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TIPI DI FLESSIONE

Accordo: un lessema condivide le proprietà morfologiche di una altro lessema in

base a una relazione sintattica es: la casa alta, alta ha le stesse proprietà del nome

casa con cui deve concordare per genere e numero

Reggenza: (Reggenza: la parola che determina le caratteristiche dell'altra non ha le

stesse caratteristiche es. proposizioni in latino, alcune reggono l'ablativo altre

l'accusativo) un lessema assume alcune proprietà morfologiche del reggente es.

Mario assomiglia a suo padre/ gli assomiglia

Mario chiama suo padre/ lo chiama

nb: ho deciso di mettere gli/lo in base al verbo,dato che chiamare è transitivo.

AFFISSI E CLITICI

AFFISSI: es Richiama

in ( prefisso di negazione)+ comprensi (base)+ bil (suffisso)+ e (morfema flessivo,

indica il singolare)

Apofonia vocalica: sing, sang, sung = inserimento di una vocale per distinguere le

diverse funzioni della parola.

Infisso: inserito all'interno della radice es. Presente Rumpo (infisso nasale “m”),

perfetto rupi, participio perfetto ruptum

Circonfissi: base circondata da suffisso e da prefisso , ci permettono di formare i

verbi parasintetici: “abbellire”, per creare un verbo dalla parola “bello” devi

aggiungere prefissi e suffissi contemporaneamente.

CLITICI: forme che non portano accento, dal pdv fonologico non portano accento

quindi non sono una parola ma si appoggiano a un'altra parola. Sono parole

morfologiche ES: dammeLO, "ME" (a me) e "LO"( quello/egli) sono due clitici. Unica

parola perché ha un solo accento ma ha tre lessemi (dammi, a me, egli)

-enclitici: mangialo -proclitici: lo mangio

Verbi parasintetici:

-Abbottonare (verbi che derivano dai sostantivi a cui viene attaccato un suffisso e un

prefisso)

Scomposizione di morfemi. Affissazione (Affissi :qualsiasi osa si attacchi alla parola,

non solo suffissi e prefissi)

-Prefissi, -in,-ri,-dis

-suffissi, -mente, -tore, -zione, -bile

-infissi , stanno dentro alla parola, in italiano non ci sono

-circonfissi, es inaridire , in+ base+ prefisso del verbo

Tipo introflessivo, le lingue semitiche (arabo, ebraico) hanno scrittura solo

consonantiche. Cade il vocalismo interno e con le basi (ktb) possiamo costruire

nomi, verbi ecc. esempio:

kitab =libro

kataba =egli scrisse

katib =scrittore

-succede anche nei verbi apofonici (drive, drove, driven)

Raddoppiamento/reduplicazione, tipo di prefissazione particolare, il prefisso è

derivato della base, in cui si raddoppia la radice , grande grande (una cosa molto

grande)

modificazione prosodica, modifica dell'accento, distingue il verbo dal nome in inglese

(ancora, ancòra)

conversione, processo di derivazione senza aggiunta di affissi, es: giovane(nome),

giovane (aggettivo) ; la parola rimane uguale ma cambia classe lessicale abbiamo

cambiato la parola ma senza usare prefissi o suffissi infatti aggiungiamo a un

lessema le categorie di un altro lessema creando un nuovo lessema es. water, to

water (acqua, annaffiare)

esponenza cumulativa: lo stesso morfema esprime allo stesso tempo due pezzi di

significato

es: belli, il morfema -i può indicare sia un maschile che un plurale, non c'è un pezzo

specifico che lo rende maschile e un pezzo che lo rende plurale

Esponenza estesa: lo stesso pezzo di significato espresso da due morfemi, non

esiste in italiano

morfemi multifunzionali, lo stesso segmento fonetico esprime significati diversi

es: mangi, può essere indicativo sia congiuntivo e può riguardare persone diverse,

dipende dal contesto. Grazie al contesto capisco che -i non indica un plurale e che

verbo è.

Morfemi zero: pezzi di significato che non corrispondono al alcun esponente

morfo-fonologico, non esistono in italiano.

Es: russo, “-stol” = tavolo; per fare il genitivo plur. aggiungo -ov “stol-ov”

Processi morfologici iconici: esempio plurale in inglese, aggiungo un suffisso al

singolare

Produttività, il grado di possibilità di un processo morfologico di essere applicato

senza restrizioni. Es. nomi di agente sui verbi di azione senza suffisso (scrivere,

scrittore MA rubare, ladro, non si usa un suffisso per formare ladro) o con

determinati suffissi in -ore, -ante...

Alcuni hanno doppio suffisso:

esempio. Scrivere da scrittore, scrivente= scrittore ha un senso abituale, scrivente

indica qualcosa di occasionale.

Esempio. Cantare da cantante, cantore= cantante ha senso abituale, cantore ha uso

limitato (non è come scrivente)

NB: alcuni processi derivazionali sono più produttivi di altri: suffissazione più

produttiva della prefissazione. Con la prefissazione non si cambia la funzione della

parola, il verbo rimane verbo, la prefissazione non sposta l'accento e non modifica la

classe lessicale. Esempio: congelare, scongelare. Con la suffissazione invece si può

trasformare un nome in un verbo e viceversa.

Prefissati in -in (indebolire),-ex (ex moglie), -ri (ricominciare), -dis (disfare); alcuni

possono anche essere doppi (ridisfare)

La suffissazione invece modifica la categoria sintattica e sposta l'accento, esempio:

identità,identificare(nome,verbo),banca,bancario(nome,aggettivo);fiore,fioraio(nome,

nome)

Parasintesi= latte, allattare.

Esempio, la classe -are dei verbi è la più produttiva perché accoglie i neologismi.

Alternanza morfo-fonologiche: amico,amici [(allomorfia della base, amic ( K, velare)

e amic (palatale)]. Si tratta di alternanze condizionate dalla morfologia, non

avvengono sempre. Es: sakko, sakki

Alcuni morfemi hanno restrizioni fonologiche sulle basi esempio: il comparativo in

inglese con -er s può fare sono con parole monosillabiche o bisillabiche (happy,

happier)

Composizione: il significato dei composti non deriva dal significato delle parti in

modo trasparente (esempio: rompiscatole non rompe le scatole; piedipiatti non ha i

piedi piatti...)

composti nome+nome capostazione

composti aggettivo+aggettivo pianoforte

composti nome+aggettivo camposanto

composti pronome+nome dopobarba

composti verbo+verbo saliscendi

composti verbo+avverbio buttafuori

composti nome+verbo manomettere

composti verbo+nome lavapiatti

I pezzi dei composti non hanno vita autonoma

-testa del composto: determina il tipo di composto es. camposanto (nome perchè la

testa del composto è “campo” che è un nome; il composto eredita le proprietà della

testa)

composti esocentrici, nessuno dei due costituenti determina la classe lessicale o le

proprietà morfologiche

composti endocentrici; hanno al loro interno una testa (capostazione)

es: portalettere (verbo+nome); il modo in cui lo uso riguarda il referente.

composti neoclassici: le due parole non possono essere usate singolarmente es:

biologia

Composti copulativi; entrambi i costituenti sono teste es.cassapanca, sia una cassa

sia una panca (diverso da pescecane che non è un pesce e anche un cane), in

questo caso entrambe le teste possono essere flesse esempio: cassapanche.

-MA generalmente la flessione si trova sulla testa, es. capostazione(sing),

capistazione(plur)

MORFOLOGIA 3

Grammaticalizzazione: un termine non grammaticale viene usato diventando

grammaticale, concetto legato al cambiamento delle parole. Es. MICA (voleva dire

briciola ma ora indica una negazione, lo stesso vale per il francese PAS che significa

PASSO ma che è usato come negazione)

La grammaticalizzazione avviene anche negli avverbi di modo suffissati in -mente e

che derivano dall'ablativo di modo latino -mens ( es. sicura+mente, “con mente

sicura”).

Passaggio inverso degrammaticalizzazione

Transcategorizzazione: passaggio da una classe lessicale all'altra, es: lat casa

(nome), franc. Chez (preposizione)

Costruzioni sintetiche e costruzioni analitiche.

Sintetiche: una parola sintetizza il significato grammaticale e lessicale. es. fuggì.

Analitiche: mi servono due parole per indicare il significato grammaticale e lessicale,

es. è fuggita.

Indice di sintesi, numero di morfemi che posso trovare in una parola. Più cose

indichiamo con la flessione più è alto l'indice di sintesi.

Indice di fusione, riconoscibilità di tali morfemi. Una parola con un alto indice di

fusione avrà molti allomorfi.

Lingue isolanti (es cinese):

-i morfemi sono segni minimi e parole

-ogni morfema ha un solo significato

-le parole sono monomorfemiche

-l'ordine delle parole è fisso

-no fusione, no sintesi

Agglutinazione: ogni esponente corrisponde a una sola categoria, sono

segmentabili, la lunghezza della parola è variabile.

Fusione: gli esponenti indicano più categorie, difficilmente segmentabili, lunghezza

della parola stabile.

Incorporazione: tutti gli argomenti (soggetto, oggetto e oggetto indiretto) del verbo

vengono incorporati nella forma verbale. Es: imbottigliatelo

SINTASSI

studia come mettiamo insieme le parole per formare la frase.

Separa soggetto dal predicato. Lo zio (soggetto o sintagma nominale)+ preparava

(sintagma verbale SV) + una torta molto buona (sintagma nominale SN)+ per Maria

(sintagma preposizionale SP)

Testa del sintagma da il nome al sintagma

-Una macchina nuova, una nuova macchina, una macchina molto nuova.

-Un carro armato, un armatocarro!!!, un carro molto armato!!! NON SI FA, diverso

grado di lessicalizzazione.

Riconoscere i costituenti nello scritto è compito della punteggiatura.

“Vado a mangiare, nonna.” NON: “Vado a mangiare nonna.”

“Il cameriere portava la bottiglia con la mano destra.” ma anche “Il cameriere portava

con il mano destra la bottiglia” SI

“Il cameriere portava la bottiglia con il vino rosso.” MA NON “Il cameriere portava

con il vino rosso la bottiglia” !!! no (la bottiglia con il vino rosso è il costituente)

I costituenti possono essere spostati ma non scomposti. “La casa in fondo alla

strada” (sintagma nominale), “la casa in fondo alla strada è rossa”, “la casa in fondo

è rossa alla strada”!!! NO

Posso fare una scissione (dividiamo la frase in due): è con la mano destra che il

cameriere portava il vino rosso. Sposto l'intero complesso. Usato per focalizzare

l'attenzione.

Posso fare una coordinazione tra costituenti: lo zio preparò una torta molto buona e

davvero appetitosa.

Isolabilità, tutti i sintagmi(= costituenti)possono stare da soli.

Ellissi: “Maria ha mangiato una pera e Paolo una mela”, ho eliso il verbo.

Testa e dipendente del sintagma

Testa: parte della frase che sta in piedi da sola, senza alcun supporto; da il nome al

sintagma: “un'auto nuova”, il sintagma è “auto” ed è un

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Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher auroraval di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Luraghi Silvia.
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