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Regolamenti: cosa sono, a cosa servono e chi li fa
LEGGE 400/1988: troveremo dei pareri espressi per adottare i regolamenti, in particolare il governo può avvalersi dei consigli di stato.
Regolamenti regionali: la regione dovrà incrementare le norme e quindi esistono regolamenti non solo statali, ma anche regionali. Il regolamento regionale può violare la legge regionale pena il giudice amministrativo che l'annulla.
I regolamenti vengono adottati anche dai comuni, dalle province.
Quando si parla di fonti secondarie, parliamo di provvedimenti di natura amministrativa, recanti norme giuridiche, mentre quando si parla di fonti primarie parliamo di provvedimenti politici di natura normativa contenenti norme giuridiche. Sono sempre norme, ma la natura formale dei regolamenti è di provvedimenti amministrativi, perché è adottato dalla pubblica amministrazione.
Qual è la differenza tra fonte del diritto e...
provvedimenti?
FONTE DEL DIRITTO: contiene norme generali astratte perché non colpisce qualcuno direttamente (non sa a chi si rivolge), ma individua la fattispecie astratta: esempio: la norma che dice: "chi uccide viene punito con l'aumento delle tasse".
PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI: sono applicazioni delle norme. Documento scritto avente efficacia immediata, da parte della pubblica amministrazione, in applicazione di una legge. Mentre la norma è fatta da organi politici, i provvedimenti da PA.
I regolamenti governativi e regionali, pur essendo fonti del diritto, fonti secondarie, sono di natura amministrativa, organi di vertice dell'amministrazione, cioè il governo e la giunta regionale. Come il governo è il vertice della pubblica amministrazione e la giunta è il vertice della pubblica amministrazione regionale, sono considerati provvedimenti di natura amministrativa, pur avendo come contenuto norme giuridiche. Mentre il governo fa i
decreti- legge e quelli legislativi li fa di natura politica, mentre quando fa iregolamenti sta lavorando come vertice della piramide.Sopra la legge c'è la costituzione.Tutte queste fonti sono scritte, ma esistono anche fonti non scritte (si trasmettevano via orale). Conla scrittura queste norme vengono donate a tutti, tutti possono leggere. Il diritto agisce ponendonorme: diritto positivo(positum): posto, adottato. Questo diritto posto ha al centro la parola (merosegno).Diritto studiato fino adesso è: fatto di fonti scritte, è un diritto positum, ovvero positivo, cioè po-sto dalla politica.Teorie del diritto:1. C'è chi sostiene che il diritto sia autogenerato dalla propria società2. C'è chi sostiene che il diritto sia posto da un potere terzo.Il diritto è posto da un potere terzo rispetto a noi e quest'ultimo è il parlamento, ma l'atto stesso diporre il diritto, quel diritto diventa cosa.diversa dal soggetto che lo pone, diventa una cosa a se.Quando viene posto noi lavoriamo sull'interpretazione.Interpretazione è quell'attività attraverso la quale ricavo, dalle disposizioni scritte ,(frasi di sensocompiuto) norme giuridiche (regole). Da un testo scritto ricavo, in via interpretativa, delle regole. Èquello strumento che serve per ricavare dalle norme generali e astratte le regole.
Applicare: associare ad un caso concreto una regola generale e astratta.
Ci sono però delle aree del diritto, in cui le regole non sono contenute in atti giuridici, ma sono con-tenute o espresse dai patti: fonti fatto
Fonti atto: quelle scritte
Fonti fatto: quella non scritta, ma dalla quale ricaviamo una regola. Quindi la fonte fatto (consuetu-dine) è un comportamento reiterato nel tempo che è ritenuto dai consociati un comportamento OB-BLIGATORIO. La consuetudine va distinta dalla prassi.
PRASSI: mero ripetere di un comportamento nel
è spiegata l’interpretazione. La consuetudine non può contraddire la costituzione.
CONSUETUDINE: è una fonte del diritto non scritta derivante dalla ripetizione di un comportamento nel tempo nella convinzione da parte di chi lo compie che sia obbligatoria. OPINIO IURIS AC NECESSITATIS.
FORME DI GOVERNO
FORMA DI STATO: rapporto tra amministratori e amministrati e l’insieme dei valori che l’ordinamento statuale persegue. Per esempio, la forma di stato italiana è una repubblica democratica costituzionale.
FORMA DI GOVERNO: rapporto tra gli organi politici dai quali scaturisce l’indirizzo politico dell’ordinamento giuridico.
Quali sono gli organi della nostra forma di governo? Parlamento, governo, popolo e Presidente della Repubblica.
Come è la nostra forma di governo? Parlamentare perché il centro dell’indirizzo politico è il parlamento che è sovrano sulla vita e morte dei singoli governi. Il
governo dipende dal parlamento. L'alternativa alle forme di governo parlamentari sono quelli presidenziali. Forma di governo presidenziale: il governo è scelto direttamente dai cittadini. I cittadini scelgono sia il governo che il parlamento. Eleggo direttamente il capo dell'esecutivo: Presidente della Repubblica. In questo sistema il governo e il Parlamento si bilanciano. Legittimazione tra gli organi, in cui non c'è dipendenza ma reciproco controllo. Forma di governo parlamentare: i cittadini scelgono il parlamento e quest'ultimo sceglie il governo. Il Parlamento nomina il governo attraverso il rapporto di fiducia: il lettore non legittima il governo ma legittima un organo che a sua volta legittima il governo. Il governo nasce solo se ha approvazione dalle camere, dal Parlamento. Modello semipresidenziale o collisa o alla francese: c'è un presidente eletto dai cittadini, un parlamento eletto dai cittadini e un governo che è nominato dal presidente.presidente ma deve avere la fiducia del parlamento.
Lezione del 15/11
Il funzionamento del Parlamento dipende da:
Sistema partitico (insieme dei partiti)
- Sistema elettorale: meccanismo che trasforma i voti in seggi.
- Comportamento elettorale: dipende dal diritto di voto: ARTICOLO 3. 48, "sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età". Il voto è personale ed uguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
Elementi importanti del voto:
- Segretezza: segretezza del voto
- Personalità: riflesso del principio personalista
- Dovere civico: dovere in senso stretto
Due famiglie di sistemi elettorali:
- Proporzionali: producono organi nettamente più rappresentativi, poiché coinvolgono tutti i partiti presenti sul territorio, anche i più piccoli, nel Parlamento. Questo però causa maggiori conflitti interni e genera una frammentazione troppo divagante.
- Non proporzionali: non si
preoccupano di rappresentare tutti, sono i cosiddetti sistemi maggioritari: tendono a trovare a rappresentare la maggioranza. Collegi uninominali, viene quindi rappresentato solamente il partito vincitore in quel collegio.
Clausola di sbarramento: un partito per essere coinvolto negli organi del parlamento deve avere una rappresentazione sul territorio a un quorum percentuale prescelto. (Ad esempio 10%) (≥ 10% ok! Mentre ≤ 10% no!)
94 e 2013: Mattarellum: S.E Misto (proporzionale più maggioritaria).
Le leggi elettorali non sono mai neutrali, vanno sempre a vantaggio di un partito e a svantaggio di un altro.
ARTICOLO 67: ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. S.E: attuale: ROSATELLUM
Sfiducia costruttiva: istituto in grado di far cadere il governo, ponendo un nuovo presidente del Consiglio prescelto, in tempo nettamente minore alle elezioni.
ARTICOLO 68: i membri del parlamento non possono essere chiamati a rispondere
delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.Il voto sia palese. La mozione di fiducia è votata a maggioranza semplice e non assoluta perché è la stessa maggioranza con cui si approvano le leggi ordinarie e queste attuano l'indirizzo politico contenuto nelle mozioni di fiducia. Esistono governi tecnici, di colori... Partiti tedeschi: sono suddivisi in colori: 1. Liberali (giallo) 2. Socialisti (rosso) 3. (nero) Alle opposizioni spettano alcuni incarichi, per esempio, il vicepresidente delle camere è votato dalle opposizioni. Il rapporto di fiducia tra Parlamento e governo finisce quando non c'è consenso del parlamento sul governo (o viceversa): articolo 94 comma 4. La crisi comporta due cose: o la crisi si ricompone oppure questa fiducia si perde. Il governo si dimette in due casi: 1. Volontari: quando il PDC (Presidente del Consiglio) si dimette, non serve un voto. 2. Obbligatori: quando il PDC sono o