

Con l'aumento di investimenti verso l'estero e la diminuzione del controllo legislativo risulta chiaro che proliferi una economia dell'informazione che accade insieme alla proliferazione delle tecnologie e dell'elettronica di consumo. Le tecnologie della comunicazione sono essenziali per il nuovo commercio su base internazionale per questo si mettono delle sedi i diversi paesi. La conseguenza di questo è una centralità delle industrie di telecomunicazione e lo sviluppo dell'elettronica di consumo.

3) Innovazi

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
83 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilacon di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Media digitali e consumi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Lorenzoni Paolo.