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RISERVA DI
ma solo sospetti la polizia NON può intervenire ma è il giudice a intervenire prima). +
LEGGE I RAPPORTI ECONOMICI: la costituzione economica
E’ la parte della costituzione che ha subito pochi interventi formali di modifica ma tanti cambiamenti
riguardo l’interpretazione (tanto che si è riusciti ad adattare le norme all’avvento dell’UE).
ARTICOLO 1
• ARTICOLO 4
•
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano
effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria
un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”.
scelta,
La definizione di lavoro è molto ampia perchè va a includere anche per esempio forme di volontariato che
di per sé non vengono intese come lavoro poiché non prevedono una retribuzione. Questa definizione si
collega al principio dell’uguaglianza sostanziale.
ARTICOLO 35
• in tutte le sue forme ed applicazioni.”
“La Repubblica tutela il lavoro
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali
Promuove e intesi ad affermare e regolare i diritti del
lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il
lavoro italiano all'estero.”
In particolare gli articoli seguenti al 35 si occupano delle posizioni lavorative più deboli cioè quelle dei
dipendenti. La repubblica cura la formazione dei lavoratori (soprattutto le regioni), promuove le
organizzazioni internazionali che si occupano di lavoratori (come l’Organizzazione internazionale del
lavoro) e tutela l’emigrazione.
ARTICOLO 36
• retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro
“Il lavoratore ha diritto ad una e in ogni
sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
caso
durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
La diritto al riposo ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”
Il lavoratore ha settimanale e a
C’è un’idea per cui ci debba essere proporzionalità tra la quantità e dal qualità del lavoro e la retribuzione
e che essa debba essere comunque sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa (elemento solidaristico ->
non si può sfruttare -> salario minimo). riserva di legge relativa).
La giornata lavorativa è quella stabilita dalla legge (= La riserva di legge in questo
relativa:
caso è questo orario giornaliero, infatti, è stabilito in parte dalla legge (che ne fissa il massimo cioè
48 ore di media alla settimana nell’arco di 4 mesi) ma in parte anche dai contratti collettivi stipulati tra le
organizzazioni dei datori di lavoro e i sindacati (che ne fissano la durata precisa):
ARTICOLO 37: donne e minori:
• donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al
“La
lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione
familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
limite minimo di età per il lavoro salariato.
La legge stabilisce il
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il
diritto alla parità di retribuzione.”
SOLO nel pubblico ad oggi il comma 1 dell’articolo è effettivamente rispettato.
“Essenziale funzione familiare”: a partire dal 2012 grazie alla normativa europea anche al padre lavoratore
è data l’opportunità di ottenere dei congedi in relazione alla situazione di paternità.
E’ la legge che stabilisce da quale età si può lavorare e il lavoro dei minori è tutelato in maniera speciale.
ARTICOLO 38: previdenza e assistenza:
•
“Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e
all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso
di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L'assistenza privata è libera.”
previdenza e assistenza.
Si occupa di
1) La PREVIDENZA si occupa di situazioni di bisogno dei lavoratori (es: INPS; INAIL e enti di previdenza
privata). obbligatoriamente assicurato per avere una pensione adeguata
Il lavoratore deve essere (e anche per gli
infortuni sul lavoro) rispetto al lavoro svolto. sistema retributivo:
Il sistema pensionistico tradizionale era definito come un veniva calcolato sulla base
retribuzione degli ultimi anni
delle con meccanismi di aggiustamento e indici. In tempi più recenti si è
sistema contributivo: contributi versati durante la fase lavorativa
passati a un si fonda sui complessiva della
persona con ancora degli indici di aggiustamento.
sistema retributivo era più favorevole per il lavoratore:
Il infatti gli stipendi solitamente con l’avanzare del
tempo aumentano. Il sistema contributivo è stato costituito per problematiche dell’INPS a sorreggere la
situazione di anzianità del tempo. In questo modo però il valore delle pensioni si abbassa e dunque si è
fondi pensionistici privati.
iniziato a fare meno conto sulle pensioni pubbliche e si è iniziato a costituire La
C.O.P. si occupa della vigilanza di queste organizzazioni.
garantire a tutti i soggetti quali si trovino in difficoltà una forma di
2) L’ASSISTENZA si occupa di
assistenza. La difficoltà può essere fisica (es: disabili) ma non solo. Uno tra i mezzi utilizzabili per
reddito di cittadinanza cassa integrazione e
sostenere i cittadini in difficoltà è per esempio il oppure la
guadagni. Ci sono forme anche di assistenza privata: anche tutto il terzo settore ha la possibilità di svolgere
compiti di assistenza (es: enti no profit):
Il modello costituzionale di welfare si può fondare su soggetti pubblici o privati: i soggetti privati possono
correlarsi con i pubblici poteri attraverso vari metodi come:
accreditamento o il convenzionamento:
• il pubblico si può avvalere di strutture private per l’assistenza
nel caso in cui ritenga che quella struttura fornisca dei servizi adeguati (“sussidiarietà orizzontale”)
ARTICOLO 39: i sindacati:
•
“L'organizzazione sindacale è libera (art. 18 = libertà di associazione).
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali,
secondo le norme di legge.
E` condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base
democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei
loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle
categorie alle quali il contratto si riferisce.”
Questa norme NON è stata pienamente attuata.
Il sindacato è un’associazione. Tutti possono costituire dei sindacati e tutti possono iscriversi ai sindacati.
Teoricamente c’è una riserva di legge riguardo la possibilità che ai sindacati si chieda di essere registrati: ai
sindacati viene chiesto tramite legge di registrarsi ma questa legge NON esiste e i sindacati NON si sono
associazioni NON riconosciute
mai registrati perciò sono (sono semplici associazioni di fatto ma NON
sono persone giuridiche). sindacato dovrebbe concludere contratti che valgono erga omnes
teoricamente il
Questo comporta che
cioè nei confronti di TUTTI i lavoratori (anche quelli non iscritti) SOLO se registrato. Ma i sindacati non
si sono mai registrati.
Tuttavia i contratti ad oggi collettivi si applicano anche ai NON iscritti perché:
• a volte la legge lo prevede (c’è una disposizione di legge)
• a volte è lo stesso datore di lavoro che lo applica perché egli vorrebbe che il sindacato abbia meno
potere (deve interfacciarsi con meno parti nel contratto)
L’articolo 39 stabilisce la libertà sindacale. Cosa può pretendere il legislatore da parte dei sindacati? Il
legislatore può prevedere SOLO che i sindacati si registrino trasformandoli quindi da libere associazioni a
persone giuridiche. Tuttavia il legislatore NON ha optato per questa possibilità e i sindacati NON si sono
voluti registrare. A fronte di ciò i sindacati hanno continuato ad operare come associazioni libere senza
poter stipulare contratti collettivi aventi efficacia erga omens (perché per ciò è necessaria la registrazione).
Dunque il costituente ha effettuato un’eccezione per i sindacati: i contratti stipulati dai sindacati valgono
ad oggi sia nei confronti dei lavoratori iscritti sia nei confronti dei lavoratori NON iscritti.
pur in assenza della registrazione i contratti collettivi dei sindacati hanno valenza erga omnes.
Quindi
I contratti collettivi vengono stipulati tra il datore di lavoro/rappresentati dei datori di lavoro e i
rappresentanti dei lavoratori.
Come si decide chi partecipa alle trattative?
livello pubblico esiste una legislazione livello privato questa disciplina non
A che disciplina ciò. Invece a
esiste. Dunque nel 2011 i principali sindacati dei datori di lavoro hanno stipulato un patto con i principali
sono competenti a stipulare i contratti collettivi quei
sindacati del lavoratori in cui si è deciso che
sindacati a cui sono iscritti il maggior numero dei lavoratori (secondo categoria).
ruolo di concertazione dei sindacati:
• i sindacati hanno il potere di esercitare pressione sull’autorità
pubblica per l’esecuzione di provvedimenti legislativi che siano favorevoli alla categoria di lavoratori.
ARTICOLO 40: il diritto di sciopero:
•
“Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.”
motivi economici
Lo sciopero si può esercitare per intesi in senso ampio (quindi anche per esempio le
condizioni di igiene nel luogo di lavoro —> tutto ciò che ha a che fare con il lavoro).
Se NON si segue questa norma:
lavoratore non ha diritto alla retribuzione
• il datore commette un illecito civile
• il
C’è una