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MFPL
femorale mediale o è sempre rotto per cui spesso si richiede
trattamento chirurgico. Questo legamento ha ruolo si
stabilizzatore statico della rotula.
Lesioni della caviglia : la caviglia si divide in 2 compartimenti principali:
o Compartimento laterale : con legamento fibulotalare (anteriormente),
peroneo – calcaneare e peronero – astragalico posteriore
Compartimento mediale : legamento deltoideo.
Nelle lesioni della caviglia vengono distinti due tipi di traumi:
1. Acuti: legati a una lesione dei legamenti della caviglia
2. Cronici: legati a patologie legamentose da iperlassità o da traumi acuti non
ben trattati
Le lesioni possono essere macro o micro traumatiche.
Il trauma può essere:
In inversione: il più frequente, la caviglia fa un movimento di estrema
rotazione esterna
In eversione: può essere associato a frattura e lussazione della caviglia.
Secondo la classificazione anatomo – patologica delle lesioni alla caviglia,
possiamo distinguere in:
Grado 0
: distorsione senza rottura legamentosa
Grado 1
: lesione del peronero astragalico anteriore
Grado 2
: lesione del peronero astragalico anteriore e calcaneare.
Si ha ematoma e aumento della motilità tibio peroneale
Grado 3
: lesione del peronero astragalico anteriore, calcaneare e
peronero astragalico posteriore.
Gli esami strumentali da svolgere in questo caso sono la radiografia (golden
standard), ecografia e RM. pag. 22
Nelle lesioni di grado 0, 1 o 2 il trattamento è conservativo, mentre in quelle di
grado 3 è chirurgico. PRICE
Il trattamento conservativo si basa su , quindi protezione, riposo,
ghiaccio, compressione e elevazione.
Il trattamento chirurgico si fa solo in caso di ampio distacco dell’osso, lesioni
osteocondrali o del legamento deltoideo.
Lesioni della spalla : la spalla è un enartrosi. La sua stabilità è assicurata dalla
o capsula articolare e dai legamenti glenomerali.
La capsula articolare è un manicotto fibroso che contiene l’articolazione della
spalla e non ha molta stabilità.
I legamenti glenomerali si dividono in superiore, medio e inferiore.
I movimenti principali che la spalla può fare sono 4:
1. Flesso – estensione
2. Abduzione – adduzione
3. Rotazione interna – esterna
4. Circonduzione lussazione
La patologia più frequente è la , quindi la perdita irreversibile dei
rapporti articolari.
Tra le lussazioni le più frequenti sono:
lussazione anteriore
96% -
Lussazione posteriore
, meno frequente – 2 – 4%
Lussazione inferiore o eretta – rara.
L’instabilità alla spalla si può distinguere per:
Frequenza:
Acuta primaria
Acuta ricorrente
Cronica
Grado:
Franca
Sublussazione
Direzione:
Unidirezionale (anteriore, posteriore o inferiore)
Bidirezionale (anteriore – inferiore o posteriore – inferiore)
Multidirezionale
Eziologia: traumatica, atraumatica o microtraumatica
Volontarietà: involontaria o volontaria (contorsionisti)
In generale distinguiamo 3 grandi gruppi di instabilità di spalla:
TUBS
1. : unidirezionali, associate a lesione di Bankart, lesione del
cercine glenoideo, e che necessitano di chirurgia per essere riparate.
AMBRI
2. : atraumatiche, multidirezionali, spesso bilaterali nei soggetti
lassi, e spesso comportano uno shift della capsula inferiore
AIOS
3. : acquisite da over stress, quindi da microtraumi iterativi.
Parliamo di vari traumi:
Instabilità acuta traumatica : è la forma più frequente, soprattutto tra i
16 e i 25 anni, correlata a gestualità sportive e lavorative. Gli sport più a
rischio sono quelli da contatto e alcuni di quelli senza contatto.
Nel meccanismo traumatico si ha un trauma che può essere diretto da
pag. 23
caduta sul braccio in flessione e adduzione o da sollecitazione in
iperabduzione.
Lussazione anteriore interna : il meccanismo avviene con caduta sulla
mano con rotazione esterna + abduzione. Si ha deformità caratteristica
spallina
all’ispezione e alla palpazione a livello della spalla ( ), e a volte si
può avere un rilievo dell’acromion in fuori. Ci possono essere due tipi di
lesioni:
Costanti
: come la rottura della capsula anteriore o la lesione del
SLAP
cercine glenoideo o , che è abbastanza caratteristica
Associate Bankart
: frattura del bordo della glena ( ), della testa del
Hill – Sacks
femore ( ), della cuffia o del trochite.
Una lussazione può presentare diversi tipi di complicanze:
Precoci
: esposizione dell’osso che rompe la barriera cutanea,
irriducibilità della spalla e lesione della cuffia, o paralisi del nervo
circonflesso (lesione molto importante).
Tardive
: come una lussazione abituale recidivante, necrolisi
asettica della testa dell’omero, ossificazioni periostali e lassità
articolare.
Il trattamento ad ogni modo prevede una riduzione; la manovra più usata
di Ippocrate
è quella , in cui si trazione sull’asse del braccio con spinta
controlaterale all’ascella.
È fondamentale eseguire sempre una radiografia dopo una riduzione per
vedere eventuali problemi, come quella di una concomitante frattura che
può portare a far rimanere la testa dell’omero nell’ascella.
Dopo 3 settimane si ha una buona guarigione della capsula articolare.
Le recidive sono spesso favorite da una iperlassità costituzionale. Ci sono
dei test che servono a capire se ci trovassimo davanti a questa situazione:
Sulcus test
1. : si ha un solco tra l’acromion e il braccio se traziono il
braccio verso il basso
Test del cassetto
2. : muovo il braccio anteriormente
Test dell’apprensione
3. : rotazione esterna con flessione di 90°
Test di Relocation
4. : consiste nella spinta con una mano sul braccio in
direzione posteriore
Test dell’abduzione passiva
5.
La stabilizzazione artroscopica si attua con la capsuloplastica
In genere il trattamento è conservativo.
In caso di lussazioni recidivanti il trattamento preferenziale è quello
Bristow – Latarjet
aperto, in particolare l’intervento più utile è quello di ,
che permette un’ottima ripresa e stabilizzazione della spalla, nonostante
la perdita di parte dell’extrarotazione.
Patologie della cuffia dei rotatori
: la cuffia dei rotatori è un insieme di
tendini che ricopre la testa dell’omero. Ci sono 4 tendini: il
sovrascapolare sovraspinato sottospinato piccolo rotondo
, il , il e il . Le
lesioni possono essere parziali o complete (>2cm). Le patologie si dividono
in: Sindrome da conflitto
: tra i muscoli deltoide e della cuffia dei
rotatori, creando microtraumi che comportano lesione tendinea.
Ci sono 3 stadi di conflitto: pag. 24
Dolore solo dopo lavoro prolungato e movimenti ripetuti
o Elevazione prolungata della spalla mai regressiva con
o dolore costante
Lesioni della cuffia dati da attrito alto con dolore
o permanente, persino di notte
Per quanto riguarda la diagnostica, l’esame primario è sempre
l’RX, anche se viene molto usata l’ecografia. La RMN ci permette
di vedere l’anatomia più completa.
I segni clinici sono 5:
1. Test di Neer: mano sulla spalla, si fa alzare passivamente la
spalla del paziente
2. Test di Howkins: la spalla e il gomito a 90°. Una mano sulla
spalla del paziente e si fa extrarotazione con l’altra mano
3. Test di Yocum;
4. Test di Jobe: apertura in estensione e leggera flessione
anteriore della spalla, e si fanno alzare al pz entrambe le
braccia
5. Test da conflitto: con iniezione di lidocaina. Se il dolore
scompare ripetendo i test precedenti, la spalla era il problema.
Il trattamento è conservativo, a meno di recidiva, che quindi è
chirurgico.
Frozen shoulder
: più frequente patologia della spalla, colpisce il
3% degli adulti compresi tra i 40 e i 60 anni. È una patologia
molto lunga, dura 1 – 2 anni, divisibile in 3 fasi:
Fase dolorosa
: può durare 2 – 9 mesi, con dolore notturno,
o rigidità e limitazione funzionale
Fase congelata
: può durare dai 4 ai 12 mesi, con dolore ma
o aumenta la limitazione funzionale
Fase del disgelo : può durre anche 1 anno, il dolore piano
o piano passa, ma la rigidità diminuisce e si torna alla
normalità.
Per quanto riguarda il trattamento, si fa fisioterapia assistita,
terapia fisica al calore, infiltrazioni articolari con anti
infiammatori o in casi rari chirurgia.
È da evitare l’immobilizzazione in modo assoluto.
Articolazione acromion – claveare
: questa può subire, a seguito di
cadute o anche traumi minori, sublussazioni o lussazioni.
Tendenzialmente quest’ultima si verifica con meccanismo diretto
su apice della spalla. Ci sono 6 gradi di lussazione dettati dalla
Rockwood
classificazione di . Nella maggior parte dei casi, i primi
3 gradi vengono trattati in modo conservativo, mentre negli ultimi
3 gradi solo con trattamento chirurgico.
- Patologie tendinee: i tendini sono strutture formate da collagene di tipo 1 e da elastina.
Sono strutture molto elastiche e resistenti, immerse in una matrice di proteoglicani. La
loro funzione è quella di trasmettere all’osso la forza creata dal muscolo. È necessario
che abbiano resistenze e tensioni elevate, purtuttavia mantenendo un limite di
allungamento. pag. 25
I tendini sono in grado di mantenere anche 500 – 1000 kg di forza, ma hanno tuttavia
giunzione mio – tendinea entesi
un punto molto particolare, la o , punto in cui la
struttura tendinea è più debole, quindi la maggioranza delle patologie si avrà proprio
in questo punto.
Patologia da sovraccarico tendineo : si dividono in:
o Peritendinite
: infiammazione della struttura attorno al tendine
Tendinosi : processo degenerativo
Tenosinoviti ipertrofico stenosanti : si ha stenosi a livello delle giunzioni
con infiammazione del tendine
Apofisiti
;
Tendinopatie inserzionali ;
Tendinite
: alla base ci sono sollecitazioni meccaniche iterative micro
o traumatiche della gestualità sportiva. Possono essere date da attività di
resistenza o dal compimento di azioni ripetitive. Ci sono 2 tipi di fattori che
influenzano la patogenesi: fattori determinati e fattori predisponenti estrinseci
(fattori individuali) o in