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THINGS FALL APART, 1958 (NOVEL)

è importante cogliere la differenza tra i romanzi:

Romance: e è più vicino alla parola italiano ‘romanzo’ ma indica nel suo significato in inglese solo un certo tipo di romanzi, che hanno una formulazione più stringente e ripetitiva (es: romanzo d’avventura, romanzo rosa);

Novel: in inglese definisce quello che noi intendiamo con romanzo, testo realistico con tanta verosimiglianza ma anche un po’ di fittizio (posso raccontare storia verosimile che è in realtà inventata).

Differenza tra VERO e VEROSIMILE:

  1. qualcosa che sappiamo essere accaduto, ci deve essere un’onestà di fondo;
  2. sistema di aspettative, se applicato al romanzo porta l’idea di una tecnica narrativa che ci dice che quello che stiamo leggendo è verosimile, presenza di tanti dettagli (riconoscibili) tento di ricostruire verosimiglianza.

Quando uso linguaggio lo uso per creare un mondo fittizio usando la

stessa modalità linguistica per parlare della vita reale e costruire un universo fictional. Quando leggo un romanzo leggo qualcosa che è fictional (finzione, ma nel costruirla posso usare una tecnica narrativa che renda quello che racconto verosimile). Verosimiglianza in una storia non può essere pari a zero. Romance = più probabile che ci sia un personaggio flat che difficilmente suscita empatia, più plot, trama organizzata e obbligo di happy ending (opposto dei novels); novel = grossa quota realtà, piccolo sviluppo fictional; personaggi round e dinamici, riesco a entrare nella psiche per il modo in cui il personaggio viene descritto; meno plot, trama meno importante, più importanti sono i personaggi e come vivono le situazioni. KSM è un romance, mentre TFA è un novel. Si parla sempre di Africa, e di una narrazione di pre-indigeni ma sono diverse. Autore: Chinua Achebe, nigeriano, nacque negli anni '30 periodo a cavallo tra

L'Impero e il momento della decolonizzazione, quindi vede la Nigeria come paese sottomesso e come indipendente. La sua educazione comprende elementi tradizionali della tradizione Igbo (uno dei gruppi prevalenti in Nigeria), ma i suoi genitori sono Protestanti, quindi unisce elementi tradizionali e cristiani (appartenenti all'impero). È un autore istruito, frequenta scuole superiori e ha formazione universitaria che avviene in parte in Nigeria e a Londra, dove ottiene dei diplomi. Nel 1953 l'Impero è in disfacimento, vede l'arrivo di tante persone dalle colonie. Lui non desidera trasferirsi in GB ma rimanerci solo per completare la sua formazione, torna in Nigeria per lavorare come giornalista/operatore culturale negli anni '60. Ha già cominciato la sua professione di scrittore, scrivendo Things fall apart, romanzo che è un classico moderno della letteratura anglofona, ci fa vedere una cultura africana descritta da chi vi appartiene.

Celebre per il suo modo di narrare e per le sue posizioni in quanto critico letterario: uno dei primi a contestare il fatto che la critica britannica considera romanzi scritti in inglese da cittadini non inglesi come romanzi di "serie B". Inglesi osservano gli autori che vengono da un'altra parte del mondo "dall'alto in basso", in quanto il romanzo scritto non appartiene alla loro tradizione, qualcuno dice anche che usano la lingua del colonizzatore, ciò che è scritto in lingua inglese nel secolo scorso è osservato e criticato da vari angoli tra cui quello di una certa SUDDITANZA CULTURALE. Si ribella all'idea che la letteratura scritta in inglese da soggetti che lo parlano ma etnicamente non sono inglesi deve essere considerata di secondo piano. Quando scrive negli anni '50 l'inglese in Nigeria è ancora la lingua dell'élite. Scritto nel 1958 ma ambientato nel 1880, quando il continente africano non

appartiene più agli africani perché le potenze europee (con dominanza britannica, nord-sud + coste per la protezione delle rotte verso le Indie e luoghi in cui fermarmi per rifornirsi durante il viaggio) hanno occupato regioni, spartendosela. Africa organizzata attraverso un congresso nel 1885, regole: ciascuna potenza può occupare territori fintanto che non si incontrino territori già occupati. Cosa accomuna le potenze? Il fatto che l'Africa è considerata il DARK CONTINENT: per il colore della pelle, per la vegetazione fitta nella giungla, perché sembra arretrato e primitivo per la mancanza di uso di pietra, metalli, tecniche costruttive/artistiche che lascino tracce durature, e per la mancanza della luce del Cristianesimo, la "vera religione", importato dai colonizzatori (inglesi portano religione anglicana e sistema di credenze degli evangelici). Accomunate dall'idea che è un luogo di superstizione e paganesimo, da

una visione animista che trova nella natura cose da adorare e che non lascia la stessa traccia delle nostre chiese. Achebe ritiene che Conradsia razzista, lo scrittore di Heart of Darkness, e scrive qualcosa per dimostrare quanto sia sbagliata l'idea che gli europei hanno dell'Africa, dimostrando come nel continente vivano culture diverse da quella occidentale che hanno diversi gradi di sviluppo, ma esistono e hanno una loro funzione, la visione orientalista è scorretta. L'Africa è luogo di cultura ma è così diversa da non essere percepita dagli europei. C'è uno scarto se confrontato con altri continenti ma bisogna intendere i parametri del valore: per le aspettative di vita è ovvio che alcuni luoghi hanno prodotto modelli più efficienti; Achebe ha ragione quando dice che ognuno ha espressioni culturali che devono essere comprese, descrive l'Africa come l'ha conosciuta. Riporta una descrizione neutra in termini valutativi,

non troviamo mai qualcuno che descrive caratteristiche della società come positive, non difende la cultura locale, ma ci permette di vedere uno spaccato culturale verso il quale dobbiamo prendere posizione, nonostante l'autore cerchi di condizionarci il meno possibile. Non c'è sguardo positivo, ma neppure un commento che ci permette di capire che cosa l'autore stia implicitamente cercando di dirci. Titolo: non è inventato da Achebe ma fa parte di un verso di una poesia scritta da un poeta irlandese nei primi anni '900 (William Yeats, The Second Coming) "Girando e girando nel mulinello che si allarga, il falcone non può udire il falconiere. Le cose vanno in pezzi, il centro non tiene più. Una sola anarchia è rilasciata sul mondo." Immagine forte, di distruzione. Quello che Achebe sceglie come immagine che diventa la tonalità con cui valutiamo questo testo è una tonalità di distruzione che

però non viene da fuori, ma è una perdita di senso, di capacità di organizzare il mondo. ‘Tutto l’800 è un secolo in cui si immagina un progresso ordinato, un’idea di positivismo. L’inizio del secolo successivo mostra un mondo non più così fiducioso nella possibilità di progredire, percorso da filosofie, riflessioni scientifiche e psicologiche che scuotono queste certezze. Yeats riflette su questo dall’interno visione occidentale, è preoccupato per la società e si cerca una stabilità e si temono le rivoluzioni. Achebe prende questa metafora e la riferisce al SUO AMBIENTE CULTURALE, per una civiltà africana che perde il suo centro, è una metafora forte perché ce ne dà il senso, in questo romanzo ci sono bianchi ma personaggi minori, tutto concentrato sulla vita del villaggio Umuofia e sulle persone che vi vivono, in particolare su un uomo. Solo nella seconda parte

Il romanzo arriva con l'introduzione di personaggi bianchi, che rappresentano una cultura religiosa e istituzioni coloniali. Questo ha come effetto la disgregazione della cultura locale. Non c'è una guerra o un'invasione da parte di una forza esterna, ma un contatto tra culture che porta alla perdita dei valori propri e alla loro sostituzione con quelli degli altri. Il romanzo parla dell'incontro di due culture, anche se potremmo definirlo uno "scontro". Non c'è un modo indolore di confrontarsi con la diversità che non innesti un processo di cambiamento complesso, ma è l'effetto di questo contatto culturale. Parla di come l'incontro tra culture può generare sconcerto, complessità e aprire domande; pone domande ma non fornisce risposte. L'Africa pone domande sia al lettore africano che a quello occidentale.

Il capitolo 1 si apre con una scena di lotta, ma non sappiamo nulla dei personaggi.

Ci presenta Okonkwo, la cui fama poggia su dei risultati ottenuti, aveva portato onore al suo villaggio sconfiggendo Amalinze the Cat. Descritto da un narratore esterno, diverso da Haggard, che ha una sua autorevolezza; lottatore atletico e forte ma anche aggressivo. Passa dalla descrizione del combattimento a qualcosa di recente: è un personaggio che sfoga aggressività nel combattere ma non solo: ha una leggera balbuzie e quando non gli venivano parole usava i pugni, è apprezzato ma aggressivo: non aveva pazienza con gli uomini che non avevano successo, come con suo padre. Il personaggio viene tratteggiato dall'inizio come piuttosto violento, ci viene raccontato un pregresso: la storia di suo padre, il quale aveva un determinato carattere che spiega il suo comportamento. Nel romanzo la forma del realismo implica che si vada in molti dettagli che cercano di spiegare il carattere. Abbiamo appreso dalle prime pagine che Okonkwo ha a cuore la sua reputazione nel villaggio, ed

è riuscito ad ottenere una buona posizione nel villaggio grazie alla sua forza e capacità, e ovviamente la sua volontà, il padre invece è estremamente inconsistente. Unoka non lavora ed è pieno di debiti, è pigro, e questo crea disagio e imbarazzo in Okw.

Stesso schema narrativo della società inglese viene applicato alla società africana, si trae una similarità di situazioni.

Organizzazione sociale e politica non britannica, 9 villaggi: queste culture sono legate al sfruttamento della terra, quando la terra del villaggio è esausta si forma un villaggio indipendente dal primo. Un contesto dal punto di vista culturale estremamente diverso, con delle capanne di paglia e la coltivazione dello yam una sorta di patata dolce che rappresenta la base della loro amministrazione, la ricchezza si basa su quanto riesco a coltivare, quanti figli e quante mogli ho.

I titoli all’interno del villaggio Igbo sanciscono il riconoscimento

Il tessuto sociale della società sul singolo, sono divisi in gruppi: bambini, adolescenti, e anziani che sono i depositari del sapere. Anche le abitazioni hanno delle divisioni in termini di età.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
62 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mar_tin4 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura postcoloniale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Nicora Flaminia.