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D.N.FSi conforma al contenuto definito dal decreto legisla9vo 254/2016 e ai fini di fornire le informazioni richieste si rifà aglistandard del GRI, adoBando l’opzione “in accordance Core”. A livello di metriche core fa riferimento a quello del WEF(World Economic Forum). Questo per puntualizzare quanto ricche siano le fon9 a cui Eni aFnge per poter daredisclosure non finanziaria.“Eni for 2020”Þ Passando al bilancio di sostenibilità definito “Eni for 2020” ritroviamo sia i GRI Standards secondo l’opzione Core,sia le metriche core del WEF.Þ In aggiunta si fa riferimento ai SASB Standard, a quelli riferi9 al seBore di “Explora9on & Produc9on Standard”(approccio sector specific, i cui principali stakeholder sono gli azionis9) e si combinano con un approccio sectoragnos9c (indipendente dal seBore di aFvità dell’azienda).Þ A ques9 si accompagnano le linee guida della TCFD (task

force on climate-related financial disclosures), e rispetta queste linee guida si focalizza sull'impiego sul fascicolo relativo alla Neutralità carbonica prevista entro il 2050). Si adottano queste linee guida per dare informazioni sulle iniziative relative al Climate Change. Infine, per redigere il documento più nuovo di questo set di fascicoli, ovvero l'Eni for dedicato alle human rights, abbiamo il riferimento alle UNGPs (UN Guiding Principles) Reporting Framework, presentano un quadro dedicato a queste specifiche tematiche e a cui Eni ha deciso di conformarsi per dare informazioni in tale senso. L'analisi di materialità Ogni anno si attua un processo di identificazione e di analisi delle tematiche materiali e di definizione delle priorità tra queste tematiche e fondare su di esse la disclosure. L'approccio adottato coinvolge diversi stakeholder. Facendo riferimento ai GRI Standard in particolare si utilizza l'approccio multi-stakeholder con lo strumentodella“matrice di materialità”.

Temi materiali 2020

Eni sceglie di organizzare i temi materiali in base ai tre pilastri del modello di business: si parte dalla neutralità carbonica al 2050, l’eccellenza operativa e le alleanze per lo sviluppo.

Poi, al di là di questi tre pilastri fondamentali del modello di business si aggiungono dei temi trasversali che non è possibile collocare solo in una di queste tre dimensioni, e che riguardano il processo di digitalizzazione aziendale, le innovazioni e la cyber security.

Neutralità carbonica al 2050

All’interno del primo pilastro troviamo il contrasto al cambiamento climatico. I temi che rientrano in questo segmento: promozione del gas naturale, info sulle emissioni di gas effetto serra, le energie rinnovabili. Eni decide di affiancare a questi temi materiali l’associazione con i goals a livello globale.

Giulia Slaviero 56

Eccellenza operativa

Rientra il profilo della salute, della sicurezza, delle

persone (temi dell'occupazione, diversità e inclusione, formazione), dell'ambiente, dei diritti umani e dell'integrità nella gestione del business. Vengono quindi esplicitati come i temi materiali vengono operazionalizzati e associati agli SDG (sustainability development goals). Alleanze per lo sviluppo Qui si fa riferimento specifico alle iniziative di promozione, dell'educazione, della formazione all'interno dei contesti in cui opera l'azienda. Azioni di local content nei paesi in cui opera. Relazione con gli stakeholder Qual è la modalità attraverso cui Eni mette in campo l'approccio multi-stakeholder? Come innesta un filo comunicativo con i propri portatori di interesse? Ha messo a punto un sistema di gestione degli stakeholder che permette di migliorare il dialogo con i diversi stakeholder. Stakeholder Management System - Piattaforma informatica volta a migliorare la conoscenza dei punti di vista e delle aspettative dei

molteplicistakeholder;• consente di comprendere le specificità dei contes9 locali, le eventuali esigenze, cri,cità e aree di miglioramento, iprincipali temi di interesse, i potenziali impa? sui diri? umani, iden9ficando anche l’eventuale presenza di gruppivulnerabili e di aree censite dall’UNESCO come World Heritage Sites (si9 di par9colare interesse culturale).

Categorie di stakeholder e temi affronta2Come rappresenta le diverse categorie di stakeholder e i temi affronta9? ABraverso le immagini.

VI sono nove categorie di stakeholder e una molteplicità di tema9che affrontate che vanno oltre a quelle materiali.

Riconoscimen2 ESG ricevu2 nel 2020Eni, per l’impegno messo sulla repor9s9ca di sostenibilità ha oBenuto una serie di riconoscimen9 ESG, sia di caraBerenazionale che di caraBere internazionale.

Giulia Slaviero 57Strategie di legi^mazione e repor2s2ca di sostenibilitàAr9colo di Hahn & Lülfs, nel 2014,

"

“Legitimizing negative aspects in GRI-oriented sustainability reporting: A qualitative analysis of corporate disclosure strategies”

All'interno di questo studio viene condotta un'analisi qualitativa delle strategie di divulgazione aziendale e delle strategie utilizzate nella divulgazione delle informazioni legate alla sostenibilità, secondo le linee guida del GRI. Si discute l'importanza di includere anche gli aspetti negativi nei report di sostenibilità, al fine di ridurre l'asimmetria informativa e generare fiducia.

1. Introduzione

Le premesse riguardano l'asimmetria informativa. Le imprese dovrebbero comunicare le performance di sostenibilità al fine di ridurre il gap informativo e generare fiducia. C'è una crescente domanda da parte degli stakeholders di informazioni di sostenibilità che permettono di ridurre l'asimmetria informativa tra l'organizzazione e gli stakeholders stessi. Nei report di sostenibilità, vi è una forte maggioranza di informazioni con carattere positivo (che mostrano buone performance e buone

"

Prima di tutto, è importante sottolineare che la trasparenza delle informazioni aziendali è un argomento molto dibattuto. Alcune teorie sostengono che le aziende tendano a comunicare principalmente le informazioni positive, a discapito di quelle negative sulla performance, per paura delle reazioni degli stakeholder. Altre teorie, invece, affermano che una totale trasparenza aumenti la fiducia degli stakeholder, indipendentemente dalle azioni positive o negative dell'azienda.

Uno dei principi che caratterizzano la disclosure tramite GRI (Global Reporting Initiative) è quello di richiedere che l'informazione sia bilanciata, trasparente, completa, chiara e quanto più dettagliata possibile. Tuttavia, il GRI non fornisce una definizione chiara di cosa si intenda per "negativo". Per colmare questa lacuna, Hahn e Lülfs hanno delineato una propria definizione di "aspetti negativi".

Quindi, le aziende che adottano le linee guida del GRI si trovano nella condizione di dover trovare un equilibrio tra i contributi positivi e negativi, che vanno a influenzare le valutazioni della performance da parte degli stakeholder.

Compromettere la legittimità aziendale (corporate legitimacy) significa essere in linea con le percezioni esterne degli stakeholder, come aderire a certe norme sociali, valori e credenze comuni nella società. Questo include l'inquinamento atmosferico, dell'acqua, del suolo, la produzione di rifiuti tossici, l'impatto sul luogo di lavoro o la violazione della privacy.

Lo scopo dello studio è quello di analizzare le pratiche e le strategie comunicative volte a garantire una legittimazione dell'operato aziendale all'interno dei report di sostenibilità, in particolare facendo divulgazione degli aspetti negativi, soprattutto quelli ambientali e sociali, non economici. Infatti, "rispetto a cosa sia un aspetto economico-finanziario negativo, gli ASFRS danno una definizione analitica, cosa che non avviene per gli aspetti ambientali e sociali".

"Come gestiscono la divulgazione di questi eventi negativi le società che aderiscono?"

ai GRI guidelines?”

2. Legitimacy

Nessuna impresa, di per sé, ha il diritto di esistere, per poter sopravvivere deve trovare la linfa sull'ecosistema in cui questa si innesta. Le imprese infatti sopravvivono grazie a una serie di relazioni che instaurano con il territorio, con i dipendenti, con i fornitori, con i clienti.

Legitimacy = "una percezione o assunzione generalizzata che le azioni di un'entità (in questo caso aziendale) sono desiderabili, appropriate e idonee all'interno di un sistema di norme, valori, credenze, definizioni, socialmente costruite." (Suchman, 1995). Si intende come legittimità ad operare in un determinato contesto.

È il contesto di riferimento che conferisce la legittimità, questa si costruisce attraverso una serie di relazioni che l'azienda intraprende con i propri stakeholders (enti locali, comunità, ecc.).

La legittimità è un fatto soggettivo legato a percezioni e pertanto molto

fragile.All'interno della leBeratura troviamo due prospeFve sulla Legi9macy:
  • is2tuzionale: considera la legi9macy come un sistema di credenze date precos9tuite, sulle quali quindi le aziende hanno poca influenza;
  • strategico: vede la legi9macy come un insieme di percezioni da parte dei portatori di interesse, e quindi la società/azienda può intraprendere una serie di azioni per influenzare e mantenere queste percezioni;
Noi ci concentriamo su quello strategico, che è quello u9lizzato in questo studio. Giulia Slaviero 58 La teoria sulla Legi9macy si focalizza principalmente sulle azioni, gli aF concre9 e le comunicazioni delle società che hanno l'obieFvo di modificare la propria legi9macy. Analisi circa la bontà delle aFvità esposte in essere dalla società e che possono influenzare la loro legiFmità. Proprio perché fondata sulle percezioni degli stakeholders la Legi9macy è un faBo soggeFvo e nelmomento in cui si verifica un evento tale per cui mette in dubbio la bontà dell'operato aziendale gli stakeholder possono revocare la loro "licenza d'operare", ossia quel social contract che si innesta tra azienda e stakeholder sul quale si fonda la sopravvivenza dell'azienda: una volta rotto questo contratto vi è un momento di rischio per la sopravvivenza aziendale. Inoltre potrebbe esserci un gap tra l'effettiva condotta dell'azienda e come questa viene comunicata con la relazione. È proprio su questo gap che la società ha un potenziale di manovra con il quale riesce ad influenzare, con pratiche di reporting, la percezione degli stakeholder. 3. Legitimation strategies Qui si inseriscono le legitimation strategies: strategie volte ad assicurare la legittimità facendo leva su tecniche di comunicazione particolari. Non vanno per forza considerate in maniera negativa, poiché comunque rappresentano un modo per

garantisce alla società di continuare ad operare, mantenere posti di lavoro e il benessere del territorio in cui si innesta. Le strat

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Publisher
A.A. 2022-2023
74 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gslaviero98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggio dei Bilanci e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Stacchezzini Riccardo.