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Estratto del documento

ORGANI DEL GOVERNO

Il governo è composto da diversi organi al suo interno:

  • Organi necessari (previsti dalla costituzione):
    • Presidente del Consiglio dei Ministri
    • Ministri
    • Consiglio dei Ministri
  • Organi non necessari (previsti dalla legge):
    • Ministri senza portafoglio
    • Sottosegretari e Viceministri
    • Vice Presidente
    • Comitati

ORGANI NECESSARI

  1. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (primo ministro, premier) - Giorgia Meloni
    Dirige la politica del governo e ne è responsabile, coordina l'attività dei ministri.
  2. MINISTRI
    Hanno ognuno una competenza per materia (istruzione, sanità, università, ecc.) e nell'ambito di questa materia sono a capo di tutto l'apparato amministrativo dello stato. Al vertice di ogni apparato amministratore c'è un ministero o un dicastero al cui il ministro è sottoposto (es. il ministero dell'istruzione sta a capo di tutte le scuole).
  3. CONSIGLIO DEI MINISTRI
    Organo collegiale composto... (testo mancante)

Il Consiglio dei Ministri è l'organo di governo che prende decisioni politiche e amministrative per il Paese. È composto dai singoli ministri e dal presidente del consiglio. Ci sono molti compiti che possono essere compiuti solo dal consiglio, come ad esempio la promulgazione di atti normativi. Il Consiglio dei Ministri ha sede a Palazzo Chigi.

Ecco alcuni organi che non sono necessari:

  1. Ministri senza portafoglio: Non sono a capo di un ministero ma esercitano le loro funzioni presso la presidenza del consiglio e non hanno a disposizione un capitolo del bilancio dello stato.
  2. Vicepresidente del Consiglio: È uno o due ministri che vengono da uno o due partiti della coalizione diversi da quelli del presidente del consiglio.
  3. Sottosegretari: Ogni ministro può avere da 1 a 4 sottosegretari che svolgono specifici compiti su carico del ministro. Si chiamano così perché una volta i Ministri si chiamavano Segretari di Stato.
  4. Viceministri: Sono sottosegretari (massimo 10 in tutto il governo) a cui viene affidato anche l'incarico di viceministro, a cui viene assegnata la gestione di una parte di ministero.
  5. Comitati interministeriali: Sono gruppi di due o più ministri che...

Devono risolvere questioni comuni ai loro ministeri (il ministro dell'economia con quello del lavoro)

FUNZIONI DEL GOVERNO

Il governo ha due grandi compiti:

  1. Funzione esecutiva (amministrativa).
  2. Il governo si preoccupa di dare attuazione alle leggi, di realizzare concretamente quello che le leggi prevedono (es. se le leggi dicono che lo stato italiano si deve difendere allora il governo dovrà preoccuparsi dell'esercito e di tutto il resto). Per questo compito il governo si avvale della pubblica amministrazione, in modo particolare si avvale del ministro a capo del ramo della pubblica amministrazione di sua competenza (ministro dell'istruzione ecc).

  3. Funzione di indirizzo politico dello stato.
  4. In questa funzione ha l'aiuto del parlamento anche se il vero incaricato è il governo. Questo compito è quello di determinare la direzione verso la quale uno stato vuole andare, è la decisione di tutti quei principi e obiettivi che uno stato vuole.

perseguire. Questa direzione si vede negli obiettivi dei partiti in carica durante la campagna elettorale nella quale si enuncia il programma politico che contiene determinate promesse (es. riforma del reddito di cittadinanza). L'indirizzo politico ha a che vedere con gli ideali sulla guerra, sul rapporto con l'unione europea, con gli stranieri. Il governo, per attuare il suo indirizzo politico, dispone di una serie di strumenti tra cui proporre delle leggi al parlamento, le leggi devono essere confermate dal parlamento e il più delle volte vengono proposte dal governo perché gli servono per portare avanti il suo programma.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA art. da 83 a 91

Oggi è Mattarella.

Il presidente della repubblica viene descritto dalla nostra costituzione sia come organo di garanzia (deve garantire l'unità nazionale stando al di sopra delle parti) sia come organo politico (partecipa con parlamento e governo a determinare l'indirizzo).

politico).DA CHI VIENE ELETTO (elettorato attivo)Il capo dello stato è scelto dal parlamento, l'elezione del capo dello stato è una delle funzioni del parlamento in seduta comune e a loro si aggiungono anche dei delegati regionali.Il presidente della repubblica viene quindi eletto da un collegio composto da deputati, senatori e delegati regionali. Fino alla scorsa legislatura il presidente veniva eletto da quasi mille persone(630+315+58).I delegati sono persone mandate da ogni regione, tre per ognuna tranne uno solo per la val d'aosta.I delegati regionali sono scelti in modo da rappresentare anche le minoranze, quindi vengono dapartiti diversi del consiglio regionale. Si è voluto dare voce anche alle regioni.Per i primi tre scrutini è necessaria una maggioranza qualificata: dei ⅔ dei componenti, si cerca un consenso molto alto. Se però dopo che si è votato per tre volte e nessuno ottiene la maggioranza dei ⅔, allora per il quarto

Formattazione del testo

scrutinio sarà sufficiente la maggioranza assoluta (50%+1 dei componenti). Il voto è segreto.

CHI PUO' ESSERE ELETTO PDR (elettorato passivo)

Può essere presidente chiunque abbia questi requisiti:

  1. avere la cittadinanza italiana
  2. avere almeno 50 anni di età
  3. godere dei diritti civili e politici

Il mandato del presidente della repubblica dura sette anni.

Non c'è una lista di candidati ma ci sono degli accordi orali tra i gruppi parlamentari in quanto quelli che appartengono allo stesso partito puntano a eleggere la stessa persona.

Il presidente della repubblica può essere rieletto (come è successo con Napolitano, Mattarella).

Il presidente ha sede al Quirinale a Roma.

In caso di assenza temporanea viene sostituito dal presidente del senato.

La garanzia principale del PDR riguarda la sua responsabilità, bisogna distinguere quello che il presidente fa come privato cittadino da quello che fa come presidente della

repubblica.- Come privato cittadino è sempre responsabile delle cose che fa, come tutti noi, e risponde alla responsabilità giuridica civile (è tenuto a risarcire i danni) e alla responsabilità giuridica penale (se non si tratta di fatti gravi, aspetta che finisca il suo mandato prima di essere processato). - Come presidente della repubblica è quasi interamente irresponsabile. Questo suo status e garanzia deriva dai vecchi capi di stato, i re, perché c'era la presunzione che il re non potesse sbagliare, quindi il capo dello stato ha ereditato questa garanzia. Questa garanzia di irresponsabilità garantisce il presidente sia sul piano politico che giuridico: - Sul piano politico non ha responsabilità di ciò che compie nell'esercizio delle sue funzioni perché non c'è nessun organo che lo possa indurre alle dimissioni (irresponsabilità politica). L'irresponsabilità politica del

Il presidente è garantito dal fatto che risponde al posto suo un componente del governo, che può essere il presidente del consiglio dei ministri o uno dei ministri. Questi ultimi sono tenuti a mettere la firma sotto tutti gli atti del presidente della repubblica. Quindi gli atti per essere validi devono essere controfirmati dal presidente del consiglio o da un ministro.

Ci sono solo due atti che sono validi anche se non sono controfirmati da nessuno:

  • Gli atti personalissimi → sono le decisioni di carattere personale che non avrebbe senso far controfirmare, l'atto personalissimo per eccellenza sono le dimissioni.
  • Le esternazioni atipiche → tutte quelle dichiarazioni di pensiero del presidente che rilascia al di fuori delle vie istituzionali. Ad esempio all'inaugurazione di una nuova scuola se il presidente fa il discorso non è necessaria nessuna controfirma.

Sul piano giuridico è irresponsabile sia a livello civile che penale, quindi se

nell'esercizio delle sue funzioni commette dei danni o dei reati non ne risponde lui. (irresponsabilità giuridica) Ci sono però due eccezioni: ci sono due reati per il quale il presidente della repubblica risponde, sono detti reati presidenziali perché li può commettere solo lui: - alto tradimento → es. accordi esteri presi senza consenso del parlamento - attentato alla costituzione → colpo di stato I due reati presidenziali presuppongono un comportamento del PdR che faccia pensare che voglia rovesciare il nostro ordinamento (es. creare una dittatura) Se il parlamento sospetta che il presidente abbia commesso almeno uno di questi due reati allora mette in stato d'accusa il presidente, per confermare l'accusa serve la maggioranza assoluta. In tal caso il presidente viene giudicato dalla corte costituzionale integrata da 16 giudici popolari (cittadini estratti a sorte da un elenco compilato dal parlamento in seduta comune). FUNZIONI Il PDR esercita

Molti compiti e quasi tutti si traducono nell'adozione di un atto. Gli studiosi hanno deciso di suddividere gli atti in tre categorie sulla base della volontà di cui il singolo atto esprime, ci sono atti che riflettono la volontà del presidente, altri sono firmati da lui ma riflettono la volontà di altri organi.

  1. Atti formalmente e sostanzialmente presidenziali: sono atti che riflettono quasi esclusivamente la volontà del presidente.
  2. Atti formalmente presidenziali ma sostanzialmente governativi: sono atti firmati dal presidente ma determinati da un altro organo che spesso è il governo ma può anche essere il parlamento.
  3. Atti misti o complessi: riflettono la volontà del presidente della repubblica e del presidente del consiglio dei ministri.

Collocare le attribuzioni al presidente della repubblica nell'articolo 87

ART. 87. Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.

Può inviare messaggi alle Camere. Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga (firmare) le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato. Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici (ambasciatori), ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere (compiti legati ai rapporti con l'estero). Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere. Presiede il Consiglio superiore della magistratura. Può concedere grazia e commutare le pene. Conferisce le onorificenze della Repubblica. atti formalmente e sostanzialmente atti formalmente presidenziali ma atti misti o

complessi presidenziali sostanzialmente governativi

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
35 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Noemaggio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cerruti Tanja.