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LE DIMENSIONI SOCIALI DEI PROCESSI PSICOLOGICI 17^ LEZIONE
Il conformismo è un cambiamento profondo, personale e duraturo nel comportamento e negli atteggiamenti dovuto alla pressione del gruppo; è quindi l'adesione ad un'opinione o comportamento prevalente all'interno di un gruppo sociale (condiviso dalla maggior parte delle persone), ovvero ad una norma sociale.
Norma = regola di comportamento, modo di pensare, atteggiamento largamente condiviso all'interno di un gruppo sociale (uniformità d'atteggiamento e di comportamento che definiscono l'appartenenza ad un gruppo e differenziano i gruppi tra loro). Sono sia descrittive che prescrittive, presentano una resistenza innata al cambiamento ed esistono norme rigide e restrittive e altre più flessibili e meno restrittive.
Tutti i gruppi sociali sono dotati di norme che possono essere implicite (etnometodologia = metodo che implica la violazione di norme nascoste per rivelarne la
presenza) o esplicite (leggi e sanzioni)>>> gruppo sociale = individui con caratteristiche in comune, avere lo stesso obiettivo, creare dei legami più o meno stretti, avere delle norme comuni e possedere un'identità sociale in comune.
- Le norme sono più stringenti quanto più toccano aspetti centrali della vita di gruppo e sono cruciali per garantire ordine e stabilità nella vita di gruppo; esse consentono di facilitare il gruppo sociale nello svolgimento e assolvimento dei compiti e nel raggiungimento degli obiettivi e scopi >>> uniformità all'interno del gruppo. Noi riusciamo a capire quanto le persone si sentono parte di un gruppo basandoci sulla misura in cui esse rispettano e si attengono alle norme del gruppo.
- Le norme sono modi di pensare, sentire e comportarsi largamente accettati da membri di un gruppo, in quanto ritenuti giusti o appropriati.
- Sono presenti in tutti i gruppi sociali e sono
resistenti al cambiamento (di cilmente avviene uncambiamento repentino)• Nascono dall’interazione tra i membri del gruppo ma una volta creata, acquista vita propria. Lepersone si basano sul comportamento altrui per stabilire la gamma di comportamenti possibili:utilizzano lo schema di riferimento, secondo tali schemi posizioni comuni, centrali o medie sonoconsiderate più corrette rispetto a posizioni marginali per questo tendon ad essere adottate dallepersone.
- Esperimento di Sherif, 1936, sull’e etto auto cinetico:E etto auto cinetico = fenomeno percettivo tale percui >>> quando noi siamo in una stanza buia (priva dipunti di riferimento) e compare un punto luminosoesso sembra muoversi (dotato di movimento proprio)e questo fenomeno si tratta di un’illusione ottica cheemerge perché noi non abbiamo punti di rifermentorispetto ai quali comparare la posizione nello spaziodel punto luminoso con quella dell’ambiente. Sherifha sfruttato
Questa illusione serve per studiare i giudizi messi in situazioni di gruppo e in che misura questi giudizi variano rispetto alle opinioni personali. Ho posizionato dei soggetti in una stanza buia, li ho sottoposti all'effetto preso in considerazione e ho chiesto loro di stimare l'ampiezza di oscillazione del movimento di questo punto. Successivamente Sherif ha svolto lo stesso esperimento in diverse sessioni di gruppo - il giudizio in presenza di altre persone tende a uniformarsi. In queste situazioni di gruppo si andava a definire una norma che corrispondeva alla valutazione di gruppo rispetto alla realtà osservata. L'iniziale norma influenzava in modo ancora incisivo le valutazioni dei partecipanti: era come se il gruppo stesso fosse stato interiorizzato nella mente di un individuo sotto forma di norma.
Gli esperimenti di Asch (1955): Asch ha preso una serie di soggetti sperimentali e li ha sottoposti a stimoli di natura visiva (delle...)
linee di diverse lunghezze), per poichiedere a loro quali di queste linee fosse lunga come quella presacome riferimento. Asch successivamente ha posto i soggetti sperimentali in gruppi, in ogni gruppo era presente un complice dello sperimentatore che durante le prove a cui venivano sottoposte forniva una risposta scorretta, la maggior parte degli altri individui cambiò idea e si conformò al giudizio del complice anche se la risposta era palesemente errata.
La maggioranza di loro ha riferito che anche se pensava che la risposta data era sbagliata, si era adeguata alla risposta maggiormente selezionata per non risultare estranei al gruppo e per quindi essere accettati. Il 33% dei soggetti, ogni volta che l’esperimento venne ripetuto, segue il giudizio degli altri anche se sbagliato, ma se presi individualmente la maggior parte torna sui propri passi e solo il 12% continua a sbagliare.
Questo studio ci dice che una ragione per cui le persone si conformano alle posizioni della maggioranza,
anche quando la scelta corretta è evidente, può essere quella di evitare la censura, il ridicolo e la disapprovazione sociale. La pressione verso il conformismo poteva essere ridotta se il partecipante rispondeva in privato e di conseguenza si sentiva protetto dall'anonimato. Il conformismo può consistere in: - un'influenza informativa (influenza che porta ad accettare le informazioni di un'altra persona come prove della realtà detta legge nei momenti di insicurezza, non nei momenti di dubbio) che soddisfa il bisogno di padronanza sul mondo (esperimento di Sherif >>> anche dopo un anno mantengono la stessa risposta e opinione) - un'adesione esteriore (crea acquiescenza esteriore piuttosto che un vero cambiamento cognitivo) un'influenza normativa risultante da (influenza che porta a conformarsi alle aspettative positive degli altri, per ottenere approvazione sociale).Approvazione sociale o per evitare disapprovazione sociale, entra in azione quando ci si sente sotto la sorveglianza del gruppo) che soddisfa il bisogno di a liazione (esperimento di Asch >>> bisogno di sentirsi accettati dal gruppo sociale di appartenenza) un’in uenza informativa del referente = Un’adesione alle norme di gruppo, risultante da• pressione che porta a conformarsi alla norma di un gruppo la quale de nisce un individuo come membro del gruppo stesso (tanto più una persona si identi ca con il gruppo sociale quanto più può essere considerata un membro di quel gruppo a tutti gli e etti, e quindi tenderà ad attenersi alle norme sociali anche e soprattutto quando non è in presenza del gruppo sociale) >>> le donne portatrici del velo, tendono ad indossarlo maggiormente quando non si trovano nella propria patria proprio per meglio identi carsi con il gruppo di appartenenza. Questa in uenza è proposta dalla legge
dell'identità sociale: quando essere parte di un gruppo diventa saliente, avvertiamo un senso di appartenenza e definiamo noi stessi nei termini del gruppo. Secondo la teoria della categorizzazione del sé, giungiamo a considerare noi stessi in termini di gruppo e assimiliamo i nostri pensieri, i sentimenti e i comportamenti alla norma di gruppo. L'influenza informativa del referente deriva dall'influenza normativa e informativa perché le persone si conformano perché sono membri di un gruppo, non per convalidare la realtà fisica o per evitare la disapprovazione sociale. Le persone non si adeguano ad altre persone, ma ad una norma: gli altri agiscono come fonte di informazione che sottolinea l'appropriatazza della norma dell'ingroup. Poiché la norma è una rappresentazione interiorizzata, le persone possono conformarsi senza dipendere dalla sorveglianza da parte dei membri del gruppo o di altre persone. Nell'individuarechi si conforma i fattori situazionali contano di più rispetto alla personalità (in uno studio si è verificato che le donne si conformavano di più sulle questioni maschili, gli uomini di più su quelle femminili, ed entrambi i gruppi allo stesso modo sulle questioni neutre >>> non solo le donne sono più inclini al conformismo).
I popoli legati a valori collettivistici si conformano alle norme del proprio gruppo più di quanto facciano le persone appartenenti a popolazioni legate a valori individualistici, l'adeguamento alle norme di gruppo è visto favorevolmente nelle culture orientali o interdipendenti.
L'influenza della maggioranza varia soprattutto in funzione di:
- L'ampiezza della maggioranza (più è elevata più il conformismo cresce, Asch afferma però che anche se si passa da 1 a 5 il conformismo cresce ma poi tende a stabilirsi su un andamento lineare.
Le persone si adano all'opinione della maggioranza perché se più persone la pensano allo stesso modo allora sarà il comportamento corretto, ma solo se si presuppone che queste persone ragionino in modo autonomo. La ricerca ci dice che all'aumentare delle dimensioni della maggioranza aumenta anche il livello di conformismo ma solo fino ad un certo punto, ovvero quando si raggiunge la quota di 4 o 5 individui.
Presenza di un alleato che dissente:
- Se più persone vanno contro ad una norma sociale, altre persone tenderanno a seguirli e il livello di conformismo diminuirà.
Sostenitori (competenti o incompetenti), individui dissenzienti e coloro che formulano opinioni devianti possono avere un ruolo nel ridurre il conformismo, poiché infrangono l'unanimità della maggioranza e di conseguenza sollevano o rendono legittima la possibilità di risposte o comportamenti alternativi.
Caratteristiche personali
Dell'individuo: possono esistere delle differenze individuali ma il loro effetto sul comportamento tende a variare in relazione alle circostanze e alla situazione. Esse sono relative all'età e al genere, ad esempio l'adolescenza è il periodo in cui si tende ad essere più conformisti perché è una fase del ciclo di vita in cui non si hanno ancora delle opinioni ben definite (tante nuove situazioni e prime volte) e si dà più importanza alle relazioni con il gruppo sociale. Gli uomini tendono ad essere più conformisti in generale, le donne tendono ad esserlo solamente nelle situazioni faccia a faccia (più accomodanti per salvaguardare il benessere delle relazioni personali).
Contesto socio-culturale di appartenenza: le culture collettiviste tendono ad essere maggiormente conformiste per non creare conflitti e salvaguardare l'armonia, tendono quindi ad attribuire un valore più positivo al conformismo rispetto
alle culture individualiste.L&